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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

 

Ufficio Centrale per la Giustizia Minorile

 

 

Flussi di utenza dei Servizi della Giustizia Minorile
- Anno 1999 -

 

 

Il presente lavoro si pone l'obiettivo di fornire un quadro dei flussi di utenza dei Servizi della Giustizia Minorile, in un'ottica soprattutto quantitativa, nel tentativo di evidenziare le caratteristiche principali del fenomeno oggetto di analisi e le tendenze emergenti.


I dati di seguito presentati costituiscono i risultati delle rilevazioni statistiche effettuate periodicamente presso i Servizi della Giustizia Minorile: centri di prima accoglienza (CPA), istituti penali per minorenni (IPM), uffici di servizio sociale per minorenni (USSM) e comunità.


Il volume è stato articolato in quattro capitoli, ognuno relativo ad una tipologia di Servizio.


L'attenzione è stata focalizzata sui dati rilevati durante l'anno 1999, ma l'analisi riguarda anche gli anni passati, a partire dall'anno in cui le diverse indagini sono state avviate.


In allegato sono riportate le tabelle contenenti i dati relativi ai flussi di utenza di ogni singolo Servizio nell'anno 1999.


Per interpretare correttamente i dati statistici presentati nelle pagine successive, occorre tener presente che l'utenza dei Servizi della Giustizia Minorile costituisce solo un aspetto del complesso fenomeno della devianza minorile in Italia (gli arrestati e i fermati rappresentano solo una parte dei minorenni denunciati alle Procure della Repubblica, per non parlare di quella parte del fenomeno che viene definita “il sommerso”).

 
Appare opportuno far presente inoltre che i dati qui elaborati sono rappresentativi del numero di ingressi nei Servizi e non già del numero degli entrati: vale a dire che i minori che sono transitati più volte nel corso dell'anno in un Servizio vengono conteggiati tante volte quanti sono stati gli ingressi (sono ovviamente esclusi i movimenti di carattere temporaneo).


Occorre infine ricordare che, benché si parli genericamente di minorenni, l'utenza dei Servizi della Giustizia Minorile ha un'età compresa tra i 14 e i 21 anni (si parlerà in questo caso di minorenni per la fascia 14-18 e di giovani adulti per la fascia 18-21 anni). Il Tribunale per i minorenni giudica tutti i reati commessi dai minorenni, qualunque sia l'età del soggetto all'epoca del giudizio; la funzione dei Servizi minorili termina al compimento dei 21 anni del soggetto.


Roma, luglio 2000

 

ISTITUTI PENALI MINORILI

 

 

INDICE

 

2.   Premessa

2.1 Gli ingressi negli Istituti penali per minorenni: analisi temporale.
2.2 Gli ingressi negli Istituti penali per minorenni: analisi territoriale.
2.3 Gli ingressi negli Istituti penali per minorenni: la posizione giuridica.
2.4 Gli ingressi negli Istituti penali per minorenni: i reati.
2.5 Presenze e permanenze negli Istituti penali per minorenni.
2.6 Le uscite dagli Istituti penali per minorenni: i motivi.
2.7 Confronto tra denunce, ingressi in C.P.A. e ingressi in I.P.M. per custodia cautelare.

 

 

 

Premessa.



Gli Istituti penali per minorenni ospitano i minori sottoposti a provvedimento dell'Autorità Giudiziaria, che si trovano in custodia cautelare o in espiazione di pena. Ospitano inoltre i "giovani adulti" che hanno commesso reato da minorenni e che, come previsto dalla legislazione italiana, espiano la pena nelle strutture per minorenni fino al compimento del 21° anno di età.


Le finalità proprie dell'I.P.M. sono identificabili nell'esecuzione dei provvedimenti dell'Autorità Giudiziaria, nel rispetto dei diritti soggettivi dei minori, e nell'attivazione di processi di responsabilizzazione e di promozione umana del minore.


Gli I.P.M. sono 17, dislocati in quasi tutte le Regioni.

 
I dati che vengono presentati in questo capitolo derivano dalle rilevazioni statistiche che questo Ufficio Centrale effettua periodicamente presso gli I.P.M.: una rilevazione a cadenza mensile, che fornisce informazioni sui movimenti nel periodo, sulla presenza media e sui reati, e una rilevazione quindicinale, che fornisce i dati sui soggetti presenti alla mezzanotte della fine e della metà del mese.

 
Anche in questo capitolo, accanto all'analisi approfondita dei dati relativi all'anno 1999, sarà offerta l'analisi storica del fenomeno a partire dall'anno 1991.

