INDIVIDUALIZZAZIONE DELL'INSEGNAMENTO
(PERSONALIZZAZIONE EDUCATIVA)
Schema della relazione dell'isp. UMBERTO TENUTA
<<È un dato di comune esperienza che ogni
bambino ha una individualità a sè e che ognuno matura col proprio ritmo di
sviluppo. Ed è largamente riconosciuto che ciò che distingue i bambini, ciò
che li differenzia, è altrettanto importante di ciò che li unisce. Ciò che li
differenzia li costituisce come individui, ciò che li accomuna li costituisce
come umanità e società>>
(MAZZETTI)
<<Porre l'alunno in grado di realizzare
processi di apprendimento o comunque di acquisizione in forma individuale,
secondo le proprie capacità, tendenze, inclinazioni, attitudini e
consentaneamente ai ritmi di maturazione e di crescita, nonché secondo le
particolari carenze ed i bisogni di ciascuno>>
(SCURATI)
-NASCIAMO E DIVENTIAMO DIVERSI
*Ci fa diversi il codice genetico
*ma ci fanno diversi anche tutti gli stimoli che condizionano il processo del nostro sviluppo biologico e psicologico:
°alimentazione, ambiente fisicO, patologie... influenzano lo sviluppo fisico...
°stimoli socio-emotivi e culturali (linguaggi, conoscenze, comportamenti...) influenzano lo sviluppo psicologico
°peraltro i condizionamenti fisici e psichici interagiscono tra di loro, influenzandosi a vicenda
* il risultato è che, a qualsiasi livello del processo di formazione della personalità, gli individui risultano diversi tra di loro: tale diversità riguarda anche i gemelli omozigoti, i quali, pure avendo un identico patrimonio genetico, vengono resi diversi dalle diverse stimolazioni psicofisiche alle quali sono inevitabilmente esposti
*RIMANE LA COMUNE NATURA UMANA, PERCHÉ TUTTI:
°abbiamo due occhi, una bocca, cinque dita in ciascuna mano..
°camminiamo eretti...
°utilizziamo il linguaggio verbale...
°pensiamo: siamo capaci di concettualizzare e di simbolizzare, di acquisire conoscenze e di trasmetterle agli altri, creando così quello che viene definito il patrimonio culturale dell'umanità
°abbiamo una fede reliogiosa, quale che essa sia...
*Questo è ciò che ci fa eguali, che ci costituisce come uomini: è la nostra humanitas
*MA L'HUMANITAS SI ESPRIME IN MODI DIVERSI NEI SINGOLI INDIVIDUI, I QUALI:
°hanno occhi, bocche, dita... diversi
°hanno posture, andature... diverse
°hanno linguaggi diversi: non solo parlano italiano, francese e cinese, ma gli stessi italiani hanno dialetti diversi e non vi sono due napoletani e due battipagliesi che abbiano la stessa inflessione di voce, lo stesso lessico, la stessa sintassi
*CHE FARE DINANZI A TALE DIVERSITÀ?
°la diversità è un fatto positivo: l'universo non sarebbe stato tale se non vi fossero stati elementi diversi (idrogeno, ossigeno, azoto...); anche a livello biologico la diversità viene riconosciuta come un valore, per cui si proteggono le specie viventi... Del resto, i viventi sono costituiti da organi ed apparati diversi
*a livello umano, la diversità ha fatto l'uomo: se non ci fosse stata l'evoluzione, cioè la diversificazione, l'uomo non sarebbe comparso sulla faccia della terra...
°la stessa cultura che fonda l'uomo non si sarebbe costituita ed accresciuta se non ci fossero stati uomini che hanno pensato cose diverse...
*LA DIVERSITÀ È LA VITA: la rende possibile e la rende meravigliosa nella bellezza delle cose molteplici che costituiscono l'universo, dall'ecosistema della foresta tropicale a quello dell'alveare, dall'orchidea all'usignolo, al cielo stellato...
*una umanità di vari colori, lingue, fedi religiose, modi di pensare e di operare... uno spettacolo complesso e meraviglioso
*QUALCUNO HA PENSATO DI COMBATTERE TALE DIVERSITÀ, per affermare una sola razza, una sola fede religiosa, una sola cultura, una sola divisa...
