La Nuova Italia |
Bibliografia Concorsi - Scuole Elementari
argomento | autore | titolo | sottotitolo | collana | presentazione |
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Prova Orale | F. Frabboni, E. Lucchini | I saperi e lorganizzazione della scuola elementare |
Guida al concorso magistrale con il nuovo programma | Didattica Viva 275; pp. XVI-494 | Il volume affronta, in modo sistematico e unitario, gli argomenti
desame della prova scritta e della prova orale del concorso magistrale, secondo le
indicazioni ministeriali, con aggiornamento allanno scolastico 1998/99. A partire da una rigorosa fondazione del discorso pedagogico e didattico (teorico e metodologico), sono state prese in considerazione le più significative innovazioni introdotte nella scuola elementare, con particolare riferimento alla verifica parlamentare della riforma della scuola elementare (1997), alle sperimentazioni e allavvio dellautonomia scolastica (1998). Gli argomenti trattati sono suddivisi in cinque parti: problemi pedagogici ed educativi; programmi didattici e organizzazione scolastica; riordino e aggiornamento della normativa dei docenti; verso lautonomia scolastica; linsegnamento della lingua straniera. Tutte le questioni sono sviluppate tenendo conto dei contributi più recenti delle scienze delleducazione, corredate da specifica bibliografia. |
Prova Orale | L. Lelli, I. Summa | Insegnare nella nuova scuola elementare | Guida al concorso magistrale | Didattica Viva 217; pp. X-248 | Il libro si propone di fare il punto sulle problematiche più attuali che riguardano la scuola elementare, in relazione alle innovazioni introdotte dai Programmi didattici del 1985 e dalla legge di riforma degli Ordinamenti n. 148 del 1990. Il testo analizza i Programmi del 1985, passando in rassegna i nuclei fondamentali della Premessa generale e in tal modo delineando lepistemologia, la pedagogia e la medotologia generale che le danno forma e sostanza. Si analizzano poi gli aspetti qualificanti della legge 148, le tematiche della pluralità di interventi, la nuova organizzazione didattica del modulo, la nuova professionalità del docente, il tempo scuola, laggiornamento dei docenti. Inoltre nel libro è possibile trovare una parte operativa e strumentale rivolta alla prova scritta del concorso, costituita da una serie organica di indicazioni tecniche per lelaborazione del tema e da una ventina di tracce di temi elaborate in forma di schemi logici. |
Prova Scritta | M. Famiglietti, G. Giustolisi, R. Secchi, A. Brunetti | Concorso magistrale. Guida alla prova scritta | Con indicazioni per la prova di lingua straniera | Didattica Viva 227; pp. VIII-230 | Questo libro, derivato da una pluriennale esperienza nellambito di numerosi corsi di aggiornamento per insegnanti e di preparazione ai concorsi, offre ai candidati del concorso magistrale un prezioso contributo per organizzare la preparazione alla prova scritta attraverso indicazioni pratiche e concrete. Il volume, distinguendosi da altri testi di analogo argomento, è incentrato sulle tecniche specifiche di organizzazione e stesura dellelaborato scritto del concorso. Completano il testo suggerimenti per un primo orientamento nella preparazione alla prova di lingua straniera orale e scritta. |
Elementi di Pedagogia | P. Bertolini | Lesistere pedagogico | Ragioni e limiti di una pedagogia come scienza fenomenologicamente fondata | Educatori Antichi e Moderni 418, serie Enciclopaideia; pp. XI-345 | In questo volume lautore, partendo dalla propria esperienza di educatore, propone la costituzione di una pedagogia come scienza a un tempo empirica (in quanto nasce da unanalisi dellesperienza educativa storicamente determinata), eidetica (in quanto va alla ricerca delle costanti che la percorrono, e che si specificano con altrettante direzioni di senso originarie) e pratica (in quanto la sua stessa giustificazione epistemologica fa riferimento alla sua costitutiva apertura al futuro e alla sua funzione eminentemente trasformatrice). |
Elementi di Pedagogia | F. Cambi, S. Ulivieri | Storia dellinfanzia nellItalia liberale | Educatori Antichi e Moderni 417; pp. VI-298 | Il sentimento dellinfanzia è una scoperta moderna che si connota con un interesse nuovo fatto di cure e di amorevolezza, ma anche di controllo e condizionamento sui bambini. Questo volume analizza come si è venuta costituendo questa nuova immagine dellinfanzia e come e quanto siano mutate le sue condizioni, non solo nel rapporto genitori/figli, ma anche nella scuola e nel lavoro. Larco cronologico preso in esame è quello dellItalia liberale, un momento in cui industrializzazione e alfabetizzazione, insieme alla pedagogia delligiene e allo sviluppo della pediatria, creano i presupposti per il superamento di arcaiche violenze sullinfanzia. | |
Elementi di Pedagogia | A. Clausse | Avviamento alle scienze delleducazione | Educatori Antichi e Moderni 251; pp. XXIV-248 | Una guida semplice e orientativa ai problemi della ricerca pedagogica per coloro che vogliono scoprirne lampiezza e la complessità e stabilire, allinterno della materia, un ordine che metta in risalto i rapporti e linterdipendenza fra le discipline (biologia, sociologia, psicologia, economia politica) che rientrano nella definizione di scienze delleducazione e che ci permettono di cogliere lindividuo nella molteplicità delle sue espressioni. | |
Elementi di Pedagogia | G. Cives | La pedagogia scomoda | Da Pasquale Villari a Maria Montessori | Educatori Antichi e Moderni 515; pp. VII-208 | Il volume propone una rilettura delle posizioni di alcuni pedagogisti positivisti e mostra come le tesi da essi sostenute siano spesso scomode, controcorrente, aperte e innovatrici sul piano sociale, culturale e didattico. Gli autori qui considerati (Villari, Gabelli, Siciliani, De Dominicis, Montessori) hanno sostenuto temi avanzati come il riformismo sociale, il metodo dello spirito scientifico, lo sviluppo dellistruzione femminile, lautoeducazione, leducazione alla pace, la formazione degli insegnanti. |
Elementi di Pedagogia | A. Santoni Rugiu | Scenari delleducazione nellEuropa moderna | Biblioteca di Scienze dellEducazione 12; pp. XVI-488 | Le realtà educative nei vari momenti storici e nelle diverse situazioni sono il frutto di complesse interazioni tra fattori molteplici. I modi di vivere e i relativi modelli educativi, la religione, il rilievo dellinfanzia e della donna, il mutare di figure pedagogiche professionali e di altre. Sono questi i colori fondamentali che il volume usa per dipingere i successivi scenari storici in cui sono state vissute le esperienze educative in Europa dal XVI secolo ai nostri giorni. | |
Il Fanciullo | S. Isaacs | Lo sviluppo sociale dei bambini | Problemi di psicologia 4; pp. XII-640 | Un testo classico sui problemi e le crisi del primo sviluppo sociale. Tra gli argomenti: le fonti più profonde dellamore e dellodio, la teoria dello sviluppo, il rapporto tra aspetti sociali e aspetti sessuali dello sviluppo, la relazione tra educazione e psicoanalisi. | |
Il Fanciullo | C. Landreth | Comportamento e apprendimento nellinfanzia | Problemi di psicologia 49; pp. XIV-534, 81 ill. | Lautore tratta delle origini dello studio sistematico del comportamento nella prima infanzia, dei comportamenti motori e percettivo-motori, della funzione delle parole nello sviluppo del linguaggio, del comportamento emotivo. | |
Il Fanciullo | A. Lepre, A. Magistrelli | Educare alla salute | Esperienze didattiche per conoscere il corpo umano | Didattica viva 134; pp. XIV-256 | Il libro si sofferma con particolare attenzione sulla biologia umana e quindi sulla descrizione delle strutture e delle funzioni del corpo umano. Il metodo di studio suggerito consiste nel far partire i ragazzi dallosservazione di se stessi e dei propri compagni, da condurre parallelamente a quella degli altri esseri viventi, animali e piante. Per i vari argomenti vengono proposti spunti di ricerca e di approfondimento o anche semplici esperimenti. |
Il Fanciullo | K. Lewin | Il bambino nellambiente sociale | Problemi di psicologia 7; pp. XVII-86 | Il testo affronta lo studio delle dinamiche del bambino allinterno dellambiente sociale attraverso le categorie del campo psicologico, della struttura cognitiva, dello spazio vitale, del campo di forza e dei bisogni. | |
Il Fanciullo | G. Petter | La preparazione psicologica degli insegnanti | Biblioteca di Scienze dellEducazione 2; pp. X-302 | Partendo da unanalisi delle varie componenti della professionalità degli insegnanti, il libro prende in esame quella psicologica. Nella prima parte affronta i processi psichici di base che intervengono nellattività scolastica: la percezione, il linguaggio, il pensiero inteso come costruzione di strutture concettuali e come capacità di risolvere problemi, le forme dellapprendimento e della motivazione. La seconda parte affronta alcuni aspetti psicologici dellintervento educativo riguardanti lorganicità dellinsegnamento, la comunicazione, la discussione di gruppo, la programmazione e la valutazione. | |
Il Fanciullo | G. Petter | La valigetta delle sorprese | Saggio sulla motivazione ad apprendere | Problemi di psicologia 87; pp. VIII-226 | La scuola dovrebbe soddisfare il diritto del bambino alla felicità, a quei momenti di felicità attiva che egli può vivere incontrando storie affascinanti o trovando una risposta alle sue curiosità. Il libro affronta il tema della motivazione ad apprendere, e analizza i possibili modi di suscitare motivazioni nella scuola, soffermandosi sulla strategia dei progetti e, soprattutto, su quella dei problemi. Presenta poi sei esempi di come un problema possa venire proposto e, via via, elaborato (con approfondimenti, ricerche, discussioni), nella prospettiva di un sapere che cresca in modo organico e aperto. |
Il Fanciullo | G. Petter | Fantasia e razionalità nelletà evolutiva | Problemi di psicologia 84; pp. VIII-200 | Fantasia e razionalità possono essere considerate come due componenti fondamentali, di pari importanza, della nostra vita cognitiva. Partendo da questo presupposto, il libro svolge nella prima parte unanalisi psicologica della natura di queste due forme dellattività mentale mentre nella seconda parte, lautore affronta lanalisi delle fasi del loro sviluppo, dal secondo anno di vita, attraverso letà della scuola materna ed elementare, sino alladolescenza. Per ogni fase vengono considerate le possibili forme di intervento educativo atte a sviluppare la capacità di ragionare e di abbandonarsi alla creazione fantastica. | |
Il Fanciullo | D. Parisi | Sviluppo del linguaggio e ambiente sociale | Problemi di psicologia 61; pp. VI-102 con 35 fig. | Il libro raccoglie una serie di ricerche che documentano come il provenire da un ambiente sociale sfavorito comporti il possesso di capacità inferiori a quelle dei bambini provenienti da altri ambienti sociali. Unanalisi importante anche per capire come e perché certi bambini con capacità linguistiche insufficientemente sviluppate non imparano, non seguono, ripetono o abbandonano una scuola che privilegia in modo eccessivo il linguaggio rispetto ad altri modi di comunicazione. | |
Il Fanciullo | C. Pontecorvo (a cura di) | La condivisione della conoscenza | Problemi di psicologia 83; pp. VII-504 | Nella psicologia della conoscenza e dellistruzione è in atto un cambiamento di orientamento: i processi sociali sono oggi considerati prioritari rispetto al funzionamento individuale, che è sempre situato in un contesto definito dalla presenza di altri ed è distribuito anche tra i dati cognitivi, culturali e tecnologici di cui ci si serve. Il filo conduttore di questo volume - cui hanno contribuito studiosi italiani, europei e nordamericani - è dato dal considerare il contesto sociale come un fattore essenziale nello sviluppo e nellacquisizione di conoscenza, assumendo che il soggetto, bambino e adulto, è sempre partecipante ad attività condivise e culturalmente mediate. | |
