Provveditorato
agli Studi
di
UDINE
Viale
XXIII Marzo 1848, 5 33100
UDINE
Tel
++ 39 0432 516111 Fax ++ 39 0432 506887
|
VADEMECUM
per l'integrazione scolastica
PREMESSA
In risposta al Decreto del Provveditorato agli Studi di Udine del 16.11.1998, l'Istituto d'Arte "Sello",
l'Istituto Professionale "Ceconi" di Udine e il Liceo
Classico "P.Diacono" con annessi l'I.T.C. di Cividale e
l'Istituto Magistrale di S.Pietro al Natisone, hanno dato la propria
adesione per la definizione di Scuola Polo al fine di svolgere le
attività di seguito elencate:
OBIETTIVO
|
- Osservatorio
integrazione scolastica negli Istituti di Istruzione
Secondaria di II° grado
|
FASI DI LAVORO
|
- analisi
delle diverse situazioni e realtà scolastiche
- confronto
materiali di programmazione
- presa
in esame dei punti critici dell'attività didattica
- raccolta
documentazione e predisposizione vademecum per le scuole
superiori
|
RISORSE NECESSARIE
|
- team
composto da 10 persone
- incontri: 5
- totale
ore: 20
|
Il 18.12.1998, alle ore
15.00, alla presenza dell'Ispettore Dott. Luigi Torchio, della
responsabile dell'Ufficio H del Provveditorato agli Studi di Udine
Dott.ssa Marilena Sarra, si sono riuniti il GLIP, il Gruppo H
Provinciale, i Capi d'Istituto delle Scuole Polo o i loro delegati,
come da convocazione Circolare Provveditoriale del 9/12/98, dando
avvio alle attività previste per le Scuole Polo.
In seguito è stata inviata
comunicazione ai docenti di tutti gli Istituti Superiori della
Provincia per richiedere l'eventuale disponibilità a far parte del
Gruppo di lavoro previsto.
Si è costituito così il Gruppo Osservatorio Integrazione Scolastica:
Coordinatrice del
Gruppo :
|
Prof.ssa Lucia Ellero
|
Settore Liceale e
Tecnico:
|
Responsabile Scuola
Polo
I.S.I.S.S. di Cividale (
UD ):
Prof.ssa Lucia Ellero
Prof.ssa Mariella
Dell'Arciprete
- I.T.A. di Cividale
-
Prof. Giuseppe Schiff
- Istituto Magistrale di
S.Pietro al Natisone -
Prof. Massimo Vicoletto
- I.T.C. di Cividale -
|
Settore Artistico
|
Responsabile
Scuola Polo
ISTITUTO
D'ARTE "SELLO" ( UD):
Prof.ssa
Maria Pia Vitale
|
Settore Professionale
|
Responsabile
Scuola Polo
I.P.S.I.A.
"CECONI" ( UD ):
Prof.ssa
Roberta Spizzamiglio
Prof.ssa Caterina
Cargnelutti
-
IPSIA "D'Aronco" di Gemona -
Prof.Michele
Di Nardo
-
IPSSCT "Mattei" di Palmanova -
Prof.Demetrio
Galano
- IPSSCA "Stringher"
di Udine -
|
Gli incontri, distribuiti tra
febbraio e maggio, si sono rivelati utili per l'analisi delle
diverse realtà scolastiche e per la discussione dei punti critici
dell'attività didattica, ma le ore a disposizione sono state
nettamente insufficienti per la realizzazione del vademecum che,
pertanto, è stato redatto dalla Coordinatrice del gruppo,
utilizzando anche il materiale fornitole dai sottogruppi dei diversi
settori scolastici e avvalendosi della consulenza di operatori
extrascolastici.
In
particolare sono stati effettuati tre incontri con la Responsabile
Coordinatrice del
S.I.L. del C.A.M.P.P. di Udine, Dott.ssa Daniela Merlo, alla
quale rivolgiamo il nostro
sentito ringraziamento per
La sua preziosa collaborazione.
