|
|
Convegno a Sestino “Piccole grandi scuole. Opportunita’ o svantaggio?” Sottotitolo: Realta’ e prospettive degli Istituti Comprensivi
Sestino (Arezzo) il 30 - 31 maggio 2003
Programma VENERDI’ 30 MAGGIOInizio ore 9,30 Saluti:
-
Prof.ssa Franca Biagiotti - Alberto Santucci Sindaco del Comune di Badia Tedalda - Giancarlo Renzi Sindaco del Comune di Sestino Relatori:
-
Dott. Alfonso Caruso - Ispettore Giancarlo Cerini (Emilia Romagna)
-
Prof.ssa Sira Macchietti
-
Dott. Cesare Angotti
-
Prof. Sergio Angori - Dott. Giancarlo Giurlani (UNCEM) - Prof.ssa Francesca Vogesi (ANCI) Presentazione volume “Immigrati in Valtiberina”, a cura di Mario Gori - Dibattito Coordinamento: Mario Di Rienzo,
Buffet ore 13,30 Ripresa dei lavori ore 15,00 - Dott. Paolo Benesperi Assessore Regione Toscana
-
Prof.ssa Marisa Bracaloni - Prof. Vittorio Dini (Istituto Studi e Ricerche sulla Civiltà Appenninica) - Insegnante Leopoldo Agostini (Scuola Elementare di Casteldelci) - Dott.ssa Giuliana Bianchi Caleri – Dirigente Scolastico scuola media Cortona/Camicia - Roberto Borgianni Assessori Provincia di Pesaro/Urbino - Donella Mattesini Assessore Provincia di Arezzo - Roberto Rossi Presidente Comunità Montana Valtiberina Toscana Partecipano ai lavori: - Sottosegretario Sen. Grazia Sestini - On. Enzo Carra - On. Giuseppe Fanfani - Silvia Di Natale (scrittrice) - Ispettore Roberto Stefanoni (Umbria) - Istituto Comprensivo di Piandimeleto (PU) - Istituto Comprensivo di Monte S.Savino (AR) - Istituto Comprensivo di Lucignano (AR) - Istituto Comprensivo di Trestina (PG) - Istituto Comprensivo di Massa Martana (PG) - Istituto Comprensivo di Soci (AR) - Istituto Comprensivo di Montecalvo in Foglia (PU) - Istituto Comprensivo di Poppi (AR) - Istituto Comprensivo di Foiano (AR) Consegna del Premio "Scuola di qualità" (riconoscimento per attività e progetti singolari e significativi sul tema multiverso di "ambiente, scuola, territorio", rivolto ai docenti di ogni ordine e grado) Sabato 31 maggio - Teatro "G.Verdi" "I cantieri della scuola" Progetto Lettura e Progetto Alimentazione Ore 9,30 - Incontro con l'autore (aperto agli alunni dell'Istituto e ai genitori): Silvia Di Natale, vincitrice Premio Bagutta 2001, parla del suo romanzo "Kuraj" Ore 10,30 - Degustazione "colazioni" preparate dagli alunni Ore 11,30 - Riccardo Conti, ASL Sansepolcro: "Per un'alimentazione corretta" Ore 11,45 - Bambini in palcoscenico Ore 12,30 - Resoconto Progetti e presentazione Calendario della scuola (Progetto Lettura IIa fase); proposte Progetti a.s. 2003/2004: Maria Blasi Ore 12,45 - Saluti del Dirigente Scolastico Istituti Comprensivi e Comunità Territoriale La storia del rapporto tra scuola e servizi formativi e comunità territoriale è molto diversificata per ognuno dei segmenti che compongono l’istituto comprensivo nelle varie aree del Paese. La Conferenza Nazionale della scuola del 1990 aveva indicato l’autonomia come uno degli strumenti essenziali per ricostruire un “patto per la scuola” in grado di rilanciare l’immagine e la funzione formativa, sociale e di volano dello sviluppo e dell’occupazione. Successivamente l’inclusione della scuola tra i “servizi pubblici alla persona” chiamati a definire una propria “carte dei servizi” ha inserito anche la scuola nell’orbita del processo di trasformazione denominato “New Public Administration” finalizzato a ridefinire il rapporto tra i cittadini, comunità e servizi pubblici, secondo criteri di contrattualità, trasparenza, efficacia, efficienza e sussidiarietà. Questo processo trova nella L.59/1997 il “punto chiave” per la ridefinizione dei rapporti tra le autonomie