Il Fanciullo | H. Röhm | Laggressività infantile | Teoria e prassi per uneducazione risolutrice di conflitti | Problemi di psicologia 70; pp. VI-132 | Lautore intende indagare non solo sullaggressività dei bambini ma anche su quella più potente degli adulti e degli educatori. La lezione che si evince da questo testo è che non bisogna né rimuovere né razionalizzare i nostri atti aggressivi, ma comprendere quali siano per controllarli e indirizzarli; si tratta di accettare i sentimenti di odio del bambino, di prendere sul serio la sua rabbia e di aprire con lui un discorso tra pari, intessuto di conflitti che occorre affrontare ma non rimuovere. |
Il Fanciullo | C.I. Sandstrom | Psicologia dello sviluppo | Problemi di psicologia 39; pp. X-306 ill. | In questo testo lautore intende trattare in maniera chiara e completa la storia e i metodi della psicologia dello sviluppo. I temi svolti partono dallaccrescimento fisico e dai fondamenti dellapprendimento e della percezione per giungere allo sviluppo del linguaggio e del pensiero, allo sviluppo emotivo, sociale e della personalità fino alletà puberale. | |
Il Fanciullo | J. Piaget | Dal bambino alladolescente | La costruzione del pensiero | Problemi di psicologia 17; pp. LII-358 | Questo volume intende presentare organicamente il pensiero del più geniale psicologo del nostro tempo sullo sviluppo delle funzioni cognitive. Mentre la prima parte riguarda piuttosto gli aspetti formali del pensiero infantile, la seconda ne analizza più direttamente i contenuti: la rappresentazione del mondo, i concetti di legge morale, lo spazio e il tempo. |
Il Fanciullo | J. Piaget | Giudizio e ragionamento nel bambino | Problemi di psicologia 3; pp. XVI-268 | Un testo da cui non si può prescindere quando si voglia studiare la complessa problematica dello sviluppo del pensiero logico infantile. Piaget tratta dei rapporti tra grammatica e logica, pensiero formale e giudizio di relazione, relatività progressiva delle nozioni e ragionamento nel bambino. | |
Il Fanciullo | J. Piaget | La costruzione del reale nel bambino | Problemi di psicologia 34; pp. VII-438 | È un processo allo stesso tempo fondamentale ed estremamente delicato quello che Piaget analizza in questo classico della pedagogia dedicato alla prima infanzia. In questo testo dai risvolti filosofici lo psicologo ginevrino affronta il problema di come si passi dal caos dellegocentrismo al cosmo della realtà. | |
Il Fanciullo | J. Piaget | La formazione del simbolo nel bambino | Imitazione, gioco e sogno. Immagine e rappresentazione |
Problemi di psicologia 33; pp. VIII-434 | Un testo fondamentale in cui Piaget analizza la formazione del
simbolo nel bambino in sei stadi per spiegare come, a partire dallimitazione, si
arriva, attraverso il gioco e il sogno, al simbolo e alla rappresentazione cognitiva. |
Il Fanciullo | J. Piaget | La nascita dellintelligenza nel bambino | Problemi di psicologia 42; pp. XII-478 | In questo volume Piaget affronta il problema biologico dellintelligenza, teorizzando unintelligenza senso-motoria o pratica che si realizza attraverso gli adattamenti senso-motori elementari e successivamente intenzionali. | |
Il Fanciullo | J. Piaget | Lo sviluppo della nozione di tempo nel bambino | Problemi di psicologia 68; pp. XXXII-300 | Unanalisi di carattere cognitivo dello sviluppo di quei concetti attraverso cui si struttura la rappresentazione temporale e delle operazioni logiche a essa necessarie. | |
Il Fanciullo | J. Piaget, B. Inhelder | Limmagine mentale nel bambino | Problemi di psicologia 43; pp. XII-560 | Gli autori espongono il percorso che, dalle esperienze sulle immagini riproduttrici elementari, statiche e cinetiche, conduce allimmagine mentale nel bambino. Un testo fondamentale per comprendere limportanza che le nozioni di epistemologia genetica rivestono ai fini di una concezione scientifica della didattica e della pedagogia. | |
Il Fanciullo | J. Piaget, B. Inhelder | La genesi delle strutture logiche elementari | Classificazione e seriazioni | Problemi di psicologia 59; pp. XL-448, 13 ill. | Un testo che indaga la genesi delle strutture logiche elementari passando attraverso le tappe delle collezioni figurative e non, delle classificazioni gerarchiche, delle complementarità sino alle seriazioni visive e tattili. |
Il Fanciullo | J. Piaget, B. Inhelder | Lo sviluppo delle quantità fisiche nel bambino | Conservazione e atomismo | Problemi di psicologia 29; pp. XII-474 | Gli autori tracciano un percorso di apprendimento che fa giungere
il bambino allo sviluppo delle quantità fisiche a partire dalla genesi delle nozioni di
conservazione, fino alla conservazione di sostanza, peso e volume. Unopera che
solleva limportante questione generale dei rapporti tra la mente e le cose, tra
attività intellettiva ed esperienza. |
Il Fanciullo | J. Piaget, B. Inhelder | Memoria e intelligenza | Problemi di psicologia 50; pp. XX-576 ill. | Piaget e Inhelder affrontano le problematiche connesse al binomio memoria/intelligenza e ai legami tra aspetti logici e biologici, cogliendo limportante posizione che la memoria assume tra le funzioni cognitive e il ruolo del ricordo nelle strutture logiche, additive, moltiplicative, causali e spaziali. | |
Il Fanciullo | J. Piaget, A. Szeminska | La genesi del numero nel bambino | Problemi di psicologia 15; pp. 386 | Un testo classico e sempre attuale in cui Piaget e Szeminska espongono le tappe che, nellapprendimento infantile, conducono il bambino a padroneggiare la nozione di numero in un percorso che va dalla prelogica intuitiva ed egocentrica alla coordinazione razionale sia deduttiva che sperimentale. | |
Il Fanciullo | L. Trisciuzzi, G.P. Cappellari | Fondamenti di psicopedagogia | Modelli teorici e applicazioni didattiche | Biblioteca di Scienze dellEducazione 17; pp. XII-490 | È da dopo Darwin che gli studi sullo sviluppo psichico delletà evolutiva si sono intrecciati con quelli dellapprendimento ed è noto che alcune impostazioni teoriche in questo campo hanno dato lavvio a numerose ricerche e sperimentazioni. Il volume espone i più significativi studi scientifici e le principali ricerche sperimentali di psicopedagogia, e si segnala per il risvolto pedagogico e didattico con cui vengono trattati gli argomenti di carattere psicopedagogico. |
Il Fanciullo | A. Visalberghi | Insegnare ed apprendere | Un approccio evolutivo | Educatori Antichi e Moderni 432; pp. VIII-232 | Il titolo di questo libro, Insegnare ed apprendere, vuol centrare lattenzione sul carattere assai problematico del presunto rapporto causa ed effetto che è tradizionale e corrente istituire fra questi due termini, rapporto che non è affatto unidirezionale e anzi andrebbe idealmente rovesciato, non per amor di paradosso, ma come conclusione necessaria di molta ricerca recente. Il sottotitolo allude invece alle dimensioni di analisi utilizzate per giungere a tale conclusione: tra le altre quella dellevoluzione biologica, dellevoluzione culturale e delletologia. |
Il Fanciullo | M.G. Berlini, A. Canevaro (a cura di) | Potenziali individuali di apprendimento | Le connessioni, le differenze, la ricerca partecipata | Didattica Viva 250; pp. XII-154 | Il progetto chiamato Potenziali Individuali di Apprendimento (P.I.A.) mira a collegare lindividuazione e la valorizzazione delle forme di intelligenza che contraddistinguono le abilità di ciascuno, proponendosi come riferimento di iniziative e produzioni individuali. Alla base dello sviluppo del potenziale individuale di apprendimento sta linteresse per quello che lindividuo può conoscere e apprendere, piuttosto che per ciò che ha conosciuto e appreso. Un testo fondamentale per delineare diversi itinerari di ricerca-azione riconducibili ai temi dello svantaggio, delle difficoltà cognitive, della dispersione scolastica. |
Il Fanciullo | R. Volpi | Cerano una volta i bambini | Educatori Antichi e Moderni 545; pp. XII-113 | Assistiamo oggi in Italia a un dibattito che distorce profondamente limmagine dellinfanzia, assimilandola a quella, tragica, dei bambini svantaggiati e violati. Ne risulta una rappresentazione distorta della realtà che ci induce a pensare alla vita dei bambini come una sommatoria di singoli e frammentati problemi, ai quali rispondere con politiche specifiche centrate sul singolo problema. Questo libro ci riporta a una politica educativa per il bambino comune, al fine di farlo crescere come un bambino e non come una proiezione degli adulti, nella convinzione che solo così possiamo sperare di risolvere i problemi dei bambini, anche di quelli disagiati. | |
L'handicap | B. Ardito, E. Mignosi | Vivo una favola e imparo le lingue | Giocare a parlare con bambini sordi e non | Didattica Viva 233; pp. XVII-268 | Imparare le lingue significa giocare a parlare in contesti precisi, stimolanti e divertenti. I bambini sordi possono acquisire una lingua secondo le stesse modalità di sviluppo dei bambini udenti? Il libro presenta unesperienza didattica di bilinguismo in cui i bambini sordi sono stati esposti alla Lingua Italiana dei Segni e allitaliano vocale, attraverso una rete di attività che, rendendo i bambini protagonisti del gioco, ha permesso loro di imparare una lingua attraverso lesperienza diretta. Un approccio adatto anche ai bambini di scuola materna ed elementare che entrano in contatto con una seconda lingua e a quelli stranieri che vogliono imparare litaliano. |
L'handicap | A. Canevaro | Educazione e handicappati | Strumenti 102, serie Guide Pedagogia; pp. 160 | Linserimento dei bambini portatori di handicap nelle normali strutture educative è divenuto uno degli elementi fondamentali del dibattito pedagogico e della realtà didattica nelle nostre scuole. Di fronte al problema si trovano anche le strutture sanitarie e gli Enti locali che hanno precise responsabilità in questa materia. In questo volume si fa il punto sulla reale possibilità dellinserimento fornendo anche indicazioni concrete, utilissime per tutti coloro che si troveranno a dover decidere e a lavorare con i bambini handicappati. | |
L'handicap | A. Canevaro, C. Balzaretti, G. Rigon | Pedagogia speciale dellintegrazione | Handicap: conoscere e accompagnare | Biblioteca di Scienze dellEducazione 18; pp. IX-364 | Questo libro propone una riflessione che percorre un arco di vita, dalla nascita alletà adulta, e interessa gli handicappati, bambine e bambini, donne e uomini. La riflessione riguarda leducazione e intreccia elementi teoretici, riferimenti storici e piste operative. La pedagogia speciale non deve necessariamente essere separata: ha bisogno di incontrare una sua specificità, e deve operare nel senso del riconoscimento reciproco, che non nega le differenze e non le vive come impossibilità di scoperta di elementi condivisi. |
L'handicap | M.C. Caselli, S. Maragna, L. Pagliari Rampelli, V. Volterra | Linguaggio e sordità | Parole e segni per leducazione dei sordi | Biblioteca di Italiano & Oltre 15; pp. XII-461 | Lobiettivo del volume, nato dal lavoro di studiosi e ricercatori che maggiormente hanno contribuito a descrivere la Lingua Italiana dei Segni, è quello di fornire unintroduzione globale che descriva i caratteri di questa lingua e insieme indichi in che modo la si possa usare nelleducazione. |
L'handicap | M.L. Favia, S. Maragna | Una scuola oltre le parole | Manuale per listruzione dei sordi | Biblioteca di Italiano & Oltre 20; pp. XX-336 | Questo libro è il frutto di una lunga esperienza nella formazione degli insegnanti specializzati nelleducazione dei ragazzi sordi. Mira a chiarire che cosa è la sordità dal punto di vista della psicologia di chi ne è colpito e come la si può convertire, nelleducazione, in una risorsa che, muovendosi in una penuria sensoriale, sfrutti tutto quello che è a disposizione. È la prima sintesi pratica sulleducazione dei sordi nella scuola degli udenti e oltre a una parte teorica, presenta una parte di esemplificazioni pratiche per i diversi ambiti disciplinari. |
