Per lungo tempo la divisione dei ruoli all’interno della famiglia e della società ha assegnato alle donne una posizione subalterna. Le ragioni economiche e i radicati modelli culturali che hanno imposto alle donne questa subalternità sono stati di volta in volta nascosti da spiegazioni:
fisiche (la donna sarebbe costituzionalmente più fragile
dell’uomo)
psicologiche (la donna svilupperebbe maggiormente la sfera
emotiva rispetto a quella razionale)
naturalistiche (in tutte le aggregazioni animali la femmina avrebbe un
ruolo subalterno).
L’esperienza femminile, umana, sociale e familiare, viene privata della sua complessità, della dialettica contraddittoria che la caratterizza, sempre in bilico tra rapporti giuridico-formali pubblici e rapporti informali privati, e ridotta soltanto a una esperienza di marginalità e subordinazione.
I rapporti in termini di dominio degli uomini sulle donne vengono dati in un certo modo per scontati, in base ad una concezione “semplificata” del patriarcato. La famiglia mezzadrile è considerata uno degli esempi più caratteristici di famiglia multipla a carattere patriarcale. Di questa famiglia, attraverso l’esame della sua organizzazione interna, delle relazioni fra i suoi diversi membri, vengono messi in luce soprattutto due aspetti:
il potere assoluto del capostipite uomo su tutta la famiglia, in particolare la mezzadra sua moglie e le figlie;
lo scambio delle donne tra gli uomini (visto attraverso l’uscita dalla casa delle figlie che quando si sposano devono obbligatoriamente andare ad abitare nella casa del marito).
La struttura tipica della famiglia mezzadrile, che troviamo inalterata dall’origine della mezzadria fino alla sua definitiva scomparsa (intorno agli anni 60) è generalmente la seguente: una coppia adulta (molto spesso anziana), rispettivamente il reggitore (o massaro) e la reggitrice (o massaia); i figli celibi e le figlie nubili di questa coppia; i figli sposati con le mogli (nuore rispetto al reggitore e alla reggitrice) e relativi figli e figlie (queste ultime, però, solo se non sposate). In alcuni casi possiamo trovare fratelli del reggitore, sposati e non, e quindi con o senza relative mogli, e sorelle del reggitore, solo se nubili. C’è dunque un aspetto che si nota in questa struttura di famiglia multipla: la sua caratterizzazione come famiglia in cui tende ad essere presente sotto lo stesso tetto soltanto la discendenza maschile.