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LA MENTE CHE APPRENDE
Abstract della
Relazione c/o IPSIASBT <www.IPIA.IT>
– San Benedetto del Tronto
Sintesi delle Tematiche trattate : - A) Visibilità ‘ delle dinamiche cerebrali per mezzo delle tecnologie di neuro-immagine.
La conoscenza della comprensione della informazione e della significazione cerebrale e’ oggi divenita possibile poiche per tramite le tecniche di neuro-imagine cerebrale si e’ iniziato a intravedere vedere le attivita’ cerebrali di un cervello nel mentre apprende .Certamente si possono osservare solo i flussi sanguigni , e cioe’ quali sono le aree cerebrali che attivano un maggior volume di sangue nel loro lavoro di apprendimento e significazione , ma ancora non ci e dato di osservare la estrema complessita’ delle attivita’ neuronali . dato che i neuroni sono in un numero assai elevato certamente tali ricerche neurologiche hanno il vantaggio di fornire preliminare osservazione della mente che apprende che comunque da adito ad una importante riflessione sul cervello che apprende. B) Apprendimento come processo INTERATTIVO . Dalle suddette osservazioni si desume un prima importante modifica nell’ interpretazione dei processi di apprendimento e di sviluppo della conoscenza , cio in quanto si capisce che i ricettori sensoriali che fanno da interfaccia tra la mente e l’ informazione derivante dal mondo esterno sono interattivi . Infatti il cervello tramite essi ricerca attivamente di selezionare i dati di ingresso. “Percezione visiva”: L’ occhio non e una macchina fotografica. Studi sui movimenti saccadici degli occhi , fanno capire che il loro movimento , non e’ casuale ma va ricercando in modo selettivo forme e colori di facile riconoscimento e significazione. I “moti saccadici” dei bulbi oculari sono infatti importanti per non esporre alla luce in modo statico la retina che si decolorerebbe non permettendo la visione di oggetti fermi , come avviene per gli animali quali ad es. la rana che puo’ vedere una mosca solo se vola , ma non la puo’ vedere se sta ferma. “Percezione Uditiva” :Anche la membrana uditiva dell’ orecchio ,presenta una vibrazione di fondo non casuale. Infatti la membrana produce attivamente dei suoni che tendono ad entrare in risonanza con le vibrazioni provenienti dall’ esterno per riconoscerle. La membrana dell’ orecchio umano e’ particolarmente adatta ad emettere sonorita’ che entrano in risonanza facendo particolare attenzione alle tonalità della voce umana ed in seguito all’ apprendimento del linguaggio, preferenzialmente con l’ adeguamento alle tonalità e frequenze del linguaggio nativo. C) La articolazione funzionale (Orizzontale e Verticale ) delle mappe mentali . Benche’ il cervello lavori sempre come un tutt’ uno ; esso infatti sembra perseguire una modalità di costante confronto oscillante tra una “fase analitica ed una sintetica” la prima dedita alla elaborazione selettiva della informazione, mentre l’ altra e’ finalizzata significazione di quanto recentemente appreso in relazione e cio che e stato memorizzato in precedenza.. Cio’ avviene utilizzando i due sistemi cerebrali mediante un confronto interattivo, attuato per specializzare varie aree cerebrali in modo analitico ( in particolare e’ possibile riferire lo stile di elaborazione convergente ( ovvero : con modalità Sincronica ) all’ emisfero sinistro, mentre l’ emisfero destro agisce al contrario con modalità aperte e divergenti ( ovvero con modalita’ A-sincrone) ; entrambi tali stili e modalità di elaborazione vengono tradotti in una sintesi significativa ; cioe’ le informazioni trattate nelle varie aree cerebrali vengono dinamicamente connesse ed integrate nelle attivita’ mnemoniche. Ricordiamo che mentre orizzontalmente ogni area del cervello puo’ essere suddivisa, per comodita di comprensione, in due sezioni destra e sinistra, verticalmente possono essere considerati schematicamente tre strati cerebrali le cui funzionalità principali sono le seguenti : - 1) Razionale : (relativa agli Emisferi Cerebrali Superiori) ( Ritenuti evolversi nei Mammiferi Superiori) - 2) Emotiva : ( zona centrale Talamica – Evolutasi nei viventi a piu basso indice di sviluppo evolutivo) , - 3) Pulsionale-: Cervello fondamentale ritenuto evolversi negli essere esseri viventi a sangue freddo e primordiali) Quello che sappiamo che solo gli emisferi cerebrali superiori permettono l’ espressione parlata , mentre gli altri sono silenti , ma determinanti nei processi di integrazione cerebrale , che non sempre hanno la possibilita’ di essere integrati a livello raziocinante e riflessivo; cio’ in primis per la difficoltà di correlare i tempi brevi, ma anche che a volte permangono come latenti, i quali corrispondono alla risposta attiva delle pulsioni e delle emotività con la riflessione e confronto mnemonico attivato dagli emisferi cerebrali superiori. D- Tipologia delle Memorie. Le modalità di memorizzazione della informazione sensoriale ricevuta e’ la parte fondante anche se non unica e decisiva dell’ apprendimento dato che per apprendimento si intende l’intero processo dinamico di evocazione e contestualizzazione significativa del confronto mnemonico con le nuove