L'handicap | I. Minuto | Le patologie del linguaggio infantile | Biblioteca di Scienze dellEducazione 7; pp. XVIII-390 | Il volume analizza le problematiche connesse alle psicopatologie del linguaggio infantile orale e scritto, descrivendo i vari disturbi del linguaggio e le loro manifestazioni, indicando le strategie riabilitative e gli interventi psicopedagogici, segnalando i possibili risultati e la prognosi. | |
L'handicap | Movimento di Cooperazione Educativa | Piccole sedute | Proposte di educazione psicomotoria nella scuola dellobbligo | Didattica Viva 214, Serie Quaderni di Cooperazione Educativa 14; pp. X-150 | La ricerca di un possibile incontro fra educazione e terapia è iniziata con lingresso del bambino con handicap nella scuola di tutti. Nel volume si racconta di questo incontro, che è possibile realizzare sulla base di una totale e generosa disponibilità allascolto, di se stessi e dellaltro, arricchita da una profonda consapevolezza e conoscenza tecnica. Si apre allora uno spazio per la crescita di bambini e bambine e delladulto insieme, in uno scambio paritario pieno. |
Scuola e Extrascuola | F. De Bartolomeis | Scuola e territorio | Verso un sistema formativo allargato | Educatori Antichi e Moderni 367; pp. VIII-158 | Sono due le direzioni di lavoro che lautore consiglia per
modificare la nostra realtà educativa: la trasformazione interna della scuola, da
realizzare tramite il superamento dellunità-aula e dellunità- classe, la
collaborazione tra gli insegnanti per piani di ricerca, lavvio dei laboratori ecc.,
e lestensione delle attività educative fuori della scuola per raggiungere
molteplici realtà quali i beni culturali, i servizi e gli ambienti di lavoro. |
Scuola e Extrascuola | F. Frabboni, G. Genovesi | La scuola e i suoi problemi | Per una teoria della scuola | Educatori Antichi e Moderni 463; pp. XII-242 | Il volume intende portare un contributo alla fondazione pedagogica di un sistema formativo integrato (di reciprocità-complementarietà culturale tra scuola e territorio), il solo in grado, oggi, di assicurare unistruzione che sia somma di cultura antropologica e di cultura formalizzata. In questa prospettiva particolare attenzione viene rivolta alla cultura della didattica, la cui fondazione epistemologica è possibile a partire da un modello che sia sintesi degli apporti scientificamente più leggimati della ricerca pedagogica: teoretica, storica, comparata, sperimentale, empirica, clinica. |
Scuola e Extrascuola | G. Gervasio Carbonaro, G. Paoletti Sbordoni | La qualità possibile | Educazione, cultura, servizi sociali nel territorio | Educatori antichi e Moderni 526; pp. XII-300 | Un manuale per coloro che operano in aree disciplinari diverse: educazione, cultura, sociale, legate da una stessa concezione dei diritti civili e sociali dei cittadini e da una stessa cultura dei servizi. Nel testo sono affrontati temi relativi alle nuove acquisizioni della scienza delle organizzazioni, della psicologia e della pedagogia sociali e aspetti pratici. |
Scuola e Extrascuola | V. Iori | Lo spazio vissuto | Luoghi educativi e soggettività | Educatori Antichi e Moderni 529, serie Enciclopaideia; pp. XVIII-270 | Lo spazio è elemento imprescindibile dellaccadere educativo, sua qualificazione primaria. Ogni evento educativo si inserisce sempre in uno spazio-luogo strutturato secondo intenzionalità pedagogiche. Lo spazio educativo non è stato fino a ora indagato dalle scienze delleducazione. Questo volume, dopo una parte propedeutica sul concetto di spazio, descrive i luoghi educativi della scuola, della casa, della città, della natura, dando voce ai molteplici vissuti esperienziali della spazialità educativa. |
Scuola e Extrascuola | L. Trisciuzzi, C. Fratini, M.A. Galanti | Dimenticare Freud? | Leducazione nella società complessa | Educatori Antichi e Moderni 543; pp. X-230 | Lintento degli autori di questo volume è quello di cercare una risposta alla domanda quale educazione dopo Freud?. Come va formato un bambino, un adolescente? La sua integrazione nella cultura e nella società in cui vive deve ancora rispondere alle leggi della psicoanalisi tradizionale? Nel libro si fornisce una possibile risposta a queste domande, attraverso la definizione dello scenario educativo attuale e del contributo che la psicoanalisi può dare ancora oggi alla formazione delluomo sociale. |
Scuola e Extrascuola | B. Vertecchi | Il secolo della scuola | Leducazione nel Novecento | Educatori Antichi e Moderni 500; pp. X-380 | La rapidità che ha contrassegnato la crescita della scuola nel Novecento ha posto non pochi problemi di adattamento: si sono dovuti adeguare gli atteggiamenti degli insegnanti, delle famiglie e di tutti coloro che, al di fuori della scuola, si occupavano tradizionalmente delleducazione. |
Scuola e Extrascuola | D. Demetrio, G. Favaro | Immigrazione e pedagogia interculturale | Bambini, adulti, comunità nel percorso di integrazione | Educatori Antichi e Moderni 491; pp. XX-116 | Limmigrazione dal sud e dallest del mondo è divenuta, nel nostro Paese, un aspetto con il quale siamo chiamati a confrontarci quotidianamente. Anche le realtà educative sono coinvolte in questo incontro tra culture e mentalità differenti. Gli autori del libro da oltre dieci anni si occupano di formazione e ricerca nel campo dellimmigrazione extra-comunitaria e, in questo volume, mirano a fornire un contributo alla riformulazione delle strategie di accoglienza. |
Scuola e Extrascuola | D. Demetrio, G. Favaro | Bambini stranieri a scuola | Accoglienza e didattica interculturale nella scuola dellinfanzia e nella scuola elementare | Didattica Viva 259; pp. IV-194 | La scuola dellinfanzia e quella elementare costituiscono il primo luogo dincontro con famiglie e bambini venuti da lontano, che portano e vivono le loro differenze. Il volume si rivolge agli insegnanti di queste scuole avanzando proposte didattiche e percorsi operativi a partire da tre parole chiave: accoglienza, educazione linguistica ed educazione interculturale. |
Scuola e Extrascuola | M. Giusti | Leducazione interculturale nella scuola di base | Risultati di una ricerca e indicazioni per gli insegnanti | Didattiva Viva 229; pp. XII-224 | Sono spiegate in questo libro, attraverso i racconti di bambini e bambine, le buone ragioni per cui è bene lavorare per lintegrazione di chi viene da unaltra cultura e rispettarne la diversità. Dalle storie, dalle situazioni scolastiche e dalla ricerca condotta sono richiamati i tratti utili a disegnare una prospettiva non riconducibile a uno dei termini (uguaglianza/diversità). |
Scuola e Extrascuola | M. Giusti (a cura di) | Ricerca interculturale e metodo autobiografico | Bambini e adulti immigrati: un progetto, molte storie | Didattica Viva 268; pp. VIII-280 | In quale prospettiva può essere avviato un intervento di ricerca-formazione sul tema dellinterculturalità allinterno di una comunità nella quale si confrontano componenti diverse della società? La strada più proficua da percorrere non può che essere quella del dialogo tra scuole, volontariato e associazionismo laico e cattolico, Enti locali, comunità immigrate, genitori e insegnanti. |
Scuola e Extrascuola | F. Poletti (a cura di) | Leducazione interculturale | Educatori Antichi e Moderni 489; pp. XXIV-212 | Il volume nasce dallintento e dallesigenza di condurre una riflessione quanto più approfondita in merito al tema della differenza culturale, con lo sguardo rivolto in particolare al mondo delleducazione e della scuola. Il libro si suddivide in due parti: la prima comprende contributi di carattere generale sul tema della differenza e dellinterculturalismo; la seconda riporta alcune esperienze condotte in ambito educativo-scolastico, volte a illustrare la messa in pratica sul piano metodologico-didattico dellottica interculturale. | |
Scuola e Extrascuola | G. Tassinari, G. Ceccatelli Gurrieri, M. Giusti (a cura di) | Scuola e società multiculturale | Elementi di analisi multidisciplinare | Educatori Antichi e Moderni 501; pp. XX-498 | Mai come in questi ultimi anni si era presentato agli insegnanti, ai dirigenti scolastici e agli studiosi dei problemi sociali e delleducazione, lesigenza dellintegrazione fra culture, resa più evidente dalla consistenza degli attuali movimenti migratori. Il volume affronta questa tematica mediante contributi di noti studiosi italiani e stranieri di vari ambiti disciplinari (sociologico, linguistico, giuridico, pedagogico, ecc.) e attraverso esperienze di insegnanti e operatori del mondo scolastico che hanno già affrontato la questione. |
Scuola e Extrascuola | A. Tosi | Dalla madrelingua allitaliano | Lingue ed educazione linguistica nellItalia multietnica | Didattica Viva 237; pp. XIV-334 | Il volume entra nel merito sia della problematica sociale di chi vive in una società dalle caratteristiche linguistiche e culturali diverse dalle proprie, sia del problema scolastico delle nuove generazioni, che crescono parlando a casa una lingua diversa da quella insegnata a scuola. La prima parte del libro osserva il fenomeno del bilinguismo etnico in Italia dalla prospettiva della ricerca linguistica contemporanea, mentre la seconda contiene proposte pedagogiche per arricchire leducazione linguistica nella scuola multiculturale. |
Scuola e Extrascuola | P. Bertolini, L. Caronia | Ragazzi difficili | Pedagogia interpretativa e linee di intervento | Educatori Antichi e Moderni 510; pp. X-245 | Alla luce dei cambiamenti sociali e culturali intervenuti negli ultimi anni, gli autori rivisitano il fenomeno del disadattamento minorile entro un approccio esplicitamente pedagogico, assumendo una prospettiva critica nei confronti del paradigma positivista che ha tradizionalmente informato la riflessione e le pratiche nei confronti dei ragazzi difficili. Le strategie educative presentate in questo volume derivano dalla sperimentazione educativa messa in atto dallautore durante il decennio della sua direzione dellistituto di detenzione preventiva Beccaria. |
Scuola e Extrascuola | F. Cambi, S. Ulivieri (a cura di) | Infanzia e violenza | Forme, terapie, interpretazioni | Educatori Antichi e Moderni 449; pp. X-317 | In questo volume ci si propone, attraverso una serie di studi, di indagare a fondo il fenomeno violenza allinfanzia per farne emergere le forme, le terapie e le interpretazioni. |
Scuola e Extrascuola | S. Ulivieri (a cura di) | Leducazione e i marginali | Storia, teorie, luoghi e tipologie dellemarginazione | Educatori Antichi e Moderni 540; pp. XX-470 | I contributi di pedagogisti, sociologi, antropologi e psicologi, sono raccolti in questo volume che offre una panoramica delle varie forme (vecchie e nuove) di marginalizzazione in soggetti deboli e/o a rischio, indicando le strategie che leducazione deve attuare nei vari ambiti scolastici ed extrascolastici, per rispondere ai problemi della formazione, dellintegrazione, del recupero di tali soggetti, assumendo come punto di partenza leducazione alla tolleranza, al rispetto dellaltro, alla valorizzazione delle differenze. |
Programmazione | G. Boselli | Postprogrammazione | Seconda edizione riveduta e ampliata | Didattica Viva 198, serie Enciclopaideia; pp. XXV-219 | La programmazione è ancora attuale? A questo e ad altri
interrogativi il volume dà una risposta teorica basata sulla tradizione
dellidealismo, sulla fenomenologia, lermeneutica e la teoria
dellintercomplessità, oltre a rendere conto dei risultati scientifici di una
sperimentazione condotta a San Mauro Pascoli. Viene poi proposto un modello progettuale
autonomo che si allaccia direttamente alle esperienze della realtà scolastica: la
postprogrammazione. |
Programmazione | F. De Bartolomeis | Programmazione e sperimentazione | Educatori Antichi e Moderni 359; pp. X-222 | Il volume intende mostrare che programmazione e sperimentazione non sono fatti tecnici, deterrenti o facilitanti, ma rappresentano la volontà di lavorare insieme, di porsi obiettivi comuni, di togliere dal remoto e dallastratto ciò che è sociale, per trovare soddisfazione nel rendere produttivo limpegno didattico. | |
