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Fonti in rete per l’informazione sui sistemi educativi (*)

di Angelo Gaudio
Professore straordinario di Analisi dei sistemi educativi
Università degli studi di Udine

L’informazione disponibile nella rete internet è uno strumento indispensabile per gli studi di educazione comparata, ambito di studi non molto praticato in Italia, sebbene aspetti comparativi facciano sempre più parte del discorso sulla politica scolastica secondo il classico paradigma comparativista che tende a sostenere determinate proposte di politica scolastica con la loro asserita somiglianza con pratiche adottate in altri paesi la cui scuola è ritenuta più efficiente, o semplicemente con stati che, a prescindere dalla qualità del loro sistema educativo, sono comunque considerati un modello da imitare. [1]

Appare pertanto opportuno che il maggior numero di studiosi ma anche di interessati venga messo in grado informarsi per quanto possibile in prima persona.

Un primo essenziale strumento di consultazione qualitativa è offerto dalle Comparative tables and factual summaries, curate da Sharon O’ Donnel e pubblicate nel sito dell’ International Review of Curriculum and Assessment Frameworks Archive. http://inca.org.uk/pdf/comparative.pdf

L’agilità di consultazione è legata alle caratteristiche materiali, un unico documento di testo di circa 58 pagine,  in formato pdf non protetto, consultabile e stampabile da qualunque postazione internet che disponga di Acrobat Reader, programma liberamente scaricabile dalla rete. Si tratta di un progetto nato nell’ambito delle attività della Qualification and Curriculum Authority (agenzia pubblica inglese competente in materia di curriculum e valutazione).[2]

Offre informazioni sotto forma di tavole comparative e di schede sui singoli sistemi per un numero limitato di sistemi di sistemi significativi (Australia, Canada, Corea, Francia, Germania, Giappone, Inghilterra, Irlanda, Nuova Zelanda, Olanda, Singapore, Spagna, Stati Uniti d’America, Svezia, Svizzera) .Per chi legga la lingua inglese è certamente un primo strumento di informazione sui sistemi educativi. Per approfondimenti si può consultare il database testuale al sito http://inca.org.uk/

L’UNESCO, (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization) , organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura, fondata a Londra nel 1945 e funzionante a Parigi dal 1946, soprattutto attraverso le ricerche dell’International Bureau of Education di Ginevra offre importanti strumenti di reference comparativa che coprono quasi tutti gli stati . I Unesco World data on education consultabili al sito http://www.ibe.unesco.org/International/Databanks/Wde/wde.htm

Con una maschera di ricerca che permette ricerche per tema, parola, chiave, area geografica, paese che offre informazioni in inglese o francese o spagnolo sui sistemi educativi di 144 stati .

I rapporti nazionali presentati alla quarantaseisima sessione della INTERNATIONAL CONFERENCE ON EDUCATION dedicata alla "Education for all for learning to live together": contents and learning strategies - problems and solutions , svoltasi a Geneva, 5-8 September 2001 al sito http://www.ibe.unesco.org/International/ICE/46english/46natrape.htm

L’UNESCO offre anche una importante base dati statistica , gli UNESCO World Education Indicators consultabili al sito http://www.unesco.org/education/information/wer/htmlENG/tablesmenu.htm

Che comprendono regional tables , per area geografica e country tables, per stato, consultabile in formato Microsoft excel .Per ulteriori approfondimenti l’IBE offre anche un ottimo elenco di links, ma sarebbe meglio dire una vera e propria sitografia al sito http://www.ibe.unesco.org/Links/linkhome.htm

