Circolare Ministeriale 28 agosto 2000, n. 204

Prot.D7/2672

Oggetto: Funzioni strumentali al piano dell'offerta formativa

L'articolo 28 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto scuola ha introdotto, a partire dall'anno scolastico 1999/2000, l'istituto delle "funzioni obiettivo" quale strumento per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola, in coerenza con specifici piani dell'offerta formativa.

Con circolare n.263 del 4 novembre 1999 è stato trasmesso a codesti Uffici il piano di ripartizione provinciale di tali funzioni, elaborato in base ai parametri stabiliti dall'art.37 del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo ed all'intesa con le Organizzazioni Sindacali del comparto.

A conclusione della prima applicazione di detto istituto contrattuale appare opportuno, in relazione ai vari quesiti ed alle segnalazioni da più parti pervenuti sulla materia, fornire, di concerto con le medesime Organizzazioni Sindacali, alcuni chiarimenti anche in previsione dell'attivazione di tali funzioni obiettivo per il prossimo anno scolastico.

Si analizzano, pertanto, i vari momenti nei quali si è concretizzata l'attività, rilevandone le problematiche più significative ed indicandone le possibili soluzioni:

1° momento: il collegio dei docenti individua, nell'ambito del P.O.F., le funzioni obiettivo comprese nelle aree previste dall'art.28, comma 1, del CCNL. Preme, pertanto, sottolineare che, ferme restando le finalità del Piano dell'Offerta Formativa di istituto, è necessario attenersi alle intese contrattuali che prevedono che la scelta faccia riferimento alle aree previste dal citato art.28, comma 1 che si elencano:

a - gestione del P.O.F.;
b - sostegno al lavoro dei docenti;
c - interventi e servizi per gli studenti;
d - realizzazione di progetti formativi d'intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola.

A titolo esemplificativo, nell'allegato n.3 all'art.37 del CCNI, che si allega in copia, sono indicate, per ciascuna delle predette aree, alcune funzioni-obiettivo da conferire per incarico.

Si richiama, inoltre, quanto indicato nella circolare n.263, prot.4060, del 4.11.1999 relativamente alle richieste delle istituzioni scolastiche inerenti alla programmazione delle funzioni obiettivo, che comporta l'assegnazione di ulteriori funzioni mirate al rafforzamento di particolari finalità istituzionali.

2° momento: il collegio dei docenti definisce, eventualmente anche sulla base dei lavori di una commissione costituita al suo interno, le competenze ed i requisiti professionali necessari per l'accesso a ciascuna funzione obiettivo.

A questo proposito si chiarisce che l'individuazione delle competenze e dei requisiti deve essere "preliminare" alla presentazione delle domande da parte degli aspiranti all'assegnazione delle funzioni obiettivo.

Si ricorda inoltre che:

3° momento: i docenti interessati alle funzioni obiettivo presentano la domanda dichiarando il possesso dei requisiti e delle competenze richieste, nonché la disponibilità a frequentare specifiche iniziative di formazione di cui all'art.17 del CCNI ed a permanere nella stessa scuola per l'intera durata dell'incarico. Ai sensi del secondo capoverso del comma 5 dell'art.37, costituisce titolo preferenziale la dichiarata disponibilità a permanere nella stessa scuola per l'intera durata dell'incarico; di tale dichiarazione si dovrà tener conto in sede di individuazione del personale cui attribuire le funzioni obiettivo.

I docenti titolari di cattedra orario esterna, anche se presentano la domanda nelle diverse scuole in cui è costituita la cattedra, dovranno optare comunque per l'espletamento di una sola funzione obiettivo.

Per le funzioni obiettivo che saranno attivate per la prima volta dall'anno scolastico 2000/2001, saranno organizzati appositi corsi di formazione per i docenti che non abbiano ancora partecipato a tali iniziative.