Programmazione | D. Ghelfi, L. Guerra | La programmazione educativa e didattica | Materiali per la Formazione degli Insegnanti 3; pp. VIII-176 | A partire da una ricognizione storica e culturale sulle modalità della sua introduzione nella scuola italiana, il volume inquadra le problematiche della programmazione educativa e didattica nel contesto della riforma degli ordinamenti della scuola elementare. La programmazione viene qui presentata come uno strumento irrinunciabile per una scuola che non voglia trasformare lipotesi dei moduli in un modello parcellizzato di insegnamento ma al contrario in un servizio educativo che sappia coniugare, tra laltro, la pluralità delle figure insegnanti e lunicità del progetto educativo. | |
Programmazione | A. Valentino | Il Piano dellofferta formativa | Tra servizio e progetto distituto | Progettare la scuola 2, serie Le regole dellautonomia; pp. 256 | Il volume si propone di dare risposta ad alcuni dei problemi che si incontrano quando un istituto scolastico decide di acquisire una dimensione progettuale e affrontare gli ostacoli e le inerzie che si frappongono al cambiamento. Lautore offre strumenti e chiavi di lettura riflettendo su idee ed esperienze maturate soprattutto dai primi anni Novanta, per verificare se e come si possano realizzare i processi innovativi indotti dai recenti provvedimenti. Sono riportati anche documenti fondamentali come il Regolamento dellAutonomia, che fanno di questo volume il repertorio oggi più aggiornato su questi temi. |
Programmazione | C. Zucchermaglio | Lautonomia della scuola e i processi di innovazione organizzativa | Progettare la scuola 15, serie Le regole dellautonomia | In preparazione | |
Programmazione | P. Bertolini (a cura di) | Sulla didattica | Educatori Antichi e Moderni 517, serie Enciclopaideia; pp. VIII-290 | Si può parlare di scientificità della didattica? Questo e altri interrogativi sono trattati in questo volume che raccoglie saggi di diversi autori, articolati in tre filoni: il primo affronta la questione didattica in termini epistemologici; il secondo mette a fuoco il tema della comunicazione, considerato come dirimente per ogni autentica didattica; il terzo presenta situazioni educative specifiche e in ambiti disciplinari diversi. | |
Programmazione | R. Bonfiglioli | La ricerca come strategia didattica | Materiali per la Formazione degli Insegnanti 1; pp. VII-157 | Il volume affronta il tema della ricerca come strategia didattica non individualizzata in riferimento a una pluralità di punti di vista: da una sintetica ricognizione storica nellambito dei testi programmatici della scuola dellobbligo, a una attenta riflessione sui fondamenti teorici (epistemologici, metodologico-didattici, organizzativi) più significativi per la traduzione in campo didattico, allanalisi di modelli procedurali applicabili nel processo di apprendimento/insegnamento. | |
Programmazione | F. De Bartolomeis | Le attività educative | Organizzazione, strumenti, metodi | Educatori Antichi e Moderni 363; pp. XIV-266 | Lesame dei metodi di svolgimento delle varie attività, delle conoscenze psicologiche e didattiche veramente essenziali per la pratica educativa non perde mai di vista la concreta situazione della nostra scuola e le realistiche prospettive di rinnovamento. A questo fine vengono anche presentati strumenti che servono ad avviare o a rafforzare mutamenti innovativi nella scuola ordinaria, di tutti. |
Programmazione | G. de Vecchi, N. Carmona-Magnaldi | Aiutare a costruire le conoscenze | Progettare la scuola 9, serie Professione docente; pp. 328 | Lesame dei metodi di svolgimento delle varie attività, delle conoscenze psicologiche e didattiche veramente essenziali per la pratica educativa non perde mai di vista la concreta situazione della nostra scuola e le realistiche prospettive di rinnovamento. A questo fine vengono anche presentati strumenti che servono ad avviare o a rafforzare mutamenti innovativi nella scuola ordinaria, di tutti. | |
Programmazione | L. Dozza | Il lavoro di gruppo tra relazione e conoscenza | Materiali per la Formazione degli Insegnanti 5; pp. VIII-168 | Questo volume mira a esplicitare i fondamenti teorico-metodologici del lavoro di gruppo a scuola, in particolare nella scuola elementare. Definisce il concetto di gruppo e di lavoro di gruppo e ne delinea le basi teoriche e metodologiche, le potenzialità, ma anche le possibili deviazioni. Pone lattenzione sulle strutture dei gruppi e sulla definizione di un setting o cornice organizzativa del gruppo. Infine, si sofferma sullinsegnamento/apprendimento di gruppo nel fare-scuola quotidiano e, in particolare, sulle strutture di gruppo proprie di due pratiche metodologiche paradigmatiche: il mas-tery learning e la ricerca. | |
Programmazione | M. Santi | Ragionare con il discorso | Il pensiero argomentativo nelle discussioni in classe | Didattica Viva 238; pp. VI-204 | Il libro è percorso da ununica idea: che il ragionare sia un pensare-parlare innescato dalle situazioni di interazione sociale, in cui lessere umano è immerso fin dalla nascita. Nel testo vengono analizzate le impostazione teoriche più rilevanti a sostegno di un intervento educativo mirato a far apprezzare e pensare attraverso largomentazione. Vengono inoltre offerte indicazioni metodologico-didattiche per utilizzare la discussione nei contesti di istruzione scolastica, con particolare riferimento alla scuola elementare. |
Programmazione | L. Tomassucci Fontana | Far lezione | Laboratorio Didattico 18; pp. 248 | Il libro si propone come strumento informativo e di lavoro per tutti coloro che si occupano di formazione e si preoccupano di rendere il proprio far lezione una modalità di intervento didattico efficace, che consenta alla quasi totalità dei destinatari il previsto apprendimento ottimale di conoscenze e abilità. Il volume offre al lettore una nutrita serie di indicazioni e suggestioni dedotte da unanalisi dei più significativi modelli di lezione avvicendatisi nel corso storico della didattica e quindi dallesame di unampia serie di dati di ricerca attuali, di varia provenienza. | |
Programmazione | B. Vertecchi | Interpretazioni della didattica | Laboratorio Didattico 1; pp. 96 | La didattica costituisce sempre più una conoscenza complessa, che risulta da una somma di ricerche e di esperimenti alla cui definizione concorre unampia gamma di competenze. Ma capire in quali direzioni la didattica si stia sviluppando richiede che si superi la barriera di incomprensione costituita dal sovrapporsi di molti significati che derivano dalla tradizione educativa e dal senso comune, più o meno intriso di ideologia, che è diffuso attorno alla scuola. Questo libro propone un percorso critico e interpretativo che aiuti a definire unarea di problemi di importanza centrale per lo sviluppo delleducazione. | |
Tecnologie Educative | K. Branduardi, W. Moro | Apprendere con la televisione | Un curricolo per leggere e capire il telegiornale, il telefilm, il talkshow, il cartone animato e lo spot | Didattica Viva 257; pp. XII-172 | A fronte dei numerosi studi che hanno trattato gli effetti negativi del consumo televisivo su bambini e adolescenti, la ricerca proposta in questo libro indaga sulluso della televisione come strumento formativo, basato su una fruizione interattiva, critica e intenzionale. Il volume analizza gli aspetti teorici delluso di tecnologie multimediali nei processi educativi e i loro effetti sui processi di apprendimento e socializzazione, offrendo al contempo percorsi didattici per lutilizzo dello strumento televisivo in classe. |
Tecnologie Educative | A. Calvani | Dal libro stampato al libro multimediale | Computer e formazione | Educatori Antichi e Moderni 464; pp. VII-247 | In questo volume lautore esamina i rapporti tra media e mente ricercando gli spazi e le opportunità che i nuovi media elettronici offrono per la crescita cognitiva. A fianco delle operazioni di scrittura, consultazione e studio che le nuove tecnologie permettono, va ricercato il potenziale formativo più promettente consentito da word processor, data base, ipertesti e altri sistemi informatici. |
Tecnologie Educative | R. Maragliano | Esseri multimediali | Immagini del bambino di fine millennio | Libropiù 1; pp. 128 + 2 floppy | In questo volume lautore tratta il tema delle interazioni e delle esperienze affettive, cognitive, relazionali del bambino che fa conoscenza di sé, dellaltro e del mondo con un approccio che ormai si può definire multimediale. Nel libro si affrontano gli aspetti teorici e attraverso il software si simulano le diverse situazioni, i diversi ambienti multimediali di cui fa esperienza il bambino sia in ambito scolastico sia in ambito domestico. |
Tecnologie Educative | A. Pian | Lora di Internet | Progettare la scuola 12, Serie Tecnologie e linguaggi | in preparazione | |
Tecnologie Educative | A. Talamo (a cura di) | Apprendere con le nuove tecnologie | Progettare la scuola 5, Serie Tecnologie e linguaggi; pp. 176 | Qual è il valore aggiunto delle nuove tecnologie rispetto allimparare a scuola? Come si modificano linsegnamento e lapprendimento in conseguenza dellinnovazione tecnologica? Come osservare il cambiamento nelle situazioni educative basate sulla collaborazione telematica? Il volume inquadra questi temi allinterno di una prospettiva di apprendimento partecipativo in cui la collaborazione e la comunicazione sono elementi centrali per la costruzione e la condivisione delle conoscenze. Il testo illustra, attraverso proposte concretamente realizzabili, come lintroduzione del lavoro collaborativo al computer sia una grande occasione per la trasformazione del processo didattico. | |
Valutazione | M. Corda Costa, A. Visalberghi (a cura di) | Misurare e valutare le competenze linguistiche | Guida scientifico-pratica per gli insegnanti | Didattica Viva 240; pp. XVI-386 | Questo volume è una guida alla valutazione delle abilità linguistiche nella lingua materna. La prima parte è dedicata alla produzione scritta a diversi livelli scolastici, dall'elementare alla secondaria superiore, mentre la seconda parte tratta della comprensione della lettura a livello della scuola dell'obbligo. Inoltre il volume suggerisce i modi per costruire un giudizio complessivo che interpreti e unifichi il complesso delle misurazioni effettuate e orienti conseguentemente l'azione didattica. |
Valutazione | B. Vertecchi | Decisione didattica e valutazione | Biblioteca di Scienze dellEducazione 4; pp. X-406 | Quello della decisione costituisce un aspetto centrale nello sviluppo della ricerca didattico-valutativa: a questo è strettamente legato quello della valutazione. In questo volume vengono perciò considerati diversi fattori che determinano il livello qualitativo del servizio scolastico e si presentano modelli per lanalisi della popolazione nella scuola. Viene inoltre introdotto il problema degli indicatori di profitto e si definiscono modelli per lanalisi dei benefici collegabili alluso di risorse strumentali. | |
Valutazione | B. Vertecchi, M. La Torre, E. Nardi | Valutazione analogica e istruzione individualizzata |
Biblioteca di Scienze dellEducazione 8; pp. VI-265 | Sullesigenza di unindividualizzazione delle proposte didattiche sembra esservi un generale consenso. Lincertezza è maggiore quando si passa dal piano dei principi a quello dei modelli e delle forme organizzative: lindividualizzazione viene spesso interpretata come unaggiunta di proposta didattica per lallievo che manifesta difficoltà. Questo volume propone una didattica che organizzi lintero percorso di apprendimento in funzione delle esigenze individuali attraverso la definizione di una nuova funzione valutativa, quella analogica, successivamente utilizzata per variare la proposta didattica. | |