L’OCSE [3] (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), fondata nel 1960 e operante a Parigi dal 1961, nel cui ambito opera il CERI (centre for educational research and innovation), fondato nel 1968 allo scopo di "incoraggiare e sostenere lo sviluppo di attività di ricerca nel campo dell'istruzione" e di " incoraggiare e sostenere sperimentazioni pilota nella prospettiva di introdurre e verificare innovazioni nei sistemi scolastici"  ) che è una importante sede di elaborazione con risvolti anche più direttamente politici, perché produce anche documenti sulle politiche educative dei singoli paesi membri, che svolgono una funzione di legittimazione delle politiche di riforma scolastica . L'OCSE si è particolarmente impegnata nello sviluppo dello studio di una serie di indicatori in campo educativo che riguardano i contesti (demografici, sociali ed economici) dei sistemi educativi, le caratteristiche di essi e i risultati dell'educazione promuovendo lo oecd education database consultabile al sito http://www1.oecd.org/scripts/cde/viewdb.asp?DBNAME=EDU_UOE&DBICON=%2Ficons%2Foecd%2Egif

Si tratta di una base statistica creata come supporto per la decisione politica, è comunque anche uno strumento conoscitivo consultabile, seppur specialistico.

L’importante pubblicazione annuale Education at a glance è ormai un appuntamento obbligato non solo per gli specialisti, ma anche per la stampa internazionale.

È acquistabile, ma in larga parte anche gratuitamente leggibile ma non stampabile dal sito del http://oecdpublications.gfi-nb.com/cgi-bin/OECDBookShop.storefront/

Espressione del progetto dell’OCSE di creare un insieme di indicatori comparabili sul contesto dei sistemi, educativi, le risorse umane e finanziarie investite nell’educazione, l’accesso, la partecipazione e la progressione nelle scuole, l’ambiente di apprendimento e l’organizzazione delle scuole e sui risultati in termini di competenze e di sbocchi nel mercato del lavoro. Il suo successo è testimoniato dalla progressiva adesione di molti paesi non facenti parte dell’OCSE. [4] Da sottolineare come si tratti ormai di una serie storica di dati che permette quindi anche una visione non solo sincronica ma anche diacronica. Complementari e con le stesse caratteristiche editoriali sono le Education Policy Analysis, approfondimento qualitativo del precedente e il progetto OCSE sulle prestazioni degli studenti denominato PISA , dedicato alle Conoscenze e le competenze degli studenti quindicenni .

Anche l’Unione Europea offre dati importanti per la comparazione educativa con Eurydice, che fa parte di Socrates, programma comunitario sull’educazione della Commissione Europea. Il database Eurydice - eurybase è consultabile al sito http://www.eurydice.org/Eurybase/frameset_eurybase.html

Oltre ai 15 stati membri dell’Unione Europea offre informazioni sui tre stati dell’ EFTA , su dieci stati dell’ Europa centrale ed orientale, nonché su Malta e Cipro. Le schede sui singoli sistemi contengono anche delle brevi premesse storiche.Oltre alla base dati citata offre anche strumenti specialistici come lo European glossary on education al sito http://www.eurydice.org/Doc_intermediaires/term_tools/en/frameset_glossaries.html comprendente 2100 lemmi.

Coprono una area linguistico culturale omogenea ma ampia e significativa, quella ispanofona, i dati pubblicati dalla Organización de Estados Iberoamericanos para la Educación, la Ciencia y la Cultura (OEI) al sito http://www.campus-oei.org/quipu/index.html .

 

(*) in “Nuova secondaria”, a. XX, n. 7, 15 marzo 2003, 18-19



[1] N. Bottani, Istruzione e sistemi scolastici. Sociologia, in Enciclopedia delle scienze sociali, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1996, Vol. V, 134-143

[3] Austria Australia Belgio Canada Corea ,  Danimarca Finlandia,  Francia, Germania, Giappone, Grecia , Irlanda, Islanda Italia, , Lussemburgo, Messico, Nuova Zelanda, Olanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Regno Unito,  Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Spagna, Stati Uniti,  Svezia, Svizzera, Turchia

[4] Argentina, Brasile, Cile, Cina, Federazione Russa, Filippine, Giamaica,  Giordania, India, Indonesia, Israele, Malaysia, Paraguay, Peru, Thailandia,  Tunisia, Zimbabwe.


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