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"Il Maestro. Umanità e saggezza" Il desiderio di conoscere a fondo la figura così rilevante del Maestro di vita e di umanità, di poterne soprattutto riscoprire le doti personali, di sapere di più sul suo ruolo fondamentale e sulla sua opera certamente proficua in tutte le epoche, e in culture anche diverse dalla nostra, mi spinge a cercare con una certa insistenza e poi a scrivere, quando mi accorgo che è bello e interessante quel che ritrovo. Già il nome, come sappiamo, è importante: il Maestro è colui che ha di più ed è più grande perché il latino magis, da cui magister, significa proprio di più. È questo, s’intende, un di più di umanità: l’educazione e l’arricchimento di sé sono condizioni essenziali per poter divenire guida saggia e colta, capace di dialogare e dare esempi di vita, di porsi come punto di riferimento costante e accompagnare i discepoli condividendo con essi lo stesso cammino di formazione, di agire con equilibrio e autorevolezza all’interno di quella relazione educativa che è essenzialmente rapporto umano fecondo, in cui ciascuno può ricevere l’aiuto più valido nella ricerca di senso del vivere e del sapere, nella costruzione della stessa identità personale. C’è chi eleva il Maestro a modello educativo ideale e finale; chi lo paragona al padre, alla madre, al medico, al direttore di coscienza, al buon giardiniere, all’ottimo compagno di viaggio; chi lo considera ministro della natura, di cui conosce e imita le vie; chi gli attribuisce il dono della parola che persuade perché arriva laddove è diretta; chi grandemente lo rispetta e talora venera come persona eccezionale che non si incontra facilmente. Privilegiando le fonti della storiografia pedagogica e filosofica, la mia ricerca (che non ha ovviamente alcuna pretesa di completezza per quel che riguarda la storia della pedagogia e dell’educazione in generale) si volge al pensiero degli Autori che maggiormente hanno riflettuto sulla funzione magistrale e, in particolare, all’opera di insigni Maestri e fondatori di scuole in Occidente e in Oriente. Il libro si presenta come una storia del Maestro ed una riflessione sulla sua umanità, attraverso le tappe importanti della civiltà. Nel mondo antico, nel Medioevo e nel Rinascimento, nell’età moderna e contemporanea, questa eminente figura di uomo e di educatore sa offrire sempre la sua guida sapiente e ci ricorda che, per crescere ed imparare veramente, sono essenziali le relazioni umane positive, giova particolarmente il momento personale dell’educazione. Mancano, o sono ben pochi nel testo, i commenti personali sul pensiero dei singoli Autori trattati, nel convincimento di dover lasciare a chi avrà la bontà di leggere il compito, o la libertà, di commentare e di criticare da sé. Spero almeno di essere riuscita nell’intenzione di scrivere con linguaggio chiaro e di rendere scorrevole la lettura.
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