La Nuova Italia |
Bibliografia Concorsi - Scuole Materne
argomento | autore | titolo | sottotitolo | collana | presentazione | sommario |
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Prova Scritta | Bonfiglioli Rita, Catarsi Enzo | Scuola materna. Guida alla prova scritta del concorso | Didattica viva 273 | Una sintetica ma articolata mappa concettuale delle più accreditate teorie e delle più significative procedure applicative (metodologico-didattiche e normative) riguardanti la seconda infanzia; un efficace metodo di studio che orienta verso forme personali di elaborazione dei contenuti con una guida alla redazione del tema. | Sommario: Parte prima: Il bambino. I: Il bambino nella società attuale. II: Lo sviluppo del bambino. III: La famiglia e l'educazione del bambino. IV: Il ruolo dell'extrascuola. V: L'integrazione dei bambini handicappati. Parte seconda: La scuola materna. I: I diritti del bambino. II: La scuola materna nella storia d'Italia. III: Continuità educativa e scuola materna. IV: Scuola materna e democrazia scolastica. V: La funzione docente. Parte terza: Il progetto educativo. I. Finalità e autonomia educativa della scuola materna. II: Ricerca e sperimentazione educativa. III: Programmazione e curricolo. IV: Valorizzazione delle differenze culturali. V: L'organizzazione dei tempi e degli spazi. VI: Le scelte metodologiche generali. Appendice I: Guida alla redazione del tema. Appendice II: Eserciziario. | |
Prova Orale | Bonfiglioli Rita, Frabboni Franco, Zahora Nicola | La scuola della seconda infanzia | Finalità, contenuti e metodi della scuola moderna | Didattica viva 261 | Un valido e agile strumento di studio, funzionale per inquadrare in modo complessivo le numerose tematiche elencate nel programma del concorso. | Sommario: Parte prima: Il bambino. I: Scuola famiglia territorio. II: Il bambino e le sue dimensioni di sviluppo. III: Dai bambini in difficoltà ai bambini handicappati. Parte seconda: La scuola materna: identità funzioni compiti. I: Dal modello custodialistico al modello educativo. II: Gestione sociale e nuova professionalità. III: La scuola materna nel sistema formativo. Parte terza: Il progetto educativo della scuola materna. I: Per una scuola maggiorenne. II: Un curricolo a due ruote di nome programma e programmazione. III: Il modello didattico. Il quadro giuridico organizzativo. Documenti: Legge 18 marzo 1968, n. 444 (Istituzione scuola materna statale); DPR 31 maggio 1974, n. 416 (Organi collegiali); DPR 31 maggio 1974, n. 419 (Sperimentazione e aggiornamento); DPR 24 luglio 1977, n. 616 (Assistenza scolastica); Legge 9 agosto 1978, n. 463 (Doppio organico); CM 5 agosto 1982, n. 261 (Programmazione educativa); Legge 20 maggio 1982, n. 270 (Dotazioni organiche e istituzione posti di sostegno); CM 14 settembre 1990, n. 235 (Orario di servizio dei docenti); Legge 19 novembre 1990, n. 341 (Corso di laurea per i docenti); CM 20 maggio 1991, n. 134 (Piano nazionale di aggiornamento scuola materna); Legge 5 febbraio 1992, n. 104 (Legge quadro handicap); DM e CM 16 novembre 1992, n. 339 (Continuità educativa); CM 25 febbraio 1994, n. 70 (Progetto ASCANIO); CM 9 giugno 1994, n. 1999 (Progetto Arcobaleno); CM 9 agosto 1994, n. 257 (Prevenzione e recupero della dispersione scolastica); CM 21 giugno 1995, n. 4094 (Valutazione nella scuola materna statale); CM 27 luglio 1996, n. 4666 (Valutazione nella scuola materna: i risultati dell'indagine); DPR 31 luglio 1996, n. 471 (Ordinamento del corso di laurea per i futuri maestri). |
Il Bambino | Cohen Marcel et al. | Il linguaggio del bambino | Problemi di psicologia 25 | L'apprendimento del linguaggio e le differenze ambientali, i disturbi del linguaggio e i problemi del bilinguismo in una serie di saggi di specialisti. | Sommario: Prefazione (M. Cohen). Prefazione all'edizione italiana (G. Francescato). L'acquisizione del linguaggio (M. Cohen). Apprendimento del linguaggio e differenze ambientali (I. Lézine). Imitazione ed esercizio. Influenza dell'ambiente. Problemi educativi. Alcuni consigli educativi. Le deformazioni del linguaggio infantile. Influenze dei genitori sull'evoluzione del linguaggio. Il problema del tono. Disturbi del linguaggio (F. Kocher). Il linguaggio orale. I disturbi della parola e del linguaggio. Trattamento dei disturbi del linguaggio. Consigli ai genitori. Linguaggio e influenza dell'ambiente (A. Brauner). Responsabilità degli educatori. Primi gradi di acquisizione. Il linguaggio presentato al bambino. Incitamento al linguaggio. Prime comunicazioni intenzionali. Esperienze di internato. Necessità di parlare e di sentir parlare. Ricerca di varietà. Istruzione generalizzata. Metodi di lettura. Preparazione prescolastica. Letture disgustose. Conclusioni. L'apprendimento del linguaggio nella scuola materna (L. Lentin). I bambini che frequentano la scuola materna. Che cosa trovano i bambini nelle scuole materne. Veri e falsi problemi del bilinguismo (A. Tabouret-Keller). Il bilinguismo precoce ha una cattiva fama. Osservazioni condotte su bambini bilingui. Genitori ed educatori di fronte al bilinguismo. | |
Il Bambino | Coste Jean-Claude | La psicomotricità | a cura di Pier Luigi Baldi | Problemi di psicologia 73 | Lo psicomotricista ha il compito di scoprire la cifra di sistemi di comunicazione extraverbali che offrono informazioni fondamentali sull'individuo e deve far prendere coscienza al soggetto delle sue possibilità e dei suoi limiti, aprendolo alla comunicazione verso l'altro. | Sommario: Introduzione (P.L. Baldi). Prefazione. I: Che cos'è la psicomotricità? II: I concetti fondamentali della psicomotricità. III: Lo sviluppo del bambino. IV: La rieducazione psicomotoria. |
Il Bambino | Isaacs Susan | Lo sviluppo intellettuale nei bambini al di sotto degli otto anni | Problemi di psicologia 2 | Una ricerca «classica», fondamentale, sullo sviluppo delle attività intellettuali nei bambini. | Sommario: Prefazione. I: Introduzione. II: Le condizioni di osservazione. III: Scoperta, ragionamento e pensiero: analisi teorica. IV: Scoperta, ragionamento e pensiero: documentazioni. V: Interessi biologici: aspetti generali del problema. VI: Interessi biologici: documentazioni. VII: Quattro settimane «tipo». VIII: Sommario delle attività. Appendici. A: I «perché» dei bambini (N. Isaacs). B: Educazione e scienza (N. Isaacs). C: Altri esempi di pensiero e di ragionamento. | |
Il Bambino | Isaacs Susan | Lo sviluppo sociale dei bambini | Problemi di psicologia 4 | Quest'opera classica della psicologia, che parte dai comportamenti spontanei della vita di tutti i giorni, invita a considerare il peso che i fatti psicologici devono avere nei sistemi usati dai genitori e dagli insegnanti per aiutare nel modo migliore lo sviluppo dei bambini. | Sommario: Prefazione. Parte prima: I dati psicologici. I: Introduzione. II: La documentazione. I rapporti sociali: amore e odio in atto. Le fonti più profonde dell'amore e dell'odio. III: La teoria dello sviluppo. Un esame teorico dei rapporti sociali. Le fonti più profonde dell'amore e dell'odio. Parte seconda: Il problema educativo. I: Relazione tra educazione e psicoanalisi. II: Alcuni problemi e crisi del primo sviluppo sociale. | |
Il Bambino | Molina Paola (a cura di) | Il bambino, il riflesso, l'identità | L'immagine allo specchio e la costruzione della coscienza di sé | Problemi di psicologia 89 | Il libro è un contributo alla riflessione sull'emergere della coscienza di sé nel bambino, a partire da una situazione emblematica: il riconoscimento della propria immagine culturale. Si presenta una scelta di saggi di psicologi e psicoanalisti - in particolare di ambito culturale francese - che si sono dedicati alla spiegazione di questo importante fenomeno con prospettive teoriche diverse. | Sommario: Parte prima: Il problema. Il riconoscimento dell'immagine di sé nella ricerca psicologica (P. Molina). Parte seconda: La ricerca osservativa. Le tappe del riconoscimento di sé davanti allo specchio (G. Boulanger-Balleyguier). Il riconoscimento di sé nei primati. Un approccio comparato alle proprietà bidirezionali della coscienza (G. Gallup). Specchi, immagini, spazi (R. Zazzo). Immagine speculare e genesi del riconoscimento di sé: un'analisi gerarchica (T. Decarie, T. Pouliot, D. Poulin-Dubois). Un modello teorico dello sviluppo: l'immagine di sé nel bambino (P. Mounoud, A. Vinter). Parte terza: La psicoanalisi. Recensione del corpo (G. Rosolato). La funzione di specchio della madre e della famiglia nello sviluppo infantile (D.W. Winnicott). Riflessioni sull'emergenza del senso di sé, con particolare riguardo al sé corporeo (M.S. Mahler, J. McDevitt). Sull'ansia da specchio (B. Priel). Appendice: Il concetto di «Sé» (Self) nella psicoanalisi (P. Molina). Postscritto: lo specchio educativo come metafora, strumento, rischio, potenzialità (E. Becchi). |
Il Bambino | Moro Walter (a cura di) | Conoscere il bambino | Didattica Viva 124 | Un testo che vuole offrire riflessioni precise e puntuali sulle principali tematiche scolastiche, illustrare attività didattiche già sperimentate, proporre considerazioni curricolari che sono il frutto di una lunga pratica di aggiornamento nella scuola. | Sommario: Una nuova professionalità per conoscere il bambino (W. Moro). I: Tra bambino e fanciullo (R. Maragliano). II: Profilo culturale del bambino e aspetti pedagogici (E. Becchi). III: Apprendimento e linguaggio (R. Luccio). IV: Conoscere a scuola: che cosa e come (C. Pontecorvo). V: Adulto e bambino: quale relazione? (D. Demetrio). VI: Il bambino «affettivo» come oggetto pedagogico: per una clinica della formazione (R. Massa). Appendice. | |