*MA GLI UOMINI SI SONO RIBELLATI E SI RIBELLANO A TALE PROSPETTIVA:
*oggi più che mai gli uomini hanno preso consapevolezza che la diversità è un valore da proteggere, da difendere, da rispettare, da favorire
*ANCHE NELLA SCUOLA:
°ove sono presenti alunni bianchi e neri, con diversi linguaggi, con diverse culture, con diversi atteggiamenti...
*nella scuola la diversità assume valore sia come punto di partenza che come punto di arrivo, cioè sia sul piano teleologico che sul piano metodologico: come valore da favorire e come criterio che deve ispirare l'azione didattica (INDIVIDUALIZZAZIONE DELL'INSEGNAMENTO O, MEGLIO, PERSONALIZZAZIONE EDUCATIVA)
*SUL PIANO TELEOLOGICO:
°la scuola deve operare in modo da favorire lo sviluppo di personalità originali nei modi di pensare, di esprimersi, di comunicare, di operare...
°non si richiedono compiti eguali, non solo di lingua, ma nemmeno di matematica...
*SUL PIANO METODOLOGICO:
*la diversità diventa punto di partenza dell'azione didattica:
°la programmazione muove dall'analisi della situazione, cioè dalla conoscenza dei singoli alunni: non più la scolaresca (1), ma gli scolari, l'uno diverso dall'altro nei suoi atteggiamenti, nei suoi comportamenti, nel suo linguaggio, nel suo patrimonio di conoscenze, nei suoi stili e ritmi di apprendimento
*DICEVA BACONE CHA NATURA NISI PARENDO VINCITUR
*se vogliamo che gli alunni apprendano:
°dobbiamo innanzitutto partire dalle loro conoscenze, dai loro atteggiamenti, dalle loro motivazioni...
° e poi, tenendo presente i loro stili ed i loro ritmi di apprendimento (non ci sono due individui che apprendano allo stesso modo e negli stessi tempi), dobbiamo diversificare l'intervento educativo e didattico
*la lezione collettiva partiva dal presupposto che gli alunni fossero o potessero o dovessero diventare eguali: tutt'e tre le cose non sono valide
*pertanto, non è possibile fare affidamento sulla sola lezione collettiva
*ALLORA CHE FARE?*L'ALTERNATIVA ALLA LEZIONE COLLETIVA NON PUÒ ESSERE LA LEZIONE INDIVIDUALE, MA IL LAVORO INDIVIDUALE ED IL LAVORO DI GRUPPO DEGLI ALUNNI
*LA SCUOLA SU MISURA: ORGANIZZAZIONE DIDATTICA FLESSIBILE, ANCHE A CLASSI APERTE (2)
°la flessibilità dell'organizzazione didattica nelle classi e nella scuola: lavoro collettivo, di gruppo ed individuale
*IN TALE PROSPETTIVA POSSIAMO IPOTIZZARE IL SEGUENTE MODELLO DIDATTICO:
1. motivazione |
2. ricerca |
3. sintesi |
4. consolidamento |
5. VERIFICA |
6. approfondimento-recupero |
*il modello MRSCV-AR:
1. la motivazione (collettiva)
°la motivazione attraverso l'esposizione orale dell'insegnante
°la motivazione attraverso gli audiovisivi
°la motivazione attraverso letture
2. la ricerca come ricostruzione del sapere (individuale, di gruppo e collettiva)
*l'organizzazione della ricerca
°in classe: brainstorming
°individuale e in gruppo anche a classi aperte
3. la sintesi magistrale (collettiva)
4. il consolidamento (individuale, di gruppo)
°studio, ripasso, esercitazioni
5. VERIFICA (valutazione formativa)
6. approfondimento e recupero (individuale, di gruppo)
* approfondimento per gli alunni normodotati ed iperdotati
* recupero per gli alunni con difficoltà di apprendimento
* le tecnologie dell'individualizzazione
* la scuola come ambiente educativo e di apprendimento:
°materiale concreto, comune e strutturato: laboratori didattici
°materiale iconico: audiovisivi (computer)
°materiali simbolici: biblioteca
BIBLIOGRAFIA
Note:
1 Le madri ed i padri, nella loro profonda, anche se non sempre consapevole e riconosciuta, saggezza educativa, dicono sempre "i miei fifli" , e non "la mia figliolanza"
2 <<organizzazione educativa e didattica secondo il criterio della flessibilità nell'articolazione delle sezioni e delle classi, anche aperte, in relazione alla programmazione scolastica individualizzata>> (ART. 14, 1 b, LEGGE 104, 2.2.1992).