Michele sta meditando su tutte queste ipotesi e intanto spera che suo padre, che fa il poliziotto, lo faccia assistere alla proiezione del filmato che è stato registrato con le telecamere del museo.
Il giorno dopo, infatti, il papà, sapendo che il figlio in molti casi gli ha dato delle buone idee per risolvere dei misteri, decide di portarselo con sè al comando di polizia.
Insieme a loro c'è anche il Direttore del museo. Ad un certo punto, il filmato mostra la losca figura che penetra nella sala delle mummie. Il Direttore fa andare indietro molte volte il filmato dicendo: "Eppure quell'uomo ha qualcosa di familiare..., non so, mi sembra di conoscerlo..."
I poliziotti gli chiedono di pensarci un po' su e di chiamarli se gli viene in mente qualcosa.
Il giorno dopo il Direttore del museo si presenta timidamente al comando di polizia e incontra Michele che sta uscendo con un cono gelato in mano.
Buon giorno, signor Direttore! Ci sono novità?"
"Sì, credo proprio di aver capito chi è quell'uomo! Mi ricorda troppo un vecchio compagno di scuola, sto andando a segnalarlo alla polizia!" "Si chiama John Frey" I poliziotti, dopo aver saputo il nome dell'indiziato corrono a casa sua per interrogarlo. Si tratta di un poco di buono che è già stato arrestato due volte: per furto e ubriachezza.



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