Il Bambino | Petter Guido | Fantasia e razionalità nell'età evolutiva | Problemi di psicologia 84 | Fantasia e razionalità nella scuola e nella ricerca psicologica; i loro rapporti; il posto che occupano e il ruolo che svolgono nella vita mentale; alla varietà delle idee corrisponde una varietà di atteggiamenti nella concreta attività educativa. | Sommario: Parte prima: Razionalità e fantasia: gli aspetti psicologici. I: Alcune idee erronee. II: Alcuni tratti comuni. III: Il «marchio di realtà». IV: Il grado di rigore nell'uso dei rapporti. V: Dirigere o lasciarsi guidare. VI: Ragione e fantasia «cavalcano insieme». VII: Produrre e valutare: un rapporto dialettico. VIII: Razionalità e fantasia: aspetti dinamici. Parte seconda: Razionalità e fantasia: il loro sviluppo, la loro educabilità. IX: Alcuni problemi generali. X: Razionalità e fantasia nei primi tre anni. XI: L'età della scuola per l'infanzia. XII: L'età della scuola primaria. XIII: L'età della scuola media. Considerazioni conclusive. | |
Il Bambino | Pinto Giuliana | Dal linguaggio orale alla lingua scritta: continuità e cambiamento | Problemi di psicologia 85 | Un quadro dello stato attuale della ricerca, entro una cornice teorica unitaria, sulle conoscenze del bambino tra i due e gli otto anni relativamente al linguaggio orale e scritto. | Sommario: I: Parlare, leggere e scrivere: considerazioni introduttive. II: Le origini del linguaggio orale e scritto. III: Dal sapere «il» linguaggio al sapere «sul» linguaggio. IV: Lo sviluppo della consapevolezza metalinguistica. (I) La consapevolezza fonologica. V: Consapevolezza fonologica e apprendimento della lingua scritta. VI: Lo sviluppo della consapevolezza metalinguistica in età prescolare. (II) La consapevolezza sintattica, lessicale e pragmatica. VII: Le prime conoscenze infantili sulla lingua scritta. VIII: Imparare a leggere. IX: Imparare a scrivere. X: Preparare all'apprendimento della lingua scritta. | |
Il Bambino | Volpi Roberto | C'erano una volta i bambini | Educatori Antichi e Moderni 545 | Un libro che ci riporta a una politica educativa per il bambino comune, al fine di farlo crescere come un bambino e non come una proiezione degli adulti, nella convinzione che solo così possiamo sperare di risolvere i problemi dei bambini, anche di quelli disagiati. | Sommario: Parte prima: Condizioni e immagini dei bambini. I: Il numero e la sostanza. II: Strategie della protezione dei bambini. III: L'immagine distorta dei bambini. Parte seconda: Lo spazio perduto dei bambini. IV La trasformazione dello spazio dei bambini. V: Prima viene la casa. VI: Dalla culla alla scuola. Parte terza: Politiche possibili. VII: Di quale bambino parliamo? VIII: Una politica per il bambino comune. IX: Direttrici di marcia. | |
Il Bambino | Piaget Jean | Dal bambino all'adolescente | La costruzione del pensiero | Problemi di psicologia 17 | Questo volume intende presentare organicamente il pensiero del più geniale psicologo del nostro tempo sullo sviluppo delle funzioni cognitive. Mentre la prima parte riguarda piuttosto gli aspetti formali del pensiero infantile, la seconda ne analizza più direttamente i contenuti: la rappresentazione del mondo, i concetti di legge morale, lo spazio e il tempo. | |
Il Bambino | Piaget Jean | Giudizio e ragionamento nel bambino | Problemi di psicologia 3 | Un testo da cui non si può prescindere quando si voglia studiare la complessa problematica dello sviluppo del pensiero logico infantile. Piaget tratta dei rapporti tra grammatica e logica, pensiero formale e giudizio di relazione, relatività progressiva delle nozioni e ragionamento nel bambino. | ||
Il Bambino | Piaget Jean | La costruzione del reale nel bambino | Problemi di psicologia 34 | È un processo allo stesso tempo fondamentale ed estremamente delicato quello che Piaget analizza in questo classico della psicologia dedicato alla prima infanzia: come si passa dal caos dell'egocentrismo al cosmo della realtà. | ||
Il Bambino | Piaget Jean | La formazione del simbolo nel bambino | Imitazione, gioco e sogno. Immagine e rappresentazione | Problemi di psicologia 33 | Un testo fondamentale in cui Piaget analizza la formazione del simbolo nel bambino in sei stadi per spiegare come, a partire dall'imitazione, si arriva, attraverso il gioco e il sogno, al simbolo e alla rappresentazione cognitiva. | |
Il Bambino | Piaget Jean | La nascita dell'intelligenza nel bambino | Problemi di psicologia 42 | In questo volume Piaget affronta il problema biologico dell'intelligenza, teorizzando un'intelligenza senso-motoria o pratica che si realizza attraverso gli adattamenti senso-motori elementari e successivamente intenzionali. | ||
Il Bambino | Piaget Jean | Lo sviluppo della nozione di tempo nel bambino | Problemi di psicologia 68 | Un'opera che propone un'analisi di carattere cognitivo dello sviluppo di quei concetti attraverso cui si struttura la rappresentazione temporale e delle operazioni logiche a essa necessarie. | ||
Il Bambino | Piaget Jean, Inhelder Bärbel | La genesi delle strutture logiche elementari | Classificazione e seriazione | Problemi di psicologia 59 | Un testo che indaga la genesi delle strutture logiche elementari passando attraverso le tappe delle collezioni figurative e non, delle classificazioni gerarchiche, delle complementarità sino alle seriazioni visive e tattili. | |
Il Bambino | Piaget Jean, Inhelder Bärbel | L'immagine mentale nel bambino | Problemi di psicologia 43 | Gli autori espongono il percorso che, dalle esperienze sulle immagini riproduttrici elementari, statiche e cinetiche, conduce all'immagine mentale nel bambino. Un testo fondamentale per comprendere l'importanza che le nozioni di epistemologia genetica rivestono ai fini di una concezione scientifica della didattica e della pedagogia. | ||
Il Bambino | Piaget Jean, Inhelder Bärbel | Memoria e intelligenza | Problemi di psicologia 50 | Piaget e Inhelder affrontano le problematiche connesse al binomio memoria/intelligenza e ai legami tra aspetti logici e biologici, cogliendo l'importante posizione che la memoria assume tra le funzioni cognitive e il ruolo del ricordo nelle strutture logiche, additive, moltiplicative, causali e spaziali. | ||
Il Bambino | Piaget Jean, Inhelder Bärbel | Lo sviluppo delle quantità fisiche nel bambino | Conservazione e atomismo | Problemi di psicologia 29 | Gli autori tracciano un percorso di apprendimento che fa giungere il bambino allo sviluppo delle quantità fisiche a partire dalla genesi delle nozioni di conservazione, fino alla conservazione di sostanza, peso e volume. Un'opera che solleva l'importante questione generale dei rapporti tra la mente e le cose, tra attività intellettiva ed esperienza. | |
Il Bambino | Piaget Jean, Szeminska Alina | La genesi del numero nel bambino | Problemi di psicologia 15 | Un testo classico e sempre attuale in cui Piaget e Szeminska espongono le tappe che, nell'apprendimento infantile, conducono il bambino a padroneggiare la nozione di numero in un percorso che va dalla prelogica intuitiva ed egocentrica alla coordinazione razionale sia deduttiva che sperimentale. | ||
Il Bambino | Canevaro Andrea | Quel bambino là... | Scuola dell'infanzia, handicap e integrazione | Didattica viva 248 | Il libro tratta di bambine e bambini handicappati nella scuola dell'infanzia, attraverso l'analisi della cultura dell'integrazione, del bisogno di formazione, dell'intreccio tra teoria e pratica nella scuola di tutti. Il volume si rivolge a chi si prepara a lavorare nelle strutture educative dell'infanzia e dedica particolare attenzione all'intreccio tra esperienze, regole istituzionali e riferimenti teoretici in rapporto al problema dell'handicap. | Sommario: I: Dalla cultura dell'handicap a quella dell'integrazione. II: Nella scuola di tutti l'intreccio di teorie e pratiche. III: Il bisogno di formazione. IV: Cominciare dall'esperienza. V: L'osservazione: come il gioco di Kim. VI: Bambini problematici e contesto educativo (M. Borghi). VII: Crescere con Dario (E. Gambi). VIII: Osservando e raccontando (E. Gambi). IX: Commento di un percorso educativo. X: La costruzione culturale, lo sfondo integratore e le leggi. XI: Riepilogo e conclusioni: il sostegno ai bambini e alle famiglie (A. Tamburini). |
Il Bambino | Minuto Isolina | Le patologie del linguaggio infantile | Biblioteca di Scienze dell'educazione 7 | I vari disturbi del linguaggio e le loro manifestazioni, le strategie riabilitative e gli interventi psicopedagogici, i possibili risultati e la prognosi. | Sommario: Parte prima: Le basi anatomo-fisiologiche del linguaggio. I: L'apparato fono-articolatorio. II: L'apparato uditivo. Parte seconda: Le patologie del linguaggio orale. I: I disturbi di acquisizione del linguaggio. II: I disturbi della parola e gli organi della fonazione. III: I disturbi del flusso verbale. Parte terza: le patologie del linguaggio scritto. I: La lettura. II: La scrittura. III: Il calcolo. | |
