E-book tra
verità e fantasia
di Antonio
Stanca
Tra
i libri distribuiti in formato digitale dalla nuova società BookRepublic
a partire dal prossimo giugno ci saranno pure i romanzi di Milena Agus.
E’ una società promossa da Marco Ferrario e Marco Ghezzi, sostenuta da
alcuni editori e impegnata a far giungere, in maniera facile e diretta,
opere di noti autori italiani e stranieri ad un pubblico sempre più
orientato verso l’e-book.
La Agus
è una scrittrice genovese, che vive e lavora a Cagliari quale insegnante
di Materie Letterarie, e che l’anno scorso ha pubblicato, presso
nottetempo, un altro romanzo, “La contessa di ricotta”. E’ il suo quarto
ed anche in questo l’atmosfera della narrazione è sospesa tra realtà e
sogno, tra quanto avviene e quanto si vorrebbe che avvenisse. Le tre
sorelle protagoniste, Noemi la maggiore, Maddalena la seconda e la
“contessa di ricotta” la terza, vivono a Cagliari, nel vecchio quartiere
Castello. Ognuna abita una delle tre parti rimaste dell’antico palazzo
paterno che per sopraggiunti problemi economici è stato quasi
completamente venduto. La loro era una famiglia di nobili origini che
come molte altre si era trovata in difficoltà con il cambiare dei tempi.
La vita delle sorelle
trascorre monotona ed a muoversi sono soltanto i loro pensieri, i loro
sogni. Noemi, ormai una zitella, svolge il suo lavoro di avvocato e
risparmia in ogni cosa perché vorrebbe riacquistare le parti perdute del
palazzo, Maddalena è la sola sposata con un impiegato di banca e
desidera avere un figlio anche se inutile è risultato finora ogni
tentativo, la “contessa di ricotta” sta con un figlio piccolo, Carlino,
avuto da un vecchio fidanzato e sogna sempre d’incontrare l’amore. La
chiamano “di ricotta” perché non riesce a far niente e
pensa soprattutto agli altri. Viene spesso rimproverata dalle
sorelle che le ricordano i suoi bisogni e quasi le ordinano di
trascurare quelli degli altri. Con loro, fin dai tempi dei genitori, c’è
una governante che le ha lasciate solo per un breve periodo, per quanto
è durato il suo matrimonio con un vedovo. Anche lei nutre un sogno,
quello di far sposare suo nipote, Elias, con la maggiore delle contesse,
Noemi.
Ad un certo punto sembrerà che i sogni di tutte stiano
per avverarsi, possibili sembreranno il recupero della casa per Noemi,
il bambino per Maddalena, l’amore del vicino per la “contessa di
ricotta”, il matrimonio del nipote
per la governante. Ma nessuna di queste eventualità si realizzerà
e tutto tornerà come prima, tutto rimarrà un sogno. La realtà procederà
per proprio conto senza curarsi di come i sogni vorrebbero modificarla.
Sarà essa l’unica verità alla quale ogni fantasia dovrà arrendersi pur
essendo stata a lungo perseguita.
Diviso, tuttavia, tra verità e fantasia è rimasto per
molto tempo il romanzo, sospeso tra tali estremità è riuscita a tenerlo la Agus. In
questo percorso ha rappresentato pure l’ambiente della Sardegna, i suoi
usi e costumi rimasti, per molti aspetti, legati al passato nonostante
le profonde trasformazioni avvenute nei tempi moderni in ambito
culturale, economico, sociale. E tutto, la vicenda particolare e la
situazione generale, le cose private, intime e quelle pubbliche, è stato
reso chiaro, facile per chi legge poiché semplice, scorrevole è il
linguaggio della scrittrice. Una qualità che era comparsa nei precedenti
lavori e che adesso è migliorata dal momento che riesce ovunque, si
tratti di dire dell’esterno, dell’ambiente, o dell’interno, dei
pensieri, dei sentimenti dei personaggi.
E’ il segno che distingue i veri narratori quello di
narrare senza far fatica!
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