Circolare Ministeriale 7 agosto 1996, n. 491
Oggetto: Valutazione degli alunni della scuola elementare e dell'istruzione secondaria di primo grado
1. Premessa
Dall'emanazione della legge 517/77 ad oggi l'approccio alla valutazione nella scuola dell'obbligo è positivamente cambiato. Accanto alla funzione certificativa si è andata sempre più affermando la funzione regolativa in grado di consentire, sulla base delle informazioni via via raccolte, un continuo adeguamento delle proposte di formazione alle reali esigenze degli alunni e ai traguardi programmati per il miglioramento dei processi e dei risultati, sollecitando, altresì, la partecipazione degli alunni e delle famiglie al processo di educazione.
I modelli e gli strumenti di valutazione, fin qui elaborati con sostenuti ritmi di cambiamento e arricchimento, poggiano su presupposti teorici e pedagogici tuttora validi, ma lasciano aperte alcune rilevanti questioni, emerse anche dalle azioni di monitoraggio condotte.
Si è rilevata, infatti, la necessità di:
- distinguere tra funzione certificativo-comunicativa e funzione didattico-formativa della valutazione;
- ridurre il carico di lavoro redazionale che pesa sull'insegnante, con evidenti diseconomie nella distribuzione degli impegni professionali;
- garantire chiarezza alle informazioni valutative destinate agli alunni e alle loro famiglie.
In attesa di una revisione globale del sistema di valutazione nella scuola dell'obbligo, connessa al riordino del sistema di istruzione, è sembrato opportuno a questo Ministero operare già per l'anno scolastico 1996/97 al fine di migliorare gli strumenti di certificazione e di comunicazione con gli studenti e le famiglie anche nella prospettiva dell'autonomia.
2. I modelli di valutazione
Per rispondere alle esigenze sopraindicate sono stati predisposti gli allegati modelli di valutazione per la scuola elementare e per la scuola secondaria di I grado, secondo una prospettiva di coerenza e di continuità
Fermi restando i presupposti teorici della valutazione, vengono introdotte alcune semplificazioni per alleggerire le procedure operative e per rendere più efficace la comunicazione.
I modelli predisposti, costituiti di tre sezioni, sono in corso di stampa presso il Poligrafico dello Stato e saranno messi tempestivamente a disposizione dei Provveditorati agli studi.
a) Frontespizio
Vengono riportati i dati relativi all'istituzione scolastica e all'alunno, unitamente all'attestazione di ammissione alla classe successiva o all'esame finale.
b) Rilevazione degli apprendimenti - Giudizi per discipline
Ciascun insegnante esprimerà, nel rispetto dei principi di collegialità, trimestralmente o quadrimestralmente (a seconda dell'ordine di istruzione e delle decisioni del collegio dei docenti) un giudizio sintetico, che testimoni il livello di apprendimento raggiunto dall'alunno nelle diverse discipline previste dal curricolo scolastico.
Tra le possibili soluzioni, la scelta adottata di esprimere il giudizio sintetico con la formulazione: ottimo, distinto, buono, sufficiente, non sufficiente, è stata determinata, anche, dall'esigenza di garantire una coerenza con quanto in vigore per gli esami di licenza della scuola secondaria di I grado.
Tale giudizio rappresenta la sintesi delle valutazioni espresse sulla base degli indicatori/criteri riportati nei due modelli e negli strumenti di registrazione interna adottati autonomamente da ciascun collegio.
Per ogni riquadro relativo a ciascuna disciplina o insegnamento è disponibile uno spazio per gli eventuali adattamenti degli indicatori/criteri allo scopo di rispondere alle esigenze degli alunni che si trovano in particolari situazioni di apprendimento ed un altro per eventuali osservazioni.
