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Yehoshua prima e dopo
di Antonio Stanca
Con la maturità Yehoshua supera lo stato di
smarrimento, di dispersione che aveva caratterizzato la sua prima
scrittura, quella dei racconti. Allora il suo era stato un uomo
sconfitto, sommerso dagli eventi, senza soluzione erano stati i suoi
problemi. Ne Le nozze di Galia
lo sposo è esposto, senza possibilità di salvezza, all’offesa, alla
violenza di coloro che prima di lui avevano amato la sposa e sarà per
tutti una rovina. In Di fronte ai
boschi il fragile studente fallirà nel suo incarico di guardaboschi.
Finirà confuso tra i suoi pensieri, annullato dalle circostanze. Il primo Yehoshua era l’escluso, si era arreso
alla vita, alla storia, aveva rinunciato a comunicare, il secondo era
più maturo, più sicuro, più disposto a sperare, a credere,
aveva assistito alle guerre
interne del suo paese, aveva preso coscienza delle diverse realtà che
componevano la Palestina, insegnava Letteratura Comparata presso
l’Università di Haifa e come nella letteratura anche nella vita voleva
cogliere rapporti, fare confronti tra elementi, aspetti diversi,
opposti, avviare un dialogo tra loro, scoprire contatti, risolvere
conflitti, trarne i motivi del suo narrare. Si era convinto che
l’intellettuale, lo scrittore non deve evadere la realtà specie quando è
così intricata come quella palestinese ma deve impegnarsi in essa e per
essa, non deve scrivere solo per sé ma anche per gli altri. Questo lo
Yehoshua che ancora oggi non smette di credere nella pace, nella
giustizia, nella libertà e di operare per esse anche come scrittore. È
avvenuto uno sviluppo, dalla rinuncia all’azione è passata la sua
scrittura, una funzione morale, civile ha assunto la sua opera, sempre
possibili e validi i valori dello spirito ha mostrato la sua figura. |
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