DECALOGO PI
Decalogo per un Ministro della Pubblica Istruzione
Umberto Tenuta
1. La scuola deve istruire e deve educare: non basta acquisire conoscenze, occorre anche e soprattutto acquisire <<competenze>> (capacità ed atteggiamenti)
2. Il diritto all’istruzione e all’educazione è garantito solo quando tutti gli alunni sono messi nelle effettive condizioni di apprendere e di formarsi
3. La qualità della scuola si misura dai livelli formativi raggiunti dai singoli alunni
4. La valutazione ha significato solo se serve per migliorare i processi di insegnamento e di apprendimento: i monitoraggi debbono nascere da precisi obiettivi formativi e debbono essere seguiti da opportune azioni di miglioramento dei processi di insegnamento e di apprendimento
5. La scuola può garantire il successo formativo a tutti gli alunni solo se i docenti vengono messi nella condizione di acquisire le necessarie competenze professionali, in termini di competenze disciplinari, didattiche, relazionali ed organizzative
6. L’aggiornamento dei Docenti e dei Dirigenti scolastici costituisce la vera priorità della scuola: l’aggiornamento è la condizione per realizzare effettivamente le riforme
7. Da trent’anni l’aggiornamento è stato burocratizzato e statalizzato attraverso autorizzazioni di corsi e di associazioni: si sono fatti discorsi ma non si è curata la competenza didattica dei docenti
8. I docenti debbono essere messi nelle effettive condizioni di individuare le loro specifiche esigenze di aggiornamento e di organizzare nelle reti di scuole le iniziative più adeguate, senza vincoli in ordine al reperimento degli esperti
9. Il miglioramento dei processi di insegnamento e di apprendimento passa attraverso il miglioramento della competenza didattica dei docenti, che comporta anche l’impiego delle più adeguate tecnologie educative, comprese le tecnologie multimediali
10. Le tecnologie multimediali debbono essere utilizzate nelle aule, soprattutto dagli alunni per costruire le loro competenze