Ricerca | E. Becchi | Sperimentare nella scuola | Storia, problemi, prospettive | Biblioteca di Scienze dellEducazione 20; pp. XVII-218 | Le richieste e le difficoltà di un approccio in termini di sperimentazione alla vita organizzativa e didattica della scuola sono rintracciabili anche in contesti culturali con sistemi istituzionali diversi dal nostro. In un momento di innovazione strutturale e metodologica della scuola italiana, il ripensare la storia della sperimentazione educativa, il confrontarsi con le questioni tecniche che tale sapere comporta, mostra quali siano le basi teoriche e gli strumenti affidabili per poterlo mettere in atto. |
Ricerca | L. Caronia | Costruire la conoscenza | Interazione e interpretazione nella ricerca in campo educativo | Educatori Antichi e Moderni 538, serie Enciclopaideia; pp. 340 | Pensare le procedure di ricerca non come puro strumento di rilevazione di fatti o significati preesistenti, ma come processi interattivi e interpretativi entro cui la conoscenza si genera, costituisce un approccio particolarmente fecondo in campo educativo. Pratiche discorsive, strategie interattive e procedure interpretative sono insieme strumento, materiale di indagine e modi di costruire la conoscenza. |
Ricerca | D. Demetrio | Micropedagogia | La ricerca qualitativa in educazione | Educatori Antichi e Moderni 497; pp. XXVIII-224 | La formazione si compie in luoghi e situazioni di vita sempre circoscrivibili a specifici ambienti, incontri, eventi, allinterno dei quali gli individui hanno lopportunità di apprendere. Tali situazioni, sociali e psicologiche al contempo, sono micropedagogiche, e coloro che intendono indagarle possono servirsi soltanto dei metodi e degli strumenti della ricerca qualitativa. |
Ricerca | M. Laeng | Pedagogia sperimentale | Biblioteca di Scienze dellEducazione 1; pp. VIII-322 | Il volume presenta la pedagogia scientifica e sperimentale, che si sta finalmente affermando nelle università e negli istituti di ricerca di tutto il mondo. La prima parte del libro è un ripensamento storico-critico degli esordi di questa nuova scienza, collocandola in un corretto quadro di riferimento. La seconda parte, il manuale vero e proprio, vuole fornire, con la massima semplicità, alcune indicazioni statistiche per lo studio della materia, mentre la terza parte mostra come, anche in Italia, si sia fatta ormai più volte ricerca pedagogica a livello scientifico. | |
Ricerca | B. Vertecchi | Introduzione alla ricerca didattica | Laboratorio Didattico 9; pp. 80 | Questo libro si propone di accompagnare il lettore nella costruzione del concetto di ricerca didattica, individuandone gli elementi conoscitivi sia dal punto di vista teorico, sia da quello procedurale. | |
Ricerca | B. Vertecchi | Quantità e qualità nella ricerca didattica | Laboratorio Didattico 15; pp. 120 | Lautore pone il problema della quantità e della qualità secondo basi del tutto nuove: infatti quantità e qualità non costituiscono categorie che si escludono reciprocamente, ma momenti diversi di un medesimo processo volto allinterpretazione dei fenomeni educativi. | |
Ricerca | B. Vertecchi | La didattica tra certezza e probabilità | Laboratorio Didattico 5; pp. 72 | Questo libro accompagna il lettore attraverso una ricostruzione del significato dello sperimentalismo, per delinearne i presupposti teorici e per definire la natura e i limiti della conoscenza che attraverso limpegno sul campo è possibile conseguire. | |
Continuità | M.L. Altieri Biagi (a cura di) | La programmazione verticale | Continuità delleducazione linguistica dalla scuola primaria alla scuola superiore | Didattica Viva 223; pp. XXXII-304 | Uno dei problemi di cui soffre il sistema scolastico educativo del nostro paese è certamente dato dallo scollamento esistente tra i programmi e i modi dellinsegnare tra i diversi livelli di scolarità. Questo libro vuole mostrare come, nel campo delleducazione linguistica, questa ipotesi di continuità di insegnamento e apprendimento sia davvero realizzabile, riportando, oltre che riflessioni di natura teorica, i risultati concreti di una ricerca e di una sperimentazione condotta da insegnanti di scuola elementare, media e superiore. |
Continuità | G. Cives (a cura di) | La scuola di base | Continuità e integrazione | Educatori Antichi e Moderni 402; pp. XIII-199 | Lesigenza di dar corpo e sviluppo alla continuità della scuola di base (materna, elementare, media) appare oggi particolarmente avvertita. Questo volume collaborativo mostra come si tratta di unistanza di fondo per la crescita e la democratizzazione produttiva della scuola di tutti e per il suo studio in modo non particolaristico e segmentato. Il libro propone inoltre una riflessione aperta e problematica sulle nuove frontiere dellobbligo scolastico (estensione dellobbligo dai 5 anni fino al biennio della scuola secondaria superiore). |
Continuità | M. Pascucci Formisano | Prima della prima | Progettare la scuola 16, serie Professione docente | In preparazione | |
Continuità | C. Pontecorvo (a cura di) | Un curricolo per la continuità educativa dai quattro agli otto anni | Educatori Antichi e Moderni 437; pp. XVI-448 | Un bambino competente in una molteplicità di campi, un curricolo continuo e multidimensionale, un contesto di cooperazione e facilitazione sociale: sono i presupposti e le condizioni psicopedagogiche di un progetto di ricerca curricolare longitudinale sulla continuità educativa che ha portato alla formulazione di una proposta organica di curricolo per la continuità. | |
Continuità | C. Pontecorvo, G. Tassinari, L. Camaioni (a cura di) | Continuità educativa dai quattro agli otto anni | Condizioni, metodi e strumenti di una ricerca sperimentale nella scuola | Educatori Antichi e Moderni 445; pp. XII-468 ill. | Questo volume si ricollega naturalmente a Un curricolo per la continuità educativa dai quattro agli otto anni, curato sempre da Clotilde Pontecorvo. Sperimentare la continuità ha prodotto indicazioni per il rinnovamento di tutta la prima scuola del bambino, che è oggi in atto nel nostro paese: vengono considerate centrali le esperienze educative della scuola dellinfanzia come primo avvio ai sistemi simbolici riportando anche nella prima alfabetizzazione culturale del bambino la cura e la sensibilità per le dimensioni emotive, per lorganizzazione dello spazio e del tempo, per le attività, per il contesto sociale e ludico. |
Continuità | M.G. Aiello, R. Meghnagi, C. Mastracci | Lorientamento dentro e fuori la scuola | Progettare la scuola 13, serie Professione docente | In preparazione | |
I Nuovi Programmi | A. Alberti | Commento ai programmi della scuola elementare dopo la riforma | Educatori Antichi e Moderni 509; pp. XIV-272 | Un volume che vuole focalizzare lattenzione sulle forme innovative della didattica proposte dai programmi ministeriali del DPR 104/1985. A fianco di unanalisi degli argomenti più generali del discorso, viene proposta una riflessione puntuale su alcuni passi della Premessa in rapporto a due aspetti fondamentali: lorganizzazione del curricolo in ambiti e orari, e lunitarietà dellinsegnamento. | |
I Nuovi Programmi | F. Frabboni, R. Maragliano, B. Vertecchi (a cura di) | Il bambino della ragione | Struttura, contenuti e didattica dei nuovi programmi per la scuola elementare | Educatori Antichi e Moderni 378; pp. X-222 | Con i nuovi programmi per la scuola elementare emerge una nuova immagine di bambino, immagine che nasce da una più attenta analisi delle condizioni sociali e culturali che caratterizzano lo sviluppo delle nuove generazioni e va a sostituirsi allidea di bambino proposta dai programmi del 1955 rimasti in vigore per oltre un trentennio. Nel volume sono riportati sia i nuovi programmi del 1985, sia i precedenti del 1955. |
I Nuovi Programmi | F. Frabboni, R. Maragliano, B. Vertecchi | Pedagogia e didattica dei nuovi programmi per la scuola elementare | Didattica Viva 72; pp. VIII-166 | I programmi ministeriali per la scuola elementare costituiscono un documento importantissimo su cui è necessaria una riflessione attenta da parte di tutti gli operatori del mondo della scuola e non solo: leggere e approfondire il testo non vuol dire soltanto entrare nel merito delle scelte culturali, pedagogiche e didattiche che sono alla base dei nuovi programmi, ma anche individuare quali siano gli effetti che si sono prodotti nei curricoli della scuola materna e media, e nella formazione degli insegnanti nella scuola secondaria superiore e nelluniversità. | |
I Nuovi Programmi | B. Vertecchi (a cura di) | Formazione e curricolo | Materiali per la formazione degli insegnanti 9; pp. X-254 | Nuove strategie per la formazione e le definizioni di curricolo per le varie età della scuola adeguate ai rapidi mutamenti della società contemporanea. A partire dallesigenza di una formazione nuova e nellottica della continuità, il volume propone un curricolo da zero a tre, da tre a sei e da sei a dieci anni. | |
Educazione Linguistica | M. Argilli | Ci sarà una volta | Immaginario infantile e fiaba moderna | Educatori Antichi e Moderni 522; pp. VI-178 | Il libro analizza i principali problemi che nel giro di pochi decenni hanno investito la letteratura per linfanzia. La metamorfosi del bambino-lettore, dovuta allinfluenza della televisione, ha modificato profondamente limmaginario infantile, rendendo necessario un uso aggiornato delle fiabe popolari e una rinnovata produzione fiabesca. |
Educazione Linguistica | G. Asquini, P. Lucisano (a cura di) | Litaliano nella scuola elementare | Aspetti psico-pedagogici e didattici | Didattica Viva 237; pp. XIV-334 | |
Educazione Linguistica | G. Asquini, P. Lucisano (a cura di) | Litaliano nella scuola elementare | Aspetti linguistici. Professionalità docente | Didattica Viva 188; pp. X-238 | La centralità delleducazione linguistica, per la crescita del bambino e come strumento per tutti gli apprendimenti, rappresenta una sfida per linsegnante perché è nella scuola elementare che comincia per il bambino lesperienza dellespressione scritta e si apre per lui laffascinante mondo della lettura. I due volumi presentano diversi contributi che spaziano dallo studio dei meccanismi di apprendimento a riflessioni sui diversi aspetti del lavoro didattico e sul ruolo dellinsegnante. |
Educazione Linguistica | P. Boscolo (a cura di) | Insegnare i processi della scrittura nella scuola elementare | Didattica Viva 160; pp. VIII-119 | La ricerca psicologica sulla scrittura ha avuto un grande impulso in questultimo decennio grazie al cognitivismo, che ha messo in evidenza la varietà e complessità dei processi attraverso i quali si scrive un testo. La proposta didattica di questo volume si ispira proprio a questo approccio, cercando di integrare due prospettive diverse ma complementari: quella del ricercatore e quella dellinsegnante. | |
Educazione Linguistica | R. Cardarello | Libri e bambini | La prima formazione del lettore | Biblioteca di Scienze dellEducazione 13; pp. X-246 | Che rapporto cè fra la lettura dei bambini e ai bambini e le competenze necessarie per diventare un adulto lettore? Le analogie tra la lettura adulta e quella infantile e mediata dalladulto; le capacità conoscitive e linguistiche attivate nei primi incontri con la narrazione; le strategie e i criteri cui ispirare la pratica della lettura nella scuola materna. |
Educazione Linguistica | C. Ciseri Montemagno | Dai linguaggi alla lingua | Introduzione alleducazione linguistica nella scuola elementare | Didattica Viva 106; pp. X-143 | Questo libro si rivolge allinsegnante in fase di aggiornamento o di formazione e vuole fornire un sintetico e funzionale ragguaglio sugli aspetti che sottostanno alle proposte curricolari per la lingua italiana dei nuovi Programmi per la scuola elementare (1985). Il volume cerca inoltre di dare una chiara risposta agli interrogativi che linsegnante si pone di fronte alla prospettiva nuova che si apre al proprio fare scuola e che richiede una programmazione educativo-didattica puntuale e organica. |
