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Una lezione di letteratura di Antonio Stanca
Una dimensione familiare, umana procura lo studioso ai suoi autori tramite i propri scritti che ha chiamato "narrazioni" perché rimangono lontani dal rigore di un’analisi puramente tecnica e si mostrano disposti verso i toni ed i ritmi del narrato, del raccontato. Sembra quasi li abbia tutti conosciuti, incontrati i personaggi dei quali Manica scrive e quel che scrive sembra la storia di cosa si sono detti, di come, in loro, è successo che l’uomo diventi artista tanto vere, autentiche risultano le figure e le relative situazioni, tanto immediata, spontanea la lingua che ne parla, tanto naturale lo stile. Leggendo ci si inserisce in un movimento continuo dove i passaggi tra le citazioni dai testi, i riferimenti ad opere ed autori diversi da quelli presentati nonché al contesto sociale, culturale ed artistico sono così rapidi e frequenti da allargare continuamente la visione proposta dal Manica facendola comprensiva di letteratura, arte, storia, filosofia, psicologia, sociologia, scienza ed ogni aspetto assunto dalla vita e dall’intellettualità del ventesimo secolo. E’ un modo particolare di essere saggista, un modo che muove, fa vivere, anima quanto trattato e coinvolge il lettore più di altri. Attraverso la piccola e grande autobiografia di Comisso, l’arte del dialogo di Quarantotti Gambini, la forza delle idee semplici di Moravia, la prosa invisibile come l’acqua o il vetro di Soldati, le ossessioni di Delfini, il guardare dietro i vetri di Bassani, la malinconia di Volponi, i romanzi di formazione di La Capria, la scrittura di viaggio di Parise, Manica ricostruisce ciò che è avvenuto nella storia e nella cultura italiane e straniere nell’arco di tempo compreso tra i primi decenni del secolo scorso e gli ultimi, segnala i rapporti, i richiami che tra esse vi sono stati. In ogni saggio si parte dal basso, dal minimo, una citazione da diario o da opera inedita o sconosciuta, s’è detto, e ci si estende sempre più fino a cogliere l’autore nella completezza della propria figura ed opera e nella totalità della sua epoca, del suo tempo. Questo procedimento di estensione, di crescita contengono i brani del Manica: in essi egli quasi scompare e ad emergere sono gli autori tramite i loro scritti sicché tale processo sembra avvenire da solo, da soli i singoli casi diventano storia. Una lezione di letteratura si può dire del libro condotta senza l’intento di insegnare ma con l’entusiasmo di chi vuole comunicare una scoperta. |
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