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Che cos’è la richezza e come si misura? Nell’agosto del 2000, il governo francese affida al filosofo Patrick Viveret una “missione impossibile”: ripensare quel che nella vita umana rappresenta un valore e proporre, sulla base di questi criteri, un nuovo sistema di contabilità nazionale. Un modo per sottrarsi alla monocultura del PIL, il Prodotto Interno Lordo, considerato ormai da molti un termometro malato. Il Prodotto Interno Lordo, per esempio, contabilizza come ricchezza le spese per la ricostruzione dopo una catastrofe. L’associazionismo, il volontariato, i rapporti di reciprocità risultano invece “consumatori di ricchezza economica”. Si tratta di ritrovare un legame tra ciò che consideriano un bene e gli indicatori che lo contabilizzano. Il lavoro di Viveret, suddiviso in due rapporti successivi, getta le basi, e detta persino una possibile agenda, per coinvolgere una rete internazionale di ricercatori, con il sostegno dei governi e dell’opinione pubblica. Una sfida che ci riguarda tutti come consumatori e come cittadini. Indice del libro: Introduzione (di P. Coluccia) Rapporto di tappa della missione “Nuovi fattori di ricchezza”
Rapporto di sintesi della missione “Nuovi fattori di ricchezza”
Postfazione – Il diritto di non contare “tutto” e di “contare” altrimenti, di P. Coluccia
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