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Un nuovo
filone
di Antonio
Stanca
Con
il romanzo “Quattro giorni per liberarmi di Jack” dell’americana Lauren
McLaughlin la nota collana Stile Libero della casa editrice Einaudi di
Torino ha inaugurato di recente una nuova sezione, “Mood”, dedicata ad
una narrativa che tratta degli adolescenti, della loro vita, delle loro
esperienze, delle loro aspirazioni, facendovi rientrare situazioni
strane, insolite, fenomeni inspiegabili, misteriosi. Non è solo il
romanzo sentimentale, di formazione ma anche quello di genere
fantastico, gotico ed altro. In America l’opera, la prima della
McLaughlin che finora è stata impegnata nel cinema come sceneggiatrice e
produttrice, è comparsa nel 2008 ed ha avuto un seguito. Anche
nell’Inghilterra degli ultimi anni ci sono stati romanzi simili ed è la
prova di un filone che si sta diffondendo. Jack è il ragazzo nel quale la protagonista
dell’opera, la diciassettenne Jill, si trasforma ogni mese durante i
quattro giorni che precedono il suo ciclo mestruale. E’ un mistero che
rimane tale fino alla fine e del quale soltanto lei ed i suoi genitori
sono a conoscenza. All’inizio è spaventata ma poi si adatta al punto da
convivere con esso e condurre la sua vita di figlia, studentessa,
ragazza tra le altre, amica, compagna, innamorata. Su queste sue normali
esperienze e su quelle di altri ragazzi e ragazze vicini ad Jill si
sofferma molto il romanzo mettendo in evidenza come vivono, come si
formano gli adolescenti nell’America dei nostri giorni, come stanno in
famiglia, a scuola, quali sono i loro pensieri, i loro sentimenti, i
loro desideri, i loro scambi, i loro rapporti. Molto interessante riesce Jill vive, quindi, la vita degli altri, vive come, con
gli altri, ha le sue amicizie, i suoi problemi, le sue ambizioni, i suoi
amori ma è inseguita da un’ombra che sistematicamente prende corpo,
diviene un essere, diviene il ragazzo Jack mentre lei scompare. Nei
primi tempi Jack accettava di rimanere chiuso nella stanza di Jill per i
quattro giorni della sua esistenza ma in seguito anche lui ha avvertito
il bisogno di vedere, di conoscere, di partecipare della vita, anche lui
ha cercato, si è innamorato e di una ragazza che è la migliore amica di
Jill. Cominceranno da qui un gioco interminabile di presenze e assenze,
un’alternanza incontrollata di dubbi e sospetti, una sequenza irregolare
di pensieri ed azioni, un processo continuo di luci ed ombre che,
insieme al mistero di Jill, procureranno all’opera una dimensione
diversa da quella dei romanzi di formazione, le attribuiranno elementi,
aspetti completamente nuovi, la renderanno un “caso” particolare, un
esempio della suddetta corrente che si sta affermando grazie appunto
alle stranezze che si propone di rappresentare. Delle tante sorprese che
oggi si verificano, delle assurde combinazioni alle quali si è chiamati
ad assistere sembra voglia farsi interprete la nuova narrativa e questa
novità spiegherebbe il suo successo e il fatto che non può rientrare in
un genere letterario definito. |
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