nei contesti territoriali, concretizzandosi nella flessibilità organizzativa e didattica finalizzata all’elevazione dell’efficacia formativa, per realizzare il diritto soggettivo all’educazione. La scuola dell’obbligo ha costruito un stretto legame con la comunità del territorio in cui opera: è percepita e “sentita” dall’opinione pubblica come la scuola di quel paese, di quel quartiere, di quella valle, di quella montagna, chiamata a rispettare i valori e la cultura mentre aprono orizzonti e prospettive per le giovani generazioni. Questo legame risulta visibile e si rafforza quando la scuola è vicina alla comunità come istituzione, con i suoi organi collegiali di partecipazione, il Dirigente scolastico, gli uffici amministrativi, e non solo come servizio. Di questa sensibilità “civica” si è fatta interprete la L.97/1944 sulle zone di montagna, che per prima ha visto nascere gli Istituti Comprensivi, il cui numero è cresciuto esponenzialmente anche in altre zone, come previsto dalla L.662/1996. Si è trattato di una soluzione dettata, non solo, da motivi contingenti, ma rispondente ad un’idea di comunità territoriale che si esprime in forma istituzionale: non grandi scuole accentrate (modello urbano) - dunque - ma reti di piccole scuole in rapporto alle caratteristiche del territorio per rispondere ai bisogni-diritti degli studenti, in stretta interazione con le espressioni sociali, civiche, istituzionali. Questa tipologia organizzativa attesta il valore di integrazione sociale e di mantenimento-sviluppo di comunità che è attribuito alla scuola ben al di là della sua funzione meramente istruttiva e richiama la responsabilità che essa ha nei confronti non solo degli alunni e dei genitori, ma dell’intera comunità di appartenenza e del suo sviluppo. Sul piano formativo, gli Istituti Comprensivi sono impegnati a corrispondere un percorso in cui si evidenziano fasi di accoglienza, alfabetizzazione primaria, consolidamento e primo orientamento che sono l’essenzialità dei “curricola” come coordinamento tra i diversi cicli per evitare ripetitività e dispersioni. Il Dirigente scolastico La scuola … al centro La centralità della scuola nel sistema moderno delle autonomie e dei percorsi formativi, rappresenta una coessenza anche dei processi di sviluppo: soprattutto nelle realtà periferiche e di montagna, che una rinnovata sensibilità ri-definisce “piccole grandi patrie”, la scuola chiede di “fare sistema”, che solo una politica “comprensiva” può rendere pienamente realizzabile. Si tratta, quindi, di operare su due livelli:
Il Convegno odierno - e fin d’ora ringrazio tutti gli organizzatori, quanti hanno sostenuto in vario modo l’iniziativa ed i partecipanti ai lavori - non può non affrontare i temi propri degli Istituti comprensivi e quelli degli Enti locali e del territorio nel quale si situano, dei quali rappresentano, appunto, l’identità culturale e la spinta ad acquisire le dinamiche del rinnovamento e della modernità, in una società complessa, fortemente competitiva, ma generatrice sovente di “nuove periferie” umane e sociali. Il Sindaco di Sestino ………………………………………………………………………………………. Informazioni SESTINO
SESTINO
(AR) http://www.montefeltro.net/sestino/index.html Come arrivare Sestino dista da Arezzo circa 80 chilometri ( siamo in terra toscana ma dai nostri monti si vede il mare) e ci vuole in genere un'ora e un quarto :da Arezzo si prosegue per Palazzo del Pero, poi per Sansepolcro, quindi si sale verso Badia Tedalda, Ponte Presale - si svolta a destra seguendo l'indicazione per Sestino - e dopo venti minuti si arriva al paese |
La pagina
- Educazione&Scuola©