I PRETENDENTI DI RAGGIOLINA
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Essendo
dotato di maggiori mezzi economici, grazie ad un gruppo di esperti, Testanera perfezionò
la macchina, riuscendo a celarne i meccanismi essenziali, perché voleva detenere
l'esclusiva mondiale del progetto. Soltanto in apparenza, decise di concedere alcune stazioni di ricerca ad altri gestori, affinché recepissero ogni nuovo dato, frutto delle scoperte umane, perché il processo di conoscenza si arricchiva giorno dopo giorno ed era praticamente inesauribile. Tastanera commercializzò persino delle versioni semplificate ed economiche della macchina, affinché anche le persone meno dotate dal punto di vista tecnico facessero lo stesso lavoro di archiviazione dei dati. Oltretutto, avendo dotato ogni famiglia del regno della macchina stessa, con l'ordine di lasciarla sempre accesa, Testanera era in grado di controllare tutte le mosse di ciascun essere vivente: dalla nascita alla morte. Raggiolina e Capofino si disperarono, soprattutto perché compresero le conseguenze negative scaturite dalla invenzione che era stata loro sottratta. Tentarono anche di dar vita ad un movimento pacifista di dissidenti, che purtroppo non ebbe seguito, giacché gli sfortunati coniugi morirono accidentalmente nel corso di uno scoppio che distrusse il castello ove vivevano. |