La Scuola Materna | Catarsi Enzo | L'asilo e la scuola dell'infanzia | Storia della scuola «materna» e dei suoi programmi dall'Ottocento ai giorni nostri | Educatori antichi e moderni 520 | Attraverso un attento esame dei programmi della scuola dell'infanzia dall'Ottocento (anche in assenza di programmi ufficialmente stabiliti sono presenti molte proposte che orientano il lavoro delle educatrici negli «asili») fino ai nuovi Orientamenti del 1991, vengono ricostruite le condizioni generali in cui si è sviluppata la nostra educazione infantile. | Sommario: Parte prima: I: La nascita degli asili. II: Il froebelismo in Italia. III: Il metodo agazziano. IV: Il metodo montessoriano. V: I «Programmi» del 1914. VI: I «Programmi» del fascismo. VII: I «Programmi» della Repubblica. VIII: Gli «Orientamenti» del 1969. IX: Il «nuovo indirizzo» ciariano. X: Verso i nuovi «Orientamenti». Parte seconda: Istruzioni, programmi e orari per gli asili infantili e giardini d'infanzia (1914). Programmi di studio e prescrizioni didattiche per le scuole elementari (1923). Programmi per la scuola materna secondo la Carta della scuola (1940). Programmi per la scuola materna (1943). Programmi, istruzioni e modelli per le scuole elementari e materne (1945). Programma di attività educative per la scuola materna (1951). Programmi didattici per le scuole materne (1958). Orientamenti dell'attività educativa nelle scuole materne statali (1969 e 1991). |
La Scuola Materna | Cives Giacomo (a cura di) | La scuola italiana dall'Unità ai nostri giorni | Educatori antichi e moderni 446 | La scuola dell'infanzia, la scuola popolare ed elementare, la scuola secondaria e l'università; la formazione e il ruolo degli insegnanti, la storia dell'amministrazione scolastica, la storiografia della scuola italiana. | Sommario: Introduzione (G. Cives). La scuola dell'infanzia (G. Bonetta). La scuola elementare e popolare (G. Cives). La scuola secondaria (L. Ambrosoli). L'Università (G. Luzzatto). Gli insegnanti (E. De Fort). L'amministrazione della scuola (D. Ragazzini). La pedagogia e la didattica per la scuola e nella scuola (R. Fornaca). La scuola italiana nella storiografia (F. Cambi). Cronologia, grafici, statistiche (F. Pesci). Bibliografia generale (F. Cambi). | |
La Scuola Materna | De Bartolomeis Francesco | Il bambino da tre a sei anni e la nuova scuola infantile | Educatori Antichi e Moderni 224 | Il volume intende definire con chiarezza e precisione gli scopi dell'educazione infantile, vagliare pedagogicamente i dati emersi dalla ricerca psicologica e sociologica, scendere, per via di sperimentazione, sul piano della determinazione dei metodi, delle tecniche, dei materiali e delle condizioni ambientali favorevoli. | Sommario: I: Fotogrammi-appunti: il bambino a scuola. II: Funzioni della scuola infantile: ampliamento e mediazione. III: Prospettive per una psicopedagogia infantile. IV: Struttura delle attività infantili. V: L'intelligenza del bambino. VI: Attività di lavoro. VII: Attività di gioco. VIII: Espressione grafico-pittorica e plastica. IX: Alcuni problemi di comportamento. X: Orientamenti programmatici. XI: Orientamenti metodologici. XII: Esercizi sistematici. XIII: Preparazione delle educatrici d'infanzia. XIV: Conclusione. | |
La Scuola Materna | Frabboni Franco | Verso una scuola dell'infanzia maggiorenne | Pedagogia e didattica dell'obbligo a cinque anni | Didattica viva 270 | Il volume presenta la pedagogia e gli strumenti metodologico-didattici per i bambini di cinque anni nella scuola dell'infanzia, finalmente elevata a vera scuola, con dignità d'obbligo. | Sommario: Parte prima: Il progetto culturale. L'infanzia e la sua scuola alle porte del nuovo millennio. I: L'appello dell'infanzia al Duemila: mi prometti identità cittadinanza cultura? II: Le politiche sociali ed educative per la scuola dell'infanzia. Parte seconda: Il progetto pedagogico. Con l'obbligo la scuola dell'infanzia entra in Europa. I: Un posto in più al tavolo dell'obbligo: la scuola dell'infanzia. II: Un modello pedagogico unitario per il triennio della scuola dell'infanzia. Parte terza: Il progetto didattico. I: Tra socializzazione e alfabetizzazione. II: La scuola in cui si impara giocando. III: Il trenino didattico della scuola dell'infanzia. |
La Scuola Materna | Catarsi Enzo (a cura di) | La continuità educativa fra l'asilo nido e la scuola materna | Didattica viva 172 | Un contributo al dibattito sull'identità del nido e della scuola materna nel confronto fra le diverse istituzioni che in questi ultimi anni hanno dato vita a esperienze assai innovative e originali per i bambini fino a sei anni. | Sommario: Parte prima: Le riflessioni generali. Qualche considerazione introduttiva (P. Bertolini). La continuità come progetto pedagogico. Gettiamo un ponte tra asilo nido e scuola dell'infanzia (F. Frabboni). Politiche sociali e progetto pedagogico per la continuità educativa (E. Catarsi). Coordinate pedagogiche per la continuità nella scuola dell'infanzia (M. Manini). La continuità educativa come valore e come obiettivo (G. Faenzi). Prospettiva sistemica e continuità educativa (B. Biagioni). Parte seconda: L'esperienza empolese. Il Centro Zerosei di Empoli: idee di riferimento, finalità e prospettive (R. Cardini). Il Centro Zerosei di Empoli: progetto organizzativo-pedagogico (A. Fortunati). Il «Diario» come scommessa comunicativa fra il nido e la scuola dell'infanzia (G. Tognetti). La comunicazione fra bambini: strategie e possibilità nel contesto del Centro Zerosei (M. Parri). Parte terza: Alcune esperienze italiane. Un servizio unificato per l'infanzia: l'esperienza di continuità dell'asilo nido e della scuola materna di Garlasco (A. Bondioli). Integrazione sociale e continuità educativa nella realtà fiorentina (S. Maffei). Continuità e raccordi tra i servizi educativi per l'infanzia nella realtà milanese (M. Noziglia). «Sentimento» della continuità e disegno pedagogico nella esperienza torinese (M. Magnani). Attività e iniziative per la continuità nido-materna (M. Angiolini). Una continuità possibile: percorsi dal nido alla scuola materna (N. Babini). Per un «atterraggio morbido» dal nido alla scuola dell'infanzia (A. Mirolli). La sezione di raccordo nell'esperienza di continuità di Suzzara (B. Sartori). «Alfabetizzazione ecologica» e continuità educativa in una realtà meridionale (A. De Giorgi). | |
La Scuola Materna | Genovesi Giovanni (a cura di) | La scuola di base e gli insegnanti | Educatori antichi e moderni 506 | La scuola di base, dalla materna alla scuola media, rappresenta il tratto più lungo di tutto il sistema formativo istituzionale. Un'approfondita riflessione sulla scuola come il luogo per eccellenza dove si «costruiscono» e si incentivano le «costruzioni» per un'efficace strategia della formazione. | Sommario: Presentazione. Parte prima: La scuola di base. La scuola di base tra storia e politica (G. Genovesi). Problemi teorici e metodologici (L. Bellatalla). I nuovi Orientamenti per la scuola dell'infanzia (G. Genovesi). Nuovi Orientamenti e continuità educativa (E. Catarsi). La continuità della scuola di base (G. Cives). Il sistema formativo in una società del cambiamento (F. Frabboni). La programmazione didattica (M. Baldacci). La qualità dell'istruzione (P. Magri). Integrazione (M. Gelati). Parte seconda: Gli insegnanti. Professionalità docente (E. Catarsi). I professori «specializzati» (G. Genovesi). Formazione (P. Magri). L'aggiornamento (R. Laporta). Insegnanti e osservazione sistematica (M. Gelati). Orientamenti bibliografici (A. Gramigna). | |
La Scuola Materna | Manini Milena, Borghi Battista Quinto (a cura di) | Da zero a sei anni | Materiale per un progetto di continuità educativa | Didattica Viva 193 | La continuità tra asilo nido e scuola materna non solo rappresenta un'ipotesi possibile, ma può anche contribuire a una nuova scommessa pedagogica che veda coinvolti entrambi i servizi in un progetto operativo. | Sommario: Parte prima: I fondamenti teorici. Continuità/discontinuità: un'antinomia pedagogica? (M. Manini). Parte seconda: I modi e le condizioni dell'interazione. Le relazioni sociali (M. Manini, A. Rosetti). Il tempo (B.Q. Borghi). Lo spazio (F. Marchesi, P. Vassuri). Parte terza: I campi di esperienza e le competenze infantili. Le competenze corporee (B.Q. Borghi). Le competenze iconiche (M. Dallari). Le competenze sonore (F. Mazzoli). Le competenze linguistiche (A. Chiantera). Le competenze logiche e matematiche (A. De Flora). La mappa delle competenze cognitive e interattive. Parte quarta: Le molte facce della continuità. Continuità e discontinuità: le diversità e le connessioni (A. Canevaro). A proposito di sviluppo infantile e di continuità educativa (F. Carugati). Continuità e politica (M. Marchi). Continuità e discontinuità: interconnessioni fra aspetti cognitivi e interattivi (F. Pinto Minerva), Bibliografia ragionata (a cura di A. De Flora, P. Selleri). |
La Scuola Materna | Pascucci Formisano Marina | Prima della prima | Progettare la scuola 10 | In preparazione | ||
