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STRATEGIE DI PACE ……………………………………………………. LA PREMESSA In un’ottica di trasformazione culturale nella quale le differenze siano risorse e non motivo di contrasto, riteniamo importante che l'educazione alla pace diventi modalità pedagogica trasversale alle varie discipline. Educazione alla Pace: non dunque come tentazione intimistica che tende a pacificare le persone interiormente, senza offrire strumenti per agire sulla realtà, ma come capacità di stare nel conflitto e di risolverlo positivamente. Facilitare la presa di coscienza delle potenzialità creative insite in questa pedagogia: è un primo passo di questo processo educativo, processo che meglio si attiva attraverso esperienze concrete vissute in un piccolo gruppo.
Il nostro metodo: " Aiuta molto di più un educatore che sa autenticamente ascoltare i bambini che cento lezioni sui diritti umani" (D.Novara) *********************************************************************** GLI STRUMENTI: …………………….. "Educare per la pace" di Maria Montessori Non mi hanno mai interessata molto le questioni dell’adulto e perciò non mi sono mai occupata di politica. Ho dedicato la mia vita al bambino; ed è l’amore che sento per questo che mi ha condotto a prendere un profondo interesse alla questione della pace. Quest’interesse è entrato ultimamente in una fase attiva e mi ha condotto ad entrare in comunicazione con altre persone che lottano per questa causa. I miei punti di vista non sono quelli di un critico, ma quelli di uno spettatore ignaro di politica. Per me che non sono abituata a trattare i problemi che si riferiscono all’umanità adulta la questione della pace mi sembra caotica; ancora più: ho l’impressione che il vero significato della pace sia sconosciuto. Non dico questo come critica né spinta da nessun "anti". Certamente considero contrario all’essenza della parola pace l’antipatia verso una parte qualunque dell’umanità. Un "anti" è sempre il primo passo verso il conflitto. No; volli come psicologo studiare la questione della pace collo stesso spirito con il quale la scienza investiga qualunque altro tema. Mi accostai piena di speranza a scrutare le differenti mentalità che rappresentano le diverse attitudini pacifiste. Mi animava l’ottimismo proprio dell’inesperto, e ricevetti una impressione profonda e sgradevole perché dovunque posavo gli occhi provavo l’assurda sensazione che proprio i mezzi che si impiegavano per promuovere la pace e le anime stesse che si erano votate alla sua causa tendevano ad accelerare la guerra. Ho assistito a riunioni pacifiste a cui concorrevano persone che venivano da tutte le parti del mondo, con personalità universalmente conosciute come campioni della pace, che si riunivano per mostrare come l’opinione pubblica mondiale propugnava e desiderava la pace. In mezzo a questi si alzò in una certa occasione un uomo che giusto arrivava dal campo di battaglia e che, col pugno in alto, dichiarò che il suo partito stava assicurando la pace in Europa. Nessuno sembrò avvertire la strana contraddizione; al contrario, il pubblico in massa si alzò in piedi per applaudirlo con frenetico entusiasmo. Più tardi lessi che personaggi delle chiese cristiane che in nome di Colui che essendo schiaffeggiato presentava l’altra guancia, dichiaravano che la guerra era necessaria per difendere il Cristianesimo, la pace e la civilizzazione. Questa gente, parlava essa sul serio? Potevano realmente sperare di persuadere il pubblico che essi avevano la pace nel cuore? Tale fu la mia prima impressione. Però nell’approfondire di più la questione fu ancora maggiore la mia sorpresa nello scoprire che ogni gruppo era sincero nelle sue credenze e nella sua convinzione della ipocrisia degli altri. "Come può pretendere lei di affermare che essi credono quello che professano, mi dicevano alcuni. Non vede che mentre essi predicano la religione cristiana, il perdono, non uccidere e proteggere gli oppressi contro i tiranni, benedicono le armi dei despoti che assassinano gli indifesi?". "Dio ci comanda di perdonare, mi dicevano altri; ma il fatto sta che questi non sono uomini, sono demoni. Distruggono la morale, sopprimono la famiglia; bruciano le chiese e le immagini del Cristo. No! Sono le orde del male che cercano di soffocare il gregge del Redentore". E se si getta uno sguardo sulle differenti nazioni si vede che non solo i governi, ma i partiti opposti si forniscono dei più terribili mezzi di distruzione, col fine di mantenere la pace nel mondo. "Perché, dicono, se una nazione è armata e l’altra no, la debolezza di quest’ultima sarà una tentazione per la prima". Oppure: "Se il nostro partito non guadagna proseliti