PER
UNA INTEGRAZIONE EFFICACE: IL LAVORO “DI RETE”
1.1
IL RUOLO DEI GRUPPI DI STUDIO E DI LAVORO
La normativa
vigente prevede QUATTRO
TIPOLOGIE DI GRUPPI DI STUDIO E DI LAVORO:
1) IL GRUPPO DI LAVORO INTERISTITUZIONALE PROVINCIALE.
2) IL GRUPPO DI LAVORO PER L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI IN
SITUAZIONE DI HANDICAP.
3) IL GRUPPO DI STUDIO E DI LAVORO DI ISTITUTO.
4) IL GRUPPO "TECNICO" DI ISTITUTO PER CIASCUN ALUNNO IN
SITUAZIONE DI HANDICAP
1 ) IL GRUPPO DI LAVORO
INTERISTITUZIONALE PROVINCIALE (GLIP), costituito presso
ogni Provveditorato agli studi in attuazione della Legge
5/02/1992, n.104, art.15, comma 1.
Normativa:
|
Legge
5/02/92 n.104
D.M.
122/94
|
Composizione:
|
a) Ispettore tecnico ( coordinatore )
b) Operatore scolastico utilizzato presso il Provveditorato agli Studi
(coadiutore del coordinatore )
c) Esperti
designati dagli Enti Locali
d) Esperti delle A.S.L. (uno con competenze amministrative, l'altro con
competenze nell'area diagnostico‑riabilitativa)
e) Tre Esperti designati dalle Associazioni di persone in situazione di
handicap e di loro familiari
|
Competenze:
|
a) funzione di consulenza e di proposta al Provveditore agli Studi
b) funzione di consulenza alle singole scuole
c) funzione
di collaborazione con
gli Enti Locali e con le A.S.S. per:
- la
conclusione degli Accordi di Programma
- la
verifica dell'esecuzione degli accordi
- l’impostazione
e l'attuazione dei P.E.I.
- lo
svolgimento di qualsiasi altra attività inerente
all'integrazione
- la
stesura di una relazione annuale da inviare al Ministero
della P.I. e al Presidente della Giunta Regionale
|
Autonomia:
|
è assimilabile a una
commissione consultiva, non decisionale
|
Rapporti con
il Gruppo H:
|
ha un carattere
interistituzionale rappresentativo, mentre il Gruppo H ha una
connotazione tecnico‑professionale istituzionale
|
Durata in carica:
|
triennale
|
2 ) IL GRUPPO DI LAVORO PER L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI
ALUNNI CON HANDICAP, presso il Provveditorato agli Studi ( GRUPPO H
)
Normativa:
|
C.M.
227/75 e succ. integrazioni
D.M.
122/94, art.7;
C.M.
123/94
|
Composizione:
|
a) Ispettore tecnico
b) Presidi delle Scuole Secondarie di I e II grado
c) Docenti
esperti delle scuole: materna, elementare, secondaria di I e
di II grado
d) Docenti e Dirigenti provenienti da corsi nazionali di formazione.
e) può avvalersi della collaborazione di: esperti, specialisti, operatori
assistenziali, rappresentanti degli Enti Locali, delle
famiglie, delle Associazioni
|
Competenze:
|
a) svolge funzioni consultive nei
confronti del Provveditore agli Studi in materia di:
§
educazione speciale
§
integrazione degli alunni in
situazione di handicap nelle scuole comuni
§
aggiornamento degli insegnanti
in tali materie
b) svolge funzioni di servizio, animazione, coordinamento fra scuole e
amministrazione scolastica
c) sviluppa
attività inerenti:
§
la conoscenza dei fenomeni sul
territorio provinciale
§
il coordinamento e la
programmazione
§
l'aggiornamento ( C.M.216/77,
par.3 )
d) esamina i documenti diagnostici e i materiali di programmazione
educativa e didattica riferiti ai singoli alunni in situazione
di handicap, esame al quale il Provveditore si riferisce per
la determinazione delle risorse di sostegno ordinarie o in
"deroga"
|
Durata in carica:
|
di solito triennale: nella
pratica si adottano le soluzioni più adeguate ai diversi
contesti
|
3
) IL GRUPPO DI STUDIO E DI LAVORO DI ISTITUTO (GRUPPO H),
costituito ai sensi della Legge 5/02/1992, n.104, art. 15, comma 2
Normativa:
|
C.M.
