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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE
Facoltà di Scienze della Formazione
Dipartimento di Scienze dell’Educazione

Cittadinanza e convivenza civile nella scuola europea

Convegno internazionale
in collaborazione con le Associazioni professionali
A!DU, MMC, UCIIM e con l’ARDeP

Venerdì 12 dicembre 2003

Aula Magna del Rettorato

Via Ostiense, 159

Roma

Ore 9.00:

Apertura dei lavori:.

                    Guido Fabiani,

Magnifico Rettore dell’Università Roma Tre

 

Francesco Susi, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione

 

Roberto Cipriani, Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Educazione

 

Prima sessione:

presiede Sandra Chistolini (Roma Tre)

 

9.30-10.10:

L’educazione alla convivenza civile:

il nome e la cosa Luciano Corradini (Roma Tre)

 

10. 10-10.50:

I curricoli dell’educazione alla cittadinanza in alcuni paesi europei

Francois Audigier (Ginevra)

 

10.50-11.10:

Pausa

 

11.10-11.50:

Le dimensioni  e le componenti dell’educazione alla cittadinanza

Milena Santerini (Milano Cattolica)

 

11.50-12.30:

L’educazione alla politica per la costruzione dell’Europa

Piero Bertolini (Bologna)

 

12.30-13.10:

L’educazione a una cittadinanza di pace, in prospettiva storica

Emilio Butturini (Verona)

 

 

 

 

ore 14.45:

                           Seconda sessione              

presiede Mariangela Prioreschi,

 

(presidente AIMC)

 

15.00-15.40:

I saperi della cittadinanza

Emilio Lastrucci (Potenza)

 

 

15.40-16.20:

Le idee dei bambini sulle istituzioni economiche e politiche

Anna Emilia Berti (Padova)

 

 

16.20-17.00:

Educazione alla convivenza civile:

modelli e prospettive didattiche Paolo Calidoni (Sassari)

        17.00-17.40:

Profili degli studenti e profili dei docenti per l’educazione alla convivenza civile Isabella Poggi (Roma Tre)

 

        17.40- 18.30:

Dibattito e conclusione dei lavori

      

 

Essendo le Università e Associazioni professionali citate enti qualificati ai sensi del DM 177/2000 per la formazione dei docenti, i partecipanti potranno ottenere l’esonero dal servizio.

 

 

Presentazione scientifica

 

La capacità di orientarsi nella complessità del presente, riconoscendo e superando il passato e anticipando nella coscienza e nell’intenzione un futuro pienamente umano, e cioè pacifico, costituisce un fattore indispensabile di quella cittadinanza pluri­ma, che si presenta sempre più come grande meta civile del nostro tempo e come condizione per il suo sviluppo.

Il  richiamo al rispetto e alla promozione dei diritti umani, assunti come criterio supremo di orientamento dalle costi­tuzioni di tutti i paesi europei e dai documenti internazionali, rischia di apparire come astratta enunciazione di un desiderio, se non si studia in concreto la dinamica della loro emersione, della loro affermazione, della loro violazione, nel processo storico di popoli, nazioni, etnie, lingue, religioni, che variamente aspirano all’identità e alla solidarietà.

Agli appuntamenti europei, ai quali un numero di paesi sempre più ampio si sta vincolando, in virtù di una unificazione sui generis di tipo economico, sociale, civile e politico, giungono non  solo stati per lo più disomogenei, ma anche popoli cd etnie ricchi di peculiarità, di risorse e di limiti che vanno portati il più possibile alla consapevolezza critica, soprattutto delle giovani genèrazioni. Un ruolo importante spetta in proposito alla scuola e in particolare agli insegnanti, presenti e futuri: che cosa significa essere e diventare cittadini di una città, di una regione, di una nazione, dell’Europa e del Mondo? Come si possono condividere, già entro ogni città e ogni nazione, i diritti e i doveri di persone che talora sono o appaiono portatrici di valori tra loro in conflitto o addirittura in contraddizione? Con quale equipaggiamento giu­ridico, economico, culturale, morale i paesi europei si presentano agli appuntamenti delle diverse unificazioni iniziate e di quelle programmate? Quale ruolo, quali vizi, quali virtù, quali competen­ze (Mazzini avrebbe detto: quale missione) immaginiamo di por­tare nel concerto europeo? A quali condizioni si pensa che si possa continuare a farne pane? Quali costi comporta entrare e uscire da una “rete” istituzionale ai diversi livelli?

Con domande di sfondo di questo tipo si possono legge­re la norma della legge 53/2003, che chiede alla scuola di educare ai “fondamenti della convivenza civile”, i “profili educativi cultura­li e professionali” e le “indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati” di fonte ministeriale, che riconducono questa edu­cazione alle dimensioni della cittadinanza, della circolazione stra­dale, dell’ambiente, della salute, dell’alimentazione, dell’affettività.

Queste problematiche saranno affrontate dal Convegno proposto dall’Università Roma Tre, in collaborazione con tre Associazioni professionali di docenti e con l’Associazione per la Riduzione del Debito Pubblico.

Il Convegno si avvale di un contributo del MIUR, che ha promosso, in convenzione con l’IPSSARCT Panzini di Senigallia, la ricerca sullo stato delle “educazioni” nella scuola, il cui rappor­to conclusivo è stato pubblicato, a cura di L.Corradini, W.Fornasa, S.Poli, col titolo Educazione alla convivenza civile. Educare inse­gnare e formare nella scuola italiana, Armando, Roma 2003.


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