La Scuola Materna | Pontecorvo Clotilde (a cura di) | Un curricolo per la continuità educativa dai quattro agli otto anni | Educatori antichi e moderni 437 | Quadri di riferimento e suggerimenti innovativi per costruire un ben fondato raccordo pedagogico e didattico per la prima scuola del bambino. | Sommario: Premessa (C. Pontecorvo). Parte prima. Una proposta di continuità. Un curricolo continuo per un bambino competente in un contesto d'interazione sociale (C. Pontecorvo). Parte seconda. Area dell'espressione (G. Staccioli). La costruzione del curricolo nell'area dell'espressione (G. Staccioli e A. Menzinger). Il gioco di regole (G. Staccioli). Musica e movimento (G. Staccioli ed E. Conti). Le attività grafico-pittoriche (A. Menzinger ed E. Conti). Attività plastiche e manipolative (A. Menzinger, T. Conti e A. Grandi). Il gioco simbolico (G. Staccioli). Parte terza. Area linguistica (M. Formisano e C. Zucchermaglio). Parlare, leggere, scrivere tra i quattro e gli otto anni (M. Formisano e C. Zucchermaglio). Conversazioni e discussioni (C. Zucchermaglio e A.D. Zanotti). Verso un linguaggio fuori dal contesto (C. Zucchermaglio). Scoperta e costruzione della lingua scritta (M. Formisano e S. Simonetti). Comprensione e produzione di testi (M. Formisano). L'uso del linguaggio nella conoscenza scientifica: «se fosse una questione di sale» (A. Circella). Parte quarta. Da altri punti di vista: tempo, spazio e... cucina (D. Castiglia e M. Formisano). Introduzione (M. Formisano e D. Castiglia). Il tempo dei bambini (M. Formisano). Lo spazio circoscritto: orientamento e rappresentazione spaziale (M. Formisano). Dalla terra alla luna (D. Castiglia). Esperienze in cucina: dal particolare al sociale (D. Castiglia). Parte quinta. Area scientifica, logica e matematica (C. Grazzini Hoffmann). Perché e come le scienze nella prima scolarizzazione (C. Grazzini Hoffmann). «Pasticciamento e miscugli (D. Castiglia e A.D. Zanotti). Semina, germinazione e crescita delle piante (R. Zini e L. Poggiolini). Far galleggiare (o affondare) oggetti diversi (L. Landi). Peso-Equilibrio (L. Poggiolini). L'albergo degli animali (L. Poggiolini). Dove va a finire l'acqua della pioggia (L. Poggiolini). Osservare ed esplorare la natura nell'ambiente urbano (M. Spadaro). Per un curricolo logico-matematico dai quattro agli otto anni (D. Castiglia). | |
La Scuola Materna | Pontecorvo Clotilde, Tassinari Gastone, Camaioni Luigia (a cura di) | Continuità educativa dai quattro agli otto anni | Condizioni, metodi e strumenti di una ricerca sperimentale nella scuola | Educatori antichi e moderni 445 | A quali condizioni e con quali metodologie si può realizzare nella scuola una ricerca-sperimentazione centrata su un curricolo continuo dalla scuola dell'infanzia alla scuola elementare? | Sommario: Introduzione. Le ragioni della continuità: teoria e pratica di una ricerca longitudinale (C. Pontecorvo). Parte prima. Le condizioni di realizzazione: il lavoro con e degli insegnanti (a cura di G. Tassinari). Introduzione (G. Tassinari). L'esperienza degli incontri residenziali (G. Staccioli). La scuola di Rimaggio: un contesto per la sperimentazione (G. Tassinari). Lavorando con gli insegnanti di Roma (M. Formisano). Lo sviluppo parallelo dei bambini e degli insegnanti durante la sperimentazione (A. Menzinger). Parte seconda. Il curricolo come variabile indipendente (a cura di C. Pontecorvo). Introduzione (C. Pontecorvo). Sezione I. Bambini e insegnanti nella sperimentazione di continuità. Organizzare il lavoro comune di bambini e insegnanti a Rimaggio (L. Poggiolini). Evoluzione del lavoro dei bambini e degli insegnanti a Roma (M. Formisano). Sezione II. Il curricolo reale. Il curricolo per l'espressione (G. Staccioli e G. Baronchelli). Il curricolo dell'area linguistica (M. Formisano). Per un curricolo scientifico (C. Grazzini Hoffmann). Il curricolo di matematica (D. Castiglia). Attività di interarea: spazio e tempo (M. Formisano). Sezione III. L'osservazione della classe. Un modello di osservazione e di analisi del «setting» scolastico (C. Carpi Germani). L'osservazione della classe nella scuola di Rimaggio (G. Mazzoni). Parte terza. Indicatori di acquisizione (a cura di C. Pontecorvo e C. Zucchermaglio). Introduzione (C. Zucchermaglio). La capacità di comunicazione referenziale (L. Camaioni e A.P. Ercolani). La comprensione di storie (I. Punzi). L'apprendimento della lingua scritta (C. Zucchermaglio). L'evoluzione delle abilità matematiche (D. Castiglia e C. Pontecorvo). Le abilità scientifiche e la loro acquisizione (C. Pontecorvo e D. Castiglia). Indicatori di acquisizione delle abilità spaziali (M. Formisano). Indicatori delle attività grafico-pittoriche (A. Menzinger). Le prove di musicalità (G. Staccioli). Parte quarta. L'osservazione del bambino (a cura di L. Camaioni). L'osservazione del bambino (L. Camaioni, T. Aureli e C. Bascetta). Conclusione. Gli effetti della continuità: un commento finale ai risultati (C. Pontecorvo). |
I Nuovi Orientamenti | Bertolini Piero | Infanzia tra scuola e società | Spunti per una discussione sui Nuovi Orientamenti | Educatori antichi e moderni 507 | Questo libro, che ha come principale punto di riferimento i Nuovi Orientamenti, intende proporre una riflessione complessiva sui problemi dell'infanzia e contribuire al consolidarsi di un'autentica cultura che abbia nei bambini i veri protagonisti. | Sommario: Parte prima: Infanzia, società, educazione. I: I fili contorti dell'infanzia. II: La ricerca scientifica per una migliore qualità della vita infantile. III: Infanzia e mass-media: un rapporto a rischio. Parte seconda: Il bambino e la sua scuola. IV: Le finalità della scuola dell'infanzia e le dimensioni di sviluppo del bambino. V: Autonomia e dipendenza nel processo formativo. VI: La nascita e lo sviluppo della creatività nel bambino. Parte terza: Indicazioni curricolari. VII: Dal bambino al curricolo, dal curricolo al bambino. VIII: Sul campo dell'esperienza «Messaggi, forme e media». IX: L'educazione ai valori: il campo d'esperienza «Il sé e l'altro». X: Per una autentica salute mentale del bambino. Parte quarta: Didattica e organizzazione. XI: Strutture di professionalità. XII: Informazione e infanzia: il punto di vista della pedagogia. A proposito di un'importante ricerca. XIII: Stato, Regioni, Enti locali al servizio dell'infanzia: dieci test per discutere e operare di conseguenza. |
I Nuovi Orientamenti | Pontecorvo Clotilde | Una scuola per i bambini | Didattica viva 179 | Una lettura del testo finale elaborato dalla Commissione incaricata della «revisione degli Orientamenti». Un volume che raccoglie tutte le riflessioni che hanno portato alla stesura del testo dei «Nuovi Orientamenti». | Sommario: Luci ed ombre sulla nuova scuola per l'infanzia (C. Pontecorvo). I: Dall'asilo alla scuola per l'infanzia: una nuova concezione del bambino (G. Tassinari). II: Crescere in una scuola per l'infanzia: sviluppo, interazione sociale, cultura (C. Pontecorvo). III: Lavoro degli insegnanti e organizzazione didattica (M. Formisano). IV: Psicologia della relazione educativa (A. Carusi Menzinger). V: Per un impianto curricolare nuovo della società dell'infanzia (A.M. Ajello). VI: Il corpo, le immagini, la musica (G. Staccioli). VII: Raccontare, conversare, discutere (C. Pontecorvo). VIII: Il primo contatto con la lingua scritta (M. Formisano). IX: Esplorare-interpretare la realtà (C. Grazzini Hoffmann). | |
I Nuovi Orientamenti | Frabboni Franco, Maragliano Roberto, Vertecchi Benedetto | Una cultura per l'infanzia | Struttura contenuti metodi della scuola materna | Educatori antichi e moderni 408 | Progettare una scuola per il bambino 3-6 anni che sia in grado di assicurare esperienze di socializzazione e di prima alfabetizzazione. In appendice: gli «Orientamenti» del 1969 e le carte dei diritti del bambino. | Sommario: Parte prima: L'istituzione. La «materna» primo grado della scuola di base. Premessa. 1: Il progetto/scuola. Un check up impietoso. 2: Tre ineludibili interventi chirurgici. 3: Il progetto/educazione. Per un modello pedagogico a «nuovo indirizzo». Parte seconda: Il bambino. Una cultura dell'infanzia. 1: A che serve una cultura. Parte terza: Il curricolo. Dagli Orientamenti ai Programmi didattici. 1: Radiografia degli Orientamenti didattici. 2: Per una scuola materna del curricolo. Parte Quarta: La didattica. 1: Un processo culturale. |
I Nuovi Orientamenti | Frabboni Franco, Pinto Minerva Franca, Trebisacce Giuseppe | La scuola degli alfabeti | Pedagogia e didattica negli Orientamenti della scuola per l'infanzia | Didattica viva 174 | Una riflessione sulle proposte pedagogiche e gli strumenti didattici che hanno portato alla stesura dei Nuovi Orientamenti e a un rinnovamento della scuola e della cultura dell'infanzia. | Sommario: Parte prima: Società infanzia educazione. I: La società della transizione. II: La famiglia e l'infanzia oggi. III: Per una nuova qualità della vita infantile. IV: Verso un nuovo modello di scuola dell'infanzia. Parte seconda: Bambini diversi in una scuola di tutti.I: Quali bambine e quali bambini. II: Quale scuola dell'infanzia. III: Il bambino ecologico. IV: Verso i campi di esperienza. Parte terza: La scuola dell'alfabeto. I: Una scuola con un turbo nel motore: il curricolo. II: Un esagono per pensare con la propria testa. Parte quarta: La didattica tra gioco e programmazione. I: Contro il metodo. Per una didattica problematica e pluralista. II: Dal curricolo alla didattica. III: La sentinella dei bisogni infantili: il gioco. IV: la sentinella del pluralismo didattico: la programmazione. Parte quinta: Scuola dell'infanzia e riforma verso un sistema nazionale pubblico: I: Per il diritto allo studio a tre anni. II: Dieci tesi per un Manifesto politico-culturale dell'infanzia. Appendice: Gli Orientamenti programmatici delle attività educative della scuola materna statale (luglio 1990). Premessa. I: Infanzia, società, educazione. II: Il bambino e la sua scuola. III: Indicazioni curricolari. IV: Didattica e organizzazione. |