262/88,
par.2
L.Q.
104/92
D.M.
122/94
|
Composizione:
|
a) Dirigente scolastico o suo delegato
b) Docente Coordinatore
c) Docenti
curricolari e di sostegno
d) Referente dell'A.S.S.
e) Rappresentanti dei genitori
f) Rappresentante
allievi in situazione di handicap
g) Rappresentante studenti
h) Docente
per il Sostegno della Scuola
Secondaria di I grado (nel primo periodo dell'anno
scolastico )
|
Altre
figure di riferimento:
|
a) Rappresentanti di Enti, Associazioni
b) Altri rappresentanti dell'èquipe multidisciplinare territoriale
c) Referente
del S.I.L.
|
Ruolo dei
componenti:
|
§
La consulenza dei docenti è utile per definire i
criteri per la formulazione del P.D.F., degli strumenti di
osservazione e di interpretazione delle osservazioni stesse;
per l'attività di ricerca; per la predisposizione degli
obiettivi indicatori del P.E.I.; per la elaborazione di
criteri per le prove di verifica e per l'interpretazione delle
stesse; per stabilire le modalità di raccordo tra P.E.I. e
programmazione della classe.
§
I genitori possono costituire
una risorsa di esperienze per gli operatori scolastici ed
extrascolastici, oltre che per gli altri genitori. Sono
chiamati a collaborare alla realizzazione di un più efficace
collegamento tra attività scolastiche ed extrascolastiche.
§
Gli psicologi offrono una
consulenza specifica in merito a: caratteristiche della
personalità, cognitive e socio affettive degli alunni in
situazione di handicap, strategie per il miglioramento delle
dinamiche relazionali, definizione del "progetto di
vita".
Il
soggetto in situazione di handicap è la "prima risorsa a
cui fare riferimento per la sua crescita personale, culturale
e sociale".
Gli altri studenti,
partecipando, consentono il raccordo tra Progetti di
integrazione, dispersione ed educazione alla salute.
Si ritiene opportuno
suggerire che venga assicurata la presenza di genitori,
operatori della scuola ed extrascolastici in rappresentanza
delle diverse tipologie di handicap definite dalla Legge
Quadro 104/92.
|
Competenze:
|
a) predisposizione di un calendario per gli incontri annuali del Gruppo H
e del Gruppo Tecnico
b) costituzione del fascicolo personale degli alunni iscritti
c) comunicazione
ai coordinatori dei Consigli di classe della procedura per
la "segnalazione" di alunni già iscritti.
d) analisi della situazione complessiva nell'ambito delle scuole di
competenza (numero
alunni in situazione di
handicap, tipologia degli handicap, classi coinvolte)
e) analisi delle risorse umane e materiali di Istituto al fine di
predisporre interventi efficaci volti a promuovere
l'integrazione
f) raccordo
con i membri del gruppo per l'integrazione scolastica
provinciale al fine di concordare le modalità più efficaci
di diffusione della cultura dell'integrazione
g) diffusione e rivendicazione degli accordi di programma tra scuola,
A.S.S., Enti Locali per favorire l'attuazione della
progettualità interdisciplinare territoriale prevista dagli
impegni stabiliti
h) formulazione
di proposte per la formazione e l'aggiornamento ( L.Q.
