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DICHIARAZIONE E PIANO PROGRAMMATICO
Dignitari religiosi, Imam e Rabbini, insieme ai Cristiani e agli altri esperti religiosi da tutto il mondo incontrati al Terzo Congresso Mondiale di Imam e Rabbini per la Pace, per definire vie di difesa il sacro carattere di pace, tutti insieme, e per impegnare se stessi, al presente, a mettere in atto tutte le misure possibili, nell’ambito di un contesto religioso, per risolvere il conflitto Israelo-Palestinese. Il Congresso si è tenuto in Parigi dal 15 al 17 Dicembre 2008, sotto il patrocinio dell’UNESCO e con il sostegno di Sua Eccellenza Maitre Abdoulaye Wade, Presidente del Senegal e presidente in carica nell’11ma Sessione della Islamic Summit Conference.
Prima di tutto e soprattutto, gli Imam e i Rabbini, e con loro i Cristiani, ribadiscono qui il loro impegno concreto a denunciare e condannare d’ora innanzi, incessantemente e pubblicamente, ogni forma di violenza, terrore, ed ingiustizia individuale e collettiva commessa nel nome di Dio e/o delle proprie rispettive religioni o scritture sacre. Essi ribadiscono altresì la propria determinazione ad essere attivi custodi della Sacralità e della Pace.
Il Terzo Congresso Mondiale di Imam e Rabbini per la Pace ha deciso: 1. Di allargare il dialogo per includere i Cristiani. 2. Di includere le donne e i giovani nelle loro discussioni e processi decisionali. In seguito ad una estesa discussione, è stata stabilita una linea guida che stabilisce dei tangibili impegni per la pace da parte dei leaders religiosi.
I moderatori si sono impegnati a garantire un approfondimento dei temi considerati nei rispettivi gruppi di lavoro. Essi stileranno un documento riassuntivo di tutti gli spunti e le proposte di azione rilevanti trasmessi dai membri del Congresso.
Il Congresso ha deciso di stabilire un gruppo multi religioso permanente formato per il momento da 14 membri, per: 1. Formulare iniziative e proposte per la pace, presentate da leaders religiosi per successiva distribuzione e adozione; 2. Organizzare e garantire il sistematico coinvolgimento di donne e giovani nella progettazione e nell’implementazione di programmi educativi sulla pace; 3. Sostenere, coordinare ed ampliare i prossimi incontri ed attività organizzati dalla Fondazione Hommes de Parole nell’ambito del suo programma “Imam, Rabbini e Cristiani per la Pace”; 4. Ampliare la rete di partners e partecipanti sulla base del programma interreligioso dell’UNESCO e del programma “Imam, Rabbini e Cristiani per la Pace”; 5. Adottare, in caso di crisi o di conflitti, una posizione comune derivante dai valori di etica e di pace dei tre monoteismi (Difesa della sacralità della pace e della vita) 6. Stendere una carta dell’etica nelle religioni che possa diventare un vero manuale del “vivere insieme”, che verrà diffusa usando ogni moderno mezzo di trasmissione, e che evidenzierà le regole d’oro e i valori comuni delle religioni; 7. Formare immediatamente un comitato “rappresentativo” di Imam, Rabbini e Cristiani che parleranno alle autorità politiche in nome di tutti i membri del “Congresso Mondiale di Imam, Rabbini e Cristiani per la Pace, così come di chiunque altri scelga di unirsi a questo movimento. Tale comitato presenterà le “richieste collettive del Congresso” direttamente ai politici. Queste richieste saranno intese a facilitare la risoluzione del conflitto Israelo-Palestinese.
Questo gruppo di lavoro comincerà le sue attività oggi stesso. Il suo primo riaggiornamento avrà luogo il 15 marzo 2009 a Gerusalemme.
Terzo Congresso Mondiale di Imam e Rabbini per la Pace Parigi, UNESCO, Mercoledì 17 Dicembre 2008
Composizione del gruppo di lavoro
Mr Alain Michel – Direttore generale della Fondazione Hommes de Parole (Svizzera/Francia) Ms Rosa Guerreiro – Specialista di Programma – Progetti relativi al dialogo intercultural, in particolare al dialogo interreligioso – Sezione Pluralismo e Dialogo Interculturale, UNESCO (Parigi, Francia) Mr Doudou Diene – Osservatore Speciale delle Nazioni Unite sulle forme contemporanee di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e intolleranze correlate (Francia) Rabbi Ari Smadja – Rabbino di Ramat Shlomo (Israele) Rabbi Marc Raphael Guedj – Già Rabbino Capo della Congregazione Ebraica Tradizionale di Ginevra e Presidente della Fondazione Inter-Religious Roots and Sources (Svizzera) Rabbi Claude Sultan – Direttore dell’Istituto Rabbinico Rachi di Troyes, e professore al Seminario Rabbinico Francese (Francia) Rabbi Tsion Cohen – Rabbino di Shaar-Hanegav (Israele) Imam Abduljalil Sajid – Presidente in carica del Consiglio Musulmano per l’Armonia Religiosa e Razziale (MCRRH) del Regno Unito; Rappresentante Europeo del WCMIR - Consiglio Mondiale per le Relazioni Interreligiose dei Musulmani (Regno Unito) Imam Yahya Pallavicini – Vice-Presidente della CO.RE.IS. (Comunità Religiosa Islamica) Italiana (Italia) Imam Yahya Hendi – Segretario Generale di Clergy Beyond Borders, Presidente di Imams for Universe, Dignity, Human Rights and Dialogue, Cappellano Islamico e professore alla Georgetown University (Stati Uniti) Dr Ghassan Manasra – Direttore del Centro per la Cultura Islamica (Nazareth) Mr Leonid Kishkovsky – Moderatore della Conferenza Mondiale delle Religioni per la Pace (WCRP) e Direttore Internazionale degli Affari Esterni e delle Relazioni Inter-chiese per la Chiesa Ortodossa in America (Stati Uniti) Mr Patrice Brodeur – Titolare di una Cattedra di Ricerca in Canada: Islam, Pluralismo e Globalizzazione (Canada) Cheikh Raed Bder – Direttore dell’ Adam Center for Interreligious Dialogue in Qfar Qasem |
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