Il riquadro non intestato viene utilizzato per la valutazione degli apprendimenti nella II lingua straniera, da parte delle scuole medie che hanno attivato progetti di sperimentazione autorizzati ai sensi dell'art. 278 del D.L.vo 297/94.
c) Valutazione sul livello globale di maturazione
L'insieme delle osservazioni iniziali e continue di tutti i docenti registrate con gli strumenti interni, l'analisi dei processi di apprendimento, le decisioni prese in merito a interventi individualizzati per il miglioramento dei risultati, costituiscono il fondamento per la valutazione da riportare nel quadro finale. Si tratta in sostanza, di un profilo dinamico conclusivo (di periodo o di anno) che evidenzi i progressi ottenuti rispetto al livello di partenza, gli interessi manifestati e le attitudini promosse, nonché le eventuali distanze degli apprendimenti dell'alunno dai traguardi comuni, al fine di progettare nuove azioni da intraprendere.
3. L'organizzazione delle attività di valutazione
E' responsabilità del collegio dei docenti nell'ambito della propria autonomia progettuale e di organizzazione dell'attività educativa e didattica, scegliere, adottare o costruire strumenti interni che abbiano carattere funzionale rispetto all'attività di valutazione e, più in generale, alla qualità dell'azione educativa. In particolare sono da privilegiare scelte e soluzioni, che consentano flessibilità e semplicità di uso ed evitino dispersioni di risorse.
Si richiama l'importanza della rilevazione della situazione iniziale di ciascun alunno nelle dimensioni cognitiva, affettiva e relazionale e delle conseguenti proposte di interventi individualizzati atti a valorizzare le potenzialità dell'allievo e a soddisfare i bisogni riscontrati.
E' evidente, in ogni modo, che la valutazione degli apprendimenti debba scaturire da un insieme di prove di verifica riferite agli indicatori/criteri che hanno fino ad oggi orientato le procedure di programmazione e di valutazione e che rappresentano, comunque, i presupposti indispensabili per un giudizio progressivo ed articolato.
Tali informazioni andranno sinteticamente riportate nei documenti di programmazione del consiglio di classe e di team secondo le modalità che ciascuna istituzione scolastica riterrà più opportune e saranno comunicate ai genitori degli alunni nel corso degli incontri periodici scuola-famiglia.
In particolare, al fine di migliorare la qualità della valutazione e l'efficacia della comunicazione alle famiglie e agli alunni, sembra opportuno che ogni singola istituzione scolastica attivi un processo di ricerca in merito sia ai diversi aspetti delle prove di verifica (attendibilità e validità) sia ai criteri di valutazione delle prove stesse e all'elaborazione del giudizio complessivo.
I modelli di valutazione saranno redatti in un'unica copia, da consegnare alla famiglia al termine dell'anno scolastico. Da questo originale sarà ricavata, a cura della segreteria, copia conforme per le esigenze documentali.
Alla segreteria compete, inoltre, la compilazione dei modelli circa i dati di natura amministrativa. In ogni caso potranno essere utilizzate procedure informatiche.
4. La comunicazione alle famiglie
La necessaria compartecipazione dei genitori e degli alunni al processo educativo è garantita da un'informazione adeguata sull'intero percorso di insegnamento-apprendimento e sui risultati conseguiti. Ciascun istituto, sulla base delle decisioni assunte a livello collegiale, promuoverà forme e occasioni molteplici di incontro per facilitare il rapporto comunicativo e informativo fra scuola e famiglia, che non sarà pertanto ridotto ai soli momenti formali.
E' intento di questo Ministero procedere ad un approfondimento delle questioni afferenti alla valutazione in campo educativo e didattico, attraverso la promozione di ricerche specifiche e con la raccolta di proposte ed orientamenti avanzati dagli insegnanti e dalle scuole sulla base della loro attività e di significative esperienze realizzate.
Le Direzioni Generali interessate ed il Servizio ispettivo tecnico assicureranno articolate azioni di sostegno (iniziative di formazione, di assistenza tecnica e monitoraggio) finalizzate allo sviluppo di una cultura valutativa in grado di migliorare l'azione didattico-educativa.