104/92, art.14, comma 7 ): corsi di aggiornamento comuni
per il "personale delle scuole, delle A.S.L., degli Enti
Locali impegnati in Piani Educativi Individualizzati"
TALI CORSI, CON L'AUTONOMIA, VERREBBERO ORGANIZZATI DALLA
SCUOLA STESSA PER RISPONDERE AI BISOGNI DI INFORMAZIONE E DI
FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI
CURRICOLARI.
i) programmazione
di interventi didattico metodologici ed educativi finalizzati
a rendere più efficace l'integrazione e la valutazione in
itinere
j) proposta
ai Coordinatori dei Consigli di classe di materiali, sussidi
didattici, strategie di insegnamento‑apprendimento per
gli allievi con difficoltà di apprendimento
k) produzione
di materiali di programmazione funzionali sia alla memoria
storica dell'attività di Istituto sia all’arricchimento dei
percorsi di insegnamento apprendimento del disabile e del
gruppo classe
l) consulenza
relativa a tutti i Progetti relativi all'integrazione
(accoglienza, continuità, sperimentazione, richiesta ore di
sostegno ecc. )
m) pubblicizzazione
delle attività svolte in Istituto e dei materiali didattici
prodotti
|
Tempi:
|
nel corso dell'anno
scolastico possono essere effettuati più incontri. Il numero
di questi viene deliberato nella prima riunione del gruppo
|
Sede e modalità
degli incontri:
|
il Gruppo H si riunisce,
previa autorizzazione del Preside, in uno dei locali
dell'Istituto in orario concordato tra le varie parti
componenti
|
Verbali:
|
ogni incontro deve essere
verbalizzato
|
Strumenti sussidi
impiegati:
|
possono essere utilizzati
testi specialistici, riviste, strumenti tecnologici
multimediali
|
Realizzazioni:
|
§
il coordinatore può
realizzare, in collaborazione con i componenti il Gruppo:
§
mediateca
§
materiali di programmazione
§
modello di registro per
l'insegnante di Sostegno
§
raccoglitore contenente
circolari
ministeriali, provveditoriali, del Preside,
comunicazioni della Coordinatrice del Gruppo, elenco delle
attività di aggiornamento e di consulenza effettuate in
Istituto
|
Documentazione:
|
come previsto dalla Legge
Quadro 104 del 1992, deve essere costituito un fascicolo
personale degli allievi che usufruiscono di sostegno,
contenente i seguenti documenti:
§
Attestazione di handicap ( da
inserire nel fascicolo solo nel caso di passaggi‑trasferimenti)
§
Diagnosi Funzionale ( come
sopra )
§
Profilo Dinamico Funzionale
§
P.E.I., le verifiche e gli
aggiornamenti in itinere
§
Ogni altro materiale
significativo prodotto durante l'iter scolastico utile alla
conoscenza dell'allievo
§
I Progetti per l'integrazione
§
Copia dei Verbali delle
riunioni relative all'alunno
§
le Relazioni finali
|
Verifica e
valutazione:
|
la verifica dell'attività
svolta deve
essere effettuata costantemente in itinere, allo scopo
di definire le iniziative e di calibrare gli interventi
successivi.
È opportuno ottimizzare
la collaborazione tra A.S.S., scuola e famiglia, così come l'interazione tra i colleghi. dei gruppo e
gli altri docenti dello Istituto che hanno richiesto
specifiche consulenze
|
4 ) GRUPPO "TECNICO" DI ISTITUTO,
costituito in relazione ai singoli casi, ai sensi della Legge 5
febbraio 1992, n.104, art.15, comma 2
Normativa:
|
L.Q.
104/92
|
Composizione:
|
a) Dirigente scolastico o suo delegato
b) Docenti curricolari e di sostegno
c) Operatori
dell'A.S.S.
d) Genitori
|
Competenze:
|
a) redigere il P.D.F. ai fini della formulazione del P.E.I.
b) verificare gli effetti dei vari interventi e l’influenza esercitata
dall’ambiente scolastico
c) aggiornare
il P.D.F.
|
Tempi:
|
almeno due incontri
durante l'anno scolastico
|
1.2 IL RUOLO DEL
CONSIGLIO DI CLASSE E DEL COLLEGIO DOCENTI
Competenze:
a) il contributo dei docenti curricolari all'integrazione è un "dovere
deontologico" (D.M.
