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Alfredo Stoppa è alto, magro, ti accoglie con occhi vivaci e ti sorride. Ci siamo incontrati sull’Eurostar martedì 21 aprile 2009, intorno alle 17,00 e abbiamo parlato a lungo di libri e di giovani lettori; è atteso a Bella e in altri comuni della rete di scuole per la promozione della lettura per la quarta edizione del Premio Nazionale di letteratura per i ragazzi “ Città di Bella”. Anche lui come me è nato nel 1950 ed insieme ricordiamo la sua prima attività quella di libraio. Nella scuola di Bella lo abbiamo invitato nel 2001, in occasione della quinta edizione della Mostra del libro per l’infanzia e l’adolescenza, per il suo primo libro “ Il paese della nebbia ed il paese del vento “, edito dalla sua casa editrice, nata nel 1988 “ C’era una volta “, specializzata nella pubblicazione di libri illustrati. Mi aveva colpito per la capacità unica di incantare giovanissimi lettori con una voce piana, l’attitudine all’ ascolto, la cura nell’uso delle parole. Avevo amato i suoi libri, curati nei minimi particolari, e durante le dodici edizioni delle nostre Mostre del libro per l’infanzia e l’adolescenza, avevamo a tutti consigliato l’acquisto dei suoi libri illustrati, anche se il loro prezzo non era proprio accessibile. Mi parla subito della sua avventura, purtroppo finita, con la casa editrice “ C’era una volta”: “ Sono stato libraio per più di 25 anni e nel 1988 ho dato vita alle edizioni “ C’era una volta “ con la volontà di proporre ai lettori libri illustrati di qualità, dove testo e immagini sapessero trasmettere emozioni e curiosità, dove le parole scritte e disegnate sapessero narrare una storia comune, fatta di rimandi, fughe, adesioni e lievi tradimenti. La “ filosofia” della mia casa editrice poteva essere sintetizzata con questa breve frase “ Io scrittore scrivo, Tu illustratore disegni, Noi due insieme raccontiamo. Ero riuscito in pochi anni a conquistare uno spazio preciso e riconoscibile nel campo dell’editoria per ragazzi, presentando al pubblico autori come Lisbeth Zwerger, Kveta Pacovska , vincitori del premio Andersen, rispettivamente, nel 1990 e nel 1991,Roberto Innocenti, che è diventato uno dei più affermati illustratori in campo internazionale. Con la mia casa editrice ho promosso il lavoro di molti giovani artisti italiani come Giovanni Manna,Octavia Monaco, Cinzia Ruggeri, Adriano Gon, che oggi sono noti a livello nazionale e internazionale. Non solo ho diretto la casa editrice, ma ne ho curato in prima persona la parte redazionale, dai risvolti di copertina alla stesura finale dei testi. Poi, purtroppo, ho dovuto chiudere, non ce la facevo con i costi, le grandi case editrici mi hanno assorbito. Di questa mia avventura non rimpiango nulla e quando, come è successo quest’anno, una Università, quella di Padova, che mi ha chiamato a tenere un master sulla scrittura e l’illustrazione , mi chiede tutti i testi disponibili della mia casa editrice per la biblioteca, rafforzo la convinzione di non aver sprecato il mio tempo.” Subito gli chiedo del suo lavoro oggi, e mi racconta che collabora come redattore e responsabile dei contatti con la stampa, con la casa editrice svizzera Nord Sud e quella olandese Lemniscaat . E continua “ Attualmente collaboro come supervisore dei testi con le edizioni Bohem per le quali ho curato la versione italiana di una ventina di libri. Sto lavorando alla versione in prosa della Bohéme di Puccini, che sarà poi tradotta in inglese per i melomani che frequentano il Covent Garden di Londra. Ma soprattutto faccio conoscere i bei libri incontrando insegnanti, bibliotecari, pediatri, studenti universitari e soprattutto bambini, centinaia