I Nuovi Orientamenti | Trisciuzzi Leonardo, Cappellari GianPaolo | Fondamenti di psicopedagogia | Modelli teorici e applicazioni didattiche | Biblioteca di Scienze dell'educazione 17 | Il volume raccoglie ed espone i più significativi studi scientifici e le principali ricerche sperimentali di psicopedagogia e si pone come punto di riferimento per un aggiornamento della metodologia e della didattica nella scuola italiana, dalla scuola dell'infanzia alla media superiore. | Sommario: Parte prima: La vocazione pedagogica della psicologia. Parte seconda: La ricerca in psicopedagogia. I: La via scientifica della psicopedagogia. II: La via sperimentale in psicopedagogia. III: Psicopedagogia speciale. Parte terza: Psicopedagogia scolastica. I: La scuola dell'infanzia. II: La scuola elementare. III: La scuola media (dell'obbligo) e superiore. Parte quarta: La via cognitivista. I: Vedere e pensare. II: Il comportamento. III: A proposito di significati. IV: Dire-fare. V: Tecnologia dell'insegnamento. VI: Fisica ingenua. VII: Cognitivismo: l'uomo elaboratore di informazioni. |
I Nuovi Orientamenti | Zuccherini Renzo | Conversazione e interazione | Adulto e bambino nella relazione educativa | Didattica viva 180 | Le regole della comunicazione, della conversazione e dell'interazione in modo che l'educatore possa utilizzarle per riflettere sul proprio comportamento educativo e renderlo sempre più adeguato a un progetto pedagogico aperto e liberante. | Sommario: Parte prima: Le regole della parola. I: Comunicazione e interazione. II: Il corpo lo spazio la traccia. III: L'oralità. IV: La conversazione. V: L'interazione adulto-bambino. Parte seconda: Cambiare la relazione. VI: Strumenti e momenti del cambiamento. VII: Il laboratorio dell'interazione. VIII: Verso un modello educativo. Parte terza: Protocolli. IX: Il bambino nel nido e nella scuola materna. X: Il bambino nella scuola dell'obbligo. Conclusione. |
La Programmazione | De Bartolomeis Francesco | Programmazione e sperimentazione | Educatori Antichi e Moderni 359 | Il volume intende mostrare che programmazione e sperimentazione non sono fatti tecnici, deterrenti o facilitanti, ma rappresentano la volontà di lavorare insieme, di porsi obiettivi comuni, di togliere dal remoto e dall'astratto ciò che è sociale, per trovare soddifazione nel rendere produttivo l'impegno didattico. | Sommario: Introduzione. I: Condizioni per una svolta. II: Primo incontro con la sperimentazione. III: Distanziamento apparente dall'educazione. IV: Due ipotesi a favore del mutamento. V: Che cos'è la programmazione. VI: Che cosa apprendere. VII: Definire la cultura: conseguenze per l'educazione. VIII: Alcune caratteristiche della cultura. IX: Un po' di storia e alcune tendenze attuali. X: Funzione del curricolo. XI: Criteri per la scelta dei contenuti. XII: Vari livelli della programmazione. XIII: I compiti della programmazione educativa. XIV: Che cos'è la sperimentazione. XV: Il terszo decreto. XVI: La sperimentazione nelle scienze dell'eeucazione e nella pratica educativa. XVII: È scienza.XVIII: Ambiti e obiettivi della ricerca in educazione. XIX: La ricerca per aree di problemi. XX: Dalla ricerca specialistica alla sperimentazione nelle sinolge scuole. XXI: Alcuni concetti / operazioni della ricerca. XXII: Criteri/quadro di un piano sperimentale. XXIV: Comportamenti nel campo di sperimentazione. XXV: La sperimentazione come metodologia delle trasformazioni scolastiche a diversa scala. XXVI: Sperimentazione e aggiornamento. XXVII: L'aggiornamento nel quadro della cultura e della professionalità dei servizi. XXVIII: Il dipartimento di scienze dell'educazione: annessione sopraffazione rapporti. XXIX: Il sistema scuola: e l'educatore come individuo singolo? | |
La Programmazione | Ghelfi Dario, Guerra Luigi | La programmazione educativa e didattica | Materiali per la formazione degli insegnanti 3 | A partire da una ricognizione storica e culturale sulle modalità della sua introduzione nella scuola italiana, il volume analizza le problematiche della programmazione educativa e didattica. | Sommario: Premessa. La programmazione: il volto nuovo della scuola. I: Programmazione e rinnovamento della scuola. II: La fondazione teorica. La programmazione tra diritto all'uguaglianza e diritto alla diversità. III: La fondazione metodologica. Oggetto, metodo e strumenti della programmazione educativa e didattica. IV: I modelli operativi della programmazione educativa e didattica. Bibliografia. | |
La Programmazione | Petter Guido | La preparazione psicologica degli insegnanti | Biblioteca di Scienze dell'educazione 2 | Una visione d'insieme dei problemi e dei risultati più notevoli della ricerca psicologica che riguardano le situazioni educative. | Sommario: Introduzione. Professionalità degli insegnanti e psicologia. Parte prima: I diversi aspetti della componente psicologica. A: La conoscenza dei processi mentali. I: L'attività percettiva. II: Simbolizzazione del linguaggio. III: Il pensiero come attività strutturante. IV: L'apprendimento. V: Le motivazioni ad apprendere. B: La conoscenza delle fasi dello sviluppo. VI: La dinamica dello sviluppo. VII: Lo sviluppo cognitivo. VIII: Lo sviluppo affettivo. IX: Lo sviluppo sociale e morale. X: Le problematiche adolescenziali. C: Aspetti psicologici della vita di gruppo. XI: I gruppi e la loro struttura. XII: La coesione di gruppo. XIII: La dinamica di gruppo. XIV: Le atmosfere educative. Parte seconda: Aspetti psicologici dell'intervento educativo. XV: La comunicazione educativa. XVI: La discussione di gruppo. XVII: L'organicità delle conoscenze. XVIII: La programmazione. XIX: La valutazione. La preparazione psicologica. Considerazioni conclusive. | |
La Programmazione | Pontecorvo Clotilde (a cura di) | La condivisione della conoscenza | Problemi di psicologia 83 | Il contesto sociale come fattore essenziale nello sviluppo e nell'acquisizione di conoscenza. Il soggetto, bambino e adulto, è sempre partecipante ad attività condivise, culturalmente mediate. | Sommario: La condivisione della conoscenza (C. Pontecorvo). Parte prima: La definizione sociale del contesto. L'interazione come azione mediata dagli strumenti culturali (J.W. Wertsch, L.J. Rupert). Sviluppo e apprendimento: che cosa si sviluppa? (A.-N. Perret-Clermont). Il problema della definizione della situazione: interazione didattica o interazione «sperimentale»? (M.L. Schubauer-Leoni). Che cosa pensano realmente i bambini? Analisi del discorso e contenuto concettuale nel linguaggio dei bambini (D. Edwards). Parte seconda: Ontogenesi dell'argomentazione nell'interazione tra bambini. Tra i più piccoli: il significato del coetaneo (T. Musatti). Le regolazioni socio-cognitive nei giochi di finzione tra bambini (M. Verba). Parlare facendo: interazione verbale tra bambini in diversi contesti di attività (A. Devescovi, E. Baumgartner). La diversità nel repertorio conversazionale: i conflitti nel gioco di far finta (C. Garvey). Il linguaggio argomentativo dei bambini nelle dispute (M. Orsolini). Parte terza: L'intreccio tra argomentazione e ragionamento. La struttura del ragionamento nelle conversazioni (L. Resnick, M. Salmon, C.M. Zeitz). Forme di ragionamento condiviso nella comprensione di argomenti storici (C. Pontecorvo, H. Girardet, C. Zucchermaglio). Strumenti semiotici e interazione sociale nei contesti di istruzione (R. Amigues). Come funziona il processo di interazione quando due interlocutori cercano di risolvere un problema logico? (A. Trognon). Risolvere insieme un problema al computer: differenze di genere e del tipo di interazione (M.S. Barbieri, P. Light). Parte quarta: Interazione con l'insegnante e interazione con i coetanei. Per una stimolazione intensiva della metacomprensione (L. Lumbelli). Intersoggettività e costruzione di conoscenze (G. Wells). Il ruolo dell'adulto nel ragionamento collettivo di bambini di scuola dell'infanzia (A.M. Ajello). Interazione e comunicazione in bambini sordi al computer (C. Caselli, C. Pace, P. Massoni, C. Skliar). Processi interattivi nella costruzione di storie in gruppi di coetanei (M. Pascucci Formisano). Azione, discorso e partecipazione nel lavoro di gruppo (S. Caravita). | |
La Programmazione | Pujol i Mongay Maite, Roca i Cunill Núria | Lavorare per progetti nella scuola materna | Didattica viva 236 | Attraverso l'osservazione di differenti strategie di apprendimento dei bambini - linguaggio, modalità comunicative, strutturazione iniziale dello spazio, ecc. - prendono forma la proposta cognitiva, la scelta e la realizzazione del progetto che si elaborerà e le sue articolazioni didattiche. | Sommario: Prefazione (P. Sacchetto). Parte prima: Fondamenti psicopedagogici e strutturazione didattica del lavoro per progetti. Introduzione. Cornice concettuale dell'esperienza: cosa vuol dire lavorare per progetti. Parte seconda: Spiegazione del processo di realizzazione di un progetto. Viaggio immaginario attraverso quattro macchine. Parte terza: Breve illustrazione degli altri progetti realizzati. | |