27 giugno 1995, n.226)
b) è necessaria la formazione in servizio di tutti i docenti, in relazione
alle crescenti esigenze dell'individualizzazione dell'insegnamento e
all'apprendimento, nel pieno rispetto delle varie forme di
"diversità" ormai presenti nella scuola italiana ( D.M.
27 giugno 1995 )
Adempimenti:
a) elaborazione del progetto di accoglienza per le classi prime, con la
consulenza del Gruppo H di Istituto
b) realizzazione del progetto di continuità, di concerto con
il Gruppo H di Istituto, su delibera del Collegio Docenti
c) elaborazione
di strumenti per la rilevazione delle diverse forme di disagio
presenti nel gruppo classe, in collaborazione con l'insegnante di
sostegno, con la Funzione Obiettivo per la Dispersione scolastica e
con il referente del Progetto Salute e Tossicodipendenze
d) individuazione delle modalità più idonee a rilevare il grado di
motivazione e l'uso di strategie di studio adeguate agli stili di
apprendimento di ciascun allievo della classe, con la
collaborazione dell'insegnante di Sostegno
e) individuazione delle modalità più idonee di verifica del
livello di integrazione raggiunto nel gruppo classe (
questionario, colloquio, lezioni di approfondimento su tematiche
connesse all'integrazione ), con la collaborazione dell'insegnante
per il Sostegno
f)
elaborazione e attuazione di progetti di sperimentazione,
mirati a dare concretezza agli obiettivi educativi del P.O.F. di
Istituto, con la collaborazione del Gruppo H di Istituto
g)
partecipazione di tutti i docenti all'ideazione e alla stesura del
P.D.F. e del P.E.I., alla loro verifica e aggiornamento, nell'ambito
di un lavoro di èquipe tra: scuola, A.S.L., famiglia ed altre
figure di riferimento individuate sulla base degli speciali bisogni
di ogni alunno in situazione di handicap. Se l'allievo svolge la
programmazione della classe, l'insegnante dovrà adattare la sua
alle particolari esigenze dell'allievo, con il supporto
dell'insegnante di sostegno che collaborerà all'individuazione di
metodi, mezzi, tempi di apprendimento, modalità di verifica. Se
l'allievo svolge una programmazione differenziata per livello, la
programmazione verrà stilata insieme all'insegnante di Sostegno,
definendo di concerto obiettivi, contenuti comuni semplificati o
diversificati, metodi, strumenti, modalità di verifica e criteri di
valutazione. Lo stesso criterio collaborativo riguarderà la stesura
della relazione finale. Tutti i documenti di programmazione dovranno
essere consegnati all'insegnante per il Sostegno prima dei termini
prefissati per la loro consegna in segreteria
h) utilizzo
di diverse metodologie di insegnamento, adeguate a rendere partecipi
gli allievi in situazione di handicap, a diversi livelli, a tutte o,
nei casi più gravi, ad alcune attività del gruppo classe, in
costante collaborazione con l'insegnante per il sostegno
i) programmazione
di attività da fare svolgere all'alunno con bisogni speciali, utili
al gruppo classe, alla attuazione delle quali devono concorrere
tutti i docenti: approfondimenti su parti di programma,
realizzazione di prodotti finiti, attività di tipo burocratico come
la distribuzione di circolari nelle classi ecc.
j) programmazione
di attività significative da fare svolgere all'alunno che segue una
programmazione differenziata per livello nelle ore in cui non è
presente l'insegnante di sostegno: es. acquisizione/consolidamento,
mediante esercizi mirati, delle conoscenze/abilità richieste nelle
diverse discipline
k)
attuazione di "scambi di ruolo" nelle discipline di
competenza dell'insegnante per il Sostegno.
l) programmazione
e attuazione di lavori per classi aperte (L.Q. 1992, art. 14)
m)
definizione, di comune accordo,
delle modalità e dei tempi di somministrazione delle prove di
verifica che dovrebbero essere fissate almeno una settimana prima,
in modo da permettere all'allievo una preparazione mirata ed
efficace.
