IL DECALOGO DELLA SCUOLA DELL’AUTONOMIA
Umberto Tenuta
1) La scuola dell’autonomia dà finalmente attuazione al dettato dell’art.3 della Costituzione repubblicana del 1948: <<È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese>>
2) La scuola dell’autonomia è impegnata ad assicurare il successo formativo a tutti gli alunni
3) Il successo formativo va inteso come <<pieno sviluppo della persona umana>>: non si tratta di fare acquisire solo conoscenze ma di promuovere la formazione di capacità ed atteggiamenti (<<obiettivi formativi e competenze>>)
4) Lo sviluppo, ossia la formazione dell’uomo, è pieno, se le conoscenze, le capacità e gli atteggiamenti, di cui si promuove l’acquisizione, riguardano la formazione di tutte le dimensioni della personalità: formazione motoria, formazione affettiva, formazione sociale, formazione cognitiva, formazione linguistica, formazione estetica, formazione matematica ecc. (formazione integrale)
5) Lo sviluppo è pieno se la formazione ( motoria, affettiva, sociale, cognitiva, linguistica, estetica, matematica ecc.) è realizzata al più alto livello possibile
6) La scuola dell’autonomia è impegnata a valorizzare le diversità dei singoli alunni (<<Le istituzioni scolastiche … riconoscono e valorizzano le diversità, promuovono le potenzialità di ciascuno>>): ogni alunno deve poter sviluppare la sua identità personale, sociale, culturale e professionale (personalizzazione educativa)
7) Il successo formativo, inteso come piena formazione della personalità, nel rispetto delle identità personali, sociali, culturali e professionali, può essere assicurato solo attraverso un’organizzazione educativa e didattica flessibile
8) La flessibilità riguarda innanzitutto gli obiettivi formativi: la quota elettiva degli obiettivi formativi e la quota aggiuntiva debbono essere individuate sulla base delle esigenze formative espresse dai singoli alunni, più che dal contesto socioculturale (<<La determinazione del curricolo tiene conto delle diverse esigenze formative degli alunni concretamente rilevate… delle esigenze e delle attese espresse dalle famiglie, dagli enti locali, dai contesti sociali, culturali ed economici del territorio. Agli studenti e alle famiglie possono essere offerte possibilità di opzione>>)
9) Il secondo aspetto della flessibilità riguarda i percorsi formativi, che debbono essere rispettosi delle <<caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti>>, con particolare riferimento ai loro <<ritmi di apprendimento>> (Piani educativi personalizzati per tutti gli alunni)
10) La personalizzazione degli obiettivi formativi e dei percorsi formativi deve essere sostenuta dal miglioramento dei processi di insegnamento e di apprendimento (<<migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento>>): la didattica costituisce il cuore dell’autonomia.