Educazione Linguistica | S. Crosera, M. Dupadi | Imparare con le filastrocche | Didattica Viva 115, serie Guide per la Scuola dellInfanzia; pp. VI-74 | Lesperienza dimostra che luso delle filastrocche nel processo di apprendimento contribuisce allo sviluppo della creatività e dellimmaginazione. In questo volume sono contenute una serie di proposte operative destinate a insegnanti di scuola materna ed elementare che hanno lobiettivo di far nascere nei bambini lesigenza di comunicare, ricorrendo anche allespressione non verbale. Si sono perciò prese in considerazione diverse possibilità di utilizzazione della filastrocca (pittoriche, manuali, plastiche, mimiche, musicali) con lobiettivo di recuperare strumenti volti a sviluppare quelle capacità critiche e inventive che i bambini posseggono. | |
Educazione Linguistica | E. Ferreiro, C. Pontecorvo, N. Moreira, I. García Hidalgo | Cappuccetto Rosso impara a scrivere | Studi psicolinguistici in tre lingue romanze | Biblioteca di Italiano & Oltre 21; pp. XIV-326 + floppy | Il volume raccoglie i risultati di uno studio svolto da ricercatori di varia provenienza che hanno analizzato un vasto corpus di testi scritti da bambini di scuola elementare di diversi paesi europei per capire come imparano a scrivere i bambini e che differenze si riscontrano tra differenti culture nel modo di imparare a scrivere. Questo libro affronta in prospettiva storico-comparativa problemi di grande rilievo nello studio dello sviluppo della scrittura: la scoperta dei confini tra le parole, la punteggiatura e altro ancora. |
Educazione Linguistica | L. Lumbelli (a cura di) | Incoraggiare a leggere | Intenzione e comportamento verbale degli insegnanti | Educatori antichi e moderni 425; pp. VI-186 | Che può fare linsegnante con le sue parole per dare un pronto ed efficace aiuto e far capire a un lettore che dalle proprie difficoltà di comprensione può essere scoraggiato a leggere? Il volume affronta questo e altri problemi, con ipotesi di lavoro che vanno dallasilo nido sino alla scuola media dellobbligo. La comunicazione dellinsegnante vi è vista come uno strumento didattico peculiare, che ha proprie potenzialità autonome e complementari rispetto a quelle di progetti curricolari specificamente destinati a sviluppare labilità di leggere e capire. |
Educazione Linguistica | F. Mandelli, L. Rovida (a cura di) | La bella e la brutta | Il processo di scrittura nella scuola di base | Didattica Viva 264, serie Quaderni del Giscel 19; pp. X-206 | Il volume nasce da una ricerca condotta dal Giscel Lombardia in classi di scuola elementare e media sul processo di revisione come momento dellattività di scrittura a scuola. Alla presentazione delle motivazioni, dellarticolazione e dei risultati del lavoro di revisione segue una riflessione sui processi di apprendimento della scrittura, nella quale vengono definiti gli obiettivi, i metodi e i contenuti per un curricolo di scrittura nella scuola di base. In appendice viene presentata unampia scelta di materiali e percorsi didattici utili per il lavoro in classe. |
Educazione Linguistica | I. Monighetti | La lettera e il senso | Un approccio interattivo allapprendimento della lettura e della scrittura | Didattica Viva 222; pp. XVII-256 | Per gli attuali e futuri maestri di scuola elementare questo libro è uno strumento indispensabile per capire, dalla parte del bambino, la complessa problematica della prima alfabetizzazione. Alla luce delle teorie più aggiornate nellambito delle scienze cognitive e dello strutturalismo neo-piagetiano, il libro esplora infatti le fasi dellapprendimento della lettura, ispirandosi allipotesi di una necessaria interazione tra processi dordine contestuale (top down) e processi guidati dal basso, dordine analitico (bottom up). |
Educazione Linguistica | M. Orsolini, C. Pontecorvo (a cura di) | La costruzione del testo scritto nei bambini | Problemi di psicologia 82; pp. VIII-456 | Come si impara a scrivere? In questo libro si ridefinisce la padronanza della lingua scritta, dedicando particolare attenzione al rapporto tra oralità e scrittura e alle prime fasi di costruzione dei vari generi di testo. Linterrelazione tra organizzazione del testo e forme linguistiche è considerata allinterno di diversi contesti interattivi offerti dal colloquio tra adulto e bambino e tra bambini, dando così la possibilità di studiare il processo di produzione in condizioni naturali. | |
Educazione Linguistica | G. Pinto | Dal linguaggio orale alla lingua scritta: continuità e cambiamento | Al di là e al di qua di un racconto | Problemi di psicologia 85; pp. XVI-246 | Lautrice si propone di offrire, con questo libro, un quadro dello stato attuale della ricerca sulle conoscenze del bambino tra i due e gli otto anni relativamente al linguaggio orale e scritto. Viene preso in esame il cammino che porta il bambino verso lalfabetizzazione, intesa come apprendimento e padroneggiamento della lettura e della scrittura in quanto sistemi di rappresentazione e comunicazione. |
Educazione Linguistica | F. Tronci | Letteratura senza tempo | Forme e modi per leducazione dellimmaginario infantile | Educatori Antichi e Moderni 532; pp. VI-192 | Pinocchio e Cuore, due capolavori con una comune matrice storica e con diversi esiti letterari ed estetici: il ritorno di queste due libri vuol rispondere al bisogno attuale di definire il ruolo della letteratura nei processi educativi e formativi, in una situazione fortemente caratterizzata dalla multimedialità e dalla frammentarietà dellimmaginario collettivo. |
Storia, Geografia e Studi Sociali | A.M. Ajello, A.S. Bombi | Studi sociali e conoscenze economiche | Un curricolo per la scuola elementare | Didattica Viva 118; pp. X-150 | Con questo ampio e documentato curricolo di economia per la scuola elementare, le autrici offrono uno stimolante contributo alla didattica degli studi sociali previsti dai Programmi. Ciò che viene offerto non è dunque una ricetta, ma una proposta il più possibile motivata, di cui linsegnante possa fare più agevolmente un uso originale e critico |
Storia, Geografia e Studi Sociali | C. Caldo, C. Lanza Dematteis (a cura di) | Didattica della geografia nella scuola dellobbligo | Didattica Viva 130; pp. X-198 | Il volume mette in evidenza le potenzialità educative della geografia, finora poco sfruttate. Tra queste potenzialità, cè la sua capacità descrittiva la quale, se non limitata a una banale funzione enumerativa, può rivelare precisi e ordinati rapporti che risultano dalle interconnessioni territoriali. Dopo una parte di metodologia didattica, conclude lopera unanalisi critica dei Programmi di geografia e una guida per la preparazione ai concorsi e per laggiornamento. | |
Storia, Geografia e Studi Sociali | A. Calvani | Il bambino, il tempo, la storia | Didattica Viva 132; pp. VI-161 | Passando in esame una serie di contributi della psicologia postpiagetiana, lautore intende mostrare come, dietro al tempo, si nasconda sempre una diversità di operazioni cognitive più specifiche. Soffermandosi in particolare sulle difficoltà che il bambino incontra nella comprensione storica, lautore mette in rilievo come in questo ambito molte di esse siano legate ai riduzionismi che si producono, nel trasferimento allo schema di passato sociale, di termini e forme di pensiero attinte dallesperienza quotidiana. | |
Storia, Geografia e Studi Sociali | A. Calvani | Linsegnamento della storia nella scuola elementare | Didattica Viva 109; pp. IX-117 | Leducazione storica elementare ha sempre costituito un nodo complesso, inquietante per la pluralità di istanze (ideologiche, psicologiche, sociali) che in essa convergono. In questo volume lautore si propone di fornire un contributo operativo, indicando agli insegnanti, sul piano curricolare, unipotesi concreta di articolazione e, sul piano degli obiettivi cognitivi, una tassonomia analitica delle abilità potenziali che il lavoro storico elementare può essere in grado di sviluppare. | |
Storia, Geografia e Studi Sociali | H. Girardet | Storia, geografia e studi sociali nella scuola elementare | Didattica Viva 114; pp. XX-126 | Questo libro si propone come una guida alla lettura dei programmi di storia, geografia e studi sociali per la scuola elementare e offre ai docenti degli strumenti operativi per la loro attuazione. I cambiamenti introdotti dai nuovi Programmi nellarea delle scienze umane sono infatti rilevanti: la storia e la geografia proposte sono sostanzialmente nuove, sia per i contenuti che per limpianto metodologico-didattico; inoltre è presente un nuovo insegnamento che sotto letichetta di studi sociali riunisce una pluralità di discipline che per la prima volta fanno la loro comparsa ufficiale nella scuola elementare. | |
Matematica e Scienze | C. Bernardi, L. Cannizzaro, N. Lanciano, P. Mentrasti (a cura di) | La matematica nella scuola elementare | Geometria | Didattica Viva 167; pp. XXVIII-116 | |
Matematica e Scienze | C. Bernardi, L. Cannizzaro, N. Lanciano, P. Mentrasti (a cura di) | La matematica nella scuola elementare | Il numero e le abilità numeriche. Problemi | Didattica Viva 168; pp. XX-212 | |
Matematica e Scienze | C. Bernardi, L. Cannizzaro, N. Lanciano, P. Mentrasti (a cura di) | La matematica nella scuola elementare | Logica. Informatica. Probabilità e statistica | Didattica Viva 169; pp. VIII-154 ill. | I tre volumi partono dalla constatazione che i Programmi costituiscono una sintesi avanzata, la cui attuazione va promossa in modo generalizzato. Dal momento che lintera educazione scolastica elementare deve svilupparsi in una ricerca di coerenza e di integrazione il materiale è stato elaborato cercando costantemente di collegare linsegnamento della matematica con leducazione psicomotoria, linguistica e scientifica. |
Matematica e Scienze | M.L. Caldelli, B. DAmore | La matematica dalla scuola dellinfanzia alla scuola elementare | Dai giochi protomatematici alla matematica del primo ciclo | Didattica Viva 102; pp. VIII-112 | Questo libro fornisce indicazioni molto concrete su attività protomatematiche per la scuola dinfanzia e attività matematiche per il primo ciclo della scuola elementare. Oltre a mettere in evidenza la continuità tra i due cicli scolastici, gli autori elaborano proposte per lanalisi in uscita dalla scuola dellinfanzia e per la ricognizione in entrata nella scuola elementare. |
Matematica e Scienze | M.L. Caldelli, B. DAmore | Idee per un laboratorio di matematica nella scuola dellobbligo | Didattica Viva 103; pp. XIII-247 | Gli autori raccolgono e descrivono dettagliatamente unità didattiche che si sono rivelate efficaci nella scuola elementare e media inferiore da diversi punti di vista, sia per il recupero che per lapprofondimento. Le unità sono operative e quindi ben si prestano a un ambiente attrezzato (un vero e proprio laboratorio); tuttavia non è escluso che anche la stessa tradizionale aula di lezione possa rivelarsi luogo adeguato a queste attività. | |
Matematica e Scienze | G. Cortini (a cura di) | Incontrare la scienza | Riflessioni e proposte rivolte agli insegnanti | Educatori Antichi e Moderni 450; pp. VI-326 | Il volume raccoglie esperienze e riflessioni sulle modalità di insegnamento delle discipline scientifiche toccando temi quali le preconcezioni o concezioni spontanee negli allievi, linnovazione didattica e la qualificazione degli insegnanti di discipline scientifiche. |
Matematica e Scienze | C. Cristofori, M. Margasini (a cura di) | Smontare la scienza | Domande, pratiche, itinerari per la scuola e la città | Educatori Antichi e Moderni 439; pp. VIII-168 | Il libro si presenta come il resoconto di un progetto didattico culturale rivolto ai cittadini, singoli e associati, e alla scuola in particolare, cercando i luoghi e i percorsi attraverso i quali, localmente, si produce scienza. Agli studenti e agli insegnanti è data loccasione di sperimentare moduli di didattica in grado di avviare vere e proprie avventure del conoscere, mettendo a confronto i prodotti e le strategie messe in campo, nella convinzione di favorire consuetudini, di stratificare comportamenti, di attivare luoghi stabili di ricerca. |