1.3 IL RUOLO
DELL'INSEGNANTE PER IL SOSTEGNO
Normativa:
|
Legge
5/02/92, n. 104, art. 13, comma 6
D.L.
16 aprile 1994, n.297, comma V
O.M.
80/95, art. 13, comma 10
O.M. 227/95
O.M.
21.04.1997, n.266
|
Competenze:
|
a) conoscenze generali relative alla situazione di handicap
b) competenze relazionali
ü
sapere lavorare in team
con gli altri operatori scolastici
ü
facilitare il lavoro di
rete, cioè sinergico, tra operatori scolastici,
extrascolastici, famiglie
ü
svolgere attività di
compresenza e chi tutoring in classe
c) competenze
disciplinari relativamente alla propria area di nomina
d) competenze soprattutto metodologiche
e) competenze teoriche e applicative di contenuti
|
Disposizioni/
Adempimenti
|
a) assume la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui opera
b) partecipa alla stesura di tutti i documenti e progetti per
l'integrazione
c) partecipa
a pieno titolo alle operazioni di valutazione con diritto di
voto per tutti gli alunni della classe
|
1.4. IL RUOLO DELLE
AZIENDE SANITARIE
Normativa:
|
L.Q.
104/92
D.P.R.
24/02/94
L.R.
41/1996 (norme per l'integrazione dei servizi e degli
interventi sociali e sanitari a favore delle persone
handicappate ed attuazione della legge 104/92
|
Competenze/
Adempimenti:
|
a) le èquipe multidisciplinari svolgono le funzioni eventualmente loro
delegate dai Comuni
b) collaborano con le Istituzioni individuate e provvedono:
§
a indicare le prestazioni
svolte dai servizi che si occupano degli utenti in età
evolutiva
§
a rilasciare i certificati di
individuazione o convalidazione di certificazioni sanitarie
private, relative allo status di portatore di handicap
§
a rilasciare la Diagnosi
Funzionale
§
a collaborare alla stesura del
P.D.F. e del P.E.I., nonché alle loro verifiche
§
a fornire in tempi reali
ausili e presidi previsti dal nomenclatore tariffario
approvato dal Ministero dalla Sanità, nonché eventuali
ausili anche tecnologicamente avanzati
§
a emettere certificati di
parziale o totale esonero dalla frequenza scolastica: es. ad
esprimere un parere di inidoneità alla frequenza di Istituti
di Istruzione Secondaria Superiore nei quali sono previste
attività di laboratorio pericolose per la incolumità
dell'alunno portatore di handicap
§
a garantire interventi
riabilitativi in collaborazione con la scuola e con i servizi
di riabilitazione
|
1.5. IL RUOLO DELLA
FAMIGLIA
Normativa:
|
Legge
Quadro 104/92, art.5
D.P.R.
24/02/94; C.M. dic. 94
C.M.
