I PRETENDENTI DI RAGGIOLINA

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Raggiolina era molto ingenua e pensava che gli altri fossero come lei, sempre disposti a migliorarsi.
Proprio non riusciva a capire che la gente spesso vuole essere lasciata in pace.

Un bel giorno...

... andò a vedere una battuta di caccia alla volpe. Non le piaceva la caccia, però nel castello si annoiava, perché, a forza di evidenziare i difetti altrui, aveva perso molti amici.

Correva insieme agli altri col suo puledro nero, mentre i cani abbaiavano tutt'attorno e l'eco dei corni si perdeva nella vallata. Oh come avrebbe voluto avere un uomo tutto per sé, che le desse la caccia come un foxhound!

Mentre si crogiolava in questi romantici sogni, il puledro, accortosi di un ostacolo troppo difficile da superare (in realtà era un fifone da far spavento), improvvisamente si fermò, facendo catapultare Raggiolina in una pozza d'acqua stagnante, piena di rane e zanzare.

Cominciò a gridare aiuto, ma nessuno la sentì.

Solo dopo qualche ora, quand'ormai le stava prendendo un'incredibile tristezza, sbucò fuori da un cespuglio un cacciatore il quale, dalla faccia che aveva, non sembrava molto ben intenzionato.

Si chiamava Arnold e conosceva bene Raggiolina. Proprio a causa di un suo comportamento irrispettoso, nei confronti della principessa, il re l'aveva relegato nella foresta.

Per questo sembrava volesse fargliela pagare...

Infatti...

La uccise!! La offese tantissimo! La fissò con lo sguardo... Minacciò di frustarla

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