Dal Salento alla storia
di
Antonio Stanca
Ha
sempre incuriosito se non affascinato sapere della vita privata di un
autore, delle persone che ha frequentato, della sua famiglia, delle sue
preferenze, delle particolari circostanze che gli sono occorse. E’ stato
come scoprirlo uguale, vicino agli altri quando lo si era immaginato
diverso, lontano, riconoscerlo capace di certi risultati, valori,
significati pur muovendo da condizioni comuni, ammettere in maniera
indiscutibile le sue qualità di genio. Così è successo, di recente, per
la scrittrice Rina Durante nata a Melendugno, in provincia di Lecce, nel
1928 e morta a Lecce nel 2004. Un gruppo di ricerca, composto da alunne
e docenti del Liceo Scientifico Statale “Antonio Vallone” di Galatina
(Lecce) diretto dalla professoressa Licia Ciliberti, ha prodotto, nel
2007, una biografia sulla Durante per prendere parte al concorso bandito
dal Comitato Antigone di Bari sul tema “Il ‘900: il secolo delle donne
visto dalla Puglia”. Tra altri lavori presentati da altre scuole della
regione e risultati meritevoli di riconoscimento quello sulla Durante ha
ottenuto il primo premio ex aequo. Altro premio è stata la sua
pubblicazione avvenuta nel 2008 per conto della Casa editrice Progedit
di Bari col titolo “Rina Durante” (la scrittura delle radici). Per dire
di questo ed altro circa la Durante è stata poi organizzata il 27 Maggio
dello scorso anno una giornata di studio presso il Liceo Scientifico di
Galatina. Vi hanno partecipato autorità, studiosi ed altre
rappresentanze che sono intervenute sull’argomento. Particolare
interesse è emerso per la pubblicazione della biografia poiché
contribuisce ad una sua maggiore diffusione ed è importante per
un’autrice nella quale l’opera non può essere separata dalla vita dal
momento che da questa si alimenta, questa trasforma in poesia, romanzi,
teatro. Un documento ordinato nelle sue parti, completo è la ricerca
edita dalla Progedit ed utile può riuscire alla spiegazione della varia
e vasta produzione della Durante. In essa si ricostruiscono i luoghi
della sua nascita, il suo ambiente famigliare, i tempi dell’infanzia,
della formazione, il contesto culturale nel quale ha cominciato a
scrivere, i rapporti con gli intellettuali e gli autori salentini del
momento, la sua predilezione per gli ambienti contadini, la campagna, il
mare, i paesi, le persone, le piante, gli animali, la lingua, la cucina
del Salento, per tutto quanto era della sua terra. Leggendo si sa che a
nessuna delle esperienze che da essa potevano provenirle la Durante ha
rinunciato, tutte le ha cercate perché così sentiva di fare. Era un
bisogno del suo spirito, quello stesso che le faceva trasformare quanto
visto, ascoltato nelle situazioni, nei personaggi, nelle vicende delle
sue opere. La Durante scriverà, disegnerà, reciterà, farà radio,
televisione, teatro, cinema, userà forme diverse per contenuti diversi
ma dalla sua gente, dalle storie, dal linguaggio di questa attingerà
sempre. Sarà l’interprete di pensieri, sentimenti, umori, voci che le
provengono dal profondo di un’anima che con la gente ha in comune, che
estende a tutto quanto sta intorno e traduce nei suoi lavori, trasforma
in messaggi. Predominante diventerà quello di un’umanità sconfitta,
vinta, e della sua volontà di riabilitazione, di riscatto, di proposta
dei propri valori.
Dalla sua terra alla
sua vita alla sua scrittura si va con Rina Durante in un processo
d’identificazione che tutte le contiene e nel quale è difficile
distinguerle. Con lei, con una donna, il Salento del secondo ‘900 si
unisce a quanto sta avvenendo negli altri contemporanei ambienti
culturali ed artistici, diviene uno dei temi della produzione del tempo.
E se con i luoghi salentini si spiega il fenomeno Durante una ricerca
che di essi è documento entra necessariamente a far parte di questo,
acquista il diritto di essere citata. |