250/85
|
Disposizioni:
|
a) La
persona in situazione di handicap e la sua famiglia "sono
soggetti partecipi e consapevoli della ricerca scientifica,
genetica, biomedica, psicopedagogica, sociale e
tecnologica"
b) Alla persona in situazione di handicap che usufruisce di servizi
terapeutici e riabilitativi deve essere garantito "il
mantenimento nell'ambiente familiare e sociale
c) Si
deve "assicurare alla famiglia della persona in
situazione di handicap un'informazione di carattere sanitario
e sociale per facilitare la comprensione dell'evento, anche in
relazione alla possibilità di recupero e di integrazione
nella società"
d) Occorre "assicurare nella scelta e nell'attuazione degli
interventi sociosanitari la collaborazione della famiglia,
della comunità e della persona in situazione di handicap,
attivandone le potenziali capacità"
e) Bisogna
"garantire il diritto alla scelta dei servizi ritenuti
più idonei anche al di fuori della circoscrizione
territoriale"
f) I
genitori devono essere coinvolti fin dall'inizio nell'iter per
la richiesta delle forme di sostegno previste in caso di
situazione di handicap
g) Attivata,
su consenso della famiglia, la procedura per l'individuazione
della disabilità, i genitori sono tenuti a conoscere l'esito
degli esami diagnosticostrumentali effettuati dagli operatori
dell'A.S.S. e il significato dell'eventuale certificazione
della disabilità, comprese le implicazioni successive.
h) La
famiglia è tenuta a rinnovare annualmente la richiesta delle
forme di sostegno previste dalla L.Q.104/92
i) È
di fondamentale importanza richiedere il coinvolgimento dei
genitori dell'alunno in situazione di handicap ai fini della
redazione della Diagnosi Funzionale
j) La
collaborazione dei genitori è richiesta nel "Gruppo
tecnico" di Istituto, deputato alla formulazione del
P.D.F., del P.E.I e alla loro verifica e aggiornamento
k) I
genitori possono partecipare alla pari al Gruppo di studio e
di lavoro di Istituto ( Gruppo H ), insieme con insegnanti,
operatori dei servizi sociali e studenti)
l) È
opportuno che, nel corso dell'anno scolastico, la famiglia
offra al Consiglio di classe una collaborazione costante e
costruttiva
|
1.6. IL RUOLO DEGLI ENTI
LOCALI
Normativa:
|
L.104/92
L.R.n.41
del 1996 (norme per l'integrazione dei servizi e degli
interventi sociali e sanitari a favore delle persone
handicappate ed attuazione della legge 104/92)
Accordi di Programma
Provinciali 1998
|
Competenze
e
Adempimenti:
|
a) i Comuni forniscono un servizio di sostegno e di trasporto in favore
degli alunni in situazione di handicap di qualunque tipologia
b) mettono a disposizione operatori che svolgono un sostegno
socioeducativo‑assistenziale controllato dal Collegio di
Vigilanza
c) provvedono
ad eliminare le barriere architettoniche
d) provvedono alla fornitura di libri di testo anche in Braille, di
materiale didattico strutturato e non,
di ausili visivi, registrazioni magnetiche,
apparecchiature informatiche, attrezzature per interventi
sociopsico‑educativi a favore di alunni con gravissime
disabilità
e) assicurano la partecipazione degli alunni disabili ad attività
sportive, culturali, ricreative, parascolastiche,
extrascolastiche in ogni periodo dell'anno
f) favoriscono
l'inserimento occupazionale post‑obbligo ai ragazzi
disabili gravi/gravissimi
g) assicurano la partecipazione a soggiorni di vacanze estive organizzate
per tutti i giovani del Comune
h) promuovono
iniziative idonee a diffondere la cultura dell'integrazione
sociale dei disabili e a realizzare interventi vari di
inserimento e di socializzazione tramite i servizi
territoriali, avvalendosi di rapporti convenzionati con
Cooperative, organismi di volontariato, associazioni, altri
enti pubblici e privati
|
1.7. IL RUOLO DELLA
PROVINCIA
Normativa:
|
Legge
104/92
L.R.