 

2.1 Gli ingressi negli Istituti penali per minorenni: analisi temporale.


Nella tabella 2.1 è riportata la serie storica degli ingressi in I.P.M. negli anni 1991-99. I dati si riferiscono a tutti gli ingressi, ad eccezione dei trasferimenti da un istituto all'altro e dei reingressi da uscita temporanea, come ad esempio i rientri da permesso.


Dall'analisi dei dati si evince che nel 1999 negli I.P.M. sono stati registrati 1.876 ingressi; osservando l'andamento del fenomeno nel tempo, si nota che il numero degli ingressi è in diminuzione dal 1994 e che, a partire dal 1997, si è stabilizzato intorno alle 1.900 unità.

Disaggregando per nazionalità, si nota che le due componenti presentano tendenze opposte: quella italiana in diminuzione e quella straniera in aumento. Come è stato già detto nel capitolo 1, a proposito delle uscite dal C.P.A., per la categoria degli italiani esiste la possibilità di intervenire in maniera tale da evitare l'impatto con la struttura carceraria, attraverso l'attivazione delle risorse familiari e ambientali del minore. Per l'utenza italiana, sempre più frequente è, infatti, l'applicazione delle misure cautelari non detentive e delle misure sostitutive o alternative alla detenzione.


Con riferimento al sesso, invece, emerge che la componente femminile è alquanto stabile e si mantiene al di sotto delle 400 unità; la componente maschile, che è poi quella prevalente, segue lo stesso andamento del totale degli ingressi.

 

Tabella 2.1 – Ingressi in I.P.M. negli anni 1991-1999, per nazionalità e sesso.

Anni

Italiani

Stranieri

Totale

 

Maschi

Femmine

Totale Italiani

Maschi

Femmine

Totale stranieri

Maschi

Femmine

Totale
complessivo

 

1991

1.175

53

1.228

451

275

726

1.626

328

1.954

 

1992

1.462

30

1.492

455

342

797

1.917

372

2.289

 

1993

1.429

36

1.465

510

339

849

1.939

375

2.314

 

1994

1.303

19

1.322

557

361

918

1.860

380

2.240

 

1995

1.086

24

1.110

592

311

903

1.678

335

2.013

 

1996

1.067

26

1.093

546

336

882

1.613

362

1.975

 

1997

910

24

934

583

371

954

1.493

395

1.888

 

1998

852

32

884

655

349

1.004

1.507

381

1.888

 

1999

849

22

871

640

365

1.005

1.489

387

1.876

 

 

Grafico 2.1.a - Ingressi in I.P.M. negli anni 1991-99, per nazionalità.



 

Grafico 2.1.b - Ingressi in I.P.M. negli anni 1991-99, per sesso.


 

Focalizzando l'attenzione sull'ultimo anno in esame e in particolare sugli aspetti della nazionalità e del sesso dei soggetti che sono transitati, si nota che il 54% degli ingressi in I.P.M. sono stati effettuati da soggetti stranieri. Con riferimento al sesso, si osserva la netta prevalenza del sesso maschile (79% degli ingressi nel 1999). La differenza tra i due sessi è spiccata per la componente italiana, per la quale gli ingressi di soggetti di sesso femminile costituiscono soltanto il 2,5%, si affievolisce per la componente straniera, dove la percentuale delle femmine sale al 36,3%.

 

Grafico 2.2.a - Ingressi in I.P.M. nell'anno 1999, per nazionalità.



 

Grafico 2.2.b - Ingressi in I.P.M. nell'anno 1999, per sesso.

 

Grafico 2.3 - Ingressi in I.P.M. nell'anno 1999, per nazionalità e sesso

 

 

 

2.2 Gli ingressi negli Istituti penali per minorenni: analisi territoriale.



La distribuzione territoriale degli ingressi in I.P.M. è quella presentata nella tabella 2.2 e nei grafici 2.4.

Gli istituti che hanno registrato il maggior numero di ingressi nel corso del 1999 sono stati quelli di Milano, Torino e Bologna al Nord (284, 204 e 109 rispettivamente), Roma e Firenze al Centro (350 e 92 ingressi rispettivamente), Nisida, Palermo e Catania al Sud e nelle Isole (163, 111 e 102 ingressi rispettivamente).


Rispetto al 1998 si riscontra un aumento di rilievo per gli istituti della Sicilia, in particolare Palermo (+54%) e Catania (+57%).


