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I Diari come memoria storica ………………………………… Ricordando Hetty Nel giorno della memoria vorrei condividere con voi le parole di Hetty Hillesum morta all'età di 29 anni ad Auschwitz nel novembre 1943. Etty nata in una famiglia della borghesia intellettuale ebraica visse in Olanda. Era una giovane universitaria, amava l'arte e amava i classici . Amava dire: "Michelangelo e Leonardo. Anche loro sono nella mia vita, e la riempiono. Rilke, Dostoevskij e Sant'agostino. E gli evangelisti. Ognuno di loro ha qualcosa di bello da raccontarmi e molto da vicino". Etty era una giovane alla ricerca del senso della sua vita. La cultura, le emozioni, gli amori vissuti con foga, l'emotività da tenere sotto controllo, la voglia di progettare il proprio futuro, l'amicizia, il cammino per costruire la propria identità. Questa é la giovinezza di Etty, quella che lei stessa racconta nel suo diario. Ma in quel diario c'è anche il cammino interiore di Etty quello che la porta a scrivere nelle ultime pagine del diario "la miseria che c'è qui è veramente terribile - eppure, alla sera tardi, quando il giorno si è inabissato dietro di noi, mi capita spesso di camminare di buon passo lungo il filo spinato, e allora dal mio cuore s'innalza sempre una voce -non ci posso far niente, è così, è di una forza elementare -, e questa voce dice: la vita è una cosa splendida e grande, più tardi dovremo costruire un mondo completamente nuovo. A ogni nuovo crimine o orrore dovremo opporre un nuovo pezzetto di amore e di bontà che avremo conquistato in noi stessi. Possiamo soffrire ma non dobbiamo soccombere. E se sopravviveremo intatti a questo tempo, corpo e anima ma soprattutto anima, senza amarezza, senza odio, allora avremo anche il diritto di dire la nostra parola a guerra finita. Forse io sono una donna ambiziosa: vorrei dire anch'io una piccola parolina" (da Diario 1941-1943 Etty Hillesum Adelphi). Le parole di Etty sono vive oggi più che mai. Sono un invito a credere nell'uomo, nella vita e nella società. Sono uno stimolo a lottare contro l'amarezza e l'odio, solo allora, secondo Etty, avremo il diritto di dire la nostra parola e partecipare alla costruzione di una società più giusta. ^^^ ^^^ ^^^ ...I Diari dal diario personale di Anna Frank (1942-44) a quello recente di Zlata Filipovic (1991-93)* , sono documenti storici e testi di riflessione Il primo ha accompagnato la nostra giovinezza, il secondo quella dei nostri figli e scolari... diari per registrare gli eventi della vita quotidiana ma anche le speranze delle ragazzine che, nonostante tutto ,continuano a costruire il loro futuro, studiando , leggendo, progettando Bambine divenute donne all'improvviso, che hanno trovato un sostegno in due amiche immaginarie Kitty e Mimmy: Ann Frank si rivolge al suo diario come fosse un amica "spero che ti potro' confidare tutto, come non ho mai potuto fare con nessuno"le scrive. Infatti le racconta i suoi desideri di chiacchierare, di liberta', di amicizia, le sue inquietudini, il girovagare da una camera all'altra, il respirare l'aria dalla fessura di una finestra chiusa, il battito del suo cuore Sono queste amiche immaginarie a sostenere le fanciulle in quelle situazioni disperate e a far si' che le loro voci immortali testimonino le loro sofferenze e invochino pace Nelle notti passate in cantina, nell'esplodere delle granate,tra le raffiche dei cecchini,le case in fiamme, gli amici uccisi, le parole di Zlata urlano contro l'ingiustizia di chi ha distrutto la sua infanzia "Io amavo la mia infanzia e ora una terribile guerra mi sta portando via tutto. Perche?"... chiede Zlata Noi ovviamente non siamo in grado di rispondere, tutt'al piu' possiamo riflettere e far riflettere A tale scopo puo' giovare la lettura dell'intervento del prof Luciano Corradini che riportiamo qui sotto:
……………………………… *Zlata Filipovic e' nata a Sarajevo il 3 dicembre 1980 E' figlia unica di genitori musulmani; ma nella sua famiglia scorre anche sangue croato e serbo. ………………………………………………………………………….
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