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Circolare Ministeriale 8 giugno 1992, n. 198 Oggetto: Sperimentazioni parziali di lingue straniere nei licei e negli istituti magistrali Premessa L'esigenza di adeguare le strutture formative esistenti ai contesti europei e internazionali mediante l'insegnamento compiuto, coerente ed efficace delle lingue straniere si è espressa in una molteplicità di sperimentazioni parziali deliberate dai Collegi di una parte considerevole delle istituzioni scolastiche afferenti alla Direzione Generale per l'istruzione classica, scientifica e magistrale. La sperimentazione ha assunto la forma della quadriennalizzazione dell'insegnamento della prima lingua straniera negli istituti magistrali, della quinquennalizzazione della stessa nei licei ginnasi e della introduzione dell'insegnamento di una seconda lingua straniera nei licei scientifici. Questa Direzione Generale, cogliendo la validità delle proposte di integrazione dell'assetto esistente e al tempo stesso ricercandone il coerente accordo con i progetti "coordinati" di più ampio respiro - segnatamente i propri progetti direzionali ex C.M. 11 febbraio 1991, n. 27 e soprattutto il disegno innovatore elaborato dalla Commissione ministeriale presieduta dal Sottosegretario On. Brocca - ravvisa l'opportunità di razionalizzare l'esistente e ricondurre la molteplicità di proposte variamente differenziate fra loro (anche se caratterizzate da alcune linee di tendenza e costanti progettuali) all'interno di uno schema rispettoso delle intenzionalità sperimentali e, al tempo stesso, coerente con gli orientamenti generali dei grandi processi di innovazione. Le indicazioni che seguono sono la risultante di successivi confronti realizzati tra scuole che attuano tali sperimentazioni e delle riflessioni e delle verifiche operate dagli ispettori deputati alla loro assistenza. Contenuti La sperimentazione farà proprie le finalità, gli obiettivi, i contenuti, le indicazioni metodologiche e le modalità di valutazione dei programmi elaborati dalla suindicata Commissione in relazione al biennio e, con l'eccezione dell'istituto magistrale, al triennio. I predetti programmi, del resto, hanno largamente recepito le esperienze realizzate con le sperimentazioni linguistiche globali e parziali promosse autonomamente dalle singole istituzioni scolastiche. L'istituto Magistrale ASSUMERA' integralmente, per i primi due anni del Corso, i programmi previsti per il BIENNIO dalla Commissione ministeriale citata e ADATTERA' lo sviluppo dei propri programmi per la III e IV classe terminali a quelli elaborati dalla Commissione stessa per il triennio dei corsi quinquennali, mediante opportune scelte di esclusione e di approfondimento dei contenuti, nella sostanziale adesione alle finalità, agli obiettivi, alle indicazioni metodologiche e alle modalità di valutazione caratterizzanti quel documento. Tale azione di adattamento sarà parte del processo di programmazione. Anche i programmi di lingue straniere devono inserirsi coerentemente nell'impianto curricolare liceale per contribuire (mediante lo sviluppo di abilità linguistiche ricettive e produttive e di competenze comunicative, linguistiche, testuali, culturali ed interculturali, acquisite nel confronto tra sistemi linguistici e culturali classici e moderni), alla FORMAZIONE di una PERSONALITA' equilibrata e consapevole, dotata di senso critico e della capacità di imparare ed apprendere, come strumento di autopromozione destinato ad accompagnare la PERSONA nel corso di tutta la vita. Liceo Ginnasio - Articolazione oraria L'esistente insegnamento della lingua straniera limitato al biennio (schema orario: 4, 4, - - -) sarà sostituito dall'insegnamento della lingua straniera come prima lingua esteso all'intero quinquennio secondo lo schema orario: "3, 3, 3, 3, 3" e farà propri integralmente i programmi Brocca, pur differenziandosi lievemente dalla struttura oraria degli stessi. Agli stessi programmi si farà riferimento anche per le indicazioni metodologiche, soprattutto per quanto attiene alla programmazione ed al raccordo delle materie dell'area linguistico-espressiva (italiano, latino, greco, arte) e dell'area storico-sociale (storia, filosofia, educazione civica o diritto ed economia). Istituto Magistrale - Articolazione oraria L'attuale insegnamento, limitato al solo biennio (schema orario: 4, 4, - - -), sarà sostituito dall'insegnamento della lingua straniera come prima lingua esteso all'intero quadriennio secondo lo schema orario "4, 4, 3, 3", equivalente quasi totalmente, a causa della maggior presenza nel biennio, al carico orario complessivo previsto dal progetto Brocca, i cui programmi saranno recepiti, con la necessaria esclusione di qualche autore. Liceo Scientifico - Articolazione oraria Laddove le precedenti minisperimentazioni colmano semplicemente una lacuna nell'esistente ordinamento, la sperimentazione dello studio parallelo di due lingue straniere nel liceo scientifico razionalizza una tendenza diffusa e un assetto sperimentale spontaneo già largamente presente nel sistema. L'aggiunta di una seconda