La Programmazione | Vertecchi Benedetto (a cura di) | Formazione e curricolo | Materiali per la formazione degli insegnanti 9 | Nuove strategie per la formazione e definizione di curricolo adeguate ai rapidi mutamenti della società contemporanea. | Sommario: Premessa (B. Vertecchi). La didattica (B. Vertecchi). Formale/Informale (A. Asor Rosa). Età della scuola. Età dei saperi (R. Maragliano). La razionalità umana: dimensioni e condizioni di sviluppo (M. Pellerey). Scambiarsi, accrescere, ricordare conoscenze (R. Simone). L'insegnante come comunicatore (L. Lumbelli). Rappresentazione delle conoscenze nell'arco della vita (R. Luccio). Nuovi tempi e nuove modalità dei processi di socializzazione (M. Callari Galli). Adattabilità e flessibilità nell'apprendimento (P. Boscolo). Interazione sociale, mediazione culturale, interiorizzazione (C. Pontecorvo). Un curricolo da zero a tre anni (E. Becchi). Un curricolo da tre a sei anni (P. Bertolini). Un curricolo da sei a dieci anni (A. Alberti). Tra riforma normalizzata e riforma annunciata: appunti per un curricolo da undici a sedici anni (D. Bertocchi). Dalla staticità alla flessibilità: note per un curricolo da sedici a diciannove anni (E. Lugarini). | |
Il corpo e il movimento | Neri Antonio | Dalla scuola dell'infanzia alla scuola elementare | Educazione psicomotoria e continuità | Didattica viva 75 | Una serie di progetti di educazione psicomotoria che, sviluppatisi nella scuola dell'infanzia, trovano la loro prosecuzione nella scuola elementare e si estendono al campo del linguaggio e all'apprendimento della scrittura. | Sommario: Introduzione. I. Educazione psicomotoria nella scuola dell'infanzia. II. Progetti di lavoro per un collegamento nido-scuola dell'infanzia-elementare. |
Il corpo e il movimento | Romano Gabriella (a cura di) | Piccole sedute | Proposte di educazione psicomotoria nella scuola dell'infanzia | Didattica viva (Quaderni MCE) 214 | Una guida sull'educazione psicomotoria nella scuola materna ed elementare. | Sommario: Parte prima: L'educazione psicomotoria e la conquista di identità. I: Riassumendo: la psicomotricità, cioè l'educazione psicomotoria (A. Canevaro). II: La ricerca di identità (Gruppo di lavoro «Handicap» coordinato da A. Canevaro). Parte seconda: Piccole sedute (I. Panchaud). I: Dodici sedute nella scuola materna (I. Panchaud, G. Romano). II: Tre sedute nella scuola materna: il gruppo dei grandi. III. Due sedute in prima elementare. IV: Due sedute in seconda elementare. Parte terza: Un altro contesto per un'altra storia (L. Proietti, M. Peruz). I: Da una «piccola seduta» alla sala di psicomotricità. II: Lo spazio. III: La distanziazione. IV: E per finire... un pizzico di magia. |
I discorsi e le parole | Argilli Marcello | Ci sarà una volta | Immaginario infantile e fiaba moderna | Educatori antichi e moderni 522 | I nuovi processi di formazione dell'immaginario rendono necessario l'uso aggiornato delle fiabe popolari e una rinnovata produzione fiabesca. Che cosa raccontare, quali fantasie privilegiare perché una storia scritta possa oggi suscitare interesse e divertimento, diventando esperienza formativa per un pubblico ormai mutato? | Sommario: I: La metamorfosi del bambino-lettore. II: L'immaginario infantile. III: La fiaba. IV: La fiaba moderna. V: Fiaba moderna e creatività infantile. |
I discorsi e le parole | Cardarello Roberta | Libri e bambini | La prima formazione del lettore | Biblioteca di Scienze dell'educazione 13 | Che rapporto c'è fra la lettura dei bambini e ai bambini e le competenze necessarie per diventare un adulto lettore? Le analogie tra la lettura adulta e quella infantile e mediata dall'adulto; le capacità conoscitive, linguistiche attivate nei primi incontri con la narrazione; le strategie e i criteri cui ispirare la pratica della lettura nella scuola materna. | Sommario: Premessa. Parte prima: Lettura ed educazione. I: Leggere oggi. II: E poi perché leggere? Profili della lettura e problemi dell'educazione. III: La lettura nell'infanzia. Parte seconda: I libri per i piccoli. IV: Generi e contenuti. V: Il linguaggio dei libri. Parte terza: Leggere ai bambini. VI: Modi di leggere ai bambini. VII: Modi di lettura e comprensione. VIII: La lettura che si fa a scuola. Forme e problemi della comunicazione dell'insegnante. Conclusione. Aspetti di pedagogia della lettura. |
I discorsi e le parole | Crosera Silvio, Dupadi Mariangela | Imparare con le filastrocche | Didattica viva 115 | L'esperienza dimostra che l'uso delle filastrocche nel processo di apprendimento favorisce lo sviluppo delle capacità creative e immaginarie del bambino. Da ciò deriva l'idea di presentare agli insegnanti della scuola materna ed elementare una serie di proposte operative incentrate sulle filastrocche. | Sommario: Premessa. I: Educazione linguistica. 1: Il racconto della filastrocca. 2: Sviluppo emotivo-affettivo e socializzazione. 3: Il cantastorie. 4: Oltre l'argomento della filastrocca. 5: Come potrebbe terminare la filastrocca? 6: L'utilizzo precoce del ritmo e della rima. 7: La sociolingua. 8: L'onomatopea. 9: La lettura di immagini. 10: la sostituzione sillabica. 11: Approfondimenti bibliografici. II: Espressione grafico-pittorica e plastica. 1: Illustrazione grafico-pittorica. 2: Illustrazione con figure ritagliate. 3: Le attività plastiche. 4: Approfondimenti bibliografici. III: Organizzazione spazio-temporale. 1: Le strofe nella filastrocca. 2: Le sequenze e i disegni. 3: Insalata di filastrocche. 4: Approfondimenti bibliografici. IV: Altri linguaggi non verbali. 1: Le filastrocche e l'educazione motoria. 2: La drammatizzazione della filastrocca. 3: La mimica nella filastrocca. 4: La danza e la filastrocca. 5: Il gesto nella filastrocca. 6: Approfondimenti bibliografici. VI: Difficoltà di apprendimento. 1: Il bambino con difficoltà di apprendimento. 2: Approfondimenti bibliografici. Indice delle filastrocche. | |
I discorsi e le parole | Lumbelli L. (a cura di) | Incoraggiare a leggere | Intenzione e comportamento verbale degli insegnanti | Educatori antichi e moderni 425 | Che può fare l'insegnante con le sue parole per dare un pronto ed efficace aiuto e far capire a un lettore che può essere scoraggiato a leggere dalle proprie difficoltà di comprensione? Il volume affronta questo e altri problemi, con ipotesi di lavoro che vanno dall'asilo nido sino alla scuola media dell'obbligo. La comunicazione dell'insegnante vi è vista come uno strumento didattico peculiare, che ha proprie potenzialità autonome e complementari rispetto a quelle di progetti curricolari specificamente destinati a sviluppare l'abilità di leggere e capire. | Sommario: I: Perché la preoccupazione? Le ragioni teoriche di una strategia (L. Lumbelli). II: Incoraggiare a leggere al nido (S. Mantovani). III. Incoraggiare a guardare: la comunicazione dell'insegnante e il libro di figure (R. Cardarello). IV. Comunicazione dell'insegnante e costruzione interpretazione della scrittura (C. Zucchermaglio e M. Formisano). V. Quando prevale la preoccupazione di incoraggiare a capire (L. Lumbelli). |
I discorsi e le parole | Monighetti Ivo | La lettera e il senso | Un approccio interattivo all'apprendimento della lettura e della scrittura | Didattica viva 222 | Uno strumento indispensabile per capire, dalla parte del bambino, la complessa problematica della prima alfabetizzazione, con l'intento di evitare, nei tempi e nei modi, la separazione tra decifrazione e comprensione, che è ritenuta una delle cause più importanti delle successive difficoltà di lettura. | Sommario: Prefazione: La situazione di insegnamento: un duplice sguardo (P. Mounoud). Introduzione. Parte prima: I: Gli scopi del leggere e dello scrivere. II: L'accesso al codice. III: Le fasi evolutive nell'apprendimento della lettura. IV: Quale modello di lettura? V: Lettura e scrittura. Parte seconda: VI: Principi di riferimento. VII: Indicatori di accesso al codice. VIII: I testi funzionali. IX: I testi narrativi. X: Le «strisce». XI: Le «paroline». XII: Il testo mascherato. XIII: I giochi fonologici. XIV: Le attività di scrittura. XV: Flessibilità e rigidità delle strategie. XVI: Lettura e comprensione. XVII: La valutazione. XVIII: Leggere prima di leggere? Conclusioni. |
I discorsi e le parole | Parisi Domenico | Sviluppo del linguaggio e ambiente sociale | Problemi di psicologia 61 | La provenienza da un ambiente sociale sfavorito comporta il possesso di capacità inferiori a quelle dei bambini provenienti da altri ambienti sociali. Questo libro aiuta l'educatore a comprendere i fenomeni di svantaggio linguistico e a intervenire per evitare che diano origine a fenomeni di dispersione scolastica. | Sommario: Introduzione. I: La comprensione della struttura sintattica e del vocabolario da 3 a 6 anni. II: Nascita delle differenze sociali nel linguaggio. III: Il linguaggio prodotto dai bambini di 5 anni. IV: Il ruolo della madre nello sviluppo cognitivo e linguistico del bambino. V: Linguaggio, classe sociale ed educazione scolastica. | |
