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UN ESEMPIO DI SCELTA "GUIDATA" ALLE NUOVE ADOZIONI dal Liceo Classico "J. Stellini" di Udine
La scelta dei libri di testo è o meglio dovrebbe essere un momento altamente "professionale" per i docenti, ai quali i Presidi, sulla scorta anche delle annuali Circolari Ministeriali, chiedevano in altri tempi (e ancora oggi, molto più sommessamente) un impegno notevole spesso assolto non rispettando l’iter "razionale", e non meramente burocratico. Coinvolgimento dei genitori e degli alunni: come e quando? Confronto con i colleghi: certo esso avviene nelle riunioni dei dipartimenti, stando attenti a non turbare la suscettibilità degli altri. Decisione collegiale? Sì, ma attenti a non ledere la libertà del collega, per cui le adozioni in Collegio docenti si riducono il più delle volte a uno stanco rito tra la distrazione della maggioranza dei colleghi "non coinvolti". Non è mia intenzione soffermarmi su questi temi. Voglio solo mostrare il lavoro che un gruppo di docenti del mio Liceo, invitato all’inizio dell’anno ad esaminare il problema, ha svolto con impegno e serietà, non per compiacere il sottoscritto né per le grandi (!?) risorse attribuite nel Fondo (20 ore in tutto). A volte si lavora semplicemente .. perché si crede di migliorare se stessi e gli altri. I quali altri naturalmente non sono stati tutti concordi nel sottoporsi alla indagine e successivamente alla compilazione del modello indicato in sede di proposta di nuove adozioni: un'altra "griglia"!!! Forse a ragione, perché di "griglie" nella Scuola si finisce per .. arrostirsi; ma quando lo sforzo è compreso nelle finalità e non è eccessivo, come in questo caso, si può anche accettare di farsi "arrostire". Al di là delle battute, a me è sembrato che il lavoro, al quale, mi sia consentito dirlo, ho collaborato in parte, mi sembra degno di nota e di pubblicizzazione. Si accettano naturalmente consigli, suggerimenti e, perché no, anche critiche. In particolare il modello finale proposto è a mio parere insoddisfacente, ma meglio del foglio bianco da riempire come si vuole. E poi le cose nuove vanno fatte digerire a poco a poco. L’anno prossimo speriamo di migliorare
COMMISSIONE DI STUDIO SULLE ADOZIONI DEI LIBRI DI TESTO Gabriella Berto, Silva Fabris, Gabriele Menichini, Anna Rosa Termini, Mercedes Vecchiet Udine aprile 2002 La commissione ha dedicato alcuni incontri al tema delle adozioni. Nel corso di ogni incontro ci siamo scambiati esperienze e idee, cercando di capire quali siano le insidie e i paradossi di questo importante momento della nostra vita professionale (sia detto per inciso, uno dei pochi momenti in cui abbiamo a che fare con il mercato). Abbiamo anche cercato di capire come si possano conciliare bisogni complessi, che sono quelli degli studenti ma anche i nostri. Abbiamo indagato, senza troppe pretese, l'essenza della qualità di un libro di testo. Ne sono nati dei "suggerimenti" che altro non vogliono essere se non un invito di riflessione a tutti i colleghi. Come sapete abbiamo anche diffuso un questionario dal quale abbiamo attinto per la formulazione dei nostri suggerimenti; i dati risultanti dall'indagine li trovate in fondo a questo documento. C'È BISOGNO DI SUGGERIMENTI PER L'ADOZIONE DEI LIBRI DI TESTO? C'è bisogno di suggerimenti per l'adozione dei libri di testo? Secondo noi sì. E per più di un motivo. Ecco cosa può succedere (e cosa è successo) a molti di noi:
Sono solo degli esempi. Può darsi che siate stati più fortunati e accorti. Tuttavia la questione dei libri di testo è veramente seria. Ogni anno le famiglie spendono piccoli capitali ed è giusto che siano soldi spesi bene. Sarebbe anche auspicabile che i libri acquistati fossero veramente validi, perché non dobbiamo dimenticare che spesso sono tra i pochi libri che entrano in casa o forse addirittura sono gli unici libri (le statistiche sulla lettura nel nostro Paese parlano chiaro). Inoltre è giusto che un libro adottato sia poi effettivamente usato, se non per intero almeno per buona parte. In questo senso è deprecabile adottare libri monumentali, di cui si sa già in partenza che si potrà usare solo una minima parte. Ma un aspetto fondamentale è quello della correttezza dei contenuti. I nostri studenti si formano anche sui libri di testo: un cattivo libro è un cattivo compagno. SUGGERIMENTI PER LE ADOZIONI DEI LIBRI DI TESTO AGGIORNAMENTO. E' ovvio che non possiamo adottare, per esempio, un testo di geografia troppo datato. Tuttavia intorno all'aggiornamento si gioca un grande equivoco dell'editoria scolastica. Infatti molto spesso sotto il pretesto dell'aggiornamento passano operazioni di mercato non troppo corrette. Dovremmo chiederci se il testo che ci viene proposto è veramente aggiornato o se ha solo subìto una seduta di veloce e approssimativo restauro. CHIAREZZA. Sembrerebbe banale: un libro di testo dev'essere