Il grafico 2.4a permette di vedere l'incidenza del numero degli ingressi in ciascuna ripartizione territoriale sul totale nazionale. Le percentuali più alte riguardano l'Italia Nord - Occidentale (26%), Meridionale (25%) e Centrale (24%); più bassi i valori in corrispondenza delle Isole (16%) e della parte Nord - Orientale (9%).

 
Soffermandosi sull'ultimo anno in esame e disaggregando per nazionalità, si nota come gli istituti del Centro-Nord abbiano avuto nel corso del 1999 un'utenza in gran parte di nazionalità straniera, in particolare Firenze (88%), Torino (83,3%), Milano (78,5%), Roma (79,7%) e Bologna (78,9%), contrariamente a quanto accade negli istituti del Sud e delle Isole, dove prevale nettamente l'utenza italiana. A questo proposito, nell'area meridionale un numero consistente di ingressi di soggetti stranieri è stato registrato negli I.P.M. di Nisida (62) e di Lecce (26), dovuti nel primo caso, al fatto che Nisida è l'unico istituto del Sud con sezione femminile, in cui sono presenti quasi esclusivamente minorenni straniere, e nel secondo caso, verosimilmente, alla presenza nel Salento di immigrati extracomunitari, provenienti soprattutto dall'Albania.


Nei grafici 2.4b e 2.4c viene presentata la composizione degli ingressi negli I.P.M. del Centro-Nord e del Sud e Isole per sesso e nazionalità. Dal loro esame emerge il consistente scarto tra i due sessi, soprattutto al Sud; come già in precedenza evidenziato, infatti, la componente femminile è essenzialmente di nazionalità straniera e, pertanto, è presente soprattutto al Centro - Nord.

 

Tabella 2.2 – Distribuzione territoriale degli ingressi in I.P.M. nell'anno 1999, per nazionalità.

Centri Giustizia Minorile

Istituti Penali per i Minorenni

Italiani

Stranieri

Totale

 

MF

F

MF

F

MF

F

 

C.G.M. Milano

61

3

223

94

284

97

 

I.P.M. Milano

61

3

223

94

284

97

 

C.G.M. Torino

34

5

170

44

204

49

 

I.P.M. Torino

34

5

170

44

204

49

 

C.G.M. Venezia

22

-

31

-

53

-

 

I.P.M.Treviso

22

-

21

-

53

-

 

C.G.M. Bologna

23

-

86

-

109

-

 

I.P.M. Bologna

23

-

86

-

109

-

 

C.G.M. Firenze

11

-

81

-

92

-

 

I.P.M. Firenze

11

-

81

-

92

-

 

C.G.M. Roma

94

8

285

177

379

185

 

I.P.M. Roma

71

8

279

177

350

185

 

I.P.M. L'Aquila

23

-

6

-

29

-

 

C.G.M. Napoli

175

6

69

50

244

56

 

I.P.M. Nisida

101

6

62

50

163

56

 

I.P.M. Airola

74

-

7

-

81

-

 

C.G.M. Bari

132

-

35

-

167

-

 

I.P.M. Bari

75

-

8

-

83

-

 

I.P.M. Lecce

47

-

26

-

73

-

I.P.M. Potenza

10

-

1

-

11

-

 

C.G.M. Catanzaro

36

-

2

-

38

-

 

I.P.M. Catanzaro

36

-

2

-

38

-

 

C.G.M. Palermo

247

-

21

-

268

-

 

I.P.M. Palermo

102

-

9

-

111

-

 

I.P.M. Catania

95

-

7

-

102

-

 

I.P.M. Acireale

50

-

5

-

55

-

 

C.G.M. Cagliari

36

-

2

-

38

-

 

I.P.M.Quartucciu

36

-

2

-

38

-

 

Italia Nord-Occidentale

95

8

393

138

488

146

 

Italia Nord-Orientale

45

0

117

0

162

-

 

Italia Centrale

82

8

360

177

442

185

 

Italia Meridionale

336

6

112

50

478

56

 

Italia Insulare

283

0

23

0

306

-

 

Totale Italia

871

22

1.005

365

1.876

387

 

 

Grafico 2.4.a - Ingressi in I.P.M. nell'anno 1999, per ripartizioni territoriali.



 

Grafico 2.4.b - Ingressi in I.P.M. nell'anno 1999, per ripartizioni territoriali e sesso.

 

Grafico 2.4.c - Ingressi in I.P.M. nell'anno 1999, per ripartizioni territoriali e nazionalità.

