Marte è in pericolo

(CONTINUA)

di Giovanni Piras

 

 

La voragine stava avanzando verso di me, ma io riuscii ad alzarmi e ad andare all’astronave, che era molto danneggiata dal ghiaccio.

L’astronave partì ma i comandi andarono in tilt. Non so come riuscii ad arrivare su una base spaziale di nome Marte.

Quando mi tirarono fuori dall’astronave vidi che c’era ossigeno.

Mi portarono in una sala medica dove c’erano vari alieni di colore viola e anche due umani mezzi robot.

Io svenni e quando mi svegliai vidi che ero dentro una specie di cupola piena di acqua curativa. Ero vivo perché l’acqua conteneva ossigeno.

Quando mi fecero uscire da quella cupola ero vestito con una tuta spaziale, io chiesi come si chiamano quegli  umani mezzi robot.

Quello senza gambe disse che si chiamava Jacopo, e che un missile l’aveva ridotto così. L’altro, altrettanto malmesso, si chiamava Edoardo e ce l’aveva con un alieno che apparteneva alla razza dei venusiani, il cui hobby è uccidere gli abitanti della base Marte.

 

 

 

 

 

Dopo un po’ la base spaziale Marte si mise a tremare ed io mi chiesi che cosa stesse succedendo.

I due robot sapevano che stava arrivando l’imperatore Yoda.

Mi portarono da lui, un alieno grasso e marroncino.

L’imperatore mi disse: “ Il tuo nome è Obione!”.

Io dissi: “ Obione?” e lui : “Si  tu sei il figlio di Skaiuolker” .

Scappai e cercai un modo per distruggere la base.

Con una’stronave piena di esplosivo mi buttai addosso al nucleo e il pianeta esplose.

 

 

 

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