Presentazione del lavoro
Come si legge sulla copertina,
l’obiettivo di questo ipertesto è quello di rendere virtuali le nostre copie di
Leonardo da Vinci. Abbiamo voluto creare un museo virtuale.
Prima di raggiungere questo obiettivo,
però, ne abbiamo raggiunti molti altri.
Cominciamo con il dirvi che abbiamo
lavorato su Leonardo perché, per ogni periodo storico esaminato abbiamo
individuato un personaggio importante. Affrontando il Rinascimento abbiamo
scelto di approfondire la conoscenza di questo grande uomo.
Abbiamo utilizzato mezzi di vario genere:
libri, enciclopedie, cd rom, film (ci ha divertiti molto “Non ci resta che
piangere” di Massimo Troisi), internet, ma soprattutto abbiamo giocato con le
macchine di Leonardo presenti nel laboratorio a lui dedicato presso il Museo
della Scienza e della Tecnica di Milano.
Ci siamo resi conto che avremmo potuto
lavorare tutto l’anno su Leonardo senza poter dire di conoscerlo totalmente. Ci
è sembrato opportuno, quindi, fare una scelta di opere per capirne la loro
importanza, e dedicare il resto del tempo ad altri personaggi per comprendere
altre epoche.
La Gioconda non poteva essere
esclusa visto che la conoscono in tutto il mondo, così abbiamo cercato di
capire per quale motivo essa sia considerata un’opera così straordinaria. La Donna
con l’ermellino è un’opera che abbiamo scelto perché ci piaceva molto.
Abbiamo scoperto che è attribuita a Leonardo, non si è quindi sicuri sulla sua
origine. L’Uomo Vitruviano è rappresentato su tutte le monete da un euro
e volevamo scoprire il suo significato nascosto. Abbiamo lavorato anche sull’Ultima
Cena scrivendo pagine e pagine di ricerche; dovevamo anche vederla dal vero
a Milano, ma la quantità di persone già prenotate per quel giorno (la nostra
gita scolastica) ce l’ha impedito. Siamo molto dispiaciuti, ma questo ci ha
confermato quanto sia universalmente conosciuto e amato Leonardo da Vinci.
Comunque abbiamo cominciato con quella che consideriamo la sua prima opera
d’arte: la Rotella. Un’opera di cui si sa poco e di cui non è rimasto niente.
Essa ci ha permesso di dare un titolo originale e divertente al nostro lavoro.
Lavorando su Leonardo abbiamo capito che
non è stato solo un pittore, ma anche un inventore, un ingegnere, uno
scienziato, un matematico, un architetto, ecc… Non capiamo proprio come potesse
fare tutte quelle cose da solo e senza computer…
Quando siamo stati al museo della Scienza
e della tecnica abbiamo riconosciuto molte delle sue opere che avevamo
incontrato lungo la nostra ricerca; la nostra simpatica guida tedesca Gute era
molto stupita, ora la salutiamo affettuosamente.
Lavorando su questo argomento abbiamo
approfondito la storia, le scienze e la geografia, ma non basta…ci siamo
esercitati a scrivere delle ricerche in italiano e a decifrarne altre in francese
su internet. Ovviamente ci siamo esercitati anche in educazione all’immagine,
usando materiali diversi, non ultimo quello fornito da un programma di grafica:
Adobe Photoshop. Quest’ultimo ci ha permesso di fare dei restauri ad alcune
nostre opere che erano state incollate e poi strappate. Durante il prossimo
anno lo useremo per creare delle cornici virtuali.
Il nostro ipertesto è realizzato con un
programma molto semplice che tutti crediamo possono avere: una versione
aggiornata di Word. Il bianco delle pagine permette di ricreare l’effetto
quaderno, ovviamente molto ordinato...
Tutti i nostri lavori terminati sono
stati digitalizzati, ma come ogni artista che si rispetti anche noi abbiamo
delle bozze e dei disegni non terminati. Quelli li mostreremo solo quando
diventeremo famosi!
Speriamo che La rotella di Leonardo
vi piaccia e vi diamo appuntamento ad una prossima versione in cui ci saranno i
nostri lavori modificati, rielaborati e arricchiti al computer.
Se volete contattarci, per darci le
vostre impressioni, potete farlo ai seguenti indirizzi e mail:
Ciao a tutti, un saluto particolare agli
utenti della sala delle fruizioni della rassegna multimediale Mediaexpo’ di
Crema che ogni anno ospita i nostri prodotti.
I bambini di quarta e quinta di Roisan
L’insegnante Enza Autolitano