 

2.3 Gli ingressi negli Istituti penali per minorenni: la posizione giuridica.


Nella tabella 2.3 è riportata la serie storica degli ingressi in I.P.M. disaggregati per posizione giuridica e nazionalità. Dal suo esame e dall'analisi dei grafici 2.5 e 2.6 emerge che la maggior parte degli ingressi in I.P.M. avviene per custodia cautelare (l'82% nel 1999). Questo numero è inoltre in aumento, contrariamente a quello degli ingressi per espiazione di pena, che risulta essere in diminuzione.


Disaggregando per nazionalità, si nota che la percentuale degli ingressi per custodia cautelare rispetto al totale degli ingressi nel 1999 è pari al 73% per gli italiani e al 90% per gli stranieri. Dall'analisi della serie storica, emerge poi che l'aumento degli ingressi per custodia cautelare è determinato dalla componente straniera; nel 1999 sono stati registrati 905 ingressi di soggetti stranieri per applicazione art.23 D.P.R.448/88, un numero che dal 1997 risulta essere in aumento.

Al contrario, gli ingressi per espiazione di pena sono in diminuzione sia per gli italiani che per gli stranieri, verosimilmente per l'attuazione di interventi alternativi alla detenzione a favore degli italiani e per la difficoltà di rintracciare sul territorio i ragazzi stranieri, generalmente privi di documenti e di punti di riferimento.

 

Tabella 2.3 – Ingressi in I.P.M. negli anni 1991-1999, per posizione giuridica e nazionalità.

Anni

Custodia cautelare

Esecuzione di pena

Totale

 

Italiani

Stranieri

Totale

Italiani

Stranieri

Totale

Italiani

Stranieri

Totale

 

1991

1.035

696

1.731

193

30

223

1.228

726

1.954

 

1992

1.197

724

1.921

295

73

368

1.492

797

2.289

 

1993

1.131

693

1.824

334

156

490

1.465

849

2.314

 

1994

900

785

1.685

422

133

555

1.322

918

2.240

 

1995

725

768

1.493

385

135

520

1.110

903

2.013

 

1996

706

714

1.420

387

168

555

1.093

882

1.975

 

1997

618

783

1.401

316

171

487

934

954

1.888

 

1998

616

876

1.492

268

128

396

884

1.004

1.888

 

1999

633

905

1.538

238

100

338

871

1.005

1.876

 

 

Grafico 2.5.a - Ingressi in I.P.M. negli anni 1991-99, secondo la posizione giuridica.

 

Grafico 2.5.b - Ingressi in I.P.M. per custodia cautelare negli anni 1991-99, secondo la nazionalità dei soggetti.

 

Grafico 2.5.c - Ingressi in I.P.M. per custodia cautelare negli anni 1991-99, secondo la nazionalità dei soggetti.

 

Grafico 2.6 - Ingressi in I.P.M. di soggetti italiani e stranieri nell'anno 1999, secondo la posizione giuridica.

 

Appare opportuno soffermarsi sui dati dell'ultimo anno a disposizione ed analizzare la provenienza dei soggetti che sono transitati in I.P.M.

Nel 1999 il 67% dei soggetti interessati da un provvedimento di art.23 D.P.R.448/88 provenivano dal C.P.A. Le provenienze dal C.P.A. sono decisamente superiori per gli stranieri (80% circa) che per gli italiani (48%); molti italiani infatti entrano in I.P.M. dallo stato di libertà o da comunità, condizione meno frequente per i soggetti di nazionalità straniera.

Con riferimento all'espiazione pena, invece, la maggior parte dei soggetti entrano in I.P.M. dallo stato di libertà, spesso perché i tempi del processo sono più lunghi rispetto alla durata della misura cautelare disposta.

Appare infine opportuno chiarire il significato della voce "altri motivi", prevista per entrambe le posizioni giuridiche. Questa voce comprende tutta una serie di situazioni, quali le provenienze dagli istituti per adulti, in seguito all'accertamento della minore età, oppure gli ingressi in I.P.M. per aggravamento della misura cautelare, nei casi di ripetute violazioni nell'esecuzione di misure non detentive disposte dall'Autorità Giudiziaria, o anche gli ingressi per revoca della misura alternativa alla detenzione, ecc.

Tabella 2.4 – Ingressi in I.P.M. nell'anno 1999, secondo la posizione giuridica, la nazionalità e il sesso.

