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Incontro con
Massimo Montanari
E’ giovedì mattina e Massimo Montanari, scrittore per ragazzi,guida ambientale escursionistica, che da anni lavora con famiglie, bambini e scolaresche in attività creative, di animazione e di lettura, arriva c on il suo passo deciso nella biblioteca dell’Istituto Comprensivo di Bella. E’ in Basilicata da martedì sera per ritirare il premio per “ Filastrocche col pennello”, Almayer edizioni, quale migliore scrittore di libri d’arte per ragazzi del Premio Nazionale “ Città di Bella” che è alla sua quarta edizione. Il premio coinvolge anche con un torneo di lettura quindici scuole in rete della provincia di Potenza e oltre tremila giovani lettori. Sono loro che lo hanno scelto, dopo un’attenta lettura in classe con le insegnanti, fra i sei libri finalisti di questa sezione, con oltre 400 voti di preferenza Montanari ha attraversato il paese con il suo passo veloce, il berretto marrone calato in testa, la maglietta blu con una frase di Bruce Chatwin che invita alla lentezza, e ti guarda con occhi scuri pieni di curiosità. In due giorni ha incontrato oltre trecento ragazzi nelle scuole di Avigliano, Rionero,Ripacandida , Ponte Giacoia di Muro Lucano e per la seconda volta incontra gli alunni e i docenti della scuola elementare e media di Bella. Ad accoglierlo in biblioteca con i ragazzi, il dirigente scolastico Mario Coviello, il responsabile della biblioteca Mario Priore e il sindaco Salvatore Santorsa. Inizia la cerimonia di premiazione. Il sindaco lo ringrazia per il suo lavoro in favore della natura e della scuola, ricorda che questa mattina l’Università di Basilicata premia di due tesi di laurea sul centro di ricerca di zootecnia e alimentazione di Bella Muro e racconta che con Silvia, sua figlia, ha letto ieri sera il libro che premia. Con la figlia si è divertito a leggere i grandi capolavori di Matisse, Chagall, Picasso… con le filastrocche di Massimo Montanari e ha cominciato a giocare con il disco allegato al libro che scatena la fantasia, invitando a guardare il mondo con nuovo occhi per scoprire sapori,odori, nuovi linguaggi. Massimo lavora con i ragazzi per un’ora e racconta che “ le storie sono ovunque basta saperle cercare come si faceva una volta , quando non c’era la televisione, e i nonni nelle stalle accanto al fuoco, parlavano di Giufà, delle streghe e degli orchi, di viaggi fantastici. Per raccontare le storie possiamo usare l’udito, il tatto, la vista, l’olfatto, il gusto per sentire odori, rumori, fruscii, sapori, colori e mescolarli con l’ingrediente più importante la fantasia. Immersi nella natura possiamo allungare una cordicella su un prato e con una lente d’ingrandimento possiamo scoprire, lungo il suo percorso, una coccinella, un curioso insetto… Un albero di cento anni ha radici sotto terra per cento chilometri e ci può descrivere tutto quello che trova nel suo lungo cammino sotto terra. Gli animali ci parlano e non solo il delfino, con i loro colori, i versi…e poi dobbiamo saper usare la parola. Le parole sono per me come i mattoncini della Lego con le parole si può costruire una casa.” Subito dopo, con l’aiuto di un computer e un videoproiettore, la parete bianca della biblioteca si anima con “ Blu II “di Joan Mirò: una penna rossa (forse ?….) dei sassolini (forse ?…) immersi in un blu profondo… e parte la fantasia alla ricerca di significati e somiglianze. I piccoli si animano e la penna forse è un ‘asta e i sassolini sono forse pensieri… oppure la striscia rossa è la bocca di un coccodrillo e i punti neri sono la sua cacca, nera perché ha mangiato tanta erba lungo le rive del fiume… E arrivano i cacciatori che fanno lo slalom tra le cacche, e il coccodrillo, nascosto, se la ride…. Con questo gioco e con la filastrocca “Guarda quella penna rossa E lo sfondo fa pensare, Montanari ci insegna a vedere con nuovi occhi. E avanti così perché “ l’arte appartiene a tutti ….”, continua Massimo,… “ il quadro è nostro e ce lo giochiamo.” Ed invita i piccoli e i grandi ad una gara di pensieri colorati, a giocare in gruppi con regole precise, per scoprire la bellezza del mondo. Dopo un po’ l’incontro finisce. Alcuni comprano il suo libro e a ciascuno la dedica è una filastrocca… Massimo promette di tornare presto a trovarci, con qualcuno degli asini della sua podesteria per andare per boschi con lentezza e tornare a scoprire il gusto della vita.
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