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Un passato da gustare di Antonio Stanca
Il fenomeno della cultura del territorio, del recupero e riabilitazione del suo passato è stato avviato alcuni anni fa ed ora è diventato un vero e proprio programma promosso, favorito e finanziato dalle varie amministrazioni comunali, provinciali, regionali. Se tanto impegno, tanto interesse, a livello politico, ci fossero per altri aspetti della nostra società, per i non pochi problemi dei quali essa soffre, si rimarrebbe meno sorpresi di assistere ad una nazione che durante l’estate diventa un immenso palcoscenico. Invece ci si deve rassegnare alla situazione e all’idea di vederla verificarsi con sempre maggiore convinzione da parte di chi la organizza e di chi la segue. Va osservato, inoltre, che se si tende alla scoperta di quanto è successo in passato nelle varie zone della nostra penisola e nei vari aspetti della vita di allora non si finirà mai di sapere giacchè tante, tantissime saranno le cose che emergeranno e delle quali il pubblico è ghiotto perché formato ormai da persone che vivono quasi esclusivamente per viaggiare, vedere, sentire, assaggiare, per soddisfare curiosità di ogni tipo. E perciò il passato che s’intende portare alla luce non è quello noto, dei libri di storia, ma l’altro rimasto finora sconosciuto perché fatto delle “piccole cose di ogni giorno”, non quello riconducibile ad un momento, ad una parte della storia nazionale, ma l’altro che si divide nelle infinite parti della vita quotidiana. E’ questo il passato che il pubblico d’oggi cerca e, come in altri campi ormai, alle sue richieste ci si è adattati: anche della storia s’è fatto un fenomeno di consumo! Tramite la promozione della cultura del territorio si giungerà a sapere sempre più della vita degli italiani del passato, di come parlavano, cantavano, curavano, costruivano, arredavano, giocavano, di cosa indossavano, mangiavano, leggevano, scrivevano e naturalmente anche delle differenze tra una zona e l’altra, tra i loro costumi, dovute alla diversa condizione storica che hanno attraversato. Una storia trasformata in tanti spettacoli, accessibili a tutti, è offerta da queste manifestazioni, un’estate trasformata in un tripudio di luci, colori, suoni, sapori, è l’italiana di questi ultimi tempi. Il passato, quello da gustare, vince sul presente, quello da affrontare, e lo lascia tra i suoi problemi mentre del futuro neanche si fa cenno. |
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