e non scaglia il colpo a tempo, non sarà possibile trattenere l’onda di anarchia, disordine e distruzione che minaccia di travolgere i pacifici cittadini". Altri dicono invece che se gli amanti della libertà non si uniscono per la pace, il mondo intiero si convertirà in una massa di schiavi soggetta a tutte le umiliazioni e soggetta ad interventi e controlli fino nell’intimità della vita familiare. Di modo che se andiamo dall’uno all’altro cercando di identificarsi coi punti di vista rispettivi, abbiamo l’impressione che la logica di ciascuno sembra essere la verità limpida e pura. Tutti hanno ragione, e ogni gruppo è perfettamente convinto della giustizia delle sue proprie opinioni e persuaso che per arrivare a una vera pace deve fare o preparare la guerra. Questa fu la impressione che risultò dalla mia ignoranza ed inesperienza. Quello che si chiamava pace sembrava essere un turbine di passioni e di odii; o ciò che è peggio una sorridente acquiescenza che nascondeva la più profonda mancanza di fiducia. Malgrado la mia inesperienza ed ignoranza non posso fare a meno di ritenere logico il pensiero che la pace non può limitarsi a desideri di genti che hanno differenti opinioni, o ad un periodo di sosta tra due guerre, durante il quale il mostro stanco si riposa per recuperare energie per un nuovo e più terribile sforzo. La pace deve convertirsi in una scienza; in qualche cosa di positivo analizzato in tutti i suoi fattori: e studiato in ciascuno di essi con cura e previsione. Qualche passo è già stato fatto in questo senso: tentativi di accordi politici e lo studio di fattori economici per facilitarli. Però anche qui ho l’impressione che questi sforzi, anche ottenendo un successo, sono soltanto rimedi temporali ed esterni. Sono come la cura di urgenza dei sintomi di una malattia. Ma applicando cure esterne ai sintomi isolati, come il dolor di testa o la impressione di asfissia non si cura la malattia del cuore che li produce; e benché questi rimedi locali si applichino con frequenza, gli infringimenti alla pace si riprodurranno fino a che non sparisca la sua causa centrale. La pace è un problema essenzialmente umano e il fattore principale di tutti i problemi umani è l’umanità stessa. Perciò la formazione e la preparazione dell’individuo è per la risoluzione del problema della pace più importante che la politica o la economia. La conoscenza dell’anima umana deve occupare il primo posto. Il fatto che malgrado il trascorrere di migliaia di anni di civilizzazione coesistano ancora due tendenze morali, una che condanna l’uccidere, e l’altra che lo esalta, dimostra che l’anima umana non ha realizzato nessun progresso ed è tanto sconosciuta nei suoi fattori psichici come lo era nelle remote età cantate da Omero. L’umanità deve perciò volgere su se stessa l’interesse che ha mostrato finora sulle cose esterne e che le hanno permesso di fare passi giganteschi nella civilizzazione meccanica, fino al punto di avere superato gli uccelli nel volo e di potersi fare udire pur mormorando al di là dei mari e dei continenti. L’Umanità deve adesso considerare se stessa. La educazione non può più occupare un posto secondario in rapporto coi grandi problemi sociali di oggi. Questo è già stato compreso dalle nazioni totalitarie che utilizzano la scuola per inculcare nell’infanzia e nella gioventù dei rispettivi paesi le idee del proprio regime. Ma l’anima dell’uomo, invece, deve essere studiata dalle sue origini e il suo sviluppo deve essere protetto tanto gelosamente quanto la nazione stessa per la cui difesa si fabbricano da per tutto grande quantità di armamenti. Desidererei poter offrire per la pace una poderosa organizzazione, ma non ho niente. Solo dispongo della voce del bambino, che lotta per non essere travolto nella voragine delle macchine e nelle spaventevoli forze di una umanità frenetica. Però se questa debole voce arriva a farsi udire, indicherà un nuovo cammino verso la pace; mostrerà la semenza di una nuova umanità o piuttosto della umanità tale come dovrebbe essere, se non fosse stata deviata dai sacri sentieri che Dio le segnò. È il bambino fresco e puro, che, quando glielo abbiamo permesso, ci ha rivelato le leggi della crescenza psichica; e ha dimostrato che non ha necessità di oppressione per diventare un essere disciplinato ed efficace, che potrà condurre i nostri passi verso la pace per un cammino diverso da quello che fu seguito finora; un cammino distinto da quello dell’adulto nel quale perfino negli intenti di perdono predomina un risentimento che impedisce di comprendere il significato della parola Pace. Il presente contributo è stato pubblicato in Vita dell’Infanzia, dicembre 2001, n. 10. .
