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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
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La lingua come la vita

di Antonio Stanca

 

Sabato 29 Ottobre 2011 a Sternatia, piccolo comune della provincia di Lecce, presso il Centro Studi “Chora-Ma”, presieduto da Donato Indino e segnalatosi anche per la sua attività finalizzata al recupero del sostrato linguistico greco, si è svolta, nella serata, una manifestazione che è risultata divisa tra cultura e spettacolo. Alla presenza di un folto pubblico convenuto pure da comuni vicini e dopo l’introduzione del Presidente si sono avvicendati al microfono autori di componimenti poetici e di racconti in lingua grika, quella che testimonia dell’antica presenza greca nel territorio e che è ancora usata a Sternatia da larghe fasce della popolazione. Erano autori sternatesi o di comuni intorno a Sternatia, hanno letto o recitato i loro lavori riscuotendo l’interesse e gli applausi del pubblico. Canzoni in griko sono state cantate poi da un coro femminile accompagnato da musica, danze e dalla partecipazione dei presenti. A cantare e suonare si è continuato anche dopo il buffet.

Molto riuscita è stata la manifestazione soprattutto perché si è creata un’atmosfera suggestiva, invitante. Si è cominciato in maniera semplice, naturale e così si è proceduto fino a coinvolgere tutti, a far sentire tutti vicini, partecipi. Con naturalezza è emerso pure il problema che in conclusione il Presidente Indino ha segnalato al pubblico ed alle autorità convenute, quello del recupero di una lingua in via di estinzione, il griko. Il Centro Studi “Chora-Ma” da tempo s’impegna a tal fine, da tempo prende iniziative, si assume compiti affinché questa lingua non vada perduta ed insieme ad essa non si perdano quegli aspetti della vita, della storia che ogni lingua contiene ed esprime. Si è distinto “Chora-Ma” nell’ambito dei comuni della Grecìa Salentina che sono pure interessati a questa operazione. Molto ha fatto grazie al suo Presidente, ha promosso incontri, scambi culturali, viaggi d’istruzione, ha avviato contatti con altre aree linguistiche, con studiosi e con i loro ambienti compresi quelli dell’Università Salentina, ha ottenuto che presso i suoi locali si svolgessero corsi di lingua neogreca e che fossero seguiti. Il Centro Studi di un piccolo paese di provincia ha superato la sua iniziale condizione di isolamento e si è inserito in uno spazio più ampio, ha suscitato un problema che è diventato di un intero territorio, ha fatto sì che nei suoi programmi, nei suoi progetti venissero coinvolti altri centri di cultura e di studio. Molti risultati ha ottenuto “Chora-Ma” ed ancora continua, come prova la recente manifestazione, nella sua opera di sensibilizzazione, nei suoi inviti a considerare importante la lingua di un posto, di un popolo anche se passati poiché della vita, della storia, degli usi, dei costumi di essi è la voce, della loro identità è la prova. Recuperare una lingua che rischia di estinguersi significa recuperare, rivalutare quanto ad essa è legato, significa rendere riconoscibili i luoghi che l’hanno avuta. 


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