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Volontà di bene di Antonio Stanca
Ne “Le due vite di Laila” si dice di una bambina africana cresciuta tra situazioni ed esperienze che cambiano in continuazione. Queste inizieranno nella sua Africa, continueranno in Francia, Germania, Stati Uniti, Canada e in ogni altro posto dove Laila giungerà nei modi più imprevisti e più pericolosi. Essa diventerà adolescente passando tra diverse nazioni, città, vicende, conoscendo sempre nuovi ambienti e persone, rimanendo sempre esposta alla minaccia della miseria, della fame, della malattia, della morte e, perciò, costretta anche ad azioni clandestine. Pur tra tanti ostacoli cercherà quanto le è mancato, la sua vera vita, la comunicazione, cioè. dei suoi pensieri, dei suoi sentimenti improntati a semplicità, purezza, candore. Ma ogni volta che crederà di averla ottenuta rimarrà delusa poiché dovrà constatare d’essersi sbagliata. Non finirà, tuttavia, di pensare che nuovi posti, nuove persone possano soddisfare il suo bisogno e trasformerà la sua vita in una ricerca senza fine, in un viaggio interminabile, in un’eterna fuga. E’ il mondo moderno quello che Laila percorre, sono le città di oggi quelle dove giunge e da dove fugge, è l’umanità delle periferie, la vita degli immigrati come lei quella con la quale ogni volta si ritrova e che vede esclusa, rifiutata dall’altra vita evoluta, dal suo movimento, dai suoi interessi. Niente, nessun legame ci può essere con questa, poiché evoluzione ha significato crisi di ogni valore morale, fine di ogni fede, fallimento di ogni idea. Modernità ha voluto dire soprattutto ricerca, affermazione, trionfo della materia quando non è stata concessione al vizio, alla corruzione, alla perversione. Laila è una luce che passa attraverso tanto buio, è una voce che rimane sola tra infinite altre, il suo è un viaggio senza meta. Le Clézio, nel romanzo, la mostrerà giunta a diciotto anni senza che abbia ottenuto quanto sperato e in possesso del solo suo nome, quello datole dalla donna che, in Africa, l’aveva comprata ancora bambina. Tramite Laila lo scrittore mostrerà tanta vita, tanta morte, farà sapere di tanto mondo e rimarrà, insieme a lei, in attesa dell’evento che tutto modifichi, della riscoperta dei valori autentici dell’uomo, del suo ritorno ad un rapporto con gli ambienti naturali, con i tempi dell’infanzia poiché i soli non intaccati dal processo di modernizzazione che ha annullato le espressioni dello spirito. Con Laila, che nel romanzo diviene la voce narrante nel modo semplice e chiaro proprio di una ragazza, Le Clézio produce un messaggio di pace, d’amore, di bene pur ritenendolo di difficile attuazione, pur riconoscendolo come sola intenzione. |
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