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L’arte che divide di Antonio Stanca
Anche tra i contemporanei ci sono autori che ancora vivono l’arte come trascendenza, aspirazione, idea e, quindi, come contrasto con la realtà. Molti, invece, si sono adeguati a questa, hanno accolto le sue regole, quelle del momento, della moda e tanta confusione ne è conseguita. Tra i primi va segnalata Maria Amalia Orsini, che recentemente ha pubblicato la raccolta di poesie “Il tempo e l’alfiere” (ed. Pendragon, introd. di Vincenzo Bagnoli). La Orsini era già nota in ambito letterario per aver pubblicato un racconto per ragazzi, “I fuochi di Beppe Bra”, e due romanzi brevi, “La pensione” e “L’eredità di Daniele”. Si era pure segnalata in concorsi di narrativa e poesia ed ora è la poetessa de “Il tempo e l’alfiere”. Sia i versi sia i componimenti sono di varia misura, liberi, è una poesia narrata che muove dal particolare, trae spunto dalla circostanza per andare oltre, interrogarsi. Tutto quanto è stato della vita della Orsini, luoghi, tempi, persone, cose, luci, ombre, colori, suoni, è in questi versi ma liberato dal suo peso materiale, concreto e trasferito in una dimensione diversa, quella dello spirito, dell’anima, collocato oltre l’evidenza, cercato per il suo significato. E’ un movimento continuo quello espresso dai versi della Orsini, un’interminabile oscillazione tra realtà e idea, materia e spirito, esterno ed interno e tale è la disposizione dell’animo dell’autrice. Che è quella dell’artista, di chi è “diverso” dagli altri perché diversamente pensa, sente. Non può, tuttavia, rifugiarsi in una dimensione soltanto ideale e contrastato, diviso, sospeso tra i due estremi è destinato a rimanere. Così l’Orsini di questi componimenti: intima, famigliare la sua scrittura, semplici, facili le sue situazioni ma complessi, profondi i suoi pensieri, arditi i suoi collegamenti. E’ come se volesse sempre superare quanto detto, interpretarlo, attribuirgli altri sensi, altri significati, come se avesse voluto vivere un’altra vita anche se inesorabile giunge la conferma che solo nell’idea sarebbe stato possibile. |
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