informazioni ed esigenze pulsionali ed emotive provenienti dalla piu completa integrazione della fisiologia cerebrale . La prima Distinzione da fare e tra la Memoria a Breve Termine (MBT) e quella a lungo termine (MLT) distinzione che risponde a diversi tipologie temporali di integrazione delle aree cerebrali. Infatti tale integrazione quando e’ decentrata a vasto raggio , corrisponde alla memoria a breve termine che pertanto puo essere difficilmente rievocata con il passare del tempo. Altre distinzioni corrispondono a varie tipologie di integrazione delle aree cerebrali che vengono correlate e connesse con l’ area di massima attivita di integrazione, che appare collocata nelle zona talamica centrale del nostro cervello dove il ruolo fondamentale di ritenzione (MTL) viene giocato dalla attivita emotiva ; infatti il ricordo delle cognizioni ed esperienze correlato a forti emozioni facilita l’ evocazione mnemonica. . Possiamo quindi distinguere alcune delle seguenti tipologie di memorizzazione: : ‘) Memoria di lavoro procedurale ( il processo integrazione si estende in questo caso al cervelletto ) ‘’) Memoria Emozionale od Episodica ( che mette in attivazione il fattore emotivo o traumatico di un ricordo senza attivarne i dettagli e le relazioni temporali) ‘’’) Memoria cognitiva esplicita ; corrispondente ad un richiamo mnemonico sensoriale principalmente visivo. ‘’’’) Memoria cognitiva implicita ; Corrispondente ad un richiamo cognitivo meditato da una forte concentrazione di relazioni tra causa ed effetto. ……………………………………. A tali tipologie possono essere associati vari “stili di apprendimento” che di fatto corrispondono alle preferenze individuali e culturali ( BrainFrames) di correlazione ed integrazione delle varie aree celebrali nel processo di sintesi significativa dell’ apprendimento. E) - Procedure di sviluppo delle costruzione di conoscenza ( the “Science of Understanding constructivistic anticipative view )
Dagli studi sulla intelligenza artificiale sappiamo che i Robot possono apprendere ed anche inventare nuovi linguaggi, ma non li sanno utilizzare se non perseguendo schemi di interpretazione prefissati , cio’ essenzialmente perche’ il computer che li guida, non e capace di creare una propria visione generale del mondo come riferimento paradigmatico di base. Certamente la dinamica del cambiamento del paradigma di riferimento diviene necessaria ogni qual volta l’ ambiente cognitivo cambia storicamente nello sviluppo socio-economico dell’ umanita’ cosi che l’ individuo puo’ trovarsi ad creare una propria visione delle dinamiche interpretative fuorvianti . Infatti mantenendo constante il quadro di riferimento cognitivo i processi latenti pulsionali ed emozionali tendono a prendere il sopravvento sui processi raziocinanti che risultano obsoleti. Infatti e’ concepibile il fatto che tali visioni generali di riferimento ormai divenute obsolete rispetto alle piu’ profonde esigenze individuali e sociali dello sviluppo, anziche’ giocare la funzione di attivazione cosciente , provocano una inibizione della razionalita’ relativa alla necessita di integrazione cerebrale dell’ apprendimento , in modo che quest’ultima non risulta piu adeguata a far funzionare fisiologicamente come un tutt’uno le varie attivita’ cerebrali. Da cio possono acuirsi tensioni degenerative celebrali che agendo a livello individuale nelle costruzione dell’ EGO possono provocare sintomi piu’ omeno gravi di mal funzionamento cerebrale a carattere di super attivita incontrollata del cervello ( ricerca dello sballo) o di parziale o profonda inibizione e lentezza delle varie forme di apprendimento. .. Cio e quanto prenderemo puntualmente in considerazione facendo costante relazione agli avanzamenti scienze neurologiche e biologiche , nel procedere della “Ricerca ed Innovazione Educativa” sul tema dell' APPRENDIMENTO CEREBRALE E LE STRATEGIE DI COSTRUZIONE INNOVATIVA DELLE CONOSCENZE . A tal l fine propongo di realizzare una Collaborazione continuata tra l’ IPSIA di San Benedetto del Tronto e la Associazione telematica EgoCreanet . Segue la Bozza del Protocollo di Intesa. .
Paolo Manzelli – FIRENZE – 18- FEBB-2006 -
BIBLIO ON LINE :
Immagini del cervello : http://www.treccani.it/scuola/scuolanuova/cappa.html Dinamiche cerebrali : http://www.ecplanet.com/canale/salute-7/cervello-123/0/0/15845/it/ecplanet.rxdf Cervello Apprendimento: http://www.swif.uniba.it/lei/scuola/Riviste/Lunani01.pdf Immaginario e percezione: https://www.edscuola.it/archivio/lre/immaginario.html Cervello Colore : http://www.geocities.com/ResearchTriangle/Thinktank/4363/il_cervello.htm Appunti di Neuro-linguistica: https://www.edscuola.it/archivio/lre/neurolinguistica.html Memoria : http://www.benessere.com/psicologia/arg00/memoria.htm Creatività e memoria: https://www.edscuola.it/archivio/lre/cremem.html Cervello e Memorie : http://www.narnia.it/lefo/cervello.htm Mente e cervello: http://www.cronologia.it/cerv01.htm Angoscia collettiva: http://www.senzapaura.it/paolomanzelli.htm
<BOZZA del – PROTOCOLLO DI INTESA>
Firmano : Il Preside Dell' IPSIA SBT . Prof. Sante PulciniPresidente EGOCREANET Prof. Paolo Manzelli
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