Le attività sistemistiche su un server Linux non sono sostanzialmente
diverse da quelle necessarie per altri sistemi Unix o Windows e
ovviamente variano a seconda delle funzioni della macchina e del
contesto lavorativo.
Generalmente il sistemista si dovrebbe preoccupare di:
1- Partecipare a riunioni e fornire la propria opinione sulla definizione
dell'infrastruttura informatica e la scelta e il dimensionamento
dell'hardware da utilizzare;
2- Installare le macchine;
3- Eseguire le procedure di post-installazione standard (aggiornamento
kernel e software, rimozione servizi inutili, hardening del sistema,
installazione di script e procedure custom);
4- Installare, configurare e testare i servizi richiesti per la
macchina;
5- Monitorare performance, sicurezza e funzionalità del sistema;
6- Assistere e assecondare le richieste dirette o indirette degli
utenti del sistema (sviluppatori e utenti dei servizi);
7- Eseguire backup e ripristino dei dati;
8- Automatizzare varie procedure nel sistema;
8- Documentare approfonditamente il lavoro svolto.
Troppo spesso il sistemista:
1- Non viene interpellato per una consulenza sulle tecniche più
adeguate per le esigenze richieste;
2- Racka, cabla, se necessario smonta e rimonta, e installa le macchine;
3- Non ha una procedura standard di post installazione a cui attenersi;
4- Installa e configura i servizi necessari per la macchina, non
sempre li testa a dovere;
5- Non controlla quasi mai i log di sistema, non implementa procedure
di controllo;
6- Asseconda gli utenti ma li odia;
7- A volte prevede il backup dei dati, raramente esegue test di
recupero;
8- Ripete spesso i soliti comandi;
9- La migliore documentazione la mantiene in testa, il resto in
qualche file sul proprio computer.
Generalmente il tutto si spiega e si tende a giustificare con la
cronica mancanza di tempo.
In realtà basterebbe un po' di lucidità progettuale
e lungimiranza per riuscire a riuscire ad ottenere tutti i risultati
e alla lunga risparmiare tempo.
- La documentazione è fondamentale: permette di mantenere
memoria storica del funzionamento dei sistemi e mette in grado il
sistemista di delegare a colleghi meno esperti o appena arrivati
di svolgere correttamente il lavoro che dovrebbe svolgere da solo.
- La partecipazione alle decisioni tecniche va richiesta
con la giusta insistenza. E se ci ritrova a dover eseguire lavori,
imposti dall'altro e tecnicamente discutibili, è doveroso
quantomeno esprimere il proprio dissenso e suggerire le alternative
più adeguate.
- Nonostante il knowledge generalmente vasto e variegato che spesso
un sistemista deve avere, il suo compito di fatto è oscuro
ai molti e a volte considerato di importanza trascurabile. Si solito
ci si accorge del contrario quando un sistema in produzione va down
e qualcuno deve farlo tornare a a funzionare.
- L'utente che usa i servizi della macchina o lo sviluppatore
che riempe i contenuti di un sito web, per quanto generalmente poco
sensibili alle esigenze e condizioni del sistemista, NON può
e NON deve essere considerato un nemico. Di fatto è il motivo
per cui il sistemista lavora e, in ogni caso, non ce se ne può
disfare. L'unico modo per conviverci al meglio è educarlo
all'uso del sistema e capire cosa gli serve per ridurre problemi
e tempi di implementazione.
- Per quanto possibile è sempre consigliabile mantenere hardware
e software omogenei: hardware dello stesso fornitore e non eterogeneo
riduce complicazioni e velcoizza la sostituzione di pezzi di ricambio.
Sistemi allineati (stesso OS, stessa distribuzione, stessa versione)
rendono più facile, comoda e rapida l'attività sistemistica:
gli aggiornamenti di software e kernel possono essere più
rapidi e viene ottimizzato il tempo per seguire le problematiche
di sicurezza di un sistema operativo.
Generalmente in una rete convivono sistemi operativi diversi: ci
sta la coesistenza di Windows con Solaris e Linux, ha molto meno
senso la coesistenza di RedHat con SUSE e Caldera. E' sempre meglio
scegliere una distribuzione, migliorare la propria familiarità
con essa, e non perdersi a dover seguire, almeno in ambienti di
lavoro, le altre.
|