********************************************************************** I PERCORSO Primo obiettivo della formazione e' quello della conoscenza di se', delle qualita' e dei difetti, delle potenzialita' e dei limiti, della propria forza e della fragilita', della valorizzazione di ognuno/ognuna per quello che e', il che comporta un rafforzamento della propria identita' e una crescita dell'autostima
SETTE MODI PER "SBOCCIARE" di T. Ammistrong COME SCOPRIRE LO STILE PERSONALE DI APPRENDIMENTO DI VOSTRO FIGLIO A scacchi Peter riesce a battere qualunque rivale.
Sally trascorre il suo tempo libero ascoltando musica lirica ed è una
superatleta. Frank diverte i suoi compagni con interminabili storie di
avventura. Ann ama disegnare e dipingere. A scuola June non fa che
organizzare feste e comitati. David trascorre il tempo a casa, da solo,
a programmare iniziative commerciali. Oltre il discente "destro-encefalico" La teoria delle intelligenze multiple non è
certamente il primo modello a essere stato elaborato sulle abilità
umane. Per anni si è cercato di inventare modi per descrivere e misurare
i livelli di intelligenza: tutti i livelli, dalla stupidità alla
genialità. Ma ciò che rende encomiabile il tentativo di Gardner è che
egli poggia il suo modello su una solida base di ricerca neurologica,
test psicologici, esperimenti con animali, attività evolutive con i
bambini, relazioni descrittive di abilità eccezionali, e studi
interdisciplinari. La cultura definisce chi è "ritardato" Mentre la nostra società incoraggia le abilità
linguistiche, logico-matematiche e intrapersonali, altre culture danno
grande rilievo alle sette diverse intelligenze. Nella società Anang
della Nigeria, per esempio, l’intelligenza musicale e quella
corporeo-cinestetica sono altamente sviluppate. All’età di cinque anni,
i bambini di questa società sanno cantare centinaia di canzoni, suonare
numerosi strumenti a percussione, ed esibirsi in decine di danze
complesse. Nelle culture eschimesi, l’intelligenza spaziale è una
qualità superiore perché gli eschimesi attribuiscono un alto grado di
sopravvivenza alla capacità di individuare sottili differenze sulle
superfici innevate o ghiacciate. Preferiscono non essere sulla parte
sbagliata della lastra di ghiaccio che affonda nell’acqua! Nei test di
attitudine spaziale, il 60 per cento dei bambini eschimesi raggiunge lo
stesso risultato del 10 per cento dei migliori bambini americani. In
alcune culture delle Isole dei Mari del Sud, l’abilità di costruire e
governare una canoa, e di saper navigare seguendo le stelle – il che
richiede una intelligenza corporeo-cinestetica e spaziale superiore – è
molto importante. In breve, molte culture non occidentali possiedono una
intelligenza interpersonale altamente evoluta, ma la famiglia e i legami
tribali sono così dominanti da non favorire lo sviluppo dell’identità
individuale. Ci capita di vivere in una società in cui il bambino che esita nell’apprendimento della lettura è in difficoltà. Ma tutti abbiamo visto bambini dislessici che disegnano meglio di quelli che sanno controllare la lettura, e che hanno capacità visivo-percettive o visivo-motorie superiori. Il mio sospetto è che in una società incolta questo bambino avrebbe una difficoltà minima e potrebbe in realtà fare meglio grazie alle sue doti visivo-percettive, mentre molti di noi che non hanno problemi potrebbero ottenere scarsi risultati in una società in cui una gamma diversa di talenti sarebbe necessaria per avere successo. Acquisteremo una nuova categoria di lievi lesionati mentali man mano che le richieste di una società mutano? Il modello di Gardner offre un nuovo modo di comprendere la persona nel suo complesso – compresi i punti di forza e le debolezze – senza relegarla per sempre alla condizione di "discente ritardato". La cosa più importante è che ognuno di noi abbia la possibilità di brillare in un’area specifica della propria esistenza. Ciò rende l’approccio di Gardner uno strumento meraviglioso per descrivere le abilità dei bambini classificati o trascurati dalla scuola nel suo frettoloso tentativo di educare secondo una definizione restrittiva di "competenza". Come scoprire lo stile personale di apprendimento del vostro bambino Ognuno possiede tutti i sette tipi di intelligenza in