Ingressi

Italiani

Stranieri

Totale

 

Maschi e Femmine

Femmine

Maschi e Femmine

Femmine

Maschi e Femmine

Femmine

 

Per custodia cautelare

633

16

905

318

1.538

334

 

dalla libertà

222

4

88

31

310

35

 

da C.P.A.

307

9

721

270

1.028

279

 

da comunità

61

1

9

7

70

4

 

altri motivi

43

2

87

14

130

16

 

Per esecuzione pena

238

6

100

47

338

53

 

dalla libertà

159

2

76

42

235

44

 

da comunità

8

-

1

-

9

-

 

altri motivi

71

4

23

5

94

9

 

Totale ingressi

871

22

1.005

365

1.876

387

 



2.4
Gli ingressi negli Istituti penali per minorenni: i reati.

La scheda di rilevazione dei flussi utenza degli I.P.M., compilata dai Servizi con cadenza mensile, prevede l'indicazione dei reati a carico dei soggetti transitati nel periodo.

Dal momento che ad un soggetto possono corrispondere uno o più reati, il numero complessivo dei reati risulta essere superiore rispetto a quello degli ingressi.

Dall'analisi della tabella 2.5 emergono interessanti considerazioni. La distribuzione degli ingressi in I.P.M. per categoria di reato presenta analogie e differenze rispetto alla distribuzione degli ingressi in C.P.A.

Come per il C.P.A., anche per l'I.P.M. la maggior parte degli ingressi è collegata ad un reato contro il patrimonio. Nel 1999, con riferimento ai soggetti di nazionalità italiana, l'incidenza di questa tipologia di reato è sostanzialmente uguale nelle due strutture (63% nel C.P.A., 65% nell'I.P.M.). Differenze si riscontrano tra le categorie di reato contro la persona e contro le disposizioni del T.U. 309/90; la prima passa dal 6% in C.P.A. al 15% in I.P.M., contrariamente alla seconda che scende dal 22% all'11%.

Per i soggetti di nazionalità straniera, invece, la percentuale dei reati contro il patrimonio calcolata per il C.P.A., pari al 79%, scende al 68%; maggiore incidenza rivestono infatti i reati collegati alle violazioni del T.U. 309/90 (25% rispetto al 16% del C.P.A.) e quelli contro la persona (4% rispetto al 2% del C.P.A.).

 

Tabella 2.5 – Reati a carico dei soggetti entrati in I.P.M. nell'anno 1999, per nazionalità e sesso.

REATI

Italiani

Stranieri

Totale

 

Maschi e Femmine

Femmine

Maschi e Femmine

Femmine

Maschi e Femmine

Femmine

 

Contro il patrimonio

 

furto

57

-

11

-

68

-

 

furto aggravato

297

6

565

320

862

326

 

tentata rapina

26

-

32

12

58

12

 

rapina

136

4

91

35

227

39

 

rapina aggravata

244

2

32

6

276

8

 

estorsione

49

-

3

-

52

-

 

truffa

1

-

1

-

2

-

 

ricettazione

36

-

6

-

42

-

 

danneggiamento

-

-

-

-

-

-

 

altri

63

-

7

-

70

-

 

totale

909

12

748

373

1.657

385

 

Contro la persona

 

omocidio volontario

34

-

6

1

40

1

 

tentato omicidio

41

1

4

-

45

1

 

sequestro di persona

11

-

4

-

15

-

 

lesioni volontarie

68

-

8

1

76

1

 

sessuali

40

-

6

1

46

1

 

altri

22

-

16

1

38

1

 

Totale

216

1

44

4

260

5

 

Contro le disposizioni del T.U.309/90

150

8

279

9

429

17

 

Altri reati

 

possesso arma

55

-

1

-

56

-

 

uso di arma

2

-

-

-

2

-

 

resistenza, violenza a P.U.

23

2

-

-

23

2

 

associazione a delinquere

13

-

-

-

13

-

 

associazione di stampo mafioso

1

-

-

-

1

-

 

guida senza patente

4

-

-

-

4

-

 

altri

27

-

37

-

64

-

 

Totale

125

2

38

-

163

2

 

Totale complessivo

1.400

23

1.109

386

2.509

409

 

 

Grafico 2.7.a - Reati a carico dei soggetti di nazionalità italiana entrati in I.P.M. nell'anno 1999.

 

Grafico 2.7.b - Reati a carico dei soggetti di nazionalità straniera entrati in I.P.M. nell'anno 1999.