Matematica e Scienze | F. Dupré (a cura di) | Leducazione scientifica nella scuola elementare | Didattica Viva 187; pp. X-446 | Il volume consta di vari contributi che, pur presentando stili e linguaggi diversi provenienti dalle differenti aree scientifiche, sono accomunati da un modo di ragionare, tipico delle scienze, che alterna pensiero logico astratto e verifica sperimentale, ben definito nei Programmi dallespressione fare-pensare. Il testo si propone soprattutto di ampliare la conoscenza delle rappresentazioni mentali e di stimolare luso delle mappe concettuali. | |
Matematica e Scienze | C. Grazzini-Hoffmann | Fare scienze nella scuola di base | Progettare la scuola 6, serie I saperi di base; pp. 192 | Fare scienze nella scuola di base significativa cercare di far acquisire ai ragazzi delle chiavi per conoscere come è fatto e come funziona il nostro mondo, anche attraverso la mediazione dellesperienza e delle conoscenze di senso comune. Questo volume intende far riflettere criticamente sui contenuti di questo sapere di base e indicare come fare per predisporre gli strumenti più adeguati affinché i ragazzi acquisiscano conoscenze e sviluppo abilità. Agli insegnanti viene offerta una guida per costruire percorsi, scegliere materiali, individuare metodologie e procedure utili per il quotidiano lavoro in classe. | |
Matematica e Scienze | Movimento di Cooperazione Educativa | Il testo libero di matematica | Un modo creativo di insegnare/imparare la matematica di Paul Le Bohec | Didattica Viva 241, serie Quaderni di Cooperazione Educativa 18; pp. XIV-256 | Tra le tecniche proposte dal grande pedagogista Freinet, il testo libero è una delle più note e più frequentemente usate nelle scuole italiane. Testo libero è ciò che il bambino liberamente scrive, e che poi legge insieme ai compagni e al maestro, con i quali parla su quanto ha scritto e insieme ai quali interviene sul testo medesimo migliorandolo e ampliandolo. Le Bohec ha voluto trasferire il metodo nella matematica e qui racconta questa avventura. Troviamo nel libro non solo lappassionato resoconto del suo fare in classe ma anche appunti e osservazioni tratte dai seminari sul metodo naturale da lui tenuti in diversi paesi europei. |
Matematica e Scienze | G. Torosantucci, M. Vicentini Missoni | Linsegnamento delle scienze nella scuola elementare | Didattica Viva 112; pp. X-182 | Questo libro, basato sul lavoro di ricerca in collaborazione tra docenti universitari e insegnanti elementari, cerca di dare un quadro di riferimento per la didattica delle scienze in cui poter situare attività citate dai Programmi attraverso la presentazione di alcune trame disciplinari (per la fisica, la chimica e la biologia) affiancate da esempi di attività specifiche. | |
Educazione all'Immagine | M. Dallari, C. Francucci | Lesperienza pedagogica dellarte | Didattica Viva 274, serie Enciclopaideia; pp. X-160 | Per disegnare il profilo di una possibile didattica dellarte, e in particolare dellarte contemporanea, gli autori affrontano in questo volume il problema dellincontro di tre istanze fondamentali: quella dellestetica, quella dellarte e quella della pedagogia. Con molti esempi tratti dalla loro esperienza di insegnanti e animatori, gli autori propongono progetti di laboratori da attuare a scuola, al museo, in galleria o anche a distanza, grazie a Internet, al fine di individuare vie e strategie tese a familiarizzare i bambini di oggi con larte del loro tempo. Dietro al progetto concreto sta la tesi che un laboratorio di animazione e didattica dellarte così concepito concorra alla costruzione dellautonomia e della capacità di giudizio attraverso la sperimentazione della categoria della scoperta e dello stupore, con materiali e occasioni che stimolino lesigenza di interpretazione e produzione metaforica, nonché di nuovi modi di comunicare e rappresentare. | |
Educazione all'Immagine | F. De Bartolomeis | Girare intorno allarte | Valutare e produrre | Didattica Viva 142; pp. XIV-384 ill. | Il volume analizza i mutamenti intervenuti nella cultura delle immagini e dimostra come ci siano le condizioni per iniziative di educazione artistica di tipo nuovo. Si tratta di incontrare, insieme allarte, la cultura in una grande varietà di forme: la storia per liconografia e liconologia, la geometria euclidea e non euclidea per la rappresentazione dello spazio, la psicologia del profondo per i simboli, la chimica e la fisica per i materiali, i colori ecc., le tecnologie per i procedimenti di produzione, le concezioni di vita per i valori. |
Educazione all'Immagine | F. De Bartolomeis | Il colore dei pensieri e dei sentimenti | Nuove esperienze di educazione artistica | Didattica Viva 162; pp. VIII-216 | Il libro intende dimostrare che i bambini, avvalendosi di una guida qualificata, possono raggiungere risultati sorprendenti dal punto di vista artistico con vere e proprie ricerche, nel senso che con fantasia e attenzione tecnica esplorano proprietà di materiali e di procedimenti per dare forza espressiva al segno, al colore, allorganizzazione dello spazio. Così facendo i bambini apprendono il metodo della valutazione produttiva, grazie al quale, attraverso attività produttive personali, si comprendono meglio i problemi che gli artisti devono affrontare. |
Educazione all'Immagine | P. Le Bohec, M. Le Guillou | I disegni di Patrick | Effetti terapeutici della libera espressione | Didattica Viva 266, serie Quaderni di Cooperazione Educativa 20; pp. XXIV-152 | Gli autori fanno parte di quegli insegnanti che non accettano di sentirsi impotenti di fronte allinsuccesso scolastico dei molti bambini che la scuola abbandona o respinge. In questo libro vengono esplorate le produzioni verbali e grafiche realizzate da un bambino in situazioni di libera espressione, mettendo in luce come egli abbia spontaneamente utilizzato, secondo le proprie urgenze, le occasioni e le possibilità espressive messe a sua disposizione, e come abbia naturalmente trovato una propria tecnica di liberazione profonda. |
Educazione all'Immagine | W. Moro | Didattica della comunicazione visiva | Didattica Viva 85; pp. VIII-216 ill. | Questo libro si rivolge a tutti gli insegnanti che vogliono approfondire e comprendere il significato dei molteplici messaggi visivi come la pubblicità, il fumetto, la fotografia, i serial televisivi, le opere darte. Lipotesi di lavoro sulla lettura dei testi visivi fa perno su un curricolo organizzato nelle abilità di base del vedere-osservare, del leggere le immagini, dello scrivere e del parlare, e in obiettivi didattici. Inoltre ruota attorno a un impianto disciplinare incentrato su un blocco di conoscenze relative ai campi della percezione visiva, dei codici visivi, della semiologia e su una metodologia basata sul modello della comunicazione. | |
Educazione all'Immagine | G. Staccioli (a cura di) | Progettare immagini | Materiali per la Formazione degli Insegnanti 7; pp. VIII-240 | Le ipotesi del libro prendono spunto dalle più recenti analisi sui significati delle rappresentazioni infantili e intendono istituire un collegamento operativo fra produzioni dei bambini e procedimenti che conducono alla creazione delle immagini nel campo più generale della comunicazione visiva, in particolare della ricerca artistica. | |
Educazione Musicale | R. Ferri | Il suono ritrovato | Viaggio alla scoperta della musicalità | Didattica Viva 269; pp. XVI-284 | Lindagine dei meccanismi psicologici dellesperienza sonora serve a individuare una meta primaria delleducazione: lo sviluppo della musicalità. Questa formula compendia un ribaltamento rivoluzionario delle pratiche didattiche correnti, finora centrate sulla verbalizzazione e la visualizzazione invece che sulla sonorizzazione. Tutta lattività riproduttiva (suonare, cantare un repertorio) viene riscattata dal ruolo di ricalco passivo, che troppo spesso ricopre nella nostra scuola, a esperienza di autorealizzazione. |
Educazione Musicale | A.M. Molli Arcomano | Educazione musicale di base | Biblioteca di Scienze dellEducazione 23; pp. VI-394 | Il volume ripercorre nella prima parte i complessi intrecci che hanno contrassegnato linsegnamento delleducazione musicale di base dallUnità dItalia a oggi, nei suoi aspetti giuridico-istituzionali e storico-sociali, attraverso lanalisi dei vari programmi che si sono succeduti. Nella seconda parte affronta invece gli aspetti più generali concernenti il linguaggio, lapprendimento, la didattica, corredandoli di una serie di proposte didattiche. | |
Educazione Musicale | G.L. Zucchini | Progetti musicali per la scuola di base | Didattica Viva 113; pp. VI-122 | Un testo che propone una cultura musicale non vista esclusivamente come insegnamento, ma anche come provocazione al fare, al realizzare, allinventare con e per mezzo dei suoni. Da questo punto di vista la proposta disciplinare moltiplica i percorsi, le convergenze e le associazioni tra musica e ambiente, musica e mass-media, musica e visivo, musica e cultura. Lavorare per progetti intorno a questi argomenti è un modo di interrogare la realtà, di coglierne i diversi aspetti, di capire lincidenza del fenomeno sonoro e musicale in ogni sua dimensione. | |
Educazione Motoria | S. Ubaldi Pugnaloni (a cura di) | Leducazione motoria nella scuola elementare | Didattica Viva 163; pp. X-212 | Il volume intende mostrare come leducazione motoria sostanzia la proposta innovativa di una scuola elementare che concorre a evidenziare la potenziale creatività del fanciullo. I contributi offerti dagli autori motivano, da punti di vista differenziati, e quindi complementari, la necessaria sinergia fra funzioni motorie, cognitive e affettive, proponendo ai docenti una programmazione educativa e didattica rispondente alle reali esigenze formative del fanciullo. | |
Educazione Ambientale | P. Orefice | Didattica dellambiente | Guida per operatori della scuola, dellextrascuola e delleducazione degli adulti | Didattica Viva 218; pp. XII-332 | Questo volume intende offrire un contributo a una didattica che nasce dallambiente e ritorna allambiente. Si presenta come uno strumento di lavoro per gli operatori che a diverso titolo sono impegnati, nella scuola e nel territorio, a fare dellambiente la base del loro intervento formativo. In particolare, il libro analizza il progetto di laboratorio di didattica dellambiente. |
Educazione Sessuale | G. Bini | Educazione sessuale e scuola | Educatori Antichi e Moderni 531; pp. VI-264 | Leducazione sessuale, e soprattutto uninformazione il più possibile scientifica e oggettiva, può entrare a far parte della normale attività scolastica se viene affrontata come problema culturale e professionale da tutti gli insegnanti a tutti i livelli. | |
Educazione Religiosa | M. Laeng | La cultura religiosa nellinsegnamento laico | Materiali per la Formazione degli Insegnanti 8; pp. X-214 | Questo libro si rivolge in particolare agli attuali e futuri insegnanti di religione ma anche agli insegnanti delle altre discipline, che sono invitati a riflettere sui problemi connessi al significato della vita e agli ultimi destini. Nei confronti della religione si pongono infatti delicati problemi di rispetto delle coscienze ai quali il libro si propone di fornire una possibile chiave di soluzione attraverso indicazioni e materiali di documentazione per un insegnamento aperto e aggiornato, che colleghi la religione allesperienza di vita e a tutte le manifestazioni della cultura: una proposta nuova per un insegnamento laico della religione nelle scuole. | |
