Agenda Agitur
di Giulio Caso
L’ennesima Commissione di esperti di pedagogia, didattica e psicologia decide, dopo mesi di aspre diatribe sui nuovi metodi d’insegnamento, di creare un momento d’incontro e di svago per stemperare alcune animosità, invero eccessive, sorte fra loro. Viene organizzata una gita col pullman per un ameno paese di campagna a cui partecipano, finalmente in modo unitario, tutti gli illustri dotti.
Ad un certo punto l’automezzo è costretto a fermarsi per un ostacolo imprevisto: un asinello, fermo al centro della strada, sordo ai segnali acustici, non si smuove di un millimetro.
L’autista scende per primo dall’automezzo, seguito da un eminente studioso che, inforcati gli occhiali, chiede: <<Chi ci impedisce il passaggio?>>.
L’autista risponde: <<un asinello!>>.
Lo studioso: <<Ah! Dovete sapere che l’etimologia di impedire ci riporta ad una antica usanza che era quella di legare la testa o le corna degli animali ai piedi degli stessi, da qui " in pede " appunto l’atto di impedire>>. Ciò detto , rimane a guardare la scena, soddisfatto del suo ottimo contributo linguistico.
Interviene un insegnante dei bei tempi andati: << Macchè! L’asino è un ciuccio e il ciuccio è ciuccio per antonomasia, non capisce alcunché e non c’è niente da fare…>>.
Dal gruppo si leva indignata la voce dello psicologo: << Questo è terrorismo psicologico che non tiene conto del ruolo dei genitori, animali rurali, che gli avranno, senz’altro, causato dei complessi, che non esito a definire…freudiani>>.
Una simpatica e volenterosa docente, nell’intento di mitigare gli animi si fa avanti e dice:<< Bisogna innanzitutto comprendere per farsi comprendere, mettere il soggetto al centro dell’attenzione…>>.
L’autista interviene, indicando l’asino: << Per esserci c’è già, ma al centro della strada>>.
Dal pullman, un poco claudicante, come è ormai tradizione, e, pertanto, sorretto da due belle e giovani assistenti, scende il famoso Pedagogo che pontifica: << Credo sia opportuno iniziare la diagnosi funzionale del soggetto, fare dei test sulla comunicazione… Col tempo troveremo il punto d’incontro fra la nostra necessità di dover proseguire e la soddisfazione dei suoi bisogni esistenziali>>.
Una assistente aggiunge:<<Si! Perché, a prima vista, si ha l’impressione di un soggetto autistico>>.
L’autista che non gradisce di essere associato all’asinello, la guarda alquanto accigliato e sta per sbottare. A questo punto arriva una contadinella, mette il pollice in bocca all’asinello che inizia a ciucciare e la segue nel vicino prato liberando la strada.
La gita può riprendere, mentre la contadinella sorride umilmente ai pensierosi astanti.