Giovanni Boccaccio
DECAMERON
Proemio
Prima
giornata
nella
quale dopo la dimostrazione fatta dall'autore, per che cagione
avvenisse di doversi quelle persone, che appresso si mostrano,
ragunare a ragionare insieme, sotto il reggimento di Pampinea si
ragiona di quello che più aggrada a ciascheduno.
Seconda
giornata
nella
quale, sotto il reggimento di Filomena, si ragiona di chi, da diverse
cose infestato, sia, oltre alla sua speranza, riuscito a lieto fine.
Terza
giornata
nella
quale si ragiona, sotto il reggimento di Neifile, di chi alcuna cosa
molto da lui disiderata con industria acquistasse o la perduta
ricoverasse.
Quarta
giornata
nella
quale, sotto il reggimento di Filostrato, si ragiona di coloro li cui
amori ebbero infelice fine.
Quinta
giornata
nella
quale, sotto il reggimento di Fiammetta, si ragiona di ciò che
ad alcuno amante, dopo alcuni fieri o sventurati accidenti,
felicemente avvenisse.
Sesta
giornata
nella
quale sotto il reggimento d'Elissa, si ragiona di chi con alcuno
leggiadro motto, tentato, si riscosse, o con pronta risposta o
avvedimento fuggì perdita o pericolo o scorno.
Settima
giornata
nella
quale, sotto il reggimento di Dioneo, si ragiona delle beffe, le
quali, o per amore o per salvamento di loro, le donne hanno già
fatte a'lor mariti, senza essersene avveduti o sì.
Ottava
giornata
nella
quale, sotto il reggimento di Lauretta, si ragiona di quelle beffe
che tutto il giorno o donna ad uomo, o uomo a donna, o l'uno uomo
all'altro si fanno.
Nona
giornata
nella
quale sotto il reggimento d'Emilia, si ragiona ciascuno secondo che
gli piace e di quello che più gli aggrada.
Decima
giornata
nella
quale, sotto il reggimento di Panfilo, si ragiona di chi liberalmente
ovvero magnificamente alcuna cosa operasse intorno a fatti d'amore o
d'altra cosa.
Conclusioni
dell'Autore