La Scuola | R. Maragliano | I saperi della scuola | Educatori Antichi e Moderni 447; pp. XXII-90 | Muovendo da unanalisi dei contenuti di alfabetizzazione presenti nella cultura dei mass-media, questo libro individua alcune prospettive teoriche coerenti con lesigenza di ridefinire i modi del sapere scolastico, integrandone lazione col mondo fuori dalla scuola. Il volume si propone di affrontare alla radice i problemi della scuola di oggi, attraverso una lettura disincantata dei riti e dei miti pedagogici, ma tenendo ben fermo come obiettivo un sapere che ospiti la lingua scritta insieme alloralità e alluniverso sonoro, che avvicini mondo interno e mondo esterno alla scuola. | |
La Scuola | G. Cerini, F. Frabboni | Sui sentieri della riforma | Didattica e organizzazione nella scuola elementare | Materiali per la Formazione degli Insegnanti 4; pp. X-260 | La scuola elementare è, nel nostro sistema scolastico, lunica che nellultimo trentennio ha potuto rinnovare il proprio look formativo, il proprio guardaroba pedagogico-istituzionale. Il volume si inoltra per i sentieri inaugurati, in questo ultimo decennio, dalla riforma culturale e legislativa della nostra scuola primaria. Gli autori mettono così in rilievo i paesaggi pedagogici e organizzativi che fanno da scenografia a questo viaggio attraverso i luoghi educativi di una scuola elementare che sta raccogliendo crescenti riconoscimenti a livello internazionale. Vengono così analizzati: il progetto culturale della scuola elementare, le strategie didattiche, lorganizzazione del tempo scuola, il team docente, il modulo, i programmi, la compresenza, la continuità e altre idee chiave della riforma. |
La Scuola | S. Sansuini | Classi aperte e interclasse | Principi, organizzazione e metodi di una scuola che si rinnova | Didattica Viva 37; pp. VI-170 | Linsegnante di classe, tradizionalmente isolato e autosufficiente nel chiuso della propria aula, è lemblema di una scuola che va tramontando. Il suo ruolo si evolve e si articola in rapporto a nuove esigenze, le sue funzioni diventano meno generiche e più specifiche, complementari ad altri interventi, nellambito di una più aggiornata strategia educativa, politica e scientifica, comunitariamente programmata. |
La Scuola | G. Petter | Lavorare insieme nella scuola | Aspetti psicologici della collaborazione tra insegnanti | Educatori Antichi e Moderni 547; pp. 224 | La conoscenza dei risultati delle ricerche psicologiche sui piccoli gruppi può permettere agli insegnanti di evitare certe difficoltà nel collaborare tra loro e di rendere tale collaborazione più efficace e soddisfacente. Nel volume vengono prese in considerazione le varie situazioni in cui gli insegnanti possono o devono lavorare insieme, dalla scuola dellinfanzia fino alluniversità: la programmazione e le sue periodiche revisioni; il concreto intervento educativo nelle classi o nella scuola; le situazioni valutative; le varie forme di aggiornamento; i rapporti con le famiglie e con gli enti che operano nel territorio. |
La Scuola | E.A. Abbott | Flatlandia | Racconto fantastico a più dimensioni | Eolo 16; pp. XIV-202 | La conoscenza dei risultati delle ricerche psicologiche sui piccoli gruppi può permettere agli insegnanti di evitare certe difficoltà nel collaborare tra loro e di rendere tale collaborazione più efficace e soddisfacente. Nel volume vengono prese in considerazione le varie situazioni in cui gli insegnanti possono o devono lavorare insieme, dalla scuola dellinfanzia fino alluniversità: la programmazione e le sue periodiche revisioni; il concreto intervento educativo nelle classi o nella scuola; le situazioni valutative; le varie forme di aggiornamento; i rapporti con le famiglie e con gli enti che operano nel territorio. |
La Scuola | M. Baldacci | Listruzione individualizzata | Materiali per la Formazione degli Insegnanti 2; pp. VII-182 | La problematica dellistruzione individualizzata si colloca nel dibattito pedagogico-didattico al crocevia delle piste di ricerca intitolate alla qualità dellistruzione e alleguaglianza delle opportunità formative. Questo volume mira a esplicitare i fondamenti teorici e, soprattutto, a chiarire le strategie e le procedure operative dellistruzione individualizzata: dalla pianificazione delle unità didattiche allanalisi delle forme di organizzazione scolastica maggiormente idonee allindividualizzazione. | |
La Scuola | E. Catarsi | Storia dei programmi della scuola elementare (1860-1985) |
Educatori Antichi e Moderni 456; pp. VII-457 | Questo volume esamina i programmi della scuola elementare dallUnità dItalia ai giorni nostri, cercandone le radici sociali e chiarendo come essi siano stati frutto non solo delle teorie pedagogiche, quando della situazione economico-politica e degli orientamenti sociali del tempo. Per questo il libro studia le condizioni generali in cui si è sviluppata la nostra istruzione primaria, con particolare attenzione alla figura del maestro e alla strumentazione didattica. | |
La Scuola | G. Cives (a cura di) | La scuola italiana dallUnità ai nostri giorni | Educatori Antichi e Moderni 446; pp. XVIII-541 | Questo libro offre una trattazione della storia della scuola italiana dallUnità fino a oggi, analizzando sia le vicende dei vari gradi dellistruzione, sia la storia dellamministrazione scolastica, sia quella delle teorie educative e didattiche che sono alla base dei programmi di insegnamento. I saggi contenuti nel volume sono opera di specialisti di ogni settore e toccano i temi quali la scuola dellinfanzia, la scuola popolare ed elementare, la scuola secondaria e, infine, luniversità. Inoltre è dedicato uno spazio alla formazione e al ruolo degli insegnanti, sia medi che universitari, al funzionamento dellamministrazione scolastica, alla storiografia della scuola italiana. | |
La Scuola | F.R. Ferraresi, D. Missaglia | Lordinamento della nuova scuola elementare | Gli insegnanti nella scuola della riforma e la legge 148 | Didattica Viva 230; pp. XII-282 | La riforma dellordinamento della scuola elementare ha rappresentato senza dubbio un grande avvenimento nella storia della scuola italiana. Questo volume offre una lettura della legge anche alla luce dei problemi emersi nei primi anni di applicazione della stessa. Nella prima parte, Ferraresi traccia unanalisi approfondita della legge 148/90, mentre nella seconda parte Missaglia riflette sui primi anni di attuazione della riforma e delinea lintreccio complesso dei problemi emersi. In appendice la documentazione sulla legge 148. |
La Scuola | R. Laporta, C. Mauceri, A. Santoni Rugiu, A. Semeraro, M. Vigli | Scuola pubblica - Scuola privata | Parità scolastica e Costituzione | Progettare la scuola 1, Serie Politiche innovative; pp. 164 | Il rapporto tra scuola pubblica e scuola privata è analizzato prima ripercorrendo le origini storiche della questione negli ultimi due secoli, poi focalizzandone i nodi essenziali nella situazione attuale, nei suoi aspetti politici e giuridico-istituzionali. |
La Scuola | P. Romei | Autonomia e progettualità | La scuola come laboratorio di gestione della complessità sociale | Educatori Antichi e Moderni 525; pp. XVIII-204 | In questo libro la scuola viene considerata come laboratorio di analisi e sperimentazione di un approccio volto a migliorare la governabilità dei suoi processi operativi e a rafforzarne lidentità e il prestigio sociale. Inoltre lautore propone alcuni percorsi operativi sperimentati in contesti scolastici, senza trascurare la riflessione sullimpatto delle proposte presentate con gli assetti consolidati nella scuola: quello culturale, con i grandi miti da rielaborare, e quello strutturale, con i meccanismi di coordinamento direzionale da rifondare. |
La Scuola | P. Romei | Guarire dal mal di scuola | Motivazione e costruzione di senso nella scuola dellautonomia | Progettare la scuola 10, serie Le regole dellautonomia; pp. 288 | Quali sono le priorità formative che la scuola deve perseguire? In che modo la scuola deve attrezzarsi, sia sul piano metodologico che su quello dellassetto strutturale? Cosa fa di un insegnante un bravo capo di istituto? Porsi queste domande significa cercare i rimedi al malessere degli insegnanti e degli studenti che ha le sue radici in una perdita di significato della scuola. In questo volume si propongono ai dirigenti scolastici modelli, regole, procedure operative attraverso i quali rimotivare il personale, nella convinzione che questa sia la strada più proficua per governare lapparato scolastico e coordinare progettualmente i vari team. |
La Scuola | G. Genovesi (a cura di) | La scuola di base e gli insegnanti | Educatori Antichi e Moderni 506; pp. XII-244 | Il volume affronta, in maniera composita ma compatta, uno dei problemi più sentiti e complessi del nostro sistema formativo: lorganizzazione della scuola di base, ossia di quellinsieme di segmenti del sistema formativo senza i quali non è assolutamente possibile pensare allefficienza dei successivi. In verità, liter della scuola di base come scuola dellobbligo è, ancora oggi, ben lungi dallessere compiuto. Da qui, dunque, la necessità di tornare a riflettere sulla scuola come il luogo per eccellenza dove si incentivano le costruzioni per unefficace strategia della formazione. | |
Lingua Straniera | M. Ceragioli | La programmazione didattica nellinsegnamento della lingua straniera | Didattica Viva 219, serie Quaderni del Lend 6; pp. IX-136 | In questo libro lautrice si pone come obiettivo quello di stimolare gli insegnanti di lingua straniera a porsi delle domande sulla propria pratica didattica quotidiana. Il volume si divide in tre parti. Nella prima si precisa il concetto di curricolo di formazione linguistico-comunicativa; la seconda analizza le quattro abilità, descrivendo le varie competenze esercitate nellascolto, nel parlato, nella lettura e nella scrittura; la terza presenta due esempi di attività integrate. | |
Lingua Straniera | A. Ciliberti | Manuale di glottodidattica | Per una cultura dellinsegnamento linguistico | Biblioteca di Scienze dellEducazione 10; pp. VIII-234 | I contributi presenti in questo libro toccano gli aspetti più importanti dellinsegnamento delle lingue straniere allo scopo di offrire, allinsegnante che deve affrontare tale compito, spunti per riflettere e rinnovare la propria didattica. Ciascun contributo, pur partendo da un quadro di riferimento teorico ben preciso, si estende fino a comprendere la dimensione didattica e ciò ne fa uno strumento di lavoro immediatamente fruibile per il docente che voglia avviare, secondo un approccio comunicativo, il proprio insegnamento. |
Lingua Straniera | M. Rainoldi, S. Sodini (a cura di) | La lingua straniera nella scuola elementare | Didattica Viva 211, serie Quaderni del Lend 4; pp. XIV-270 | I contributi presenti in questo libro toccano gli aspetti più importanti dellinsegnamento delle lingue straniere allo scopo di offrire, allinsegnante che deve affrontare tale compito, spunti per riflettere e rinnovare la propria didattica. Ciascun contributo, pur partendo da un quadro di riferimento teorico ben preciso, si estende fino a comprendere la dimensione didattica e ciò ne fa uno strumento di lavoro immediatamente fruibile per il docente che voglia avviare, secondo un approccio comunicativo, il proprio insegnamento. | |
Lingua Straniera | C. Rizzardi | Insegnare la lingua straniera | Apprendimento e ricerca | Biblioteca di Scienze dellEducazione 21; pp. XX-374 | Il volume, risultato di esperienze di ricerca nellambito della scuola elementare, fornisce una sintesi degli strumenti teorici che strutturano le competenze per un insegnamento consapevole della lingua straniera e suggerisce una serie di indicazioni operative perché linsegnante diventi anche programmatore e ricercatore. In una prospettiva che vede gli allievi protagonisti del proprio apprendimento e il rapporto educativo non limitato alla trasmissione di contenuti, linsegnante è guidato a sperimentare e osservare al fine di poter capire e gestire linterazione in classe. |