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Si può acquisire un metodo di studio ? Si può “imparare ad imparare” ? L’intelligenza è modificabile ? Domande che si ripetono da decenni senza che sia data loro una risposta completa, esaustiva e concreta. Quesiti che ci poniamo in particolar modo quando si notano problemi di rendimento: allora veniamo interrogati dalle famiglie, che vedono i loro ragazzi passare ore e ore al tavolino senza purtroppo raggiungere risultati apprezzabili. Allora rimbalzano tra i vari ordini di scuola domande quali: perchè il ragazzo non possiede un suo metodo di studio? Perchè non e’ motivato? Perchè non riesce a fare collegamenti? Perché impara a pappagallo senza ragionare? In questi casi diventa un’esigenza cercare di dare una riposta al fine di salvaguardare il futuro e la salute mentale del ragazzo, attrezzandolo per poter proseguire il cammino scolastico senza incidenti Crediamo che la problematica debba essere considerata sotto diversi punti di vista diversi:la prima di dare agli studenti le tecniche per studiare quali l’utilizzo di informazioni, tabelle, schemi, sintesi…. La seconda aiutare il ragazzo a ragionare in modo critico su ciò che studia sviluppando un proprio pensiero autonomo , la terza far nascere la motivazione a studiare come esigenza di ricerca e interesse personale Da un pò di anni si parla di personalizzazione come uso di stili cognitivi in base ai quali il ragazzo una volta individuato il proprio stile di apprendimento, dovrebbe adottare un metodo di lavoro favorito dallo stile personale che consiste nel modo personale di fissare, organizzare e recuperare le informazioni. Per un sistema scolastico centrato sui saperi disciplinari, il problema diventa quello di far acquisire allo studente la consapevolezza dei meccanismi mentali implicati nel lavoro scolastico e nel controllo dell’apprendimento quali: le strategie di studio , la predizione delle proprie difficoltà o delle proprie facilitazioni all’interno delle singole situazioni, la pianificazione delle strategie, il monitoraggio cioè la capacità di cogliere i propri processi….. Anche in base a recenti affermazioni quali quella attribuita a Bacone “ passare troppo tempo a studiare è pigrizia “ crediamo necessario far impiegare ai ragazzi il tempo efficacemente e con risultati apprezzabili . Pubblichiamo alcuni lavori sul tema auspicando preziosi suggerimenti da chi ritiene le nostre domande necessarie per quelle famose competenze che fanno sperare in un futuro dove l’esame non è l’incubo dei nostri sonni ma un’esperienza gratificante di crescita personale “Metodo di studio e
strategie di apprendimento“ Giovanni Pontara, L’Educatore n° 20
/2003 “Studiare e connettere” I
risultati di una ricerca di Giuseppe Tidona Bibliografia ragionata sul metodo di studio |
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