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Giuseppe Gitti,che i Lettori di questa rivista conoscono anche come autore di articoli sempre importanti e di notevole impegno per l’educazione dei sordi, ha profuso in questo volume buona parte della sua esperienza nel campo dell’insegnamento sia agli stessi sordi, nel Centro da lui fondato e diretto a Firenze e sia come docente per la formazione scientifica e tecnica dei futuri insegnanti dei sordi. Il volume, dopo un’attenta introduzione di Floridia Nicolai, docente di Linguistica e Neurolonguistica nell’Università di Pisa, elabora il ricco materiale presentato al lettore e le osservazioni spesso personali ed esposte in prima persona, secondo sette linee di sviluppo e di riflessione, che vengono qui riportate:
All’interno di queste elaborazioni sono presentate affermazioni che al primo impatto possono apparire paradossali, ma si rivelano poi come modalità particolari di affrontare i diversi problemi a volte nuove e a volte inerite in contesti inusuali. Questo non significa che si debba aderire a tutte le idee, e sono tante, che si trovano espresse nel volume, ma che non si può non tenerne conto. In quanto vanno riconosciuti all’Autore - e questo sì, e da tutti – una coerenza di impostazione del proprio lavoro, tecnica, teorica e organizzativa, non settaria, ma vissuta e ragionata, che trova pochi esempi nella storia dell’educazione dei sordi. Ciò detto, e preso atto delle posizioni assunte di fronte all’impegno comune della riabilitazione che il Gitti definisce abilitazione del sordo, contenute in questo volume, ognuno si affiderà alla propria esperienza e alle proprie conoscenze, in un campo in cui la decisione finale dovrebbe appartenere ai diretti interessati, prima la famiglia e poi agli stessi sordi, senza indulgere, come spesso si è fatto, a pregiudizi ideologici oppure a soluzioni di convenienza. Al volume è allegato un DVD che contiene a sua volta un materiale di notevole interesse, di cui qui si riportano i titoli:
La bibliografia che documenta degnamente il lavoro, si estende per ben cinque pagine e si può ritenere completa. Chi scrive è amico di Beppe Gitti , e pur con competenze diverse in altri settori di ricerca sulle sordità infantili, è lieto di esprimergli un parziale ringraziamento per aver voluto mettere a disposizione di una più ampia cerchia di persone interessate così gran parte della sua esperienza lasciando a lui stesso la parola conclusiva. “Aldilà delle differenze metodologiche e delle utili e costruttive discussioni, tutti siamo consapevoli che, se protesizzati, impiantati e abilitati tutti i sordi profondi senza gravi turbe associate, hanno la possibilità di raggiungere una adeguata competenza linguistica e di vivere in quanto non sordi con la S maiuscola, ma in quanto persone nella loro famiglia, nella loro scuola e nella società di tutti”. Il volume va comunque letto con attenzione ed eventualmente discusso nel complesso delle sue molte proposizioni. I diritti di Autore di questo volume saranno devoluti all’Associazione “La sordità non ha colore, la costruzione di un istituto per bambini sordi in Congo, di cui Gitti si è fatto da tempo promotore, com’è ricoldato in diversi numeri di questa rivista. Giuseppe Gitti è fondatore nel 1969 ed è Direttore del CRO ( Centro Rieducazione ortofonica) di Firenze, è direttore della Rivista I CARE, ha insegnato in varie Università e in corsi di specializzazione. E’ autore di molti scritti – articoli e volumi – sui problemi dei sordi e della loro educazione. Enrico Cimico (*) da “L’educazione dei sordi” Anno 2008, n. 1 Pag. 35
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