di bambini come quelli di Bella, Picerno, Tito, Muro Lucano che incontro in questi giorni. A loro cerco di far assaporare la poesia dei testi e la magia delle figure. Giro l’Italia da solo ma anche con “ La luna bambina”, un’associazione che ho costituito con sei colleghi scrittori e illustratori e con loro ho tenuto laboratori anche nelle scuole medie di Pianura e nel carcere di massima sicurezza di Secondigliano. Esperienze forti e indimenticabili che rafforzano la mia convinzione sulla capacità delle storie di coinvolgere ed emozionare.” E come fai ?, gli chiedo “ Dentro ognuno di noi è nascosto uno scrigno di storie, emozioni,odori, sensazioni,ricordi. Ognuno di noi ha nel profondo una storia che la mamma gli ha raccontato, un brivido che gli ha percorso la schiena….Basta solo lasciarsi andare e trovare le parole e quando queste non ci sono, bastano le immagini, i disegni, un suono… E la storia di ognuno diventa quella di tutti, quella in cui tutti si riconoscono…” A quale dei tuoi libri sei particolarmente affezionato ? Io sono contrario ai luoghi comuni “ i gufi sono sempre saggi..i nonni sono sempre buoni… e non amo con i miei libri fare la morale. I lettori hanno diritto alla verità sempre..E’ per questo che sono affezionato a tutti i libri che ho scritto dal primo “ Il paese della nebbia e il paese del vento” all’ultimo “ La porta “ , edito da Lineadaria. Come lavori ? “ Passo molto tempo ( mai abbastanza!) chiuso nel mio studio ad inventare storie per i bambini: un lavoro un tantino autistico, fatto di strani dialoghi fra me e me. Scrivo,cancello,riscrivo,ricancello,aggiusto,elimino,mi esalto,mi deprimo,sbuffo, rido ,soffio,mi rabbuio,mi rallegro,sospiro…ma quando esco dal mio antro mi va di affrontare frotte di bambini tutti uguali, e tutti diversi in un “ eterno “ incontro-scontro fatto di parole lanciate nell’aria e di parole raccolte col retino, di voci che escono per meravigliare e di voci che entrano per farmi sorridere. E’ per i bambini che io scrivo..” E come sono i bambini che tu incontri ? “ Io sono sempre pronto a far sorridere i bambini e soprattutto deciso a farli pensare, Direi, in sintesi, che sono convinto che per far divertire i bambini ci sia bisogno di gente seria ! Sono convinto che è ora di far parlare loro, perché di cose da dire ne hanno molte, tante da riempire una piazza, da superare in altezza un campanile, da sfondare qualsiasi porta, da gironzolare per le strade all’infinito, da sorprenderti come un “ Bau” soffiato al buio, dietro l’angolo..” Racconta di bambini che ti hanno dato gioia e fatto pensare… “ Ricordo Claudia che ti fa volare , poco poco ma più in alto di un secondo prima, con queste parole “ La giornata trascorsa con lei mi ha fatto scoprire che ci sono delle belle storie anche sui libri e non solo alla televisione ! “ E Riccardo “ La cosa che mi è piaciuta di più è stato il suo modo di raccontare le storie. Dopo l’incontro con lei mi è venuto il desiderio di leggere un libro.” E Alice, bambina piccina di prima, davanti allo scrittore spilungone “ Ma tu, tu…come fai ad essere più grande della maestra…? “E Dora che mi scrive “ Alfredo sei divertente e i tuoi libri mi fanno provare tristezza,felicità,allegria,tranquillità,apprensione…” E per finire ti racconto di uno sconosciuto bambino di quarta elementare, di una sconosciuta scuola del nord, di uno sconosciuto paesello tra i campi: con tutto il cuore e con tutta la pancia mi ha sibilato un “ Volevo dirti che le tue storie mi sono piaciute, sei proprio bravo a raccontarle, anche perché altrimenti col cavolo che stavo attento !” . Grazie Pietro. A buon rendere a te e a tutti Voi..”
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