Di tali iniziative potranno essere destinatari, secondo modalità che saranno successivamente definite ai sensi del CCNL, anche altri docenti interessati, benché non ancora titolari di funzioni obiettivo. E' appena il caso di rammentare che, a regime, costituisce elemento fondamentale della individuazione delle competenze per l'accesso alle funzioni obiettivo la partecipazione agli specifici corsi di formazione attivati dall'amministrazione scolastica e che essa costituisce uno specifico credito e che l'eventuale mancata partecipazione ai corsi può costituire elemento di valutazione da parte del collegio dei docenti ai fini dell'eventuale conferma degli incarichi.

E' utile ricordare che: "Il lavoro istruttorio e le decisioni del collegio dei docenti non devono in nessun caso concludersi con l'assegnazione di punteggi né con la formazione di graduatorie, dovendo la scelta basarsi su adeguata motivazione" (primo ed ultimo capoverso del 5° comma dell'art.37 del CCNI) che, ovviamente, dovrà essere opportunamente deliberata dal collegio dei docenti; tale deliberazione dovrà esprimersi esclusivamente sulla coerenza tra competenze e motivazioni in relazione agli obiettivi progettuali.

4° momento: a conclusione di ciascun anno scolastico riveste fondamentale importanza la valutazione sull'intera attività legata alle funzioni obiettivo, espressa dal collegio dei docenti come previsto dal comma 6 del medesimo articolo 37, ai fini dell'eventuale conferma degli incarichi per gli anni scolastici successivi.

Per quanto riguarda l'avvio del prossimo anno scolastico, le istituzioni scolastiche, una volta effettuata la valutazione sopra citata, sin dai primi giorni dell'inizio delle attività possono avviare la programmazione delle funzioni obiettivo di cui saranno destinatarie sulla base dei parametri di dimensionamento dell'istituto, integrati dai criteri dell'intesa del 28 ottobre 1999 ed avanzare ai Provveditori agli Studi le relative richieste per le eventuali funzioni obiettivo residue da ridistribuire, ivi comprese quelle non utilizzate del piano di ripartizione provinciale dell'anno scolastico 1999/2000.

Le norme in materia di autonomia scolastica di cui al DPR 8 marzo 1999, n.275, prevedono che dal 1° settembre 2000 tutte le istituzioni scolastiche provvedano alla predisposizione del Piano dell'Offerta Formativa; in tale contesto, si rende particolarmente utile la piena attivazione delle funzioni obiettivo.

Al fine di consentire alle istituzioni scolastiche di predisporre sin dall'inizio del prossimo anno scolastico il piano di programmazione delle funzioni obiettivo da attivare in relazione al P.O.F., si trasmette il piano di ripartizione provinciale per l'anno scolastico 2000/2001, elaborato sulla base dell'intesa con le OO. SS. in data 28 agosto 2000, che si invia con i relativi allegati e con espresso richiamo alla precedente intesa del 28 ottobre 1999 ed alle istruzioni contenute nella circolare 263/99, che pure si allegano in copia. 

Nel piano di ripartizione allegato non sono comprese, allo stato, le risorse economiche corrispondenti a 10.760 (una per ognuna delle istituzioni scolastiche complessivamente risultanti dal completamento del dimensionamento) delle 58.236 funzioni obiettivo da distribuire, in attesa della risoluzione della problematica connessa alla figura del "collaboratore vicario", alla luce delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 59/1998, concernente la disciplina della qualifica dirigenziale dei capi di istituto delle istituzioni scolastiche autonome. Si fa riserva di successive comunicazioni al riguardo.

Nel sottolineare il carattere di piena collaborazione e di serena partecipazione che l'attività in argomento deve rivestire in ogni singola istituzione scolastica, si ribadisce l'importanza del rispetto delle norme contrattuali citate e dei tempi fissati, al fine di conseguire il miglior risultato nell'arricchimento del P.O.F. che con le funzioni obiettivo il Contratto ha inteso assicurare.


Allegati