Indietro Avanti Ripeti Inizio Aiuto Esci

In questa lezione si apprenderà a creare e ad utilizzare le cosiddette query parametriche.

Per prima cosa apriamo, dalla cartella Corso Access97, il nostro database Tabelle. Selezioniamo poi la linguetta Query e poi Nuovo, selezionabile anche con alt+u. Scegliamo di creare una query in visualizzazione struttura. E' probabile che questa sia la scelta selezionata e che quindi basti dare INVIO.

Ci viene presentata la finestra in cui ci viene chiesto su quale tabella o tabelle vogliamo lavorare. Scegliamo, tramite le frecce, indirizzi, e premiamo alt+a per aggiungerla o scegliamo questo pulsante tramite TAB; poi, chiudiamo la finestra utilizzando il pulsante CHIUDI, selezionabile tramite ALT+C o TAB e INVIO.

Ormai ti dovrebbe essere familiare la griglia delle query, quindi non ti ripeterò più come aggiungerle dei campi. Nel caso non ti dovesse riuscire, potrai ripassare le operazioni necessarie tornando alle lezioni precedenti.

Aggiungi allora alla query tre campi: cognome, nome e indirizzo. Nella riga ordinamento del campo COGNOME, metti "ordinamento crescente" perché vogliamo che questo campo sia la chiave. Se eseguiamo la query (ti ricordo che il comando esegui si trova nel menù query o nella barra degli strumenti), otteniamo come risultato una tabella formata da cognome, nome e indirizzo, coi cognomi in ordine crescente.

Torniamo nuovamente in visualizzazione struttura. Ora aggiungiamo anche il campo SESSO inserendonella riga Criteri il valore M. Eseguiamo ancora la query e notiamo che questa volta ci vengono mostrati solo i record corrispondenti alle persone di sesso maschile. Tutto giusto, ma se volessimo trovare in certi casi i maschi e in certi casi le femmine, dovremmo costruire due query. Se poi volessimo lavorare anche sulla data di nascita la situazione sarebbe ancora peggiore.

Cominciamo allora a vedere come fare per creare una query che ci permetta di estrarre alternativamente maschi o femmine, a seconda di come ci serve. Al posto di M, nella riga criteri del campo SESSO, scriviamo [Immetti sesso:], poi eseguiamo la query. Comparirà una piccola finestra di dialogo intitolata "Immissione valore parametro". L'etichetta del campo su cui è posizionato il cursore è "sesso:", esattamente ciò che avevamo scritto nella riga "criteri". Alla fine, i due soliti pulsanti OK e Annulla.

Scriviamo ora, proprio dove siamo posizionati, la lettera M e diamo INVIO. Il risultato della nostra query è identico a quello della precedente. Fin qui nessun miracolo: abbiamo estratto tutti i maschi. Ma proviamo a rieseguirla e, nel campo Sesso, immettiamo questa volta la lettera F. Notiamo subito che questa volta i record sono tutti diversi, perché abbiamo ottenuto l'elenco delle femmine.

Per riassumere: una query parametrica è una query costruita con gli stessi criteri usati per qualsiasi query di selezione nella quale si vogliano porre delle limitazioni al contenuto di qualche campo. Invece di avere una limitazione fissa, essa può essere scelta tramite un parametro immesso dall'utente al momento del lancio. Ecco il motivo per cui essa viene definita query parametrica. Questa è una query molto semplice perché l'utente può immettere solo un campo; ma vediamo qualcosa di un po' più complicato.

Torniamo alla nostra query, in visualizzazione struttura, e cancelliamo la colonna sesso che ormai non ci serve. Al suo posto inseriamo la data di nascita; poi, eseguiamo la query. Questa è una normale tabella con quattro colonne. Torniamo in visualizzazione struttura e nella riga criteri della data di nascita, scriviamo: > [Immettere la data di nascita:]. A questo punto eseguiamo la query. Quando ci appare la finestra con la richiesta di immissione della data di nascita, immettiamo la data 31/12/1960 e diamo INVIO. Notiamo che tutte le persone che ci vengono mostrate hanno una data di nascita successiva a quella da noi specificata, e quindi dal 1961 in poi. Ti ho fatto fare questa prova per farti notare che quando costruiamo una query parametrizzata, possiamo inserire tutti gli operatori e le modalità di selezione che abbiamo imparato quando costruivamo le query di selezione. Proviamo quindi, sempre nella riga criteri della data di nascita, a scrivere:

between [Immettere la data inferiore:] and [Immettere la data superiore:].

Sappiamo già cosa aspettarci; eseguiamo comunque la query. Ci compare la richiesta di immettere la data inferiore: immettiamo 31/12/60 e diamo INVIO. Ci compare poi la richiesta di immissione della data superiore: immettiamo 31/12/1962 e diamo INVIO. Vedremo soltanto due record, che contengono una data di nascita con anno 1962; quindi il risultato è proprio quello che ci aspettavamo.

Riepilogando, in questa lezione abbiamo visto come sia possibile non solo creare query fisse (in cui i criteri siano specificati una volta per tutte), cosa ottima ma che a volte ci costringerebbe a scrivere un numero esorbitante di query, ma anche query parametriche, in cui, per determinati campi, viene richiesto all'utente di immetterne i valori al momento dell'esecuzione, pur rimanendo fissi i criteri di selezione. Concludiamo questa lezione molto breve; possiamo chiudere il nostro database con le modalità ormai ben conosciute.

Indietro Avanti Ripeti Inizio Aiuto Esci