41/96 (norme per
l'integrazione dei servizi e degli interventi sociali e
sanitari a favore delle persone handicappate ed attuazione
della legge 104/92)
|
Competenze/
Adempimenti:
|
a) assicura l'adeguamento delle strutture scolastiche al fine di agevolare
l’inserimento dei portatori di handicap di pertinenza
provinciale
b) assicura l'abbattimento delle barriere architettoniche su tutti gli
edifici. utilizzati per finalità istituzionali dalla
Provincia, con accesso al pubblico
c) si
impegna a supportare economicamente progettualità volte ad
offrire opportunità socio‑educative, culturali,
sportive, in orario scolastico ed extrascolastico agli
studenti in situazione di handicap che frequentano le scuole
di competenza della Provincia
d) concorre al sostegno finanziario di corsi di formazione per il
personale docente e non docente, con riferimento alla
programmazione, all'attuazione e alla verifica dei P.E.I.
|
1.8. GLI ACCORDI DI
PROGRAMMA
Sulla base delle prime
positive esperienze di Intese tra i rappresentanti
dell'Amministrazione scolastica,. degli Enti Locali e delle Aziende
Sanitarie, il Ministero della P.I. ha diramato varie circolari,
sottolineando la positività e la finalità di tali intese.
§
In seguito la Legge Quadro 104/92:
§
ha sancito la necessità di una
programmazione coordinata di interventi
§
al fine di favorire tale
programmazione ha definito lo strumento degli ACCORDI DI PROGRAMMA
tali accordi sono finalizzati alla
predisposizione, attuazione, verifica congiunta dei progetti
educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati,
nonché a forme di interazione tra attività scolastiche ed
extrascolastiche
Il D.M.
9/7/92, emanato dal Ministero P.I., di concerto con il Ministro
della Sanità e il Ministro per gli Affari sociali:
ha
fissato gli indirizzi per la stipula degli Accordi.
ha
previsto Accordi di Programma Regionali, Provinciali, Comunali e
Intercomunali.
Essi riguardano: le scuole di ogni ordine e grado, la formazione
professionale regionale, scuola ed extrascuola. di alunni in
situazione di gravità. In sede di stipula degli Accordi vengono
generalmente previsti: l'istituzione di centri di documentazione, di
ludoteche, l'addestramento all'uso di ausili, nonché corsi di
aggiornamento comuni per operatori di istituzioni diverse
gli
Accordi di Programma Provinciali sono finalizzati:
alla programmazione
coordinata delle attività formative, sanitarie, socio‑assistenziali,
culturali e sportive da realizzare con gli Istituti di Istruzione
Secondaria Superiore e i Centri di Formazione Professionale
§
ad iniziative di sperimentazione
§
all'acquisto di attrezzature,
sussidi e ausili
§
ad interventi per favorire la
frequenza
§
ad iniziative di aggiornamento
§
al superamento di barriere
architettoniche
§
ad innovazioni didattiche
§
alla collaborazione, alla consulenza
e alla verifica congiunta con i GLIP
Gli Accordi di Programma Comunali e Intercomunali sono finalizzati:
§
al coordinamento dei servizi
scolastici con tutti quelli territoriali ed extrascolastici
§
alla formulazione di Diagnosi
Funzionali, Profili Dinamici Funzionali e P.E.I.
§
all'individuazione delle priorità
degli interventi. per l'eliminazione delle barriere architettoniche
negli edifici scolastici di competenza
§
al potenziamento dell'integrazione
scolastica
Possono essere stipulati
Accordi di Programma anche relativi a:
a) formazione professionale ( Legge Quadro 104/92, art.17, commi 1‑2 )
b) integrazione lavorativa ( ibidem, art.18 )
L'AMMINISTRAZIONE
PROVINCIALE DI UDINE, IL PROVVEDITORATO AGLI STUDI, L'AZIENDA
SANITARIA, I COMUNI ADERENTI ALL'AMBITO SOCIO‑SANITARIO DEL
DISTRETTO DI UDINE, PER IL TRAMITE DEL PRESIDENTE DELL'ASSEMBLEA DEI
SINDACI, HANNO STIPULATO L'ULTIMO ACCORDO DI PROGRAMMA A LIVELLO
PROVINCIALE NEL 1998.