 

Soffermandosi sulla categoria dei reati contro la persona e in particolare su quelli che rivestono maggiore gravità, si nota che nel 1999 sono stati registrati 40 ingressi per omicidio volontario, 45 per tentato omicidio e 46 per reati di violenza sessuale. La maggior parte di questi reati è risultato a carico di soggetti italiani.

Con riferimento alla distribuzione territoriale, la maggior parte degli ingressi in I.P.M. per reato di omicidio è avvenuto negli istituti della Campania e della Sicilia; quelli per violenza sessuale hanno riguardato soprattutto Bari e Roma (rispettivamente 15 e 6 ingressi per questo reato).

Dall'analisi della tabella 2.6 si rileva, infatti, che il maggior numero di ingressi in I.P.M. per reati contro la persona riguarda proprio gli istituti dell'Italia Meridionale, in particolare quelli afferenti ai Centri Giustizia Minorile di Bari e di Napoli; se si considerano invece i reati contro le disposizioni del T.U. 309/90 prevalgono gli istituti del Nord e del Centro, in particolare Firenze, Milano e Torino. Queste differenze sono legate alla tipologia di utenza degli istituti delle diverse ripartizioni territoriali, ossia alla prevalenza degli italiani al Sud e degli stranieri al Centro - Nord.

Tabella 1.6 - Distribuzione territoriale dei reati a carico dei soggetti entrati in I.P.M. nell'anno 1999.

CENTRI GIUSTIZIA

Contro la persona

Contro il patrimonio

Contro disposizioni T.U. 309/90

Altri reati

Totale

 

N

%

N

%

N

%

N

%

N

%

 

Milano

9

3%

219

72%

76

25%

2

1%

306

100%

 

Torino

5

2%

135

63%

75

35%

-

0%

215

100%

 

Venezia

8

13%

31

50%

23

37%

-

0%

62

100%

 

Firenze

2

2%

39

34%

69

61%

4

4%

114

100%

 

Bologna

6

5%

80

65%

35

28%

3

2%

124

100%

 

Roma

24

6%

346

88%

21

5%

3

1%

394

100%

 

Cagliari

10

12%

53

63%

5

6%

16

19%

84

100%

 

Napoli

54

15%

236

66%

27

8%

38

11%

355

100%

 

Bari

98

22%

210

48%

45

10%

83

19%

436

100%

 

Palermo

33

9%

262

73%

50

14%

13

4%

358

100%

 

Catanzaro

11

18%

46

75%

3

5%

1

2%

61

100%

 

Totale Italia

260

10%

1.657

66%

429

17%

163

6%

2.059

100%

 

Nord-Occidentale

14

3%

354

68%

151

29%

2

0%

521

100%

 

Nord-Orientale

14

8%

111

60%

58

31%

3

2%

186

100%

 

Centrale

19

4%

348

76%

83

18%

5

1%

455

100%

 

Meridionale

170

19%

529

58%

82

9%

124

14%

905

100%

 

Insulare

43

10%

315

71%

55

12%

29

7%

442

100%

 

 

2.5 Presenze e permanenze negli Istituti penali per minorenni.


Nella tabella 2.7 è riportata la presenza media giornaliera nel totale degli istituti penali per minorenni negli anni 1991-99. I valori sono stati calcolati dividendo il numero complessivo delle giornate di effettiva presenza, comunicato mensilmente dagli istituti, per il numero dei giorni dell'anno.

Dall'analisi, emerge che nel 1999 in media sono risultati presenti ogni giorno 246 italiani (57,7%) e 180 stranieri (42,3%).


Se il fenomeno viene analizzato in un'ottica temporale, si nota come il numero degli italiani presenti in I.P.M. sia in continua diminuzione, compensata in parte dall'aumento, anch'esso continuo, della presenza di stranieri.


Distinguendo per posizione giuridica, emerge la prevalenza della presenza per custodia cautelare (65% nel 1999) rispetto a quella per espiazione di pena, la prima in aumento negli ultimi tre anni, la seconda in diminuzione.

 

Tabella 2.7 - Presenza media giornaliera in I.P.M. negli anni 1991-99, per posizione giuridica e nazionalità.

