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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

PROGETTUALITA’ – TELEMATICA – DIDATTICA
progettualità come chiave d’accesso ai contenuti disciplinari
telematica come marcia in più per una garanzia di successo nei progetti didattici

Le considerazioni che seguono sono riconducibili alla grossa tematica del "gioco nell’apprendimento", da impostare nella scuola superiore con l’equazione "gioco = progetto".

Un progetto può rappresentare la soluzione a tanti problemi.

Quali possono essere?

  • Demotivazione

  • Scollamento fra obiettivi didattici e mondo extra-scolastico

  • Generalizzata mancanza di momenti di rielaborazione personale

  • Attività scolastica fine a se stessa

  • E, al contrario, quali sono allora i punti vincenti di una didattica per progetti?

  • Stimolazione di interesse

  • Approccio più simile all’extrascolastico

  • Immediatezza e collaborazione nell’apprendimento

  • Mentalità flessibile

  • Mentalità critica

  • Apporto individuale

  • Vediamoli globalmente: proporre, impostare, realizzare un progetto nella didattica trova la sua principale valenza nel coinvolgimento di ogni attore (= studente) per le competenze che ha o che è stimolato ad acquisire e per il ruolo che ricopre come risorsa del progetto stesso.

    Tradotto in termini pratici ciò contribuisce notevolmente ad elevare il successo scolastico, perché richiede abilità che spesso hanno gli alunni ai margini di una scolarizzazione tradizionale e che invece ritrovano così nella scuola modalità di operare che sono loro familiari nel mondo extrascolastico (video-games, giochi di ruolo, uso di CD…). Viceversa gli alunni più diligenti si devono mettere in discussione, confrontarsi con chi non è stato certamente mai competitivo nei loro confronti, rendere più dinamico il proprio modo di apprendere.

    Quindi sì ai progetti, soprattutto se associati all’uso delle nuove tecnologie: l’Informatica risponde alle esigenze ed alle curiosità degli adolescenti di oggi ed aiuta il docente a rivitalizzare metodologie e contenuti della didattica. La modalità di approccio tipica della materia stimola il docente nelle varie fasi dell’attività didattica : programmazione, verifica e valutazione. Tale atteggiamento aiuta anche l’alunno ad impadronirsi di un metodo di studio rigoroso e specifico: si mette in evidenza la necessità, nell’apprendimento, di scomporre il problema in sequenze analitiche e logiche da concatenarsi progressivamente. In questo contesto, fondamentali sono le attività svolte in laboratorio, attività che devono essere sempre progettate e documentate e che abituano l’alunno all’autoaggiornamento ed alla critica. La verifica del proprio lavoro nell’ambito specifico della disciplina risulta consapevole e trasparente nell’uso degli strumenti informatici.

    Tale modalità di impostazione dell’attività didattica ci permette di muoverci in un ambiente cognitivo, argomentativo e culturale che rompe la linearità rigida del libro di testo e sollecita lo studente (e l’insegnante…) alla scoperta ed all’avventura. Siamo nell’ottica dell’insegnamento inteso come "orchestrazione": il docente ricopre sia il ruolo dell’istruttore-coordinatore del lavoro sia quello del consigliere nei momenti più problematici, in un ambiente di creatività guidata interattiva.

    Schematizzando si può sintetizzare:

    A) Obiettivi trasversali

    - sviluppo delle capacità di utilizzare in situazioni nuove quanto già appreso: avviare ad una mentalità progettuale e flessibile

    - abitudine a costruire modelli ed elaborare strategie, quindi giungere a consapevoli valutazioni

    - produzione di documentazione come abitudine a certificare il proprio lavoro

    - recupero di alunni poco partecipi

    - approfondimenti per alunni che non evidenziano lacune

    - conoscenza di linguaggi molto attuali e confronto con quelli noti

    - abitudine al lavoro di gruppo: affermare il metodo della divisione dei compiti come approccio a problematiche complesse, abituare al confronto fra i singoli ed i gruppi.

    - facilitazione di rapporti tra la scuola e la realtà esterna: la verifica del prodotto effettuata dall’esterno stimola: la responsabilità nei confronti dell’attività svolta, il controllo dei processi comunicativi relativi all’attività progettuale

    B) Microobiettivi per gli allievi in relazione all’uso delle nuove tecnologie

    - consolidamento di capacità espressive (devono essere rispettati precisi parametri, quali l’immediatezza e l’efficacia della comunicazione, propria del linguaggio orale, unitamente alla rapida revisione dei testi, che favorisce un’alta qualità di controllo, ma che nello stesso tempo induce alla sintesi ed alla chiarezza in relazione allo spazio disponibile)

    - consolidamento di capacità logico-matematiche: attività di scelte di opportunità nella gestione di percorsi logici, capacità di confezionare query per leggere informazioni in modo correlato

    - acquisizione dell’autocontrollo: sviluppo dell’autonomia come consuetudine alla valutazione, intesa come momento critico e autocritico, ma anche come processo per acquisire autostima

    - realizzazione di una produzione comune

    C) Punti di forza

    Le tecniche metodologiche sono fortemente caratterizzate da :

    - attività guidata ed autonoma

    - verifica di competenze individuali e di gruppo.

    2. Il ruolo di primo piano degli studenti si evidenzia nella :

    - gestione del progetto

    - capacità di adeguamento alla realtà delle scelte fatte a tavolino.

    Genova, 6 marzo 2003

    M.Cristina Mazzola
    Docente di Informatica
    I.S.C.”Vittorio Emanuele II-Ruffini-Genova

     


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