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PASSIONE PER LA MATEMATICA
Sempre più spesso la comunicazione di massa
attribuisce all’istruzione pubblica un peso gravoso, evidenziando una
presunta incapacità di formare culturalmente e socialmente le nuove
generazione perché non fornisce loro gli strumenti utili ad un pieno e
corretto utilizzo delle capacità individuali e collettive. In uno scenario economico, quale quello attuale,
in cui la limitazione di presunti sprechi sta tagliando le ali ad un
settore fondamentale per la formazione e l’evoluzione della nostra
società, evidenziare i risultati positivi ottenuti grazie al corretto
utilizzo dei pochi fondi ancora a disposizione rappresenta per me un
momento di estremo piacere. Il progetto
Conto x Contare tenutosi
presso il II Circolo Didattico di Angri ha permesso di evidenziare come
un corretto approccio alla conoscenza teorica, opportunamente combinato
alla presa di coscienza del contesto sociale ed alla passione dei
promotori, possa attivare nel discente la passione per lo studio anche
di quelle materie che, come la matematica, sono considerate ostiche
dalla maggior parte della popolazione. Nel descrivere l’esperienza che mi ha vista
coinvolta come tutor d’aula, uno degli aspetti che mi preme evidenziare
è legato alla passione con cui l’Esperto del PON, Umberto Tenuta, ha
portato avanti giorno dopo giorno il programma di apprendimento e il
contatto con gli alunni, evidenziando una dedizione alla didattica che
risulta essere sempre più difficile da trovare, passione che ha permesso
agli studenti di superare la prima normale empasse strutturale verso la
materia, avviando un circolo virtuoso in cui il coinvolgimento prima e
la curiosità dopo hanno permesso il raggiungimento di risultati
inaspettati. Riuscire a portare avanti un processo, che
potremmo definire di “fidelizzazione
allo studio e alla comprensione”, è stato fin dai primi giorni il
nostro obiettivo, nella consapevolezza che la trasmissione del sapere,
essendo di natura aleatoria e non contestualizzabile, richiede dapprima
un corretta comprensione dei bisogni, delle aspettative e dei desiderata
dei discenti. Nel portare avanti le attività in discorso,
particolarmente utile è stato l’utilizzo di strumenti e tecniche
operative che, prescindendo dai testi didattici, tanto odiati dagli
studenti, hanno permesso di fornire una diversa chiave di lettura,
grazie alla quale è stato possibile non solo modificare gli stereotipi
maturati dagli alunni rispetto alla materia, ma si è riuscito, al tempo
stesso, a trasferire quella conoscenza tacita maturata nel corso di anni
di esperienza e passione che nessun manuale può contenere o insegnare. Essere riusciti a trovare il modo per far
trascorrere agli alunni del “tempo extra” nelle aule scolastiche in modo
piacevole, favorendo al tempo stesso l’apprendimento, è stato
sicuramente il nostro più importante traguardo, laddove con il passare
del tempo ci si è resi conto che la partecipazione attiva è aumentata in
modo esponenziale fino a permettere il raggiungimento di un elevato
livello di consonanza con la “platea” che è passata dall’essere elemento
statico di una struttura predefinita al divenire un elemento dinamico
sulle cui aspettative si è andato definendo, argomento dopo argomento,
un percorso di studio in costante evoluzione. Pienamente soddisfatta di quanto fatto, nella
speranza che questo sia l’inizio di un lungo percorso da portare avanti
nel tentativo di raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi, voglio
chiudere il mio breve intervento ringraziando il II Circolo Didattico di
Angri per avermi dato la possibilità di vivere questa splendida
esperienza, l’ispettore Umberto Tenuta per avermi trasmesso parte della
sua conoscenza e ovviamente gli alunni che con noi hanno seguito questo
percorso e ai quali cui faccio i miei più sentiti complimenti per
l’impegno profuso e i risultati raggiunti. |
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