proporzioni diverse. Il vostro bambino può essere un grande lettore ma
un insufficiente studente in matematica, un formidabile disegnatore ma
un goffo giocatore sul campo. I bambini possono anche mostrare una vasta
gamma di punti di forza e debolezze all’interno della stessa area di
intelligenza. Il vostro bambino può scrivere molto bene ma avere
difficoltà nell’ortografia e nella grafia, leggere molto male ma essere
un ottimo narratore, giocare un’eccellente partita a pallacanestro ma
incespicare sulla pedana da ballo. L’intelligenza linguistica I bambini dotati di abilità linguistiche hanno capacità uditive altamente sviluppate e si divertono a giocare con i suoni del linguaggio. Spesso pensano con le parole. Hanno la testa assiduamente infilata in un libro, oppure sono occupati a scrivere una storia o una poesia. Sebbene non si divertono a leggere o scrivere, possono essere dei narratori di talento. Amano spesso giochi di parole e possono avere una buona memoria per la poesia, le canzoni e i particolari. Possono voler diventare scrittori, segretarie, redattori, esperti in scienze sociali, insegnanti di materie letterarie, o politici. Imparano al meglio con la verbalizzazione e con l’ascolto e la memorizzazione visiva delle parole. I bambini linguisticamente dotati: • amano scrivere; L’intelligenza logico-matematica I bambini dotati in questa forma di intelligenza pensano con i concetti. Prima dell’adolescenza, essi esplorano gli schemi, le categorie, e le relazioni manipolando attivamente l’ambiente circostante e sperimentando con le cose in un modo controllato e ordinato. Nell’età adolescenziale, sono capaci di forme di pensiero logico altamente astratte. I bambini dotati in quest’area si domandano e riflettono continuamente sugli eventi naturali. Preferiscono rimanere davanti al computer e giocare al piccolo chimico, cercando di trovare la risposta a problemi difficili. Amano i rompicapi, gli indovinelli logici, e i giochi che richiedono abilità di ragionamento (come gli scacchi). Questi bambini vogliono crescere per diventare scienziati, ingegneri, programmatori di computer, contabili o addirittura filosofi. I bambini dotati di una intelligenza logico-matematica: • risolvono problemi di matematica velocemente a
mente; L’intelligenza spaziale Questi bambini sembrano conoscere la collocazione di tutti gli oggetti in casa. Pensano con le immagini e i disegni. Sono loro che trovano gli oggetti smarriti o mal riposti. Se doveste cambiare la disposizione dell’arredamento in casa, essi sarebbero molto sensibili al cambiamento e reagirebbero con gioia o con sgomento. Amano fare spesso labirinti e giochi di composizione. Trascorrono il tempo a progettare, a disegnare oggetti, a giocare con la Lego, o semplicemente a sognare a occhi aperti. Molti di loro sviluppano un interesse per le macchine e gli aggeggi, a volte realizzano proprie invenzioni. Può darsi che desiderino diventare architetti, artisti, meccanici, ingegneri, o urbanisti. I bambini con una forte intelligenza spaziale: • trascorrono molto tempo in attività artistiche; L’intelligenza musicale I bambini dotati di talento musicale spesso cantano, canticchiano a bocca chiusa, o fischiano dei motivi tra sé e sé. Basta suonare un pezzo musicale e questi bambini si riconoscono dal modo in cui cominciano immediatamente a muoversi e a cantare la stessa musica. È possibile che suonino già uno strumento musicale o cantino in un coro. Tuttavia, altri bambini con la predilezione per la musica mostrano le proprie potenzialità semplicemente apprezzandola. Avranno solide opinioni sulla musica che ascoltate alla radio o allo stereo. Sono loro che indurranno un gruppo a cantare in occasione di una escursione con tutta la famiglia. Sono anche molto sensibili ai suoni non-verbali dell’ambiente circostante – come il trillare dei grilli e le