Michele sale su per le scale del Museo Egizio e raggiunge la stanza dei malori, osserva tutto attentamente, cerca degli indizi e scopre che c'è un buco abbastanza grosso che va da qualche parte. Michele incuriosito si affaccia all'interno del tubo e, per sbaglio, cade dentro, scivola e ... sbuca in un cortile. Appena a terra sente ringhiare, si gira e vede che due doberman lo vogliono attaccare. Allora Michele scappa ma sfortunatamente trova solo un muro davanti a sé. In questo cortile c'è un forte odore di fumo di macchine. Michele capisce che quell'aria così tossica proviene dalla strada a fianco. C'è sempre molto traffico e a volte dei camion scaricano lì vicino della merce. Solo che non ha molto tempo per riflettere, deve scappare a gambe levate: i doberman sono sempre più minacciosi e lo stanno raggiungendo. Ecco una scala! Che fortuna! Michele sale velocemente e si mette in salvo. Dall'alto vede bene la strada e vede salire tutto lo smog.
"Non sarà mica questo fumo a provocare questi malori?" si chiede Michele.
Decide di andare alla polizia per raccontare quello che ha scoperto.
Dopo due ore una squadra di tecnici arriva con delle strane macchine che servono per misurare lo smog.
Il risultato è sorprendente: effettivamente quel fumo è molto nocivo e riesce ad entrare nella stanza da quel tubo.
La polizia ringrazia il bambino e gli promette una ricompensa: un'intera collezione di libri gialli!



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