ORIENTAMENTI 1991: LO SPAZIO, L'ORDINE, LA MISURA

Schema della relazione dell’isp. Umberto Tenuta

 

Questo campo di esperienza si rivolge in modo specifico alle capacità di raggruppamento, ordinamento, quantificazione e misurazione di fatti e fenomeni della realtà, ed alle abilità necessarie per interpretarla e per intervenire consapevolmente su di essa.

A questo scopo, le abilità matematiche riguardano in primo luogo la soluzione di problemi mediante l'acquisizione di strumenti che possano diventare a loro volta oggetto di riflessione e di analisi .

 

ANALISI DELLA SITUAZIONE: IL BAMBINO

Intorno a tre anni

Il bambino esprime le prime intuizioni numeriche,

come valutazioni approssimate della quantità

nel contare gli oggetti,

nel confrontare le quantità e le grandezze direttamente,

mentre trova difficoltà ad ordinarle serialmente.

Incomincia inoltre ad avvertire, esprimendole linguisticamente,

alcune collocazioni spaziali e a riconoscere alcune proprietà comuni degli oggetti.

Verso i sei anni

(Il bambino)¾ operando con oggetti, disegni, persone, ecc.¾ è in grado

di contarli,

di valutarne la quantità

di eseguire operazioni

sempre sul piano concreto,

di ordinare più oggetti per grandezza, lunghezza e altezza,

di classificarli per forma e colore,

di localizzare le persone nello spazio,

di rappresentare dei percorsi e di eseguirli

anche su semplice consegna verbale.

 

FINALITÀ / OBIETTIVI

raggruppare, ordinare, contare, misurare:

ricorso a modi più o meno sistematici di confrontare e ordinare ¾ in rapporto a diverse proprietྠgrandezze ed eventi;

uso di oggetti o sequenze o simboli per la registrazione;

impiego diretto di alcuni semplici strumenti di misura;

quantificazioni, numerazioni, confronti;

localizzare:

ricorso a modi, spontanei o guidati, di esplorare il proprio ambiente, viverlo, percorrerlo, occuparlo, osservarlo, rappresentarlo;

ricorso a parole, costruzioni, modelli, schemi, disegni;

costruzione di sistemi di riferimento che aiutano il bambino a guardare la realtà

da più punti di vista,

coordinandoli gradualmente fra loro.

È anche opportuno sviluppare la capacità di porre in relazione come:

formulare previsioni e prime ipotesi;

individuare, costruire ed utilizzare relazioni e classificazioni;

costruire

corrispondenze

e rapporti di complementazione,

unione,

intersezione

ed inclusioni tra classi;

riconoscere invarianti;

utilizzare strumenti di rappresentazione;

operare riflessioni e spiegazioni su numeri, sistemi di riferimento, modalità di rappresentazione e così via.

A ciò si aggiunge l'opportunità di sviluppare la capacità di progettare e inventare come:

la creazione di progetti e forme, derivati dalla realtà o del tutto nuovi, di oggetti e spazi dell'ambiente;

l'ideazione di storie;

la realizzazione di giochi con regole più o meno formalizzate e condivise;

le rappresentazioni spontanee o ricavate da quelle in uso e così via.

 

METODOLOGIE E TECNOLOGIE

Tutti gli aspetti dell'esperienza presentano, in maniera più o meno immediata e diretta, ma sempre pertinente,

numerose e variate situazioni in grado di stimolare

lo sviluppo di processi cognitivi di natura matematica,

che offrono lo spunto per attività basate essenzialmente

sul gioco,

sulla manipolazione, l'esplorazione, l'osservazione diretta,

la collaborazione e il confronto con gli altri, lo scambio fra pari,

le sollecitazioni occasionali dell'insegnante.

Le varie forme di linguaggio naturale, a loro volta, costituiscono, per la loro ricchezza espressiva e la loro potenzialità logica,

il punto di partenza di ogni attività di formalizzazione.

L'elaborazione e la conquista dei concetti matematici avviene quindi

attraverso esperienze reali, potenziali e fantastiche

che si aprono a percorsi e tracciati occasionali o programmati di razionalizzazione.

L'insegnante, pertanto, dovrà valersi di un ampio contesto di opportunità per proporre al bambino di svolgere

in un contesto per lui significativo,

operazioni di matematizzazione a vario livello

e guidarlo all'uso di espressioni adeguate di quantificazione, ordinamento e comparazione,

interagendo attivamente con i suoi processi di argomentazione

e sforzandosi di capire la logica che è alla base delle sue risposte.

In particolare, vanno tenute presenti

le attività di vita quotidiana (l'appello, il percorso casa-scuola, ecc.),

la conoscenza di sé e la storia personale,

i ritmi ed i cicli temporali,

i giochi di gruppo e di squadra,

l'ambientazione nello spazio (mappe, tracce, movimenti),

le produzioni fantastiche (fiabe, drammatizzazioni, conte),

l'esplorazione della natura,

la progettazione di costruzioni e l'invenzione di storie.

A questo si aggiunge la possibilità di introdurre il riferimento diretto ad oggetti matematizzati, come i materiali strutturati,

e la familiarizzazione con simmetrie e combinazioni di forme (ritagli, piegature, mosaici, incastri, ecc.).