campane che suonano in lontananza – e sentiranno cose che gli altri della famiglia non hanno sentito. I bambini musicalmente dotati: • suonano uno strumento musicale; L’intelligenza corporeo-cinestetica Questi bambini si dimenano a tavola mentre fanno colazione e bisogna scusarli se sono i primi a sfrecciare fuori dalla porta diretti nel giardino del vicino. Essi elaborano la loro conoscenza attraverso sensazioni corporee. Hanno "sentimenti istintivi" quando rispondono alle domande dei test scolastici. Alcuni hanno un corpo ingentilito dalle attività sportive e dalle abilità nella danza, nella recitazione e nella mimica (sono bravissimi nell’imitare le vostre qualità migliori e peggiori). Altri sono particolarmente dotati di un’ottima coordinazione motoria e possono eccellere nella dattilografia, nel disegno, nella composizione degli oggetti, nel cucito, nelle arti manuali e in attività simili. Comunicano con molta efficacia attraverso i gesti e altre forme di linguaggio corporeo. A volte possono essere classificati come ipercinetici a casa e a scuola se non esistono sbocchi appropriati per loro. Per apprendere hanno bisogno di muoversi e di tradurre le cose in pratica. I bambini che primeggiano nell’intelligenza corporeo-cinestetica: • sono bravi negli sport competitivi; L’intelligenza interpersonale Questi bambini comprendono la gente. Spesso sono dei leader fra i loro compagni di vicinato o in classe. Organizzano, comunicano e, nella peggiore delle ipotesi, manipolano. Sanno cosa succede a chiunque nel vicinato, a chi piace quel bambino o quella bambina e a chi quell’altro o quell’altra, chi ha litigato, chi si prenderà a botte dopo la scuola. Questi ragazzini si distinguono mediando nei litigi fra i compagni grazie alla loro misteriosa abilità di influenzare i sentimenti e le intenzioni degli altri. Da grandi vorrebbero diventare consiglieri, uomini d’affari, o fondatori di organizzazioni. Imparano meglio rapportandosi agli altri e collaborando. I bambini dotati di un’intelligenza interpersonale: • hanno molti amici; L’intelligenza intrapersonale Come per i bambini che hanno una intelligenza interpersonale, quelli con una intelligenza intrapersonale possiedono una forte personalità. Tuttavia molti di loro tendono a isolarsi dalle attività di gruppo e preferiscono invece "fiorire" nell’isolamento. Hanno una profonda consapevolezza dei propri sentimenti più intimi, dei propri sogni, delle proprie idee. Amano tenere un diario o hanno progetti e hobby in corso che sono quasi segreti. In loro c’è una certa dote di saggezza interiore, di abilità intuitiva, o persino una certa disposizione telepatica che accompagna molti di essi per tutta la vita. Questo profondo senso di sé li isola e li trascina verso una meta che solo loro conoscono. Possono voler diventare scrittori, piccoli commercianti che gestiscono attività creative, o dedicarsi alla vita religiosa. I bambini dotati della intelligenza intrapersonale: • mostrano un senso di indipendenza o una forte
volontà; Gardner mette in guardia contro l’uso di test convenzionali quando si cerca di identificare i tipi di intelligenza nei bambini. I test formali che chiedono ai bambini di rispondere alle domande oralmente, di riempire gli spazi vuoti, o svolgere altri esercizi con carta e penna, tendono a favorire gli studenti che hanno ottime abilità linguistiche e logico-matematiche, discriminando quelli che sono deboli in queste discipline ma molto bravi in una o più altre. Purtroppo le scuole persistono in questo tipo di valutazione. Il prossimo capitolo esplora il problema della verifica nella scuola, mostrando come i test formali limitano pericolosamente la nostra percezione delle capacità del bambino. Vi presenta valide ragioni per scartare la maggior parte dei risultati dei test standard utilizzati per giudicare vostro figlio, e offre delle alternative pratiche per scoprire e descrivere il potenziale di apprendimento e di sviluppo del vostro bambino, in tutti i sette tipi di intelligenza. |
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