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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
- ISSN 1973-252X
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Speranze di pace

(Dedicata a tutte le vittime della guerra e della violenza

 e a chi lotta per eliminare le barriere dell’odio)

 

 

 

 

Echi

di guerra

recidono

speranze

di vita.

 

Dolori

muti e composti,

come lacrime di perle,

imbiancano il Natale

dei diritti negati

dei popoli.

 

Pace, dignità e giustizia

non hanno

fede, confini e colori:

i sogni

viaggiano

sulle ruote dell’anima.

 

Oltre i muri dell’odio,

il futuro

ha occhi di niño

e sguardi di glato,

incanto di Tigri

e di Eufrate.

 

                                             

                                      (Maria Angela Zecca)

 

         P.S. :  dalla lingua spagnola:  niño = bambino;

                           dalla lingua rom        : glato = bambino affamato

 

Dedicata a un bambino palestinese, o afghano, o iracheno, o…?

(Dedicata a tutti i bambini vittime della guerra e della violenza degli adulti)

 

 

 

All’ombra dei cedri e delle grandi palme

non c’è riparo

dall’odio dei fucili

nè dalle bombe degli aerei

 

La tua casa

è un campo sterminato

di corpi

violati dalla morte

 

La terra dei padri

è una promessa

illividita dallo sguardo cieco

della mitraglia dei cannoni

 

Inutili speranze

vendono

i trafficanti d’armi

al mercato della pace

 

Nessun odio

consumerà la tua vendetta

Nessuna vendetta

potrà lenire il tuo dolore.

 

                                                         

                                                                           

                                       ( Maria Angela Zecca )

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il colore della vita

                                             Vorrei avere un colore

per dipingere d’amore

la vita.

( Maria Angela Zecca )

 

 

 

 

 

 

D’incanto e di luce

( Dedicata a Hadji Abukar Papa Hagi )

 

E verrà

un’alba

d’incanto

e di luce:

un mattino

 in cui il Divino

splenderà la terra

di pace.

(Maria Angela Zecca)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Art. 11 della Costituzione Italiana

( A difesa del diritto di autodeterminazione dei popoli

 e in solidarietà delle genti oppresse dalle

 “civiltà del progresso”)

 

 

Sotto il cielo di Bagdad,

il Tigri e l’Eufrate

scorrono

flutti  di sangue.

 

Sotto il cielo di Bagdad,

oltraggi di donne

han  seni

e occhi vuoti.

 

Sotto il cielo di Bagdad,

vecchi e  bambini

si spengono all’alba,

come tremule luci:

 

speranze di pace,

infrante

dai bagliori preventivi

dei missili.

 

Sotto il cielo di Bagdad,

muoiono

gli occidenti dell’effimero,

dell’opulenza e del petrolio:

 

la Casa Bianca ha negoziato

a Wall Street

il sogno americano

di libertà e giustizia.

 

                                                               Sotto il cielo di Bagdad,

chi semina odio e violenza

raccoglierà

vendetta e terrore.

 

Sotto il cielo di Bagdad,

riluce ancora l’antica civiltà dei Sumeri:

nessuno piegherà

la terra fiera di Mesopotamia.

 

                                                                                                  (Maria Angela Zecca)

P.S.:  art. 11 della C.I.  :

“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione      delle  controversie internazionali”.

 

 

 

 

 

 

 

Ai sensi dell’art. 3 della Costituzione Italiana

( Con dedica alla collega Paola Murro e ad E.S. )

Io sono credente

di un Dio non vedente.

 

Non ho gambe,

occhi

ed orecchi,

né rampe di scale

per salire

e volare.

 

Ho mille paure

e bisogno di cure.

 

Sono,

anche,

incapace

e demente,

fastidio di amici

e di ogni parente.

 

Se solo potessi

al mondo gridare

che dignità

è pari opportunità

nelle difficoltà

quotidiane!

 

Quale libertà

non è violabile

a chi

è diversamente abile?

 

Chi dice

che sono speciale

e un costo sociale

non conosce

la Carta Costituzionale:

 

io sono un Eguale,

un Cittadino Italiano

ai sensi dell’art. 3.

( Maria Angela Zecca)

 

Ascolta, ascolta Israele!

( A David Grossman e al suo impegno per la pace )

 

 

Ascolta, ascolta Israele!

Nessun massacro,

sterminio

o invasione

sacralizza un credo,

un genocidio

e un’occupazione.

Ascolta, ascolta Israele!

Nessun fiele

può restituire

storia e memoria,

quiete

 ad un dolore

che devasta

ancora il cuore.

Ascolta, ascolta Israele!

Nessuna vendetta

guarirà

le piaghe

del Ricordo.

 

(Maria Angela Zecca)

 


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