Lo spazio, l'ordine e la misura | Aglì Francesco, Martini Aurelia | Esperienze matematiche nella scuola dell'infanzia | Didattica viva 224 | Il libro fornisce numerosi esempi di esperienze matematiche, non solo «a misura di bambino», ma anche fondanti e divertenti. Fondanti, nel senso di preparare il terreno alla formazione di una mentalità adatta a esplorare i più complessi contenuti matematici; divertenti, per evitare che la matematica diventi appannaggio solo di chi «ha attitudine». Le esperienze proposte sono raccolte tenendo conto delle indicazioni degli «Orientamenti» del 1991 che hanno introdotto la matematica anche nella scuola per l'infanzia. | Sommario: Esperienze per la costruzione dei concetti spaziali e per l'avvio alla geometria. Esperienze per la formazione del concetto di numero. Esperienze con giochi di tipo combinatorio e probabilistico. Esperienze di gioco: esperienze matematiche. | |
Lo spazio, l'ordine e la misura | Caldelli Maria Luisa, D'Amore Bruno | La matematica dalla scuola dell'infanzia alla scuola elementare | Dai giochi protomatematici alla matematica del I ciclo | Didattica viva 102 | Indicazioni di attività protomatematiche per la scuola dell'infanzia e di attività matematiche per il primo ciclo della scuola elementare, rispettando i nuovi programmi, nella speranza che si realizzi una collaborazione fra insegnanti di scuola dell'infanzia e di scuola elementare. | Sommario: Introduzione. I: Una proposta per futuri Orientamenti della scuola materna. L'educazione protomatematica. II: Dalla scuola materna alla scuola elementare. Dai giochi protomatematici alla matematica del primo ciclo secondo i Nuovi Programmi. III: Prove «in uscita» dalla scuola dell'infanzia. IV: La «ricognizione»: prove in ingresso nella scuola elementare. V: Per la scuola elementare: il Progetto Ma.S.E. VI: Alcune immagini tratte dalle «mostre di matematica» al primo ciclo della scuola elementare. |
Le cose, il tempo e la natura | Calvani Antonio | Il bambino, il tempo, la storia | Didattica Viva 132 | L'autore, passando in esame una serie di contributi della psicologia postpiagetiana, intende mostrare come dietro al «tempo» si nasconda sempre una diversità di operazioni cognitive più specifiche, oltre a una carenza di informazione di varia natura. | Sommario: Introduzione. I: La comprensione temporale nella narrazione. II: La comprensione temporale nelle esperienze fisiche. III: La comprensione temporale nell'identità e nella memoria. IV: la comprensione temporale nella storia collettiva. V: L'aspetto didattico. Conclusione. Bibliografia. | |
Le cose, il tempo e la natura | Cristofori Cecilia, Margasini Mario (a cura di) | Smontare la scienza | Domande, pratiche, itinerari per la scuola e la città | Educatori Antichi e Moderni 439 | Il libro si presenta come il resoconto di un progetto didattico culturale alla ricerca dei luoghi e dei percorsi attraverso i quali, localmente, si produce scienza. | Sommario: Dalle disponibilità inespresse al lavoro di scienza: storia ragionata di un progetto (C. Cristofori, M. Margasini). Parte prima: Ri-pensare la scienza. Trasformazioni della scienza e crisi della modernità (F. Crespi). Dal lavoro in frantumi al lavoro a distanza (S. Bianchi). Dallo schermo al video: le nuove tecnologie nella produzione di fiction (F. Pinto). AIDS: scacco alla scienza? (L. Ragno). Parte seconda: Praticare la scienza. Oltre l'improvvisazione, oltre il tecnicismo: la didattica come avventura scientifica (AA.VV.). Le strategie scientifiche (C. Cristofori). Le strategie professionali (M . Margasini). Due vie possibili del pensare scientifico: imparare o capire? (C. Bernardini). Epistemologia e didattica (R. Maragliano). Contro la didattica cognitivista (R. Massa). Sperimentazione e autonomie locali (V. Nocchi). Dalla pedagogia come scienza a una didattica scientificamente fondata (M. Dallari). Costruzione di un'unità didattica sui processi cognitivi (AA.VV.). Considerazioni in margine a un laboratorio per la scuola (R. Mobili). Preparazione di materiali per l'area logico-matematica (AA.VV.). Informatica e didattica nella scuola elementare (P. Lollini). Elaborazione di unità didattiche con l'uso di computer. Un'esperienza didattica ambientale. Per la costruzione di un percorso di trekking. Check-up di un parco cittadino. Esperienza dei gruppi ambientali e scuola: un incontro possibile. Scuola e ambiente: un'esperienza didattica. Laboratorio di Archimede Pitagorico. |
Le cose, il tempo e la natura | Movimento di Cooperazione Educativa | Le chiavi di vetro | Per una formazione scientifica di base | Didattica Viva 221, serie Quaderni di Cooperazione Educativa n. 15 | Una raccolta di contributi nati dall'interazione tra il desiderio di conoscenza di bambini, ragazzi, adulti e le proposte di formazione che insegnanti ed educatori hanno elaborato attraverso una pratica fondata sull'esplorazione del complesso rapporto uomo-natura-scienza-conoscenza. | Sommario: Prefazione: Le chiavi di vetro. Per una educazione scientifica nel pianeta malato d'uomo (O. Mele). Premessa. Parte prima: Riflessioni metodologiche sulla formazione scientifica di base a partire dalle domande e dalle ipotesi dei bambini. Teatrino delle domande (La Redazione). Appunti intorno alla didattica delle scienze (F. Tonucci). Un percorso intrecciato tra scienza e immaginazione (L. Marian, C. Lorenzon, P. Ghilardi). Perché il tronco è cavo? Le rappresentazioni mentali in ambito scientifico (S. De Toni). Parte seconda: Proposte operative su elementi ed ambienti naturali incontrati ed esplorati prevalentemente nel loro «luogo». Astronomia e pensiero scientifico nella scuola dell'infanzia (A. Carboni). Spazi grandi e tempi lunghi: l'astronomia nella scuola (C. Caiani, N. Lanciano, G. Rapposelli). L'arca di Noè (D. Penso). Nel bosco (S. Cornacchia). Meraviglie a Colle San Floriano (D. Cesarin, N. Colle, O. De Bartoli, C. Lorenzon). Il bosco bruciato (M. Maras). Animali e piante del bosco nella cultura di un paese della Sardegna (R. Bodei). Ci racconti del vento? E l'acqua dov'è, ora? (M. Turco). Parte terza: La complessità: riflessioni epistemologiche ed esperienze. Flussi rizomatici ovvero percorsi di complessità (L. Annessi, M.C. Romiti, P.G. Rossi). Per una rifondazione ecosistemica dell'educazione scientifica (M. Sala). Il cristallo e la fiamma. Tra esperienza del corpo e linguaggio della scienza (I. Gamelli, M. Sala). Attorno ad un buco (O. Mele). Tre frammenti, qualche radice e un orizzonte ampio (F. Lorenzoni). I programmi di scienze nella scuola dell'obbligo in Italia (A.M. Mitri). |
Messaggi, forme e media | Camilletti Evelina, Doretti Lucia, Piccione Maria | Forme e movimenti | Giochi di topologia intuitiva | Didattica viva 99 | Proposte, scaturite da una sperimentazione biennale, per sviluppare fin dalla scuola dell'infanzia un tipo di intuizione spaziale e sintetica che stimoli l'evoluzione del pensiero logico e critico, l'integrazione fra fantasia e creatività, lo sviluppo del linguaggio. | Sommario: Prefazione. Premessa. I: Presupposti teorici. 1: Introduzione. 2: Primi cenni di topologia intuitiva nel piano. II: Presentazione della proposta didattica. 1: La struttura del progetto. 2: L'attuazione del progetto. 3: Prima fase: linee aperte e chiuse, regioni interne ed esterne, posizioni di punti e percorsi, 4: Seconda fase: variazione e permanenza di proprietà. 5: Terza fase: proprietà topologiche ed equivalenza topologica. 6: Quarta fase: colorazione di mappe piane. 7: Alcune considerazioni conclusive. Appendice. Geometrie e gruppi di trasformazione. |
Messaggi, forme e media | De Bartolomeis Francesco | Il colore dei pensieri e dei sentimenti | Nuove esperienze di educazione artistica | Didattica Viva 162 | Il libro intende dimostrare che i bambini, avvalendosi di una guida qualificata, possono raggiungere risultati sorprendenti dal punto di vista artistico con vere e proprie ricerche, nel senso che con fantasia e attenzione tecnica esplorano proprietà di materiali e procedimenti per dare forza espressiva al segno, al colore, all'organizzazione dello spazio. | Sommario: I: Il bambino produce anche arte. II: Tre tipi di problemi nella pratica artistica. III: Caratteristiche essenziali di una nuova metodologia. IV: I procedimenti. V: Qualche precisazione sulle ricerche grafico-figurative e plastiche. VI: Introduzione all'analisi di processi e prodotti. VII: Colori e forme della natura. VIII: Il paesaggio. IX: Luce. X: Il movimento. XI: Scultura. XII: Ritratto. XIII: Storie. XIV: Esplorazione produttiva di opere d'arte. |
Messaggi, forme e media | Sperati Silvana | Giocandoscoprendo | Sperimentare la creatività nella scuola dell'infanzia | Didattica viva 254 | Un'esperienza didattica coraggiosa resa possibile da un'insegnante che diviene animatrice e regista in una rinnovata scuola dei bambini dove i numeri, i tempi, gli spazi non sono mai vissuti come limiti ma come risorse di un'avventura creativa. | Sommario: Prefazione (P. Bertolini). Premesse. I: Elementi di base. II: Percorsi di osservazione plurisensoriale e anti-stereotipo. III: Progetti. Gli occhi della principessa (E.M. Salati). |
Messaggi, forme e media | Staccioli Gianfranco (a cura di) | Progettare immagini | Materiali per la Formazione degli Insegnanti 7 | Le ipotesi del libro prendono spunto dalle più recenti analisi sui significati delle rappresentazioni infantili e intendono istituire un collegamento fra produzioni dei bambini e procedimenti che conducono alla creazione delle immagini nel campo più generale della comunicazione visiva, in particolare della ricerca artistica. | Sommario: Parte prima: Il caleidoscopio delle immagini. I: Definire l'immagine. II: Con gli occhi dei bambini. III: Crescere con le immagini. Parte seconda: Passeggiate fra le immagini. I: Percepire per creare (P. Gheri). II: Alla ricerca degli elementi (D. Bagnoli). III: Procedimenti fra i materiali (E. Conti). Parte terza: Percorsi di senso. I: Presentazione. II: Il fantastico disegnato. III: Ridere con le immagini. Bibliografia. | |
