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Nesi e le sue verità
di Antonio Stanca
Nell’indifferenza generale, nel silenzio
collettivo terminava una storia durata tanto tempo, si concludeva
un’epoca! Di un altro fallimento scriveva Nesi! Di situazioni difficili, di crisi dei valori
morali, spirituali, di rapporti finiti, di tempi perduti aveva egli
scritto prima, di storie vere aveva trattato ed ora lo faceva per la
“storia della sua gente”, per la storia di una comunità, quella pratese,
precipitata nel corso degli ultimi anni, impoverita dal sopraggiungere
dei tempi nuovi, quelli che avrebbero dovuto procurare sicurezza,
ricchezza ed avevano rappresentato confusione, instabilità, povertà.
Contro questi tempi, contro questi danni grida il Nesi del romanzo e il
suo diventa il grido di tutti gli italiani rimasti oggi senza lavoro
poiché chiuse, come quelle di Prato, sono state le loro fabbriche da
quando, a causa della globalizzazione, sono entrate in competizione con
le altre d’oltre oceano. E a differenza dell’economia di alcuni stati
europei che è stata protetta dai loro politici, quella italiana è stata
lasciata alla sua rovina. Tanto gravi, tanto vicine, tanto sentite erano
state le conseguenze del problema per la sua città che non ha pensato
Nesi ad un’opera narrativa che le lasciasse soltanto trasparire ma ha
concepito Storia della mia gente
dove si è concesso completamente ad esse trasformando il romanzo in un
documento preciso, in un chiaro atto di denuncia di carattere politico,
economico, sociale. Mostrando Prato nella sua verità, nella sua
concretezza, aderendo alla sua situazione anche dal punto di vista
espressivo lo scrittore ha voluto rendere il problema nel migliore dei
modi. L’ha voluto più che nelle altre opere ed anche se ha scoperto “…
quanto possa essere aspro scrivere della vita invece di inventarsi le
storie; quanto possa scavare lentamente dentro di te e sgretolarti come
l’acqua fa col cemento e con la pietra; quanto sia disperatamente vero
che un romanzo può essere molto più d’un libro e diventare così reale da
tormentarti ogni giorno …”. Molto acceso è lo spirito dello scrittore poiché
molto deluso è stato delle tragiche verità comportate dai tempi moderni
e di tale tensione è prova maggiore questo romanzo. Un messaggio
immediato ha cercato con esso Nesi e per questo ha rinunciato a tutto
ciò che potesse ritardarlo. |
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