Anni

Custodia cautelare

Esecuzione di pena

Totale

 

Italiani

Stranieri

Totale

Italiani

Stranieri

Totale

Italiani

Stranieri

Totale

 

1991

166

74

240

103

13

116

269

87

356

 

1992

242

83

324

160

30

190

401

113

514

 

1993

236

79

315

206

39

244

442

118

560

 

1994

217

99

316

259

41

301

477

140

616

 

1995

160

98

259

245

47

292

405

145

551

 

1996

137

103

239

236

50

287

373

153

526

 

1997

133

118

250

198

51

249

331

168

499

 

1998

126

136

262

140

35

176

267

171

438

 

1999

125

151

276

121

29

150

246

180

426

 

 

Di rilievo è il fatto che gli stranieri sono presenti in I.P.M. soprattutto in custodia cautelare (l'84% nel 1999); la presenza straniera per espiazione di pena è infatti molto bassa ed inoltre è in diminuzione.

Per gli italiani, la distribuzione delle presenze per posizione giuridica si è andata modificando nel corso del tempo: fino al 1993 è prevalsa la presenza per custodia cautelare, poi si è registrata un'inversione di tendenza durata fino al 1998; nell'ultimo anno in esame la distribuzione è quasi al 50%.

Nella tabella 2.8 sono riportati i valori della presenza media in I.P.M. nell'anno 1999, suddivisa, oltre che per nazionalità e per posizione giuridica, anche per età e sesso. Questi valori sono leggermente differenti da quelli riportati nella tabella 2.7, in quanto sono ottenuti come media delle presenze effettive registrate alla mezzanotte dell'ultimo giorno di ogni mese del 1999.

Con riferimento al sesso, si nota come le femmine presenti in I.P.M. costituiscano una piccola parte del totale (11% nel 1999); la differenza di sesso è maggiore per gli italiani (nel 1999 è stata registrata una presenza media giornaliera di femmine italiane pari a quattro unità) che per gli stranieri.

Per quanto riguarda l'età, invece, nel 1999 il 67% dei presenti in I.P.M. è risultato essere minorenne; il restante 33% di età compresa tra i diciotto e i ventuno anni. La maggior parte dei minorenni è risultato essere di nazionalità straniera e in custodia cautelare; al contrario, la maggior parte dei giovani adulti è risultato essere di nazionalità italiana e in espiazione pena.

 

Tabella 2.8 - Presenza media in I.P.M. nell'anno 1999, per posizione giuridica, età, sesso e nazionalità.

PRESENZA MEDIA

Italiani

Stranieri

Totale

 

MF

F

MF

F

MF

F

 

Custodia cautelare

127

3

151

39

278

42

 

minorenni

103

2

147

39

250

41

 

giovani adulti

24

1

4

0

28

1

 

Espiazione pena

121

1

29

5

150

6

 

minorenni

23

0

13

3

36

3

 

giovani adulti

98

1

16

2

114

3

 

Totale

248

4

180

44

428

48

 

minorenni

126

2

160

42

286

44

 

giovani adulti

122

2

20

2

142

4

 

 

Passando a considerare la permanenza nella struttura, dalla tabella 2.9 emerge che nel 1999 la permanenza media per custodia cautelare è stata di poco meno di due mesi (55 giorni), quella per espiazione di pena all'incirca di quattro mesi (119 giorni).


Distinguendo per nazionalità, si nota che la permanenza degli italiani è maggiore rispetto a quella degli stranieri; ciò vale in particolare per l'espiazione di pena.


Si nota infine che la permanenza dei soggetti di sesso femminile è più bassa rispetto alla media.

Queste differenze nei valori della permanenza nella struttura sono collegate alle differenti tipologie di reato commesse dai soggetti italiani e stranieri.

 

Tabella 2.9 - Permanenza media in I.P.M. nell'anno 1999, espressa in giorni, per posizione giuridica, nazionalità e sesso.

PERMANENZA MEDIA

Italiani

Stranieri

Totale

 

MF

F

MF

F

MF

F

 

Custodia cautelare

61

58

51

39

55

40

 

Espiazione pena

130

57

89

41

119

43

 

Totale

82

58

55

39

68

40

 

 

Grafico 2.8.a - Presenze medie giornaliere in I.P.M. nell'anno 1999, secondo la posizione giuridica e la nazionalità dei soggetti.

 

Grafico 2.8.b - Presenze medie giornaliere in I.P.M. nell'anno 1999, secondo la posizione giuridica e la classe di età.

 

Grafico 2.9 - Permanenza media in I.P.M., espressa in giorni, dei soggetti transitati nell'anno 1999, secondo la posizione giuridica e la nazionalità.

 

2.6 Le uscite dagli Istituti penali per minorenni: i motivi.


Nella tabella 2.10 è riportata la distribuzione delle uscite da I.P.M. nel 1999 per motivo.

