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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
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L'Italia ancora in ritardo sui diritti dei bambini

di Antonello Sacchetti (antonello@savethechildren.it)

 

Save the Children ha accolto positivamente le raccomandazioni al Governo Italiano del Comitato sui diritti dei minori delle Nazioni Unite. Molte delle preoccupazioni espresse nel Rapporto Supplementare sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza in Italia, presentato nell'ottobre 2002 da un gruppo di 40 organizzazioni non governative coordinato da Save the Children, sono state recepite dal Comitato di Ginevra e inserite tra le priorità a cui il Governo Italiano è tenuto a dare una risposta in futuro. Nel Rapporto Supplementare, erano evidenziate, tra l'altro, le carenze normative riguardo ai minori non accompagnati e al sistema giudiziario minorile. Si segnalava inoltre la necessità di affrontare il problema del lavoro minorile, la mancanza di una politica di promozione e tutela dei diritti dei minori nell'allocazione delle risorse destinate alla cooperazione internazionale, il problema degli istituti minorili. 'Il rapporto mette in luce come, nonostante i progressi degli ultimi anni, in Italia ci sia ancora molto da fare per i diritti dei minori. Si tratta di un documento autorevole e puntuale che dimostra una conoscenza approfondita della situazione italiana', precisa il Direttore di Save the Children Italia Angelo Simonazzi. 'Questo rapporto costituisce per noi uno strumento di lavoro prezioso da qui al 2008, anno in cui verrà redatto il prossimo Rapporto sulla situazione dei Diritti dell'infanzia in Italia '.

Un Ombudsman per l'infanzia


Il Comitato Onu ha espresso rammarico per la mancanza di un'isituzione indipendente che assicuri un monitoraggio imparziale dei diritti dell'infanzia. Raccomanda per tanto l'istituzione di un ombudsman per l'infanzia a cui possano rivolgersi anche i singoli cittadini.


Maggiore chiarezza

 
Il Comitato Onu riconosce i progressi compiuti nella raccolta dati ed in particolare la messa in funzione del Centro Nazionale di documentazione di Firenze. Tuttavia, sottolinea che la disaggregazione dei dati non permette ancora di comprendere la situazione delle fasce più vulnerabili di minori (disabili, stranieri, zingari e poveri) e che, troppo speso, questi dati hanno come punto di riferimento la famiglia piuttosto che il minore in quanto soggetto di diritto autonomo.


La devolution non penalizzi i più deboli


Un particolare richiamo è stato espresso in merito alla disparità di attuazione dei diritti in base alle differenze sociali. Richiamando il processo di devolution in corso, il Comitato ha chiesto al Governo italiano di evitare forme di discriminazione a svantaggio dei minori che vivono nelle regioni più povere.

 
Diritto d'opinione


Particolarmente grave la situazione del diritto d'opinione dei minori. Soprattutto in ambito giudiziario (procedimenti di separazione e divorzio) ed educativo, il minore non è quasi mai interpellato.

Minori stranieri non accompagnati


Anche alla luce della nuova legge Bossi-Fini, il Comitato raccomanda che ai minori stranieri non accompagnati sia assicurata l'accoglienza, l'istruzione e l'accesso alla sanità, e che il rimpatrio assistito sia disposto solo quando è nel superiore interesse del minore. Il Comitato chiede inoltre che le norme e i provvedimenti riguardanti i minori rispettino sempre il principio del loro superiore interesse.

 
Giustizia minorile


Il Comitato ritiene che la cosiddetta Riforma Castelli (ancora solo un disegno di legge) debba fare propri i principi della Convenzione sui diritti del bambino (CRC) e degli altri documenti internazionali in materia, in primis le regole di Pechino, quelle di Riyadh e le linee guida adottate a Vienna.


Abuso sessuale


Positiva l'entrata in vigore della legge 269/98. malgrado gli sforzi compiuti, in Italia rimane grave il problema del traffico di minori a scopo sessuale. Necessario dunque monitorare con efficacia l'applicazione della citata legge e investire maggiori risorse in programmi volti a prevenire e a combattere il fenomeno.


Note
Save the Children è la più grande organizzazione internazionale indipendente per la difesa e promozione dei diritti dei bambini. Opera in oltre 120 paesi nel mondo con una rete di 29 organizzazioni nazionali e un ufficio di coordinamento internazionale: la International Save the Children Alliance. Save the Children sviluppa progetti che consentono miglioramenti sostenibili e di lungo periodo a beneficio delle generazioni future e porta aiuti immediate ai bambini in situazioni di emergenza, come guerre o catastrofi naturali. E' presente in Italia dal 1998.

Per ulteriori informazioni contattare:

Antonello Sacchetti
Tel: 06 48070023
Cell. 339 1369642
antonello@savethechildren.it
www.savethechildren.it


Rapporto Supplementare 2001


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