lingua straniera al curricolo del liceo scientifico tradizionale lascia il carico orario settimanale di quest'ultimo all'interno di limiti compatibili con il necessario approfondimento personale pomeridiano degli studenti. L'esigenza del "coordinamento" con i processi innovativi di maggior respiro e l'assunzione integrale dei programmi Brocca determina la scelta dello schema orario "3, 3, 3, 3, 3" per la prima lingua straniera. D'altro canto, l'esigenza di una sostanziale equiparazione dello "status", interno delle due lingue (in relazione alla motivazione dei docenti, degli studenti) impone l'adozione dello schema orario "4, 4, 3, 3, 3" per la seconda lingua straniera. Si ipotizza che, nella classe terza, momento cruciale del raccordo tra biennio e triennio, le competenze acquisite nelle due lingue straniere siano abbastanza omogenee: di conseguenza, mentre nel biennio l'insegnamento della seconda lingua straniera avrà carattere intensivo, nel triennio saranno adottati gli stessi programmi Brocca sia per la prima, sia per la seconda lingua, sicché l'individuazione della prima o della seconda lingua, ai fini dell'assegnazione degli alunni, sarà determinata esclusivamente dalla circostanza che ciascuna lingua sia stata seguita nel biennio come prima o seconda lingua. Lo studio quinquennale parallelo di due lingue straniere, proprio per l'innesto su un piano curricolare tradizionale contenuto in termini orari, consente di: - venire incontro alle esigenze di maggior competenza linguistica proprie del contesto europeo contemporaneo; - ricondurre entro uno schema gestibile e coerente (anche in relazione ai processi innovativi) la molteplicità delle sperimentazioni non coordinate; - mantenere alta la motivazione degli alunni in relazione allo studio di entrambe le lingue sentite come uguali per il loro status all'interno del curricolo; - andar incontro alla domanda di formazione linguistica espressa dalle famiglie, specialmente in relazione all'inglese, sentito come più veicolare di altre lingue, mantenendo elevata l'offerta formativa nelle lingue tradizionalmente studiate; - mantenere alta la motivazione dei docenti impegnati nell'insegnamento dell'una o dell'altra lingua proprio per l'equiparazione dello status interno delle due lingue. La carenza di status della seconda lingua è, infatti, la causa della travagliata esistenza di molte sperimentazioni esistenti. Indicazioni generali La sperimentazione riguarderà tutto un corso e tutti gli alunni ad esso iscritti, per i quali, una volta compiuta, la scelta sperimentale risulterà vincolante ed obbligatoria per tutto il quinquennio. Si segnala l'opportunità di introdurre la lingua inglese come oggetto di sperimentazione nei licei scientifici in tutti i casi in cui non sarà già studiata come prima lingua straniera. Come in tutte le sperimentazione parziali, la nuova materia non può, allo stato, far parte del novero delle materie oggetto di scelta per la maturità, ma può essere portata come materia aggiunta. I diplomi di maturità verranno integrati da un attestato, rilasciato dal preside dell'istituto, che documenti la specificità del curricolo seguito e l'eventuale ulteriore circostanza che il candidato abbia sostenuto l'esame anche sulla lingua straniera oggetto di sperimentazione. A tal fine nel giudizio finale di maturità - che dovrà ovviamente tener conto dell'eventuale esito positivo della prova aggiunta sostenuta dal candidato - dovrà essere fatta espressa menzione di tale circostanza. Classe di concorso e articolazione ottimale della cattedra La classe di concorso per tutti i tipi di istituto è la LXII. Nell'attuale fase transitoria, l'orario di cattedra, compreso quello costituito tra classi ordinarie e sperimentali, è stabilito, come è noto, nel limite massimo e minimo di 18-14 ore. La concreta articolazione dell'orario di cattedra deve tuttavia ricercare l'ottimale raggruppamento delle ore di insegnamento. A tal fine, nell'ipotesi di sviluppo a regime delle sperimentazioni in esame, l'orario di cattedra sarà di 15 ore per i docenti dei licei ginnasi e per i docenti di prima lingua dei licei scientifici; di 17 ore per i docenti di seconda lingua nei licei scientifici; di 14 ore per i docenti degli istituti magistrali. In relazione agli obiettivi delineati - e in particolare al fine di consentire una più efficace azione coordinata di monitoraggio, verifica ed assistenza delle iniziative già in atto - nell'autorizzare nuovi cicli sperimentali di lingua straniera per l'a.s. 1993/94 si terrà conto della coerenza delle richieste presentate dai licei e dagli istituti magistrali con i criteri sopra indicati. Parimenti, le scuole che hanno già in atto sperimentazioni di lingue straniere sono invitate ad orientare le richieste di rinnovo dei cicli per l'a.s. 1993/94 nel senso di aderire progressivamente ai suesposti contenuti e criteri, che rispondono, come si è sottolineato, alle risultanze emerse dalle valutazioni e dai confronti realizzati con il concorso di molte delle stesse scuole impegnate nelle anzidette sperimentazioni. |
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