Dall'analisi emerge che i motivi di uscita prevalenti sono stati la trasformazione (26%) e la revoca della misura cautelare (19%), in particolare il primo per gli italiani, il secondo per gli stranieri.

 
Il 15% delle uscite è avvenuto per decorrenza dei termini della custodia cautelare, situazione molto più frequente per gli stranieri che per gli italiani. Ciò vale anche per le uscite per esito del processo (10% del totale): accade, infatti, soprattutto per gli stranieri - i nomadi in particolare, che in genere commettono reati non particolarmente gravi - che, in seguito al processo per rito abbreviato, venga pronunciata una sentenza di condanna a pena detentiva di durata pari al periodo di custodia cautelare già sofferto.

 
Con riferimento alle uscite da espiazione pena, si deve ricordare che la maggior parte degli ingressi in I.P.M. per questo motivo riguarda soggetti di nazionalità italiana. Pertanto, la percentuale delle uscite per fine pena è pari al 15% per gli italiani e al 5% per gli stranieri, mentre quella per applicazione di misure alternative alla detenzione è pari al 9% per gli italiani e al 3% per gli stranieri.

 

Tabella 2.10 - Uscite da I.P.M. nell'anno 1999, per posizione giuridica, motivo, nazionalità e sesso.

USCITE DA I.P.M.

Italiani

Stranieri

Totale

 

MF

F

MF

F

MF

F

 

Da custodia cautelare

576

20

868

305

1.444

325

 

revoca misura

111

5

230

103

341

108

 

trasformazione misura

270

9

207

74

477

83

 

decorrenza termini c.c.

74

2

204

68

278

70

 

esito del processo

41

1

149

47

190

48

 

altri motivi

80

3

78

13

158

16

 

Da espiazione pena

280

3

113

49

393

52

 

fine pena

128

0

53

16

181

16

 

appl. misure alternative

73

1

28

11

101

12

 

altri motivi

79

2

32

22

111

24

 

Totale uscite

856

23

981

354

1.837

377

 

 

Grafico 2.10 - Uscite da I.P.M. nell'anno 1999, per motivo.





 

Per quanto riguarda infine la voce "altri motivi", si tratta di una categoria residuale che comprende tutte quelle situazioni non classificabili nelle altre voci, (quali i trasferimenti nelle strutture per adulti, le uscite per sospensione dell'esecuzione della pena, il differimento della pena) singolarmente poco frequenti, ma che nel complesso hanno costituito il 15% delle uscite nel 1999.

 

2.7 Confronto tra denunce, ingressi in C.PA. e ingressi in I.P.M. per custodia cautelare.



A conclusione dell'analisi sugli istituti penali per minorenni, appare interessante fare un confronto tra le denunce alle Procure della Repubblica presso i Tribunali per i minorenni, gli ingressi in C.P.A. e gli ingressi in I.P.M. per custodia cautelare. Per fare questi confronti sono stati utilizzati i dati relativi all'anno 1998, non essendo ancora disponibili i dati di fonte ISTAT sulle denunce.

Dall'analisi della tabella 2.11 e del grafico 2.11, emerge che lo scarto tra denunce e ingressi in C.P.A., complessivamente rilevante, è maggiore per gli italiani che per gli stranieri. Infatti, il rapporto tra i due aggregati, che nel 1998 è risultato pari al 10%, sale al 20,8% per gli stranieri, contro il 6,3% degli italiani.


Considerando poi il rapporto tra ingressi in I.P.M. per custodia cautelare e ingressi in C.P.A., il valore complessivo che si ottiene è pari al 36,2%. Distinguendo per nazionalità questo rapporto diventa 39,8% per gli stranieri e 32,1% per gli italiani.


Il grafico 2.11 rende maggiormente visibile il confronto tra i tre aggregati.

 

Tabella 2.11 - Denunce, ingressi in C.P.A. e ingressi in I.P.M. per custodia cautelare nell'anno 1998. Valori assoluti e rapporti.

Nazionalità

Denunce
(a)

Ingressi in C.P.A.
(b)

(b)/(a)

Ingressi in I.P.M. per c.c. (c)

(c)/(b)

Italiani

31.181

1.973

6,3%

633

32,1%

Stranieri

10.926

2.275

20,8%

905

39,8%

Totale

42.107

4.248

10,1%

1.538

36,2%

 

Grafico 2.11 - Denunce, ingressi in C.P.A. e ingressi in I.P.M. per custodia cautelare nell'anno 1998, per nazionalità.


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