Messaggi, forme e media | Zucchini Gian Luigi | Il silenzio, il suono, la musica | Per i bambini dai 2 ai 7 anni | Didattica viva 165 | Purtroppo sono ancora pochi quelli che considerano la realtà musicale un importante stimolo alla crescita affettiva, estetica, cognitiva del bambino. Occorre che gli studi e le ricerche sul rapporto uomo-musica e soprattutto musica-bambino siano seguite con maggior attenzione da pedagogisti, psicologi, genitori, insegnanti. Occorre valorizzare la musica nell'educazione, per consentire anche un corretto sviluppo della corporeità e per rafforzare la comprensione del rapporto tra l'io, il suono e l'ambiente. | Sommario: Nota informativa. I: I precursori dell'attuale discorso musicale: richiami storici e didattici. II: Materiale di riferimento per la costruzione di un curricolo musicale. III: Alla scoperta del suono (percezione). IV: Produrre in musica. V: Educazione all'ascolto. Un questionario per i genitori. Verifica conclusiva. |
Messaggi, forme e media | Zucchini Gian Luigi | Progetti musicali per la scuola di base | Didattica viva 113 | Un testo che propone una cultura musicale non vista esclusivamente come insegnamento, ma anche come provocazione al fare, al realizzare, all'inventare con e per mezzo dei suoni. Lavorare per progetti intorno a questi argomenti è un modo di interrogare la realtà, di coglierne i diversi aspetti, di capire l'incidenza del fenomeno sonoro e musicale in ogni sua dimensione. | Sommario: Introduzione con premessa. I: Problemi teorici. II: Questioni pratiche: ambiti di azione e percorsi. Iprogetti: I: Voci della terra e paesaggi sonori. II: Voci della pioggia e del mare. III: Gli uccelli. IV: Musica delle stagioni. V: Spunti per la comprensione musicale. VI: Il fantastico sonoro, ovvero la produzione con suoni e musica. VII: Rondini, piccine, mamme, balocchi e profumi: la canzone come documento. VIII: Le musiche del nostro tempo. IX: Giocare con l'opera lirica. X: Costruiamo un balletto. XI: Dal visivo al sonoro. XII: Il cantastorie. XIII: Il canto popolare dei bambini. XIV: Un musicista e il suo tempo: Richard Wagner. | |
Il sé e l'altro | Demetrio Duccio, Favaro Graziella | Bambini stranieri a scuola | Accoglienza e didattica interculturale nella scuola dell'infanzia e nella scuola elementare | Didattica viva 259 | Le proposte didattiche avanzate hanno lo scopo di contribuire a fare della scuola dell'infanzia e della scuola elementare un ambito privilegiato di incontro delle diversità e di costruzione di orizzonti e progetti comuni. | Sommario: I: L'insegnante come mediatore tra culture. Tesi e orizzonti di senso. II: Pedagogia interculturale e lavoro sul campo. III: Chi sono i bambini stranieri. IV: Pedagogia dell'accoglienza e inserimento scolastico. V: Didattica e ricerca interculturale. VI: Lingua e comunicazione come fattori di integrazione. |
Il sé e l'altro | Demetrio Duccio, Favaro Graziella | Immigrazione e pedagogia interculturale | Bambini, adulti, comunità nel percorso di integrazione | Educatori antichi e moderni 491 | Un contributo alla riformulazione delle strategie di accoglienza, nella scuola e altrove, e ad allargare il dibattito pedagogico sull'educazione in una società sempre più multietnica, che chiede ai servizi educativi di rivedere curricoli, stili di insegnamento, moduli organizzativi. | Sommario: Introduzione. Parte prima: Pedagogia interculturale. I: Occasioni di cambiamento. II: Alfabeti, strategie e compiti della pedagogia interculturale. Parte seconda: Bambini e adulti in formazione. I: I protagonisti dell'integrazione e la normativa italiana. II: I bambini e la scuola. III: Adulti e processi formativi. IV: Rilevatori per la ricerca in pedagogia interculturale. Conclusioni. |
Il sé e l'altro | Giusti Mariangela (a cura di) | Ricerca interculturale e metodo autobiografico | Bambini e adulti immigrati: un progetto, molte storie | Didattica viva 268 | In quale prospettiva può essere avviato un intervento di ricerca-formazione sul tema dell'interculturalità all'interno di una comunità nella quale si confrontano componenti diverse della società? La strada più proficua da percorrere non può che essere quella del dialogo tra scuole, volontariato e associazionismo laico e cattolico, Enti locali, comunità immigrate, genitori e insegnanti. | Sommario: Parte I: Conoscere, instaurare relazioni, mediare. Parte II: Autobiografie, racconti, voci. |
L'handicap | Ardito Barbara, Mignosi Elena | Vivo una favola e imparo le lingue | Giocare a parlare con bambini sordi e non | Didattica viva 233 | I bambini sordi possono acquisire una lingua secondo le stesse modalità di sviluppo dei bambini udenti? Possono imparare una lingua vocale divertendosi? Giocare a parlare è un approccio adatto anche ai bambini di scuola materna ed elementare che entrano in contatto con una seconda lingua e a quelli stranieri che vogliono imparare l'italiano. | Sommario: Presentazione (T. Taeschner e V. Volterra). Introduzione. I presupposti dei presupposti. Parte prima: I presupposti teorici: I: La lingua dei segni. II: Bilinguismo e didattica. III: La ricerca. Parte seconda: Le modalità d'intervento: teoria e pratica del modello. IV: Perché la favola. V: il racconto in LIS (Lingua Italiana dei Segni). VI: L'acting-out. VII: Le attività di ampliamento e approfondimento. VIII: La recita. Parte terza: I risultati della ricerca. IX: Analisi e riflessioni sui dati. Conclusioni e trasferibilità. |
L'handicap | Canevaro Andrea | Educazione e handicappati | Strumenti 102, serie Guide Pedagogia | In questo volume si fa il punto sulla reale possibilità dell'«inserimento» fornendo anche indicazioni concrete, utilissime per tutti coloro che si troveranno a dover decidere e a lavorare con i bambini «handicappati». | Sommario: Presentazione. Introduzione. Il concetto di handicap e le classificazioni. La rilevazione dei bisogni e le possibilità di previsione. I bisogni del bambino e la difficoltà della loro misurazione. La rassicurazione. L'intelligenza educativa: il «maternage» e le possibilità di indicazioni per l'handicap. La formazione degli operatori e degli educatori in particolare. Ricerche e prospettive di educazione scolastica. Iproblemi dell'organizzazione dell'educazione scolastica. Indicazioni bibliografiche. Proposta di una nomenclatura generale per coloro che attualmente si è convenuto di chiamare handicappati e disadattati (R. Lafon). I bambini handicappati e i loro giochi (F.S. Morgenstern). Studio di casi personali: modo di vivere di individui affetti da gravi deficienze intellettive (G. e R. Dybwad). | |
L'handicap | Canevaro Andrea, Balzaretti Cristina, Rigon Giancarlo | Pedagogia speciale dell'integrazione | Handicap: conoscere e accompagnare | Biblioteca di Scienze dell'educazione 18 | Una riflessione per comprendere le caratteristiche del rapporto adulto-bambino handicappato e per affrontare i problemi legati alla disabilità nel nostro paese e nel nostro modo di vivere. | Sommario: Parte prima: Incontrare. Premessa. Handicap e deficit: genitori, specialisti, insegnanti (A. Canevaro). I: La necessità di conoscere (conoscere il deficit per accettarlo e conoscere l'handicap per ridurlo) (A. Canevaro). II: I diversi tipi di deficit (A. Canevaro). III: Diagnosi e classificazione dei disturbi mentali in psichiatria infantile (G. Rigon). IV: Gli aiuti possibili (A. Canevaro). V: Il trattamento dei bambini psicotici. Il lavoro dello psichiatria e quello dell'educatore (G. Rigon). VI: La valutazione dell'insufficienza mentale: usi, critiche, prospettive (S. Ionescu). VII: La valutazione della lesione cerebrale: i metodi d'indagine esistenti (X. Olivares). VIII: Integrazione sostegno apprendimento (A. Canevaro). IX: La pedagogia istituzionale e l'handicap: la scomparsa, il visibile e l'invisibile (A. Canevaro). X: Educazione linguistica e handicap (A. Canevaro). XI: La «monografia»: uno strumento complesso (A. Canevaro). Parte seconda: Conoscere. I: Lasciare l'ignoranza per l'ignoto da conoscere (A. Canevaro). II: Insegnante e legislazione: conflitto irrisolvibile? (C. Balzaretti). III: La costruzione dell'integrazione (C. Balzaretti). IV: Alcuni strumenti per la comunicazione e l'indagine dei bambini sulla comunicazione. Come osservare e conoscere (C. Balzaretti). V: Schede informative (C. Balzaretti). VI: I mediatori per la memoria (C. Balzaretti). VII: La costruzione delle competenze e le aree disciplinari (C. Balzaretti). VIII: Ausili particolari e sfondo integratore (C. Balzaretti). IX: Il viaggio verso le scuole che verranno (C. Balzaretti). X: Educare alla e con la matematica (C. Balzaretti). Parte terza: Accompagnare. I: Il senso dell'essere adulti (A. Canevaro). II: Conoscenza e responsabilità (A. Canevaro). III: Il parametro della responsabilità: il neonato (A. Canevaro). Appendice: L'integrazione sociale tra il 1982 e il 1992: definizioni concettuali e operative (R.J. Flinn). |