 

VERIFICA/VALUTAZIONE

L’osservazione, la progettazione, la verifica.

All'interno dell'azione professionale dell'insegnante,

l'osservazione occasionale e sistematica,

appresa ed esercitata attraverso specifici itinerari formativi,

consente di valutare le esigenze del bambino e

di riequilibrare via via le proposte educative

in base alla qualità delle sue risposte,

poiché la progettazione degli interventi

si modula e si mette a punto costantemente

sui modi di essere, sui ritmi di sviluppo e sugli stili di apprendimento di ogni bambino.

L’osservazione, inoltre, è uno strumento essenziale per condurre la verifica della validità e della adeguatezza del processo educativo.

Una progettazione aperta, flessibile, da costruirsi in progressione e lontana da schematismi risulta coerente con la plasticità ed il dinamismo dello sviluppo infantile e, di conseguenza, capace di sollecitare sinergicamente tutte le potenzialità, i linguaggi e le forme di intelligenza.

La valutazione dei livelli di sviluppo prevede:

un momento iniziale, volto a delineare un quadro delle capacità con cui si accede alla scuola materna;

dei momenti interni alle varie sequenze didattiche, che consentono

di aggiustare ed individualizzare le proposte educative ed i percorsi di apprendimento;

dei bilanci finali per la verifica

degli esiti formativi,

della qualità dell'attività educativa e didattica e del significato globale dell'esperienza scolastica.

Ai bambini che presentano particolari problemi ed incontrano specifiche difficoltà nello svolgimento delle attività programmate saranno proposti interventi educativi e didattici basati

su di un più costante ed intensivo riferimento ed aggancio alla concretezza,

sull'eventuale impiego di materiali e sussidi finalizzati

sull'invio di segnali continui di apprezzamento dei loro sforzi e delle loro strategie individuali di apprendimento.


 

ATTIVITÀ DIDATTICA

1.1. Questo campo di esperienza si rivolge in modo specifico alle capacità di raggruppamento, ordinamento, quantificazione e misurazione di fatti e fenomeni della realtà, ed alle abilità necessarie per interpretarla e per intervenire consapevolmente su di essa.

RELAZIONI

 

 

¾ costruire corrispondenze e rapporti di complementazione, unione, intersezione ed inclusioni tra classi;

 

F corrispondenze

biunivoche:

F insieme complementare (rettangoli/non rettangoli; rossi/non rossi; ...)

 

 

 

Intorno a tre anni il bambino esprime le prime intuizioni numeriche, come valutazioni approssimate della quantità nel contare gli oggetti, nel confrontare le quantità e le grandezze direttamente, mentre trova difficoltà ad ordinarle serialmente.

F valutazioni approssimate: poco/molto/assai/tanti....

F confrontare direttamente le quantità:

F confrontare direttamente le grandezze (linee, superfici, volumi...):

v Scandire in parti eguali

ordinare:

Disporre in successione secondo un criterio (dal più piccolo al più grande, dal più leggero al più pesante, dal più chiaro al più scuro...).
Nelle successioni temporali: prima/dopo
Nelle successioni spaziali: prima/dopo, davanti/dietro, sopra/sotto

 

3.2.localizzare:ricorso a modi, spontanei o guidati di esplorare il proprio ambiente, viverlo, percorrerlo, occuparlo, osservarlo, rappresentarlo;

¾ ricorso a parole, costruzioni, modelli, schemi, disegni;

 

¾ costruzione di sistemi di riferimento che aiutano il bambino a guardare la realtà da più punti di vista, coordinandoli gradualmente fra loro.

F Localizzare: acquisire la padronanza dello spazio che circonda il bambino.

F Rappresentare lo spazio mediante parole, modelli..

C’è prima la piazza, poi la chiesa ed infine la scuola...

F Sistemi di riferimento: per individuare il davanti/dietro, il sopra/sotto...

 

LAVORI DI GRUPPO

In gruppi di 4/5 insegnanti, interpretare il testo degli Orientamenti e realizzare concretamente le esperienze indicate, come esemplificato nella Relazione.


 

BIBLIOGRAFIA DEL RELATORE

UMBERTO TENUTA, Itinerari geometrici, La Scuola, Brescia, 1991, ill. a colori, pp.244.

UMBERTO TENUTA, Itinerari aritmetici, La Scuola, Brescia, 1991, ill., pp.256.

UMBERTO TENUTA, Itinerari di Logica Probabilità Statistica Informatica, La Scuola, Brescia, 1992, ill., pp. 344.

UMBERTO TENUTA, I numeri in colore, La Scuola, Brescia, 1994.

UMBERTO TENUTA, L’ambito matematico-scientifico, in: FIORIN I. (a cura di), L’innovazione nella scuola elementare, La Scuola, Brescia, 1994.

CALDELLI M.L., D’AMORE B., La matematica dalla scuola dell’infanzia alla scuola elementare, La Nuova Italia, Firenze, 1986 (Cfr. Bibliografia)

BRAYS., CLAUSARD M., Iniziazione matematica nella scuola materna, O.S., Firenze.

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