scritto in modo chiaro. Eppure sappiamo bene che questo non sempre accade. I nostri studenti fanno spesso fatica a capire il loro manuale. Dovremmo perciò privilegiare testi chiari, anche se è ovvio che la semplificazione non può scendere al di sotto di un certo livello. CORRETTEZZA SCIENTIFICA. Ripetuti errori di stampa, assenza di un adeguato apparato critico, omissione dei necessari riferimenti bibliografici, affermazioni non giustificate, la lista sarebbe infinita. Dovremmo pretendere il massimo dai nostri testi. Se nessuno dei libri che ci vengono proposti dall'editoria scolastica risponde ai requisiti di qualità, non dimentichiamo che possiamo sempre scegliere un manuale non strettamente scolastico: ce n'è per tutte le discipline! DIMENSIONI. Un buon manuale è in genere snello, essenziale. La voluminosità dei testi ne denuncia i destinatari. Attualmente, il contenuto di quasi tutti i libri, per ogni ordine di scuola, è rivolto ai docenti e non agli alunni. Dobbiamo chiederci di cosa abbiano bisogno loro e, il più delle volte, gli studenti hanno bisogno di un manuale di facile consultazione, fornito di un buon indice analitico, per esempio. Insomma il buon manuale è quello che lo studente conserva e consulta poi per tutta la vita. Es. Una grammatica latina organizzata per "unità didattiche" e priva di un buon indice analitico (per cui sia impossibile per lo studente rintracciare velocemente un argomento) è un buon testo? Infine, un testo snello costa anche meno. ESERCIZI. Sono una parte importantissima. Dovrebbero essere adeguati e armonizzati alla parte teorica, devono essere tanti e vari. Forse dovrebbero essere anche separati dal manuale e rinnovati di frequente. INTEGRAZIONI. Il libro di testo "ideale", tra le altre cose, dovrebbe ridurre la necessità, pur sempre ammissibile, di integrare con altri testi o fotocopie. Quando si è trovato il libro di testo "quasi giusto", si può anche rinunciare a qualche parte del programma che vorremmo ma che il libro non offre. In altre parole una volta scelto un libro adeguato al metodo e al programma, si può anche adeguare il programma al testo scelto. OBIETTIVITA'. Vogliamo testi il più possibile corretti. Ma un testo di storia, per esempio, può essere totalmente asettico? Ed è importante che lo sia? Forse un buon testo non è necessariamente neutro, purché offra agli studenti gli strumenti per verificare le fonti e le diverse interpretazioni. PREZZO. Quando compriamo un libro per noi guardiamo anche il prezzo (a noi nessuno rimborsa le spese per il nostro aggiornamento). Talvolta, invece, quando adottiamo i libri per i nostri studenti non badiamo a spese. Dovremmo considerare sempre che dietro allo studente c'è una famiglia o forse un solo genitore, che deve affrontare una spesa notevole ed è giusto che siano soldi spesi bene. RAPPORTI CON LE CASE EDITRICI. Spesso ci limitiamo a sfogliare i cataloghi o a parlare col rappresentante amico. Forse dovremmo curare molto di più la fase della scelta. Dovremmo, per esempio, confrontare più testi, segnalare le nostre esigenze ai rappresentanti, visitare i siti Internet delle case editrici scolastiche o meno che siano. SCANSIONE DEGLI ARGOMENTI. Elemento fondamentale per valutare la qualità di un testo. E' necessario che la scansione sia controllata preventivamente. E' inutile adottare un libro che presenta una scansione per moduli, per esempio, se poi la nostra didattica procede diversamente. TESTI IN FORMATO ELETTRONICO. Abbiamo speso una discreta sommetta per acquistare magnifiche raccolte di testi latini e greci, senza contare che nuove ancora ne stanno uscendo (vedi Teubner) e ne usciranno sempre più. Ricordiamoci che con pochi gesti possiamo scaricare dal computer di scuola qualsiasi testo latino o greco da propinare agli studenti al puro costo di fotocopia. Vale la pena di pensarci, prima di adottare, per esempio, due antologie fotocopia l'una dell'altra. VERIFICA DEI SAGGI. Provare un libro di testo è importante. I saggi, se chiesti per tempo, possono essere usati in classe da marzo in poi. Sarebbe bene anche coinvolgere gli studenti, per esempio chiedendo ad alcuni di confrontare il saggio con il loro testo. Spesso gli studenti colgono aspetti che ci possono sfuggire. VESTE GRAFICA. La funzione dell'immagine è innegabile e in certe discipline è ovviamente indispensabile. Tuttavia, siamo certi di non esagerare? Siamo certi che le immagini contribuiscano sempre al processo di apprendimento? E ancora: le immagini fanno crescere l'amore per i libri? Le immagini dovrebbero essere poche, significative e sempre accompagnate da una buona didascalia. SCHEMA PER RACCOLTA DATI QUESTIONARIO
129 (DA DIVIDERE PER 22 RISPONDENTI) = 5,8
29 (DA DIVIDERE PER 22 RISPONDENTI) = 1,3